Firenze: 60 milioni di investimenti 2010-2014

  • Autore Discussione Autore Discussione DANYFI80
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Sapete se ieri, in Consiglio, Renzi abbiato parlato o meno dell'aeroporto?? Grazie.

4 Rapporto con i Comuni metropolitani
Nel caso di Castello c’è di più. Si tratta di un’operazione strategica per Firenze, per i Comuni di Sesto e di Campi, per la Piana, per la Provincia e per la Regione intera. I sindaci dell’area hanno lanciato un appello perché le decisioni siano concertate. Noi oggi aderiamo all’appello. Sì alla concertazione purché si decida. Se è vero che la decisione senza concertazione produce effetti sui territori limitrofi (il fatto che ci siano i Gigli a Campi ha un evidente riflesso anche per le botteghe del quartiere 5, è ovvio), è anche vero che la concertazione senza decisione è vuoto esercizio retorico che allontana i cittadini dalla politica e alimenta la sfiducia verso tutto il gruppo dirigente, e perdiamo una grande occasione per noi, dirigenti politici e sindaci di quest’area.
Ne ho parlato in questi giorni con molti sindaci dell’area metropolitana, ne ho parlato con il presidente della provincia Barducci ricavandone una disponibilità non formale di cui sono contento e grato.
Questo lavoro ha però una scadenza temporale. Questo lavoro che dovrebbe consentire ai Comuni dell’area metropolitana, sotto la guida della Provincia, di presentarci insieme all’appuntamento con la Regione non ha molto tempo. I temi in discussione in quell’area sono tanti ma sono chiari, non c’è bisogno di riparlarne, c’è bisogno di decidere.
Il primo tema è la questione dell’aeroporto. I tecnici dicono che lo spostamento della pista e l’orientamento della pista riduce l’inquinamento acustico degli abitanti, aumenta la possibilità di atterrare in sicurezza. Non lo dico io, non lo afferma il comitato di Brozzi o di Quaracchi o di Peretola: lo dicono i tecnici. Il punto è chiaro, attende solo una risposta. Abbiamo registrato una indisponibilità a discutere delle cinque proposte di AdF che la società ha avanzato. Ne esiste almeno un’altra su cui abbiamo avuto già modo di iniziare un confronto coi sindaci interessati e col presidente della Provincia. Questa proposta potrebbe agevolare la ridefinizione dell’intervento urbanistico a Castello, l’apertura di un corridoio biologico tra il parco della Piana, il parco di Castello e la zona Cascine-San Donato, e potrebbe creare le condizioni di un intervento unitario che dia risposte anche alle esigenze di sviluppo di alcune aziende storiche situate non solo nel Comune di Firenze. Vorrei dire qui, in una sede pubblica, che io credo convintamente nel parco della Piana, che il Comune di Firenze crede nel parco della piana, che non è vero che noi lo consideriamo una cosa di serie B. Anzi. Ci sembra un importante occasione per vivere meglio il nostro territorio. Anche per questo vorremmo collegarlo al parco di Castello.
Tutto si tiene: un diverso orientamento della pista, un reale investimento sul sistema dei parchi (i Renai sono collegati a Firenze e hanno quello sviluppo che oggi conosciamo: il parco della Piana deve esserlo se vuole avere un futuro), una diminuzione di volumi nell’area Fondiaria Sai, la qualità dell’intervento energetico e quindi l’inserimento della previsione della Cittadella viola.
Da qui al 26 ottobre, giorno della presentazione alla città del rapporto sui cento punti, siederemo al tavolo della Provincia per provare a uscire tutti insieme dalla delicata vicenda urbanistica del quadrante Castello-Osmannoro. Tutti insieme per dare una proposta unitaria e condivisibile alla Regione che tanto sta investendo su quest’area. Se saremo nelle condizioni di fare insieme, bene: è una grande opportunità per questa classe dirigente e per l’area politica che esprime questi sindaci. Prendiamo l’impegno con i colleghi sindaci. Firenze si metterà a sedere con spirito collaborativo e senza pretese di dettare regole. Non vogliamo essere i primi della classe. Poniamo solo un problema di tempo. I temi sono chiari, si decida. Se davvero non ci sarà la disponibilità di trovare un punto dio sintesi unitario e soprattutto di collegare i parchi della Piana e di Castello, ne prenderemo atto ma a quel punto andremo avanti con la nostra programmazione urbanistica che altrimenti rischierebbe la salvaguardia. Prendiamo l’impegno con i cittadini: non è discutendo finché non siamo d’accordo che si risponde ai problemi. Il primo obiettivo è mettersi d’accordo sul tempo in cui si può discutere.
Se c’è l’accordo pubblico-istituzionale si ridisegna l’area insieme.
Se non c’è l’accordo pubblico-istituzionale il Comune va avanti, rispettando le regole imposte dal Ptc (Piano territoriale di coordinamento) e dalla regione, ma va avanti. Perché restare immobili sarebbe un errore
 
Bene, vedremo se sarà la volta buona per Firenze. Che la pista parallela sia la migiore soluzione in termini di operatività e inquinamento acustico oramai dovrebbe essere chiaro per tutti. (politici,amministratori,presidenti di provincia...ecc.)
 
la nuova pista si allontana.
Il sindaco di sesto tiene duro e non molla.
oggi su il corriere:

LO SVILUPPO METROPOLITANO
No, su Peretola non si può
Nuovo round Firenze-Sesto
Al vertice del Pd ancora scontro Renzi-Gianassi sull’aeroporto. I sindaci dicono sì alla nuova stazione Tav e al piano dei rifiuti. Oggi un altro incontro tra i Comuni, ci sarà anche la Regione
L’incontro alla fine c’è stato, la «sintesi politica» anche, ma tra Firenze e Sesto è sempre braccio di ferro. Due filosofie di­verse, lo stesso carattere fuman­tino, hanno fatto scontrare Mat­teo Renzi e Gianni Gianassi du­rante la riunione promossa dal Pd metropolitano tra i sindaci dell’area fiorentina, del Chianti e del Mugello e il presidente del­la Provincia Andrea Barducci, per fare il punto della situazio­ne alla vigilia del vertice istitu­zionale di oggi sulla Piana e sul capoluogo. I due hanno alza­to anche la voce, ma poi tutto è rientrato, tranne le differenze, che restano sul tappeto: oggetto dello scontro il trinomio termo­valorizzatore- parco della Piana-aeropor­to, ma soprattutto un approccio antite­tico ai problemi in­frastrutturali.

IL VERTICE - Il vertice era sta­to convocato da tempo dal segreta­rio metropolitano dei Democratici, Simone Naldo­ni, e la vicinanza con il confron­to di domani (promosso dalla Provincia e a cui parteciperà an­che la Regione) ha fatto che si che la discussione si sviluppas­se su binari molto concreti. E «molto franchi», come ammet­tono tutti i partecipanti. Dalla governance dell’area metropoli­tano si è passati facilmente al nodo politico delle ultime setti­mane, lo scontro Firenze-circon­dario (o circondario-Firenze a seconda dei punti di vista). Nal­doni ha chiesto dialogo e unità per governare il territorio, un’at­tenzione alla prospettiva di area metropolitana e ai temi infra­strutturali che interessano non solo Firenze e i Comuni vicini, ma anche Prato e Pistoia. «Una riunione positiva — dice Naldo­ni dopo tre ore di confronto —, tutti hanno condiviso il metodo del dialogo e l’ottica metropoli­tana, il fatto che nessuno è auto­sufficiente e che anzi occorre coinvolgere nel percorso anche Prato e Pistoia. Dopo la sterzata data da Matteo (Renzi, ndr ) su alcuni temi, la sua presenza alla riunione è stata importante. Il partito è al suo fianco, lui non è solo. E questi scossoni tra Firen­ze e gli altri Comune c’erano an­che con Domenici». Sul tavolo tutti i temi caldi, dalle ripercussioni della rivolu­zione Ataf legata alla pedonaliz­zazione di piazza Duomo all’Al­ta Velocità, dal termovalorizza­tore all’aeroporto di Peretola.

RENZI VS GIANASSI - E nella discussione sono emerse tutte le differenze. Ad iniziare da quelle tra il sindaco di Sesto e quello di Firenze. «Non mi so­no scontrato con nessuno — prova a smorzare Gianassi — anche perché ho parlato prima di Matteo... e la mia voce è alta anche quando parlo nor­malmente. Final­mente il partito ha chiamato tutti at­torno ad un tavolo e ci siamo detti le differenze con gran­de franchezza, per­ché è così che poi si trovano i punti di unione. Ho detto a Ren­zi che occorre andare avanti ra­pidamente sulle cose già decise da anni, quindi termovalorizza­tore e tunnel Tav, sulla stazione decida lui, e che occorre finirla con la stucchevole storia di do­ve mettere la pista di Peretola e della sua lunghezza. A Matteo chiedo leadership politica, che vuol dire tenere conto di tutti e capire che a volte i desideri non sono realizzabili». Renzi a fine riunione non commenta, ma il suo entourage fa sapere che il suo giudizio sul­la riunione è positivo e che Fi­renze è disponibile al confronto con tutti, ma non alle imposizio­ni. Confronto che parte anche dal sì di sindaci e Pd all’eventua­le spostamento della stazione Av al Campo di Marte e all’attua­zione del piano provinciale dei rifiuti. Ma anche dalla richiesta a Renzi di maggior coinvolgi­mento e informazione.
 
e' vero caro Gianassi tutti i desideri non sono realizzabili....percio' niente tranvia fino a Sesto e polo scentifico!!!!!!!!!!! In piu' il Tuo parco te lo fai con i soldi di Sesto e te lo mantieni da Solo!!!:mad::mad:
 
I Sindaci intorno a Firenze vogliono sfruttare il plus di stare accanto a una città che "tira", ma i problemi se li deve "ciucciare" solo la città.

Ieri sul Corrierefiorentino, c'era un interessante fondo su questo ragionamento, dove si faceva notare che ogni comune dell'Hinterland ha il centro pedonalizzato, i parchi e le strade rimesse a nuovo. Bene questi sindaci si oppongono addirittura alla pedonalizzazione di Piazza del Duomo a Firenze perchè secondo loro penalizzerebbe i pendolari.......

Facciamo una cosa, aboliamo la figura del Sindaco di Firenze e facciamo gestire la città da un comitato di Sindaci (ovviamente anche quello di Pisa) per finire questo sacco alla città una volta per tutte.
 
Come è sotto gli occhi di tutti è solo una questione politica. Hanno provato a mascherarla come una questione strutturale ma la verità è che non c'è nessun impedimento tecnico oppure organizzativo. Nella piana c'è posto per tutto anche per il parco della piana ma il sindaco di sesto non ci sente da quell'orecchio. In passato ha paventato delle scuse (parco della piana,inquinamento,termoalorizzatore,ecc.) ma quando queste si sono sciolte come neve al sole non ha potuto che alzare la voce e far uscire le vere motivazioni. E cioè che non vuole l'aeroporto perchè....perchè.... Ma non lo sa neanche lui il perchè. Non c'è il perchè ma solo la testardagine di UNA persona che sta bloccando lo sviluppo di un intera zona (firenze,prato, pistoia) perchè non vuole ammettere che in passato ha sbagliato.Quando le sue motivazioni sono cadute (vedi ultima proposta di renzi che salverebbe tutti gli ettari del parco della piana) ha cominciato ad alzare la voce. Anche nel pd hanno capito che oramai non ci sono più scuse che reggono e stanno cercando di far ragionare gianassi. Speriamo che ci riescano. :cool:
 
Molto probabilmente, il PD regionale è ancora arroccato sulla posizione pisanocentrica. Vediamo se il nuovo vento che spira nel PD riesce a battere l'immobilismo che ha prodotto le condizioni attuali.

Essere contro l'aeroporto senza se e senza ma, ma soprattutto senza un perchè ha prodotto danni infiniti al tessuto economico delle province di Firenze e Prato. Basti pensare al polo espositivo che non può contare su un aeroporto adeguato (oltre agli spazi)....

Molto probabilmente, il parco, nelle idee degli amministratori, potrebbe essere il luogo in cui rigenerare tutti i disoccupati in artisti di strada, venditori di semi etc. etc.
 
Documento programmatico del comune di Firenze
Punto 6.7
.7 Vogliamo essere chiari sul tema della nuova pista del Vespucci. Sappiamo che su questo tema il Comune di Firenze non può decidere da solo. Sappiamo che le opinioni espresse – almeno fino a questo momento – dal Comune di Sesto Fiorentino che è quello direttamente interessato dall’eventuale spostamento della pista non coincidono con le nostre. Siamo però convinti che modificare la direzione della pista sia l’unico strumento per raggiungere il duplice obiettivo di garantire la qualità della vita e la certezza di atterraggio evitando il problema del vento in coda e contestualmente per unire il Parco della Piana al Parco di Castello e al sistema fiorentino. Sostenere che il Parco della Piana possa essere un parco metropolitano e poi bloccarne la fruizione e l’accesso ai fiorentini lasciando la pista così com’è adesso sarebbe a nostro avviso un errore. Salutiamo con piacere la scelta della Regione Toscana e della Provincia di Firenze – condivisa da molti sindaci – di aprire un tavolo tecnico, rapido e veloce, per verificare concretamente la migliore soluzione. Abbiamo una nostra idea, ma rispettiamo il lavoro della Regione e i dubbi dei nostri comuni vicini: ma se ancora non sappiamo quale sia sotto il profilo tecnico la soluzione migliore, siamo certi che l’attuale sia la soluzione peggiore, per conformazione, urbanistica, direzione, affidabilità e efficienza.

http://www.avisoaperto.it/?p=4484
 
E poi ancora stasera Matteo renzi dice:
AEROPORTO, TEMA PIU' CONTROVERSO - Tra i temi affrontati, è stato spiegato, non c’è stato quello della Cittadella viola. «L’aeroporto rimane il nodo più complesso - ha ribadito Martini, rispondendo ai giornalisti -: riuscire a mettere insieme il nuovo orientamento della pista e il mantenimento del Parco della Piana e le nuove previsioni, non è semplice e non trova tutti d’accordo. Quando lo studio sulle cinque proposte di pista avanzate da Adf, più la sesta suggerita dal sindaco di Firenze saranno sul tavolo - ha concluso - le affronteremo in una nuova riunione e vedremo se si potranno fare passi in avanti». «Noi pensiamo - ha detto il sindaco Matteo Renzi - che la pista dell’aeroporto debba essere spostata, non tutti i sindaci della piana sono d’accordo, in particolare quello di Sesto Fiorentino. La Regione Toscana e la Provincia di Firenze hanno assunto la volontà di un approfondimento tecnico per capire se la pista è meglio come è adesso, o come proponiamo noi parallela». «Valuteremo e verificheremo - ha aggiunto - in spirito di collaborazione: l’importante è che dopo tante chiacchiere alla fine si decida». Renzi ha presentato oggi in Consiglio comunale il documento programmatico 2009-20014. «Siamo convinti - si legge nell’atto - che modificare la direzione della pista sia l’unico strumento per raggiungere il duplice obiettivo di garantire la qualità della vita e la certezza di atterraggio evitando il problema del vento in coda e contestualmente per unire il Parco della Piana al Parco di Castello e al sistema fiorentino».
 
Sono d'accordo che venga fatto anche il parco della piana, ma lo dico con convinzione che
oltre ai soldi per costruirlo, servono i soldi per mantenerlo, e non mi sembra che le casse
siano piene. Non vorrei che diventasse un cumulo di erbacce, droga e malavita! Attenzione!!!!!!!!!
ciao
meo3356
 
Facciamo una cosa, aboliamo la figura del Sindaco di Firenze e facciamo gestire la città da un comitato di Sindaci (ovviamente anche quello di Pisa) per finire questo sacco alla città una volta per tutte.

Ti dirò, io abolirei tutti i comuni limitrofi. basta un solo comune, piu grande ma piu omogeneo. scandicci, campi, sesto, bagno a ripoli... tutti quartieri di una grande città. non sarebbe come ora, dove tutti devono mettere bocca su tutto.
 
Sembra che solo Chini e Gianassi siano contro la pista o meglio "Chinassi" come li ha battezzati il Corriere.
Nello stesso articolo, ironia su Sestograd e Champs sur le Bisanz...:D
 
Sono d'accordo che venga fatto anche il parco della piana, ma lo dico con convinzione che
oltre ai soldi per costruirlo, servono i soldi per mantenerlo, e non mi sembra che le casse
siano piene. Non vorrei che diventasse un cumulo di erbacce, droga e malavita! Attenzione!!!!!!!!!
ciao
meo3356

Ho assistito a sesto fiorentino ad alcune riunioni che parlavano del parco della piana.Forse non è chiaro a tutti che il parco non sarà un parco recintato ma libero.Cioè ci saranno delle zone attrezzate ma la maggior parte sarà lasciato così com'è con sterpaglie e altro. Inoltre la parte del parco della piana che insiste su sesto è solo una piccolissima parte del parco. Il parco completo vede l'unione di aree di Prato,Campi bisenzio,Calenzano, Sesto e altri comuni per un totale di oltre 3000 ettari.Nel progetto di pista parallela è previsto la sottrazione di alcuni ettari di terreno al parco della piana (mi sembra di ricordare una trentina) ma con la dismissione della vecchia pista vengono ceduti una 15 o 20 di ettari al parco.Quindi tra prendere e dare ci sarebbe una differenza di una decina di ettari su 3000. A me sembra che sia una sottrazione che non inficia molto anzi direi quasi per nulla.
Cmq per maggiori info sul parco vi mando un link così potete rendervene conto:D :

http://www.parcodellapiana.it/live/index.php?a=open&ids=4992b3f2e30cf&id=499ee4b9dc978&l=it
 
Inoltre nella testardagine di Sesto e Campi pare che i rispettivi sindaci stiano rimanendo da soli nella propria lotta.Pare che il governo centrale non li sostenga come una volta.:D:D:D:D