Myair,11 indagati sono marginali Molti indizi su 24
IL CASO. La bancarotta della compagnia aerea di Torri di Quartesolo
L'inchiesta della Finanza sul crac da 200 milioni di euro del gruppo Oggi gli interrogatori di Vincenzo Soddu (in cella) e del figlio Luca
20/12/2010
Un fallimento annunciato, quello del gruppo Myair, le cui responsabilità per gli inquirenti andrebbero fatte ricadere, a vario titolo, su 24 dei 35 indagati di bancarotta fraudolenta per distrazione e preferenziale, bancarotta semplice, ricorso abusivo al credito e falso in bilancio. È la convinzione della polizia tributaria di Vicenza e i magistrati si sono sintonizzati sulla medesima lunghezza fissando una linea di demarcazione tra chi avrebbe avuto ruoli operativi e sostanziali nel tracollo da oltre 200 milioni di euro, e chi avrebbe rivestito «ruoli marginali» perché assunse incarichi gestionali per pochi mesi oppure in una sola società. E gli 11 indagati, con la chiusura delle indagini preliminari, potrebbero anche uscire di scena. Mentre per coloro che si sarebbero resi responsabili delle distrazioni in contanti per l'ammontare di 8 milioni di euro, attraverso consulenze compiacenti e atti di dissipazione di vario genere, l'approdo processuale appare inevitabile.
INTERROGATORI. Quest'oggi, intanto, saranno interrogati Vincenzo Soddu, 63 anni, di Zanè e il figlio Luca, di 34 anni, entrambi assistiti dall'avv. Mario Calgaro, rispettivamente ristretti in carcere e ai domiciliari. Sono considerati i personaggi principali e non a caso nei loro confronti il gip Agatella Giuffrida ha firmato l'ordinanza di custodia e stamane li ascolterà. Per contro, ieri si è appreso che i pm Salvarani e Peraro che hanno scritto le richieste di arresto, se da un lato hanno evidenziato il ruolo primario di Soddu senior e del figlio Luca, attribuendo al primo comunque la maggiore responsabilità, hanno scritto una lista di indagati le cui responsabilità sono considerate del tutto secondarie. Si tratta del thienese Aldo Bianchini, dell'imprenditore scledense Oscar Staffoni e di Gianni Braidot, Ildebrando Brollo, Kurt Buyse, Antonino Ciaccio, Goffredo Gravina, Paolo Lardera, Arturo Nevi, Luca Sabadin e Andrea Tiron.
NERO SU BIANCO. Gli investigatori delle Fiamme Gialle si sono concentrati oltre che sui componenti della famiglia Soddu, sugli amministratori Luigi Agnolin, Edgardo Badiali, Carlo Bernini, Flaminia Campi, Camillo Cimenti, Dino Fiorindo e Michael Harrington perché hanno «avuto responsabilità amministrative più ampie» nella gestione delle società del gruppo Flyholding, dichiarato insolvente tra febbraio e giugno, quando a cascata sono fallite le aziende. La procura mette in luce che la gravità della vicenda Myair, per la quale hanno perso il posto di lavoro centinaia di persone, va ricercata anche nelle «sistematiche omissioni» della catena di controllo rappresentata dai collegi sindacali e dai revisori che non ha fatto il proprio dovere. E per questo motivo il gip ha stoppato temporaneamente i professionisti Elvira D'Alessandro, Gugliemo Fanti, Fabio Gallassi, Alberto Rossolini, Luigi Braga e Luigi Pompanin Dimai che hanno ricoperto «per un periodo prolungato cariche amministrative in seno al gruppo Flaholding, e perché essi attualmente ricoprono cariche in altre società con sede in territorio italiano», e per questo «sussiste il pericolo che possano ripetere le condotte oggetto di imputazione».
CAPITALIZZAZIONE. Gli inquirenti ribadiscono che la causa primaria del tracollo del gruppo aereo è «l'originaria insufficiente capitalizzazione societaria» perché i valori «di patrimonio netto sono stati fortemente influenzati dall'originaria operazione di conferimento d'azienda» di 60 milioni di euro, quando Myway è stata conglobata in Myair. Anziché un valore negativo di 30 milioni i numerosi sono stati aggiustati, e di molto, cosìcché Unicredit ha finanziato 20 milioni senza avere garanzie. La compagnia aerea, insomma, per il consulente della procura Paolo Cacciari, per i finanzieri che hanno indagato e per il commissario giudiziale del tribunale Francesco De Stefano ha persistito in una gestione caratteristica diseconomica. Quando si pensa, come analizzano i tecnici chiamati a pronunciarsi, che fra tutte le società del gruppo Flyholding sono stati scoperti falsi in bilancio per un valore complessivo di 700 milioni di euro, si comprende l'assoluta inadeguatezza della struttura finanziaria tant'è che nel biennio 2007-2008 è «emerso un risultato operativo gravemente negativo».
Ivano Tolettini
fonte: http://www.ilgiornaledivicenza.it/s...1_indagati_sono_marginali_molti_indizi_su_24/