dal giornale di Vicenza 08 gen 2011
BANCAROTTA MYAIR. Quest'oggi i giudici dovrebbero depositare il provvedimento dopo l'audizione delle parti ieri
«Soddu jr verso la libertà»
Il padre, invece, per ora resta in carcere

come sollecitato dal pm
Sabato 08 Gennaio 2011 CRONACA,
Ieri sera il provvedimento dei giudici di Venezia non era stato ancora notificato. Già questa mattina, però, Luca Soddu, 34 anni, da 24 giorni agli arresti domiciliari a Thiene per il concorso nella presunta bancarotta fraudolenta stimata in 200 milioni di euro della compagnia aerea Myair, dovrebbe tornare libero. Fonti autorevoli giudiziarie spiegano che il collegio del Riesame ha accolto la richiesta dell'avvocato Mario Calgaro, mentre il personaggio centrale della complessa inchiesta condotta dalla polizia tributaria, Vicenzo Soddu, padre di Luca, dovrebbe restare in carcere. «Io non ho ricevuto alcuna informazione ufficiale», si è limitato a dire ieri sera Calgaro, che tutela gli interessi dei Soddu.
BATTAGLIA. È stata un'udienza improntata al fair play, ma durante la quale accusa e difesa hanno affondato i colpi a sostegno delle proprie tesi. Era presente, circostanza non abituale, il pm Marco Peraro, titolare dell'indagine, che ha sottolineato la permanenza dell'attualità delle esigenze cautelari. Il motivo? Visto il comportamento tenuto dai due Soddu durante le indagini, avviate nella primavera 2009 dalla Finanza, dopo che l'Agenzia delle Entrate aveva segnalato il debito di 18 milioni di euro del vettore aereo. La difesa, per contro, analizzando i presupposti fissati dal codice per la privazione della libertà personale - pericolosità sociale, pericolo di fuga e di ripetizione dei reati -, ha ribadito che poiché dal 24 luglio 2009 la compagnia ha cessato l'operatività, e i due indagati non possono operare sul mercato poiché è stato loro sequestrato tutto, gli arresti sono un'inutile afflizione. Tra l'altro, per il difensore poiché Luca Soddu attualmente sta lavorando per una compagnia vietnamita come pilota, non avendo mai avuto ruoli esecutivi in seno alle società fallite, nelle quali chi tirava le fila era il padre, non può attuare alcun comportamento negativo che danneggi le indagini. Il fatto che i giudici dovrebbero oggi liberarlo, significa che gli argomenti difensivi hanno colto nel segno.
PERICOLOSITÀ. Molto diversa, invece, è la posizione del comandante Vincenzo Soddu, ritenuto dagli inquirenti il motore degli illeciti per i quali sono chiamati a rispondere altre 34 persone, a vario titolo: 24 di esse sono coindagate per concorso in vari fatti di bancarotta fraudolenta patrimoniale, falso in bilancio e ricorso abusivo al credito. C'è poi il capitolo della ipotetica truffa da 48 milioni (18 quelli effettivamente versati a Myair) ai danni della regione Puglia. Il pm Peraro per Soddu ha rimarcato il suo ruolo predominante nel danneggiare centinaia tra fornitori e dipendenti, mostrando spregiudicatezza nell'agire economico. Ha ricordato che Soddu è al secondo grande fallimento economico in campo aeronautico per il quale viene arrestato - il primo nel 2005 è stato Volare per il quale è a processo a Busto Arsizio -, e questo ad avviso della procura sta a significare, come ha scritto il gip Agatella Giuffrida nell'ordinanza di custodia in discussione a Venezia, la sua «mancanza di scrupoli» e la permanenza in carcere «è da ritenersi l'unica idonea a paralizzare la sua pervicace volontà di delinquere». L'avv. Calgaro, per parte sua, ha ribadito che la risonanza che il caso Myair ha avuto impedisce a Vincenzo Soddu di tornare a operare nel settore aereo.