Dal Sole 24ore:
O'Leary (Ryanair): «Berlusconi salvi Alitalia invece di parlare»
Il premier Silvio Berlusconi lancia lo slogan "Io amo l'Italia, volo Alitalia" per la compagnia di bandiera? «Interessante, detto da uno che ama Alitalia, ma usa sempre jet privati». È la nuova sparata polemica di Michael O'Leary, amministratore delegato di Ryanair - la low cost irlandese numero uno in Europa alle prese con conti fortemente in rosso per il caro-carburante e che tuttavia non rinuncia a una politica aggressiva di prezzi e d'immagine (fresca anche la polemica sul dito medio di Bossi, gesto usatoin una criticatissima pubblicità per accattivarsi i passeggeri Alitalia) - a Bologna per la presentazione di sette nuove rotte per l'aeroporto Marconi. «Noi consigliamo a Berlusconi di smetterla di parlare, e di fare qualcosa - ha aggiunto - voli Alitalia o, se veramente ama l'Italia, metta a posto Alitalia».
E non e finita. Il ministro dei Trasporti Altero Matteoli «dovrebbe chiedere al suo collega Umberto Bossi di scusarsi, non a Ryanair», ha aggiunto O'Leary. Parlando della contestata pubblicità della compagnia, con l'immagine di Bossi intento a farsi beffe dell'inno di Mameli, O'Leary ha ricordato che «ha suscitato l'ira del ministro Matteoli, il quale ha chiesto le nostre scuse: allora noi gli abbiamo scritto dicendo che quel gesto osceno non l'avevamo fatto noi, e che avrebbe dovuto scrivere per chiedere al ministro Bossi le sue scuse».
L'ad di Ryanair ha annunciato che «la compagnia low-cost continuerà a non applicare la sovrattassa sul carburante anche se il prezzo del petrolio dovesse raggiungere i 200 dollari al barile». O' Leary, anzi, ha aggiunto che le tariffe continueranno a diminuire. Ryanair inoltre «sarà fra le prime cinque compagnie aeree europee» anche senza bisogno di fusioni e acquisizioni. Infine il manager ha definito folle la multa che l'Antitrust italiano ha fatto alla compagnia per pubblicità ingannevole sulle tariffe a 10 euro tutto incluso.
«Non inseriamo il prezzo della tassa per pagamento con carta di credito a nessun annuncio in tutta Europa - ha spiegato O' Leary - non vedo perchè in Italia dovrebbero multarci». L'amministratore delegato ha annunciato che la compagnia ricorrerà in appello contro la sentenza e non ha intenzione di pagare i 54.000 euro di multa «perché la legge non prevede di specificare la tassa per carta di credito. Chi paga con Visa Electron, per esempio - ha concluso - non si vede addebitata nessuna tassa».
Ciao