Enac: "Scali italiani inadeguati, su 47 solo 14 strategici"

  • Autore Discussione Autore Discussione LIPY
  • Data d'inizio Data d'inizio

Solo il Nord e' coperto. Da Ben 2 scali .

CI manca un aeroporto per il centro (Tipo BLQ)

FCO va bene per il centro sud

E poi non puo' mancare CTA e CAG.

Questi pe rme sono gli scali strategici

Tiz

Sono d'accordo.
 
Volevo dire che questo è solo un documento programmatico ma non c'è nessun passaggio da militare a civile ne tantomeno di gestione.

Mica deve esserci un passaggio da militare a civile. Le due realtà sono destinate a convivere nel caso il progetto andasse in porto
 
Mica deve esserci un passaggio da militare e civile. Le due realtà sono destinate a convivere nel caso il progetto andasse in porto
confermo, treviso e' rimasto misto per decenni ed anche oggi e' ancora l'ami a gestire la torre e tutto il lato sud della pista
 
Mica deve esserci un passaggio da militare e civile. Le due realtà sono destinate a convivere nel caso il progetto andasse in porto

bha sono perplesso sulla convivenza se si vuole fare di Grazzanise lo scalo principale di Napoli..
 
Curioso l'accalorarsi quando nessuno sa in che cosa consista la differenza fra scali "strategici", "primari" e "complementari".
Straquoto.
Qui si sta parlando di un rapporto che nessuno ha letto. Sarebbe auspicabile che questo studio venisse reso finalmente pubblico e solo in seguito esprimere valutazioni sul contenuto.
 
Curioso l'accalorarsi quando nessuno sa in che cosa consista la differenza fra scali "strategici", "primari" e "complementari".

In verità qualcosa dicono

Gli scali strategici sono gli aeroporti che rispondono efficacemente alla domanda di trasporto aereo di
ampi bacini di traffico e che sono in grado di garantire nel tempo tale funzione, per capacità delle infrastrutture e sostenibilità ambientale e grado di accessibilità. Questi comprendono al loro interno un’ulteriore
specificazione che riguarda gli aeroporti che per volume e bacino di traffico, livello dei collegamenti internazionali e intercontinentali, grado di accessibilità e di integrazione con le altre reti della mobilità svolgono
il ruolo di gate intercontinentale di ingresso al Paese.
Gli scali non strategici sono suddivisi tra:
• aeroporti primari che, a prescindere dal volume di traffico, non risultano possedere i requisiti di scali
strategici a causa di limitazioni fra le quali: vincoli ambientali, accessibilità inadeguata, ostacoli allo sviluppo
delle infrastrutture, ecc;
• aeroporti complementari che per la ridotta estensione dei bacini di traffico risultano rispondere ad una
domanda di traffico di scala locale, in zone remote o non adeguatamente servite da altri scali e che
pertanto svolgono un servizio complementare nella rete.
L’assetto della rete aeroportuale del Paese risulta definito nella cartina della pagina precedente.


Pag. 23 del rapporto Enac.

Inoltre a pag 27

14 Aeroporti strategici
Sono gli aeroporti che rispondono efficacemente alla domanda di trasporto aereo di ampi bacini di
traffico e che sono in grado di garantire nel tempo tale funzione, per capacità delle infrastrutture e
possibilità del loro potenziamento con impatti ambientali sostenibili, per i livelli di servizio offerti e
grado di accessibilità, attuale e potenziale.
Gli aeroporti strategici comprendono gli aeroporti che per volume e bacini di traffico, per livello dei
collegamenti internazionali e intercontinentali, grado di accessibilità e di integrazione con le altre reti
della mobilità, svolgono il ruolo di “Gate Intercontinentale” di ingresso al Paese.
• Roma Fiumicino (gate intercontinentale)
• Milano Malpensa (gate intercontinentale)
• Venezia (gate intercontinentale)
• Bari
• Bergamo
• Bologna
• Cagliari
• Catania
• Firenze (condizionato)
• Lamezia Terme
• Milano Linate
• Napoli Capodichino - Napoli Grazzanise
• Palermo
• Pisa

Definizione degli scali non strategici
Non sono considerati “scali strategici”, e quindi infrastrutture non soddisfacenti i requisiti sottesi dai fattori
per lo sviluppo, i seguenti scali:
10 Aeroporti primari
Sono gli aeroporti che, a prescindere dal volume di traffico attuale, non dispongono dei requisiti di
scali strategici a causa di limitazioni fra le quali: vincoli ambientali, accessibilità inadeguata, ostacoli allo
sviluppo delle infrastrutture, etc.
• Alghero
• Brindisi
• Genova
• Olbia
• Torino
• Trapani
• Treviso
• Trieste
• Verona
• Viterbo

24 Aeroporti complementari
Scali che per la ridotta estensione dei bacini di traffico risultano rispondere ad una domanda di traffico
locale, in zone remote o non adeguatamente servite da altri scali e che pertanto svolgono un servizio
complementare nella rete.
(tutti gli altri)
 
In verità qualcosa dicono

Gli scali strategici sono gli aeroporti che rispondono efficacemente alla domanda di trasporto aereo di
ampi bacini di traffico e che sono in grado di garantire nel tempo tale funzione, per capacità delle infrastrutture e sostenibilità ambientale e grado di accessibilità. Questi comprendono al loro interno un’ulteriore
specificazione che riguarda gli aeroporti che per volume e bacino di traffico, livello dei collegamenti internazionali e intercontinentali, grado di accessibilità e di integrazione con le altre reti della mobilità svolgono
il ruolo di gate intercontinentale di ingresso al Paese.
Gli scali non strategici sono suddivisi tra:
• aeroporti primari che, a prescindere dal volume di traffico, non risultano possedere i requisiti di scali
strategici a causa di limitazioni fra le quali: vincoli ambientali, accessibilità inadeguata, ostacoli allo sviluppo
delle infrastrutture, ecc;
• aeroporti complementari che per la ridotta estensione dei bacini di traffico risultano rispondere ad una
domanda di traffico di scala locale, in zone remote o non adeguatamente servite da altri scali e che
pertanto svolgono un servizio complementare nella rete.
L’assetto della rete aeroportuale del Paese risulta definito nella cartina della pagina precedente.


Pag. 23 del rapporto Enac.

Inoltre a pag 27

14 Aeroporti strategici
Sono gli aeroporti che rispondono efficacemente alla domanda di trasporto aereo di ampi bacini di
traffico e che sono in grado di garantire nel tempo tale funzione, per capacità delle infrastrutture e
possibilità del loro potenziamento con impatti ambientali sostenibili, per i livelli di servizio offerti e
grado di accessibilità, attuale e potenziale.
Gli aeroporti strategici comprendono gli aeroporti che per volume e bacini di traffico, per livello dei
collegamenti internazionali e intercontinentali, grado di accessibilità e di integrazione con le altre reti
della mobilità, svolgono il ruolo di “Gate Intercontinentale” di ingresso al Paese.
• Roma Fiumicino (gate intercontinentale)
• Milano Malpensa (gate intercontinentale)
• Venezia (gate intercontinentale)
• Bari
• Bergamo
• Bologna
• Cagliari
• Catania
• Firenze (condizionato)
• Lamezia Terme
• Milano Linate
• Napoli Capodichino - Napoli Grazzanise
• Palermo
• Pisa

Definizione degli scali non strategici
Non sono considerati “scali strategici”, e quindi infrastrutture non soddisfacenti i requisiti sottesi dai fattori
per lo sviluppo, i seguenti scali:
10 Aeroporti primari
Sono gli aeroporti che, a prescindere dal volume di traffico attuale, non dispongono dei requisiti di
scali strategici a causa di limitazioni fra le quali: vincoli ambientali, accessibilità inadeguata, ostacoli allo
sviluppo delle infrastrutture, etc.
• Alghero
• Brindisi
• Genova
• Olbia
• Torino
• Trapani
• Treviso
• Trieste
• Verona
• Viterbo

24 Aeroporti complementari
Scali che per la ridotta estensione dei bacini di traffico risultano rispondere ad una domanda di traffico
locale, in zone remote o non adeguatamente servite da altri scali e che pertanto svolgono un servizio
complementare nella rete.
(tutti gli altri)

E' un piano che non ha ne capo ne coda, basato solo sull'ampiezza del bacino d'utenza. Ci sono scali come quelli di Ancona, Pescara, Genova, Salerno che pur non avendo un gran volume di traffico o un grande bacino di traffico sono essenziali(o lo potrebbero comunque diventare) per il turismo in questi territori e servono un bacino d'utenza che altrimenti avrebbe difficoltà ad accedere alla rete aeroportuale. Ci sono scali che condividono il bacino d'utenza con uno o più aeroporti e non hanno un tubo di strategico(Linate, Forlì, Rimini, Parma, Cuneo, Albenga, Perugia, Crotone ) che vanno sostituiti con infrastrutture per la mobilita degni di questo nome. Infine ci sono piccoli scali che hanno una funzione sociale e di continuità territoriale motivo per cui non ne possiamo fare a meno(Lampedusa e Pantelleria per esempio).
 
Gli interventi postati qui sul forum rispecchiano fedelmente il paese: guai a toccare l'aeroporto sotto casa.
Dove volete andare di questo passo?

quoto in pieno, ed infatti e' un pullulare di aeroporti piu' o meno locali , che in assenza quasi completa di t5erzo livello ed aviazione generale servono solo a mantenere costosi cda
 
E' anche vero che "strategico", "primario" e "complementare" non sono acronimi che necessitano di una decodifica ma sono parole che, con buona approssimazione, hanno un significato abbastanza intuitivo (almeno per chi ha un minimo di familiarità con il contesto nel quale vengono usate).