Devo dire che questa vicenda lascia molto l'amaro in bocca, sentire che una compagnia come la Easy abbia avuto un tale comportamento è di sicuro censurabile e bene ha fatto il Sig Trieste a sporgere denuncia.
Andiamo con ordine e cerchiamo di sviscerare alcuni punti importanti. Da oltre un anno è in vigore a livello europeo la normativa PRM, ovvero persone a mobilità ridotta, pienamente applicata nel nostro paese. Il legislatore ha però lasciato liberi degli spazi di manovra a favore delle norme di sicurezza e a loro convenienza le compagnie, e in questo caso Easy le stanno sfruttando a loro vantaggio.
Persino Ryanair che anni or sono venne sanzionata per mancato imbarco di disabile è già molto più handicap-friendly.
Esaminiamo altri fattori, il preimbarco del PRM e il postimbarco sono sempre fattori che costano tempo e denaro, ergo si limitano i posti e vengono richieste ulteriori informazioni per l'imbarco.Prendiamo il caso di Easy, paladina della sicurezza: sapete che posti vengono assegnati al disabile? Nel 319 il finestrino della prima fila di destra, ossia l'unica fila che ha i braccioli fissi e non sollevabili, richiedendo l'uso di personale, minimo due operatori per posizionare la persona. Di sicuro in caso di evacuazione di emergenza un assistente di volo farebbbe ben poco per movimentarlo. Per fare un paragone Ryanair e altre compagnie usano le file coi braccioli reclinabili.
Ancora sulla sicurezza: siamo d'accordo che non vanno occupate le file di fronte alle uscite di emergenza e questo viene sempre fatto, ma dall'altra ci devono essere anche le dotazioni per gestire il disabile: carrozzina in dotazione all'aeroplano per la movimentazione e nelle macchine più capienti toilette attrezzata. Se poi andiamo a vedere i regolamenti di sicurezza e l'assegnazione posti disabili è una vera babele, ognuno diverso dall'altro: può capitare di vedere assegnato un posto su un aereo identico ma di compagnia diversa in posizioni diverse, quindi vuol dire che le concezioni di sicurezza, di cui ci si fa sempre scudo per nascondere altre cose, sono discrezionali.
Facciamo un po di comparazioni, visto che nella nostra penisola volano molti disabili, specie in direzione meridione, settentrione e viceversa: ci sono deputati, dirigenti d'azienda, paratleti, persone comune di entrambi i sessi e tantissimi viaggiano soli. Sia le nostre compagnie che anche quelle estere hanno un occhio di riguardo per questa clientela e ho visto personalemente molti equipaggi farsi in quattro come assitenza e gentilezza. Ribadisco che se una cabina è addestrata alle ermergenze, deve saper gestire anche l'evaquazione del disabile e a volte anche dei disabili venuti a crearsi in caso di traumi dovuti a incivolo. Se dobbiamo dare un voto a Easy, totalmente insufficiente, in questo caso vuol dire che non ha personale addestrato al caso. Penso inoltre che per un cavillo burocratico sia il check di Malpensa che la compagnia avrebbero potuto essere più elastici, da una verifica della persona, vista in televisione si evince che riesce a spostarsi sul sedile dell'aeroplano,avendo solo in non uso della parte inferiore.
Una nota di demerito anche all'ENAC che sbandiera sempre a destra e a manca la carta dei diritti del passeggero e che in casi come questi si adagia sulla più stantia burocrazia non avendo voglia di esaminare più a fondo certe situazioni di comodo che in nome del tornaconto economico e di una falso senso di sicurezza, ledono i diritti di uguaglianza acquisiti da tutti noi.
A tal proposito, cito la legge 503/96 sulle barriere architettoniche, che ha anche una ottima tutela per quanto riguarda gli aeroporti, e che è stata introdotta ben prima di quella europea, ma purtroppo non sempre viene applicata nei nostri scali.
Invito inoltre qualsiasi critico a questo intervento a documentarsi a fondo sull'argomento, anzi a mettersi nei panni di una persona disabile che deve viaggiare.