Se le cose stanno così dobbiamo insistere finché cambieranno.
Albertini non c' è più, Bencini ora sembra ben saldo, ma noi abbiamo già visto sparire dalla scena personaggi come Fazio, Romiti, per non parlare del furbetto Fiorani. Cimoli ha la data di scadenza a marzo.
Impossibile far salire MXP senza toccare Linate. E poi non è tanto un problema di numeri, quanto di regolamentazione. LIN aveva due-tre anni fa meno pax, ma dava fastidio lo stesso. Mi spiego: il problema è una regolamentazione malfatta che ha ingenuamente fatto questo ragionamento:
ci sono 14 voli quotidiani tra Milano e Napoli, effettuati da due vettori. Ne autorizzo due a ciascuno di loro, a Malpensa dovanno andare i 14-(2x2)=10 rimanenti
Ma fatta la legge trovato l' inganno. La realtà è stata l' arrivo di mille compagnie, ciscuna con i suoi due slot a Linate per Napoli, finché a Malpensa non sono restati che i 3 voli feed. AZ, che si è vista distruggere la quota di mercato a Milano, ha risposto chiedendo due slot per XM eccetera. Poi, visto che nessuno protestava, ha ripetuto il giochino sforando il limite dei 3 voli per Heathrow. BA l' ha copiata e da due settimane anche LH è entrata nel club dei furbetti, pubblicizzando allegramente 4 voli da LIN a FRA, che per i scarsi numeri di ptp che ha era stata autorizzata a LIN con un comma apposito.
Descritta la situazione che conoscete tutti, dobbiamo osservare che, fatta eccezione per easyJet, basatasi a Malpensa per altre ragioni, il sistema che doveva ripartire il traffico fra LIN e MXP lasciando all' Idroscalo un servizio minimale, ha invece dimostrato che l' intero traffico per le destinazioni autorizzate a LIN può arrivare a LIN. L' unico vincolo che resta effettivo, più o meno, è il tetto agli slot e non voglio nemmeno chiedermi come si fa ad ottenerli, perché in realtà lo sappiamo tutti.
Stante il decreto Bersani bis "vigente" e gli aggiramenti che si fanno tranquillamente, l' intero traffico italiano da Roma in giù, quello per tutte le capitali europee e tutte le aree "povere" della UE può arivare, prima o poi, a Linate. Un processo che avviene in modo strisciante, certo con l' approvazione dei somari di SEA, che a questo obiettivo miravano. E se non fosse stato per gli Americani anche per NY si partirebbe da Linate con il MiMa.
Che cosa resterebbe a Malpensa dei voli di linea non low cost? I voli per le destinazioni marginali, più dei costosissimi feed senza componente ptp, gli intercontinentali di AZ finché non finisce i soldi, i voli extra UE e i voli di chi può riempire un intercontinentale per Milano solo contando sui ptp e i pax che raccatta nel proprio hub d' origine.
Guardiamo in faccia la realtà, questa è la fotocopia a numeri cresciuti della struttura del sistema aeroportuale milanese ante 1998, una struttura che non permette ecoomicamente di smistare a MXP i pax tra voli intercontinentali e voli europei, che fa volare i pax intercontinentali da LIN attraverso hub altrui, che fa di un' area che genera 30 milioni di pax point to point annui un sistema senza voli intercontinentali.
Intendiamoci, questo va benissimo, ma ai concorrenti. Se Milano ha l' ambizione di avere voli intercontinentali deve adottare una regolamentazione che regoli DIRETTAMENTE la ripartizione dei voli fra Linate e Malpensa, senza possibilità di aggiramenti. In particolare va vietata la possibilità di effettuare voli da Linate a chi non ne fa da Malpensa.
La soluzione, peraltro abbastanza banale, è
- limitare le destinazioni raggiungibili da LIN a quelle che generano molto traffico
- trasferire a MXP i voli della continuità territoriale
- impedire l' aggiramento delle quote massime da LIN
- imporre il vincolo aggiuntivo che comunque i voli da LIN non superino, ad es., la metà dei voli che ciascun vettore effettua verso una singola destinazione
- chiudere la Dogana di LIN
- vietare il through check-in
- impedire che gli slot usati per FCO siano riciclati verso altre destinazioni
- riabbassare il tetto degli slot a 12/ora
Con queste regole, più che diminuire il traffico, si toglierebbe lo stimolo a cercare slot a Linate, garantendo a Malpensa un elevato numero di collegamenti verso le destinazioni principali e azzerando il sovracosto di operare verso Malpensa voli senza ptp che li pagano. A me sembra che queste regole non siano aggirabili (si intende che il limite max 50% LIN deve valere sia per i voli che per i posti offerti.) Se qualcuno trova un
loophole me lo dica e lo ringrazio, ovviamente.
Si può regolare la manopola e lasciare 5, 6 o 7 milioni di pax a LIN. Non conta tanto il numero, quanto impedire il traffico degli slot sottobanco, l' affitto stile GJ-BA, lo stimolo a corrompere i pubblici funzionari, in definitiva l' eliminazione della rendita che ha chi possiede uno slot a Linate rispetto a chi non ce l' ha. Insomma, un campo di gioco orizzontale, anziché inclinato a favore dei più furbi e a sfavore di Milano e chi ci opera.
Dovebbe essere la SEA per prima a preoccuparsi che chi vola a Milano guadagni soldi anziché perderli e abbia lo stimolo a incrementare la propria attività.