Dati Traffico 2017


Aeroporto di Bologna, anche a settembre passeggeri sopra quota 800 mila

(Teleborsa) - Numeri entusiasmanti per l’Aeroporto di Bologna, che si conferma il settimo aeroporto italiano per numero di passeggeri, con oltre 7,5 milioni di passeggeri nel 2016, di cui il 75% su voli internazionali. Dopo il record assoluto di luglio (quasi 840 mila passeggeri) e l’ottima performance di agosto (poco sotto gli 830 mila), a settembre i passeggeri del Marconi sono stati 803.866, con una crescita del 6,5 sullo stesso mese del 2016.

Nel dettaglio, i passeggeri su voli internazionali sono stati 623.397, mentre quelli su voli nazionali sono stati 180.469. I movimenti aerei, che sono stati 6.343, hanno registrato un incremento del 2,9% su settembre 2016, mentre sono in forte crescita (+24,7%) le merci trasportate per via aerea, pari a 3.828 tonnellate.

Le tre destinazioni preferite di settembre sono state: Francoforte, Catania e Barcellona. Seguono, nella “top ten” del Marconi: Parigi Charles De Gaulle, Londra Heathrow, Madrid, Palermo, Monaco e Bucarest. Rispetto allo stesso mese del 2016, si evidenzia la crescita di Francoforte (+19,5%), Monaco (+12,25%) e Londra LHR (+10,13%), su cui ha inciso anche un aumento delle frequenze.

Nel primi nove mesi dell’anno i passeggeri complessivi sono stati di poco sotto ai 6,3 milioni (6.293.344), con un incremento del 6,7% sullo stesso periodo del 2016. I movimenti sono stati 51.268, con una crescita del 2,6%. Le merci totali sono aumentate del 14,1%, con 31.083 tonnellate trasportate.


https://finanza.repubblica.it/News/...ettembre_passeggeri_sopra_quota_800_mila-245/
 
Mi sono perso per strada qualcosa, cos'è questo +14,9 di Malpensa?

Malpensa sono ormai diversi mesi che cresce a doppia cifra intorno al +15% vuoi per le nuove rotte di Ryanair, per il ritorno di AF/KLM e per il maggior LF medio sui voli di lungo raggio.
 
Io vi ricordo che in base ai dati della questura le presenze turistiche a Milano sono salite nella prima parte dell'anno tra il 10 e il 15% quindi non è una questione solo aviatoria e di bilanci tra compagnie e aeroporti. E' proprio l'area a essere diventata piu' attrattiva. A questo si somma lo spostamento di alcune compagnie, la crisi di Az e anche l'apertura del malpensa express fino al T2 che ha reso piu' accessibili molti voli. Comunque una concomitanza di fattori con l'aumento delle presenze che potrebbe essere sia causa che effetto.
 
Entriamo nell’ultimo trimestre con alcuni aeroporti già certi di migliorare il loro record storico di passeggeri, se non sbaglio:
NAP
OLB
PSR
 
03/11/2017 Dati di Traffico Gennaio - Ottobre 2017
L’aeroporto d’Abruzzo chiude il mese di ottobre con un risultato in termini di volume traffico passeggeri assolutamente positivo e supera nel decimo mese dell’anno in corso il totale dei passeggeri registrato a fine 2016. I dati di traffico nel mese di ottobre 2017 registrano un totale passeggeri di 64.935 unità, con un aumento in percentuale del 12,3% rispetto ai numeri rilevati nel medesimo mese del 2016, nel quale i passeggeri erano stati 57.801. Passando al totale passeggeri dei primi dieci mesi del 2017, la crescita è stata continua e ha portato l’aeroporto d’Abruzzo a tagliare un traguardo importante, il superamento già a fine ottobre, del totale passeggeri raggiunto a fine 2016 che era stato di 572.000 unità. Nel periodo gennaio/ottobre 2017 i passeggeri totali sono stati 582.613, una cifra di tutto rispetto che conferma il buon andamento del volume dei passeggeri dello scalo aeroportuale pescarese già evidenziato da inizio 2017. Nel periodo gennaio/ottobre 2016 il traffico totale dei passeggeri era stato di 501.891 unità, con una crescita del 16,1% rispetto al precedente anno. Analizzando i dati relativi ai passeggeri e comparandoli a quelli del precedente anno è emerso che nel periodo gennaio/ottobre 2017 il volume degli utenti che hanno viaggiato su voli nazionali è cresciuto del 15%, mentre l’aumento dei passeggeri imbarcati su voli internazionali è stato del 13% rispetto al medesimo periodo del 2016. I vertici aziendali della Saga - società di gestione dell’aeroporto d’Abruzzo - esprimono profonda soddisfazione per l’incremento continuo del volume di traffico passeggeri che ha favorito una significativa e costante crescita numerica totale, consolidando sempre più la vocazione nazionale ed internazionale dello scalo aeroportuale abruzzese. Dall’Abruzzo si vola anche nella stagione winter, con collegamenti diretti plurisettimanali, verso Londra, Francoforte, Bruxelles, Bucarest, Tirana, Torino, Milano, Palermo, Catania e Cagliari. Dai dati di traffico è evidente che tutte le rotte che collegano l’aeroporto d’Abruzzo a città europee ed italiane sono sempre più apprezzate dagli utenti che utilizzano l’aereo per pianificare le loro vacanze o per viaggi business. Altre Importanti novità segnano questo momento della storia dell’aeroporto d’Abruzzo che si trova in una fase di profondo rinnovamento e vede proprio in questi giorni la conclusione dei lavori di riqualificazione del parcheggio aeroportuale e del sistema di gestione dello stesso. Da lunedì 6 novembre l’aeroporto d’Abruzzo offrirà alla città e al territorio un nuovo parcheggio più moderno e confortevole che garantirà maggiore efficienza e sicurezza al numero sempre maggiore di persone che utilizzano questo scalo aeroportuale.
 
Pax Gen/Ott (Top 15), Totale 151.656.141 (media di riferimento +6,7%)

1- Roma FCO 35.348.181 -1,6%
2- Milano MXP 18.909.720 +15%
3- Bergamo 10.518.747 +11,4%
4- Venezia 9.111.739 +8%
5- Milano LIN 8.117.322 -0,6%
6- Catania 7.914.495 +16,7%
7- Napoli 7.392.799 +24,1%
8- Bologna 7.014.893 +6,6%
9- Roma CIA 4.955.331 +11%
10- Palermo 4.934.585 +6,4%
11- Pisa 4.654.407 +5,7%
12- Bari 3.999.860 +8,7%
13- Cagliari 3.670.065 +12,9%
14- Torino 3.578.399 +7%
15- Verona 2.776.818 +10,1%
 
Aeroporto Napoli, 8 milioni passeggeri
Festa e biglietto premio a Capodichino, che chiuderà 2017 a +25%

(ANSA) - NAPOLI, 1 DIC - Brindisi oggi nell'aeroporto Capodichino di Napoli che tocca quota 8 milioni di passeggeri con Luisa Piccolo, in partenza per Catania con un volo Easyjet insieme con la piccola Marilisa e con la madre. La signora Luisa, molto felice ed emozionata dopo aver appreso la bella notizia, è stata premiata dell'amministratore delegato di Gesac Armando Brunini, alla presenza del direttore di Aeroporto (Enac) Gennaro Bronzone: per lei un maxi biglietto aereo omaggio per 2 persone per una destinazione a scelta tra le 98 (nazionali ed internazionali) del network dell'Aeroporto Internazionale di Napoli. L'Aeroporto Internazionale di Napoli chiuderà il 2017 superando l'importante traguardo degli 8 milioni di passeggeri e con una crescita notevole, superiore al 25%. (ANSA).

 
Complimenti a Napoli!

Quali sono le motivazioni di questo salto incredibile?
 
Interessante Treviso che nonostante sia stato chiuso metà mese (4-18 Ottobre) ha perso poco meno del 37%, indice di una crescita comunque molto sostenuta.
A questi ritmi il 2017 si chiuderà davvero a un soffio dai 3milioni di passeggeri
(A metà Novembre è stato comunque superato il record di traffico 2,6 milioni avvenuto nel 2016)
 
Aeroporti: Brindisi continua a perdere passeggeri, -5 per cento a ottobre

Continua il trend negativo. A ottobre l'aeroporto del Salento ha fatto registrare un -4,9 per cento di passeggeri rispetto al 2016

BRINDISI – Mentre l’assessore regionale Michele Mazzarano continua a sponsorizzare l'arrivo di voli di linea a Grottaglie, bollando come “invidie provincialistiche” le obiezioni avanzate dagli operatori economici e dagli esponenti politici della provincia di Brindisi, le cose si mettono male per l’Aeroporto del Salento. Stando infatti alle statistiche divulgate da Assaeroporti (Associazione italiana gestori aeroporti), lo scalo brindisino ha chiuso il mese di ottobre con un pesante -4,9 per cento di passeggeri in transito rispetto a ottobre 2016. In particolare dall’aeroporto del Salento, dall’1 al 31 ottobre, sono transitati 194.310 passeggeri e si sono registrati 1632 movimenti (+ 0,3 per cento rispetto a ottobre 2016).

Numeri allarmanti

Entrando nel dettaglio, il calo riguarda i passeggeri nazionali (144.840, -7,1 per cento rispetto al 2016). Aumentano solo del 2,5 per cento, invece, i passeggeri internazionali (49.165). Allargando l’orizzonte alle statistiche progressive registrate da Assaeroporti a partire da gennaio 2017, l’Aeroporto del Salento è in calo, rispetto al periodo gennaio-ottobre 2017, dello 0,8 per cento per quel che riguarda il transito dei passeggeri e dello 0,9 per cento nell’ambito dei movimenti.
Ma qualcuno in Regione si sta preoccupando dei numeri allarmanti che giungono da Brindisi, la cui aerostazione negli anni scorsi aveva fatto costantemente registrare il segno più, oppure le difficoltà dell’aeroporto del Salento passano in secondo piano rispetto ai dati positivi che giungono invece dall’aeroporto Karol Wojtyla di Bari, dove nell’ottobre del 2017 sono aumentati sia i passeggeri (8,6 per cento) che i movimenti (1,9 per cento) rispetto a ottobre 2016, mentre nei progressivi di gennaio si registrano il + 3,2 per cento di movimenti e il + 8,7 per cento di passeggeri?

L'indifferenza della Regione

L’impressione, in realtà, è che da parte delle istituzioni baresi vi sia una certa indifferenza nei confronti dell’aeroporto di Brindisi e grande interesse, invece, verso il Karol Wojtyla. Ma forse c’era da aspettarsi uno scenario di questo tipo, se si considera che nel consiglio di amministrazione di Aeroporti di Puglia, nominato lo scorso gennaio dopo la fine del mandato dell'amministratore unico Giuseppe Acierno, non è stato nominato neanche un brindisino.
Appare incomprensibile l’atteggiamento della giunta guidata da Michele Emiliano e da< Aeroporti di Puglia, alla luce anche delle importanti somme che sono state investite negli ultimi anni per diverse opere di potenziamento dello scalo brindisino, fra cui la realizzazione di nuove aree di sosta per aeromobili, la realizzazione di nuovi gate al piano superiore e la ristrutturazione della caserma dei vigili del fuoco.
E adesso, anziché interrogarsi su come invertire il trend negativo imboccato dall’Aeroporto del Salento nel 2017, la Regione decide di puntare su Grottaglie, attraverso una delibera, adottata poche settimane fa, che impegna Aeroporti di Puglia ad approfondire la possibilità che anche nella provincia ionica possano atterrare voli di linea e voli charter.
Non si capisce davvero quali vantaggi il sistema dei trasporti pugliese possa trarre dal tentativo di rilanciare i voli di linea su un aeroporto situato a poche decine di chilometri da uno scalo presistente, ben avviato. Eppure Mazzarano continua ad andare per la propria strada, assicurando, come dichiarato lo scorso 22 novembre a BrindisiReport, che l’aeroporto di Brindisi non verrà danneggiato. Intanto, però, i passeggeri - e i voli nazionali - diminuiscono.

Il commento del direttore Marcello Orlandini - Due fattori negativi giocano a svantaggio di Brindisi: l'assenza negli ultimi anni di un sindaco all'altezza del suo ruolo al Comune capoluogo, e l'evanescenza dell'amministrazione provinciale sino a questo momento. A questi si aggiungano la mancanza di reazioni da Lecce (che pure potrebbe investire del caso l'assessore all'Industria turistica e culturale, Loredana Capone), l'inattività, nei fatti, dei consiglieri regionali eletti dalla provincia di Brindisi e quella dei parlamentari nazionali, al cospetto invece dell'attivismo territoriale degli eletti degli altri territori.

In gioco c'è un sistema di infrastrutture che non appartiene solo alla provincia di Brindisi, ma all'intera regione, il cui funzionamento è sviluppo non può che portare vantaggi al sistema Puglia. Evidentemente non si muove su questa scala l'interesse della politica che risiede e si muove nei palazzi istituzionali di Bari, nessuno escluso, come dimostra anche la vicenda del porto di Brindisi, sottratto dal 1994 al ad ogni possibilità di concorso programmatorio e di indirizzo da parte della città. Si immagini una situazione simile a Genova, Trieste o Livorno: pura fantascienza, pur nell'autonomia delle autorità portuali.

Brindisi non ha ancora avuto il piacere di conoscere il nuovo presidente del consiglio di amministrazione di Aeroporti di Puglia, nè gli altri due membri dello stesso CdA, e non si ha notizia di iniziative di AdP per invertire i segnali negativi che giungono ormai da un anno dal traffico dell'Aeroporto del Salento, impoverito dalla ristrutturazione di Ryanair che invece non ha toccato Bari.
Non è una questione di competizione tra due scali (Grottaglie continua ad essere ancora un'illazione), ma di un equilibrio produttivo - se così può definirsi - di tutti gli asset dell'azienda pubblica del trasporto aereo. Del resto, lo avevamo già detto in altra occasione, gli stessi voli internazionali dell'aeroporto di Bari sono legati all'attrattività turistica del Nord e del Sud Salento, della valle d'Itria, delle coste e dell'entroterra di queste aree.
Per carità, ora la politica, da destra e da sinistra, non cerchi di gettare acqua sul fuoco con comunicati di circostanza. Qui si parla di economia dei trasporti, e ci vogliono fatti, impegni, concretezza e non chiacchiere. E l'anno prossimo i brindisini e i leccesi al momento del voto tengano presente ciò.

http://www.brindisireport.it/economia/continua-il-calo-di-passeggeri-nell-aeroporto-di-brindisi.html