Coronavirus: riflessi sul mondo dell’aviazione


Stato
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Nessuno consentirà la riapertura dei movimenti se non quando sarà tutto sicuro, per evitare di reimportare il contagio.
E considerato che sia nelle diverse regioni, sia nei vari stati, l'epidemia viaggia con una tempistica diversa, ci vorrà tempo.
Tanto.
Il rischio che quest'estate ognuno dovrà stare a casa sua, o quantomeno nella sua regione, è più che concreto.
Del resto lo stesso presidente della Federalberghi, in un'intervista di oggi, facendo professione di realismo, ha dato addio per la prossima stagione estiva ai turisti stranieri.

ahime ti sbagli nuovamente ...
Tu stai dicendo che la gente dovrà stare nella sua regione fino a fine estate? Ma sei serio?
Posso immaginare limitazioni intra-eu / extra eu durante l'estate, ma poi non potrai mai chiudere il mondo per mesi, non è sostenibile.
Senza contare che da qui a giugno i casi si ridurranno e inevitabilmente mamma-economia la farà da padrone, non sto dicendo che sia corretto, ma sarà quello penso che accadrà
 
ahime ti sbagli nuovamente ...
Tu stai dicendo che la gente dovrà stare nella sua regione fino a fine estate? Ma sei serio?
Posso immaginare limitazioni intra-eu / extra eu durante l'estate, ma poi non potrai mai chiudere il mondo per mesi, non è sostenibile.
Senza contare che da qui a giugno i casi si ridurranno e inevitabilmente mamma-economia la farà da padrone, non sto dicendo che sia corretto, ma sarà quello penso che accadrà

Ad un certo punto si dovranno fare dei calcoli.

E' orribile dirlo, ma qui in UK parlano di un crollo del PIL del 15% e disoccupazione raddoppiata. In America ci sono state 3 milioni di domande per benefici di disoccupazione in una settimana. Arrivera' il momento in cui i governi dovranno decidere cosa conta di piu'.
 
a parte le vacanze al mare, che nell'economia mondiale hanno comunque la loro importanza, a un certo punto si tratterà di trovare una forma di convivenza col virus, limitando i danni sia sanitari che economici almeno fino al vaccino. I due estremi, cioè dare briglia sciolta alla malattia, o fare tornare indietro il mondo di 50 anni per difendersene, ho paura che non funzionino nessuno dei due.
 
Volevo chiedervi: il tema del "distanziamento sociale" cioe' operare delle forme di contenimento della diffusione del virus mantenendo delle distanze di sicurezza (come ora ai supermercati, molti esperti ritengono che questo sistema dovra' essere applicato a molte altre situazioni, compresi i trasporti pubblici, per permettere una minima ripresa della vita sociale), pensate possa essere applicabile al mondo dell'aviazione? code alla sicurezza e ai check-in distanziate cosi' come riduzione dei posti in aereo, imbarchi e sbarchi distanziati...
 
Volevo chiedervi: il tema del "distanziamento sociale" cioe' operare delle forme di contenimento della diffusione del virus mantenendo delle distanze di sicurezza (come ora ai supermercati, molti esperti ritengono che questo sistema dovra' essere applicato a molte altre situazioni, compresi i trasporti pubblici, per permettere una minima ripresa della vita sociale), pensate possa essere applicabile al mondo dell'aviazione? code alla sicurezza e ai check-in distanziate cosi' come riduzione dei posti in aereo, imbarchi e sbarchi distanziati...

Certo. Ci sono diversi gruppi di lavoro in merito per capire come attuarle.
 
Volevo chiedervi: il tema del "distanziamento sociale" cioe' operare delle forme di contenimento della diffusione del virus mantenendo delle distanze di sicurezza (come ora ai supermercati, molti esperti ritengono che questo sistema dovra' essere applicato a molte altre situazioni, compresi i trasporti pubblici, per permettere una minima ripresa della vita sociale), pensate possa essere applicabile al mondo dell'aviazione? code alla sicurezza e ai check-in distanziate cosi' come riduzione dei posti in aereo, imbarchi e sbarchi distanziati...

Tutto questo si tradurrà in ulteriori costi aggiuntivi / mancati ricavi per compagnie aeree ed aeroporti che sono già sul lastrico.. ma evidentemente se stanno pensando di adottare queste misure probabilmente è l'unico modo per farci tornare a volare, almeno finchè non si arriverà al vaccino.
 
a parte le vacanze al mare, che nell'economia mondiale hanno comunque la loro importanza, a un certo punto si tratterà di trovare una forma di convivenza col virus, limitando i danni sia sanitari che economici almeno fino al vaccino. I due estremi, cioè dare briglia sciolta alla malattia, o fare tornare indietro il mondo di 50 anni per difendersene, ho paura che non funzionino nessuno dei due.

una volta che le terapie intensive non saranno al collasso ma si passera da 5000 a 50 contagiati al giorno si conviverà con qs malattia e presto tardi ( se è vero che in italia siamo gia tra i 6 ed i 10 milioni ad averla fatta) si arriverà ad una pseudo normalita soprattutto per i piu giovani
 
E' sufficiente che si trovi un modo per ridurre drasticamente la mortalita', possibilmente senza intubare la gente. Se la gente non morisse non saremmo messi cosi' (e scusate la ovvieta').

Basterebbe che andasse come con l'Aids (che e' ovviamente cosa molto diversa): mai trovato il vaccino in 40 anni, ma i farmaci sono efficaci e permettono di fare una vita normale senza esser neanche molto contagiosi.

Se poi questa guarisce e si resta un po' immunizzati per un po' di tempo, avendo eventuali farmaci antivirali poco costosi e con pochi effetti collaterali, potremmo conviverci abbastanza bene.

Pero' restera' per sempre, le malattie infettive e' difficile (ma non impossibile) che vengano eradicate.

Inoltre per trovare e testare quei farmaci antiaids ci sono voluti anni.
 
se è vero che in italia siamo gia tra i 6 ed i 10 milioni ad averla fatta
L'unico studio fatto in Italia che sia bastato su dati certi, mi risulta essere quello effettuato facendo il tampone a tutti i 3000 abitanti di Vo' Euganeo.
E ha fornito una percentuale di asintomatici compresa tra il 50 e il 75%.
Prendendo per buoni questi risultati, a oggi i contagiati in Italia sarebbero tra i 210.000 e i 420.000.
Sarebbe interessante conoscere i risultati di eventuali altri studi analoghi, ovunque effettuati.
 
L'unico studio fatto in Italia che sia bastato su dati certi, mi risulta essere quello effettuato facendo il tampone a tutti i 3000 abitanti di Vo' Euganeo.
E ha fornito una percentuale di asintomatici compresa tra il 50 e il 75%.
Prendendo per buoni questi risultati, a oggi i contagiati in Italia sarebbero tra i 210.000 e i 420.000.
Sarebbe interessante conoscere i risultati di eventuali altri studi analoghi, ovunque effettuati.

lo studio ha basi diverse rispetto a quello di Vo ma è stato fatto da uno degli istituti piu seri al mondo

https://www.imperial.ac.uk/media/im...urope-estimates-and-NPI-impact-30-03-2020.pdf
 
Volevo chiedervi: il tema del "distanziamento sociale" cioe' operare delle forme di contenimento della diffusione del virus mantenendo delle distanze di sicurezza (come ora ai supermercati, molti esperti ritengono che questo sistema dovra' essere applicato a molte altre situazioni, compresi i trasporti pubblici, per permettere una minima ripresa della vita sociale), pensate possa essere applicabile al mondo dell'aviazione? code alla sicurezza e ai check-in distanziate cosi' come riduzione dei posti in aereo, imbarchi e sbarchi distanziati...

Ci puo' stare, ma in aereo - dove l'aria viene riciclata (e aggiunta a quella che passa dai motori per gli aerei con bleed air system se non erro) - che senso ha?
 
lo studio ha basi diverse rispetto a quello di Vo ma è stato fatto da uno degli istituti piu seri al mondo

https://www.imperial.ac.uk/media/im...urope-estimates-and-NPI-impact-30-03-2020.pdf


Lo studio in questione, come dico non io ma autorevoli esperti che si sono già espressi in merito, è privo di qualsiasi base scientifica, in quanto ci si è limitati ad applicare la percentuale dei morti rispetto ai casi accertati (allora 9,8%) all'intera popolazione italiana (60 milioni) per dedurne arbitrariamente il numero complessivo dei contagiati.
 
Ci puo' stare, ma in aereo - dove l'aria viene riciclata (e aggiunta a quella che passa dai motori per gli aerei con bleed air system se non erro) - che senso ha?
beh magari anziché spillare aria dall'8° stadio del compressore, si può spillarla a valle delle camere di combustione. Lì dovrebbe essere sufficientemente sanitizzata ;)
 
Ci puo' stare, ma in aereo - dove l'aria viene riciclata (e aggiunta a quella che passa dai motori per gli aerei con bleed air system se non erro) - che senso ha?

Il distanziamento sarà la misura che ci accompagnerà più a lungo, anche dopo la fine delle attuali restrizioni.
Rispettarlo in aereo significherebbe in un narrow body occupare un posto su 6 (il posto finestrino ogni 2 file di tre posti), rendendo il servizio del tutto antieconomico.
 
Il distanziamento sarà la misura che ci accompagnerà più a lungo, anche dopo la fine delle attuali restrizioni.
Rispettarlo in aereo significherebbe in un narrow body occupare un posto su 6 (il posto finestrino ogni 2 file di tre posti), rendendo il servizio del tutto antieconomico.

Questo vale in assenza di DPI....se si rendono obbligatori guanti e mascherine potrebbe cambiare tutto...
 
Questo vale in assenza di DPI....se si rendono obbligatori guanti e mascherine potrebbe cambiare tutto...

Chiaritemi per favore l'utilità dei guanti, sia in aereo che al supermercato. Siccome il virus non passa attraverso la pelle li trovo totalmente inutili. Ogni volta che mi prude il naso, o che prendo un bicchiere per bere o un cibo per mangiare dovrei toglierli, sanificarmi le mani ed operare. Non cambia nulla rispetto a non averli, sanificare le mani e grattarmi. In un volo di 6 ore servirebbero almeno 30 paia di guanti a passeggero
 
Ci puo' stare, ma in aereo - dove l'aria viene riciclata (e aggiunta a quella che passa dai motori per gli aerei con bleed air system se non erro) - che senso ha?
C'è da dire che i filtri EPA degli aeromobili sono efficaci al 99,99% e che la circolazione forzata dal ceiling verso le griglie poste floor level eviterebbe quella dispersione longitudinale delle goccioline. Teniamo a mente che il covid non si sposta nell'aria da solo ma ha bisogno di goccioline piu grandi di 5ųm.
beh magari anziché spillare aria dall'8° stadio del compressore, si può spillarla a valle delle camere di combustione. Lì dovrebbe essere sufficientemente sanitizzata ;)
Toglieresti gas preziosi per l'efficienza della turbina. Meglio prenderli dallo scarico direttamente!
 
Il distanziamento sarà la misura che ci accompagnerà più a lungo, anche dopo la fine delle attuali restrizioni.
Rispettarlo in aereo significherebbe in un narrow body occupare un posto su 6 (il posto finestrino ogni 2 file di tre posti), rendendo il servizio del tutto antieconomico.

Non e' tanto l'esser vicini, quando il respirare cio' che altri hanno respirato.

C'è da dire che i filtri EPA degli aeromobili sono efficaci al 99,99% e che la circolazione forzata dal ceiling verso le griglie poste floor level eviterebbe quella dispersione longitudinale delle goccioline. Teniamo a mente che il covid non si sposta nell'aria da solo ma ha bisogno di goccioline piu grandi di 5ųm.
gli HEPA filters non sono nell'MEL, corretto?
 
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