Capisco benissimo la tua posizione, essendo tra quelli che stanno pagando lo stop a prezzo pieno.
Tuttavia non credo che la semplice riapertura delle attività risolverebbe il problema. A monte, è necessario ricreare un ragionevole grado di sicurezza e fiducia nel futuro.
Questa è la foto di un ristorante fatta lo scorso Sabato 7 Marzo.
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Di norma, è pieno murato. Quella sera, eravamo in 15. In un locale da circa 200 posti. Il titolare ha stimato un calo del fatturato del 90%.
Conoscendo bene il settore horeca, posso assicurarti che non è un caso isolato. Fin dai primi giorni del contagio nel lodigiano, il settore ha visto il giro d'affari andare in picchiata. Gli stranieri si sono vaporizzati, gli italiani sono calati drasticamente.
Amici che operano in altri settori, mi hanno riferito di un trend similare.
Da notare che il 7 Marzo i contagiati in tutta Italia erano 5.061 e i morti 233. Cifre che fanno tenerezza rispetto ai 159.116 contagiati e 20.465 deceduti registrati ieri.
Se non si riesce a dare un minimo di fiducia alla gente, non si va da nessuna parte. Anche riaprendo tutto per legge.
Chi comprerebbe una casa, un'auto, o qualsivoglia bene economico di rilievo, in una situazione così carica d'incertezza?
Perchè ora la gente ha paura. E' abbastanza irrilevante che sia o meno giustificata in relazione alla mortalità, quello che conta è il comportamento reale. Un po' come la storia delle mascherine: tutte le varie istituzioni sanitarie fino all'altro ieri hanno detto che non servivano ai sani e i media giuravano che erano introvabili. Ma, almeno dalle mie parti, sono ormai 2-3 settimane che gran parte delle persone le ha trovate e la utilizza. A dispetto di qualsiasi disposizione di legge, l'istinto di autoconservazione prevale sempre.
Per cui se domani venisse spalancato tutto, a dispetto dei circa 500 morti giornalieri ancora provocati dal virus, molto difficilmente vedremmo una folla pronta a riprendere le vecchie abitudini solo perchè libera di poterlo fare.
Anche perchè il provvedimento suonerebbe un po' come: "visto che l'economia sta saltando in aria, dovete accettare di rischiare di più perchè razionalmente, è la cosa giusta da fare". Si metterebbero in quarantena anche quelli che prima se ne fregavano...
Inoltre l'intera classe medica metterebbe tutti in guardia da una nuova esplosione dei contagi. Con buona probabilità di azzeccarci. Hai voglia riempire i ristoranti.
Detto questo è chiaro che la soluzione dei sogni non esiste e comunque ci si muova, c'è da ingoiare merxa.
Credo che un'apertura graduale delle imprese, abbinata ad un utilizzo totale delle maschere e a un certo distanziamento, possa essere un compromesso da sperimentare in tempi brevi, valutando caso per caso gli effetti.
La speranza è che, guardano al passato, entro pochi mesi vengano sintetizzati farmaci in grado quanto meno di depotenziare il virus riducendone drasticamente la mortalità.