Ho votato la alternativa numero 4, ovviamente intendendo con Stato qualunque ente locale (regione, provincia o comune) o centrale che voglia sussidiare una certa categoria (che non è, necessariamente, solo quella dei residenti in senso stretto).
In realtà mi spingerei anche un po' oltre: il modello ideale che vedo (forse concettualmente complicato, ma non impossibile con le attuali tecnologie) è una evoluzione del punto 4 con la abolizione dello sconto-categorie protette ma con la creazione di un monte-sconto annuale per ogni appartenente ad una categoria protetta.
In pratica funzionerebbe cosi: le compagnie aeree "volano come vogliono-quanto vogliono-dove vogliono" alle tariffe che vogliono. Tutti i viaggiatori pagano la tariffa piena o la tariffa più bassa disponibile al momento. Tuttavia, alcuni utenti (appartenenti alle categorie protette) dispongono di un credito virtuale (erogato dalla regione ad esempio, o comunque dall'ente che sussidia) che utilizzano fino ad esaurimento quando prenotano un volo (eventualmente anche scegliendo quanto importo pagare "cash" e quanto da credito virtuale fino ad esaurimento dello stesso).
Operativamente la cosa è molto semplice: basta associare il credito alla carta servizi regionale o al codice fiscale e chiedere di inserire il numero in fase di prenotazione. Poi, varie varianti sono possibili, come ad esempio consentire di poter spendere il prprio credito per un parente, ecc.
Infine: il fatto che la soluzione 4 rappresenti un costo per lo stato non mi crea più di tanti problemi osservando come l'eventuale spesa per la continuità aerea rappresenti l'equivalente della spesa in servizi e (in parte) infrastrutture ferroviare (tolta la quota di servizi regionali che anche i sardi hanno, nel bene e nel male)
ciao