Intervento completo di Passera tratto dal sito della Camera:
Signor Presidente, farei prima un quadro sulla situazione che sta alla base delle mozioni, per poi entrare nel merito delle singole mozioni stesse.
Per quanto riguarda tutte e quattro le mozioni occorre premettere che la materia degli accordi di traffico aereo, comporta l'esercizio di competenze di cui, già dal 2004 e sulla base di diverse pronunce, l'Unione europea reclama la propria esclusiva titolarità.
Nel merito si rappresenta che l'accordo bilaterale italiano con Singapore prevede, allo stato, 17 frequenze settimanali per parte con scali previsti a Roma, Milano e a un terzo punto. Tale accordo non prevede la possibilità di esercitare da Milano Malpensa i diritti di quinta libertà la cui concessione, per contro, andrebbe a consentire alla Singapore Airlines di imbarcare traffico da Milano per destinazioni oltre l'Italia, a chiaro detrimento dei flussi di traffico verso gli Stati Uniti oggi trasportati da vettori italiani e comunitari. L'eventuale concessione a Singapore Airlines dell'autorizzazione ad operare tra Milano e New York con diritti di quinta libertà, ipotesi che non trova riscontro nella regolamentazione attuale, avrebbe inoltre un inevitabile effetto di danneggiare paesi e vettori della stessa area - Malesia India - nonché del Golfo - Emirates, Qatar e via dicendo - che così come Singapore Airlines negli anni hanno richiesto, a più riprese, autorizzazioni in tal senso.
D'altronde l'ultima revisione dell'accordo aereo di cui trattasi - che occorre ribadire, non prevede diritti di quinta libertà tra Milano e Nord America - risale al mese di giugno 2009, dunque successivamente all'entrata in vigore della legge n. 2 del 2009, la cosiddetta salva Malpensa ed ha sì previsto un maggior numero di frequenze, ma con soli diritti di terza e quarta libertà. In effetti, la legge n. 2 del 2009, che consente alle autorità italiane di autorizzare servizi aggiuntivi su base extrabilaterale è volta ad assicurare uno sviluppo dei servizi aerei diretti tra Italia e Paesi terzi, invece i diritti di quinta libertà non hanno tale funzione, soprattutto laddove una loro concessione non porta ad un incremento dei servizi offerti tra l'Italia e il Paese terzo interessato.
In altri termini, un conto è incrementare i collegamenti diretti tra due Paesi facenti parte di un accordo - terza e quarta libertà - un altro è la concessione di diritti di quinta libertà, che comportano un servizio tra uno dei due suddetti Paesi e un Paese terzo. Nella fattispecie infatti si parla di una rotta Milano-New York in prosecuzione della Singapore-Milano. Nel primo caso l'ampliamento dei collegamenti produce certamente effetti benefici sugli operatori economici e sui consumatori, nel secondo caso invece - stiamo parlando della quinta libertà - l'attivazione del servizio Milano-Singapore potrebbe comportare non solo il decremento dell'attuale volume di traffico delle compagnie europee, ma anche il rischio che tali compagnie non siano più indotte ad individuare nell'aeroporto milanese il fulcro di una rete di collegamenti internazionali.
Tra l'altro, la concessione del diritto di quinta libertà non sarebbe giustificata nella fattispecie neppure dall'assenza di collegamenti diretti tra Milano e New York, considerata la molteplicità dei servizi attualmente offerti, fruibili da tutti i vettori comunitari e statunitensi sulla base di apposito accordo open skies tra Europa e Stati Uniti. Pertanto l'eventuale attivazione di un'ulteriore analoga tratta da parte della Singapore Airlines verrebbe a creare una sovrapposizione del servizio a probabile esclusivo beneficio della compagnia asiatica.
A livello di Unione europea e dei singoli Stati membri si registrano posizioni assolutamente restrittive in materia di concessione dei diritti di quinta libertà con Paesi terzi. A tale proposito, anche l'Unione europea si è espressa nel senso dell'opportunità di valutare attentamente se l'estensione dei diritti di traffico conseguente a un eventuale accordo globale tra Unione europea e Singapore avvantaggia effettivamente in modo equilibrato le compagnie comunitarie e di Singapore o piuttosto se queste ultime non siano in grado di trarre da tale accordo un maggior profitto economico. Infatti i pochissimi casi di servizio di quinta libertà operanti tra Unione europea e Paesi extra Europa da vettori non comunitari risultano giustificati dalla mancanza di collegamenti diretti tra le città interessate ed in ogni caso sono stati operati in collaborazione con i vettori nazionali interessati. Occorre, alla fine, evidenziare che la mancata apertura della tratta in questione a favore della Singapore Airlines non produrrebbe i paventati effetti penalizzanti per le infrastrutture e la società di gestione degli aeroporti di Milano, anche perché la proposta della detta compagnia non si traduce nell'aumento della frequenza dei voli, trattandosi di voli già operativi sulla tratta Singapore-New York via Milano.
Si segnala, altresì, che la società di gestione, nei primi nove mesi dell'anno, ha fatto registrare ben quasi 22 milioni di passeggeri - quasi più 6 per cento - e circa 341 mila tonnellate di merci - più 7,4 per cento - e un buon Pag. 58andamento dei ricavi, attestati su 477 milioni di euro. L'utile netto operativo è stato di 39 milioni di euro (più 18 per cento). È da notare che la crescita dei ricavi si è prodotta nonostante la società di gestione non abbia ancora beneficiato degli adeguamenti tariffari previsti dal contratto di programma sottoscritto il 23 settembre tra SEA ed ENAC. La questione - e concludo - potrà comunque costituire oggetto di ulteriori approfondimenti, anche in base al futuro atteggiamento della Commissione dell'Unione europea alla luce degli sviluppi relativi al negoziato per un accordo aereo globale.
Per quanto riguarda le mozioni, il Governo esprime parere favorevole sostanzialmente per tutte le mozioni, con soltanto due distinguo, che riguardano la non possibilità per l'Italia di decidere autonomamente su queste tratte, ma prendendoci l'impegno di andare a discutere, in sede di Commissione europea, la possibilità di aprire altre tratte di questo genere.
Per quanto riguarda la mozione Reguzzoni ed altri n. 1-00769, l'unica parte su cui non esprimeremmo parere favorevole è dove si afferma: «ad assumere iniziative volte a concedere senza indugio i diritti di »quinta libertà« sull'aeroporto di Malpensa alla compagnia aerea Singapore Airlines». Siccome questa è una facoltà che non ci appartiene, ove non accolta la disponibilità del Governo in base alla riformulazione del testo della mozione - che poi illustrerei -, si dovrebbe impegnare il Governo «ad attivarsi presso la Commissione europea al fine di modificare ed implementare l'offerta di traffico tra Unione europea e Singapore, comprensivamente dell'eventuale concessione dei diritti di »quinta libertà« con Paesi terzi».
Per quanto riguarda la mozione Monai ed altri n. 1-00772, il parere è favorevole su tutto il contenuto, tranne dove si afferma: «contestualmente adottando le opportune iniziative finalizzate alla concessione dei diritti di »quinta libertà« sull'aeroporto di Malpensa alla compagnia aerea Singapore Airlines». Viene qui di nuovo sottolineata la necessità da noi proposta di una riformulazione che tenga conto della volontà di «attivarsi presso la Commissione europea al fine di modificare e di implementare l'offerta di traffico tra Unione europea e Singapore, comprensivamente dell'eventuale concessione dei diritti di »quinta libertà« con Paesi terzi».
Per quanto riguarda la mozione Meta ed altri n. 1-00773, il Governo esprime parere favorevole e, in merito al piano Pag. 59nazionale aeroportuale, farà il possibile per realizzarlo e presentarlo nei più brevi tempi possibili. Per quanto riguarda la mozione Biasotti ed altri n. 1-00778, il Governo esprime parere favorevole su tutti i punti.