*L'articolo è di ieri
I cieli catanesi off-limit dal tramonto di oggi all'alba di domani mattina, in attesa che, entro la prossima estate, entrino in funzione due nuovissimi radar di banda C e X in grado di tenere sotto osservazione la pioggia nera dall'Etna. Disservizi anche oggi nello scalo aeroportuale di Fontarossa che resterà chiuso a scopo precauzionale da questo pomeriggio alle 16.40 sino domani mattina alle 6.15.
La decisione è stata presa nel corso di un vertice, presenti le autorità aeronautiche e il capo della Protezione civile Guido Bertolaso: domani mattina sarà fatta una nuova valutazione della situazione e solo dopo si deciderà se allungare ulteriormente la chiusura notturna dell'aeroporto. Bertolaso, dopo la riunione, con i giornalisti ha parlato di "soglia di attenzione".
"Fontanarossa - ha osservato Bertolaso - non è l' unico aeroporto alle pendici di un vulcano, nel mondo ce ne sono diversi, ma l'emissione di cenere è fenomeno recente. Ma entro la prossima estate con l'abbinamento di due nuove radar, che sono in fase di realizzazione, sarà possibile monitorare, controllare e gestire giorno e notte, con qualsiasi condizioni di tempo il traffico aereo. L' impianto è nella fase finale e la Protezione civile lo ha ordinato".
"Bisogna tenere la macchina pronta perchè ci troviamo di fronte a una situazione in continua evoluzione. C'è la possibilità che una emissione di cenere dal vulcano si possa ripetere, ma non in maniera continuativa come invece è avvenuto anni fa". La decisione di tenere spenti i fari della pista di Fontanarossa durante la sera e la notte è scaturita dalle valutazioni fatte dal direttore della sezione catanese dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Ignazio Bonaccorso, e in seguito ai sopralluoghi che "impongono – secondo Bertolaso - lo stato di attenzione per il comportamento del vulcano che, però, non desta preoccupazione per i fenomeni di emissione lavica".
Bertolaso ha invitato "i turisti che visitano l' Etna a seguire regole precise". "Non possono pensare - ha osservato il capo dipartimento della Protezione civile - di andare in giro sul vulcano, magari all' imbrunire, liberamente, costringendo poi le guide alpine a fare interventi di emergenza perchè si sono persi o hanno bisogno di aiuto. Ci vuole l' aiuto della popolazione perchè certamente il vulcano è una straordinaria risorsa turistica ma che va organizzata e gestita".
Immutata resta invece la situazione sull'Etna, dal punto di vista vulcanologico: oggi dal cratere di Sud-Est non vi è stata alcuna emissione di cenere lavica, né attività stromboliana. Restano ancora bene alimentate le colate laviche che partono dalla frattura apertasi a quota 2.800 metri, alla base del cratere di Sud-Est, e che si dirigono nella Valle del Bove, senza costituire pericolo per cose o persone. Gli altri bracci lavici sono fermi. La novità riguarda il futuro ed è legata alla "pioggia nera", la stessa che ha costretto ieri moltissimi catanesi a ripararsi il capo sotto ombrelli e cappelli.
Va in soffitta l'ipotesi dell'istallazione di un radar meteorologico immaginato durante l'eruzione del 2001 per fare posto a due radar che combinati assieme garantiranno la massima sorveglianza in tema di emissioni di cenere vulcanica. I due nuovi radar di banca C e X saranno istallati a Fontanarossa durante la prossima estate. "Non e' stato semplice - ha detto il capo della protezione civile - realizzare un sistema di sorveglianza che possa garantire anche nel corso della notte o quando c'e' brutto tempo la certezza che siamo di fronte ad emissione di cenere. In passato si era immaginato di predisporre un radar meteorologico che però alla fine non avrebbe dato garanzie al cento per cento".