caro prof


Matteo Arpe (Milano, 3 novembre 1964) è amministratore delegato di Capitalia.

Laureato in economia aziendale presso l'Università Bocconi, Arpe inizia la sua carriera professionale presso Mediobanca, dove lavora dal 1987 al 2000, con incarichi crescenti, fino a ricoprire il ruolo di direttore centrale finanza straordinaria.

Nel 2000 entra a far parte del Lehman Brothers con la responsabilità dell'area strategic equity a livello europeo.

Dal 2001 approda al Banca di Roma come amministratore delegato del Mediocredito Centrale (oggi rinominata MCC) e come direttore generale della costituenda holding.

L'anno seguente viene nominato direttore generale di Capitalia, e nel 2003 amministratore delegato.

Nel 2006 si mostra contrario all'ipotesi di fusione con Banca Intesa e in funzione difensiva acquista sul mercato il 2 per cento delle azioni dell'istituto di credito milanese, bloccando di fatto ipotesi di scalate oscure.

È membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo di Banca di Roma, Mediobanca e Associazione Bancaria Italiana. Siede altresì nei Consigli di Amministrazione di MCC, Cnp Capitalia Vita, Istituto Europeo di Oncologia, Fondazione Cerba, nonché nel Comitato permanente ABI Banche e Società.
 
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caro prof libonati ora che lei è il capo di alitalia scelga e sponsorizzi, anche ai futuri proprietari, un giovane che lei (e anche io) stima molto come ad/dg di alitalia: matteo arpe!
Concorde, magari!!!Lo stimo molto Arpe :D

Anche perchè gente ben informata negli ambienti bancari sà bene che Matteo ha pronte le valige già da un pò e a Roma (lato Capitalia) non vedono l'ora di disfarsene.
 
http://economist.com/images/20040221/0804WB0.jpg

pupillo di enrico cuccia ne ha "assorbito" i metodi e i modi. la stampa finanziaria anglosassone stravede per lui arrivando, il prestigioso financial times (che non manca settimana dove non lo cita), a difinirlo "...un misto... tra uno sfacciato banchiere della city ed uno scaltro dirigente di mediobanca”. bon viveur è molto conteso dalle donne (alle lezioni universitarie a roma le ragazze non lo ascoltano semplicemente lo spogliano con gl'occhi). durante una conferenza stampa sui risultati di bilancio di capitalia ad una domanda di una elegante e carina giornalista finanziaria che gli chiedeva delucidazioni riguardo "alle dimensioni del gruppo" lui con assoluta tranquillità rispondeva "... come lei ben sa le dimensioni sono molto importanti!..."
 
così anzichè il viagra dipenendente ci ritoveremo il coca dipendente,complimenti ragazzi voi si che ve ne intendete di manager."come lei ben sà le dimensioni sono molto importanti",tipica espressione da cretino italiota conclamato che và con escort da 150mila euro a botta,GISELE BUNDCHEN:"che conta nell'uomo x essere un vero latin lover non sono tanto le dimesioni del suo membro quanto piuttosto quelle del suo orecchio".-milano 17 febbraio 2007 h 00.25,adesso non ho + voglia di replicare alle stronzate che scrive certa gente anche xchè sono ancora in ufficio in piacevole compagnia e domani inizia il tour de force del fashion week."boa noite un beijo"@concorde la gisele ti vorrebbe conoscere..........
 
non concordo con concorde

concordo con I-FORD..mettere un banchiere a capo di una compagnia aerea equivale a dare un lasix a un ipoteso.

chiudere..chiudere...chiudere ! prima che le banche banchettino con le ossa di alitalia...
 
stavolta sobno d'accordo
per guidare AZ ci vuole un vero capo naturale, uno che alza la spada come alberto da giussano e che la gente sia disposta a seguirlo fino alla morte.
Altrimenti, chiunque prenda il governo di AZ o se lo friggono i sindacati o comincia con le purghe staliniane.
 
... marchionne di macchine ce ne capiva, e ce ne capisce, relativamente poco però ha al suo attivo il successo manageriale di inizio secolo cioè aver salvato la fiat. cantarella che pretendeva (da ingegnere esperto di auto) di disegnare i paraurti delle macchine ha trascinato l'azienda al collasso...

si accettano nomi. proposte.
 
Citazione:Messaggio inserito da Pelush

stavolta sobno d'accordo
per guidare AZ ci vuole un vero capo naturale, uno che alza la spada come alberto da giussano e che la gente sia disposta a seguirlo fino alla morte.
Altrimenti, chiunque prenda il governo di AZ o se lo friggono i sindacati o comincia con le purghe staliniane.

perchè sei anche tu convinto che i compratori ci mettano prima i soldi e poi negozino il "da farsi"?.

dietro ai quattro grandi eventuali acquirenti (de benedetti, TPG, unicredito e intesa-toto) ci sono dei pescecani che non hanno scritto in testa "sali & tabacchi" ergo non si faranno prendere in giro ne dai sindacati di terra ne dai naviganti... al limite, qualora annusassero che c'è poco spazio di ristrutturazione, non faranno altro che far mettere i soldi a qualcun altro e se poi andasse tutto in malora dal loro porta-monete sarà uscito il NULLA...

non siamo sicuremente noi del forum (sottoscritto compreso) che insegneremo a de benedetti o a quelli di TPG come fare business...
 
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caro prof libonati ora che lei è il capo di alitalia scelga e sponsorizzi, anche ai futuri proprietari, un giovane che lei (e anche io) stima molto come ad/dg di alitalia: matteo arpe!

...e perche' non andare direttamente dal fratellone Fabio.....cosi' perdiamo meno tempo![8D]
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde


non siamo sicuremente noi del forum (sottoscritto compreso) che insegneremo a de benedetti o a quelli di TPG come fare business...

e' l'amara realtà, tutto viene fatto per business (e DeBenedetti è specialista a cavare sangue dalle rape)

ma un banchiere quale AD e traghettatore, no, questo no !
 
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e' l'amara realtà, tutto viene fatto per business
L'alternativa è chiudere. Considerare il business una variabile secondaria ha fatto di AZ un cadavere che perde 400 milioni all'anno (grazie al cielo l'UE non consente più di ricapitalizzare) e che quasi non sa competere con un concorrente bottegaio come AP, figuriamoci con BA o LH.

Marco
 
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stavolta sobno d'accordo
per guidare AZ ci vuole un vero capo naturale, uno che alza la spada come alberto da giussano e che la gente sia disposta a seguirlo fino alla morte.
Altrimenti, chiunque prenda il governo di AZ o se lo friggono i sindacati o comincia con le purghe staliniane.

perchè sei anche tu convinto che i compratori ci mettano prima i soldi e poi negozino il "da farsi"?.

dietro ai quattro grandi eventuali acquirenti (de benedetti, TPG, unicredito e intesa-toto) ci sono dei pescecani che non hanno scritto in testa "sali & tabacchi" ergo non si faranno prendere in giro ne dai sindacati di terra ne dai naviganti... al limite, qualora annusassero che c'è poco spazio di ristrutturazione, non faranno altro che far mettere i soldi a qualcun altro e se poi andasse tutto in malora dal loro porta-monete sarà uscito il NULLA...

non siamo sicuremente noi del forum (sottoscritto compreso) che insegneremo a de benedetti o a quelli di TPG come fare business...


sono d'accordo
il problema è che passeremo da tre/quattro mesi di lacrime e sangue ed ho paura che, un giorno o l'altro, mi lasceranno a pidi da qualche parte.
comunque concordo che chi ha fatto offerte lo ha fatto avendo una motivazione ben precisa ed un disegno ben preciso, che non è certo la mink..ta che racccornteranno a Bianchi per vincere la gara.
io credo che il risiko tra le tre grandi alleanze per il controllo del mercato italiano sia appena iniziato
 
Citazione:Messaggio inserito da Boeing747

Citazione:Messaggio inserito da Frequent Flyer

e' l'amara realtà, tutto viene fatto per business
L'alternativa è chiudere. Considerare il business una variabile secondaria ha fatto di AZ un cadavere che perde 400 milioni all'anno (grazie al cielo l'UE non consente più di ricapitalizzare) e che quasi non sa competere con un concorrente bottegaio come AP, figuriamoci con BA o LH.

Marco

[:304]
 
Citazione:Messaggio inserito da I-DAVE

Citazione:Messaggio inserito da Frequent Flyer
e' l'amara realtà, tutto viene fatto per business

Non è necessariamente un male. Anche Cathay Pacific è un business, e oltre a far guadagnare palate di soldi ai suoi azionisti, fa pure contenti i passeggeri.

DaV

[:304]
 
esite uno studio che... "analizza il legame tra la produttività a livello di impresa (calcolata come produttività totale dei fattori, Ptf) e l’età dei manager (misurata dall’età media dei manager dell’azienda).
I risultati indicano che produttività ed età dei manager sono negativamente correlate per le imprese a controllo pubblico. L’elasticità è unitaria: aumentando del 10 per cento l’età dei manager, si riduce di altrettanto la Ptf. Inoltre, coerentemente con la nostra ipotesi, l’età (media) dei manager nelle aziende a controllo pubblico è più alta rispetto al resto del campione (di circa 1,5 anni). Se queste imprese avessero un management con la stessa età delle altre, la loro produttività crescerebbe fra il 3 e il 6 per cento. La relazione fra età dei manager e Ptf è negativa anche per le imprese familiari, con un’elasticità che varia fra il 10 e il 25 per cento e, in maniera meno netta, per quelle controllate da una holding."

un passaggio importante dello studio

... "non emerge, invece, nessuna relazione sistematica tra produttività ed età dei manager per le imprese controllate da istituzioni finanziarie (esempio banche, fondi) o da società estere. Ciò avvalora l’ipotesi che questo tipo di controllanti siano meno interessati a obiettivi diversi dalla pura massimizzazione del valore dell’impresa."

si dice anche

... "l’evidenza è in linea con un’interpretazione dell’invecchiamento della classe dirigente italiana che, come ipotizzato da molti, è sintomo di un malfunzionamento dell’economia. La radice del problema è la preferenza dei controllanti per manager "connessi", anche a discapito dell’efficienza produttiva: "buone" frequentazioni valgono più di un buon curriculum.
Chi è interessato a questi temi seguirà con interesse la privatizzazione dell’ alitalia: sarà pilotata verso imprenditori "amici", i quali a loro volta nomineranno i manager pescando dalla solita cerchia di nomi? Oppure per una volta si utilizzerà il criterio delle capacità imprenditoriali indipendentemente dall’appartenenza a un network, magari con un amministratore delegato che non fosse già tale ai tempi dello sbarco sulla luna?"
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde

Citazione:Messaggio inserito da Boeing747

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e' l'amara realtà, tutto viene fatto per business
L'alternativa è chiudere. Considerare il business una variabile secondaria ha fatto di AZ un cadavere che perde 400 milioni all'anno (grazie al cielo l'UE non consente più di ricapitalizzare) e che quasi non sa competere con un concorrente bottegaio come AP, figuriamoci con BA o LH.

Marco

[:304]

...se alitalia ryanair alpieagles myair e via cosi', offrissero lo stesso servizio avrebbe anche senso chiudere tutto ma cosi' non e', ...non sempre in aviazione cio' che sembra e' la realta' anche ryanair e' un costo sociale ma genera indotto az fa lo stesso in modp diverso, poi ci sono le anomalie italiane per cui l'ad che non ha fatto un tubo per anni va via lasciando un'azienda sfasciata ma si porta a casa una liquidazione milionaria che magari dovra' dividere...questa non e' teoria e' il nostro paese.In francia e germania si fanno utili qua si privatizzano i profitti e pubblicizzano le perdite....continueremo in qualche modo a pagare alitalia e ryanair con le nostre tasse.
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde

Citazione:Messaggio inserito da Pelush

stavolta sobno d'accordo
per guidare AZ ci vuole un vero capo naturale, uno che alza la spada come alberto da giussano e che la gente sia disposta a seguirlo fino alla morte.
Altrimenti, chiunque prenda il governo di AZ o se lo friggono i sindacati o comincia con le purghe staliniane.

perchè sei anche tu convinto che i compratori ci mettano prima i soldi e poi negozino il "da farsi"?.

dietro ai quattro grandi eventuali acquirenti (de benedetti, TPG, unicredito e intesa-toto) ci sono dei pescecani che non hanno scritto in testa "sali & tabacchi" ergo non si faranno prendere in giro ne dai sindacati di terra ne dai naviganti... al limite, qualora annusassero che c'è poco spazio di ristrutturazione, non faranno altro che far mettere i soldi a qualcun altro e se poi andasse tutto in malora dal loro porta-monete sarà uscito il NULLA...

non siamo sicuremente noi del forum (sottoscritto compreso) che insegneremo a de benedetti o a quelli di TPG come fare business...

[:304][:304]

il manager non deve capirne di aerei, deve capire come fare i soldi o nel caso di AZ come fare a non perderli.
E in questo caso Arpe ha stoffa da vendere per poi scegliere le persone che di aerei ne capiscano davvero e il "ragazzo" ha testa per capire dove metterli, nel posto giusto!
Alitalia deve fare affari facendo volare gli aerei, altro che sentire una vocina "Più voliamo e più perdiamo"