''Cacciato dall'aereo insieme a due disabili''


schougar

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2 Settembre 2007
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Reggio di Calabria, Calabria.
Sembra un thriller da Fox Crime ma, purtroppo, è la triste realtà verificatasi, giovedì scorso, dopo essermi imbarcato, unitamente a mio padre, avv. Giuseppe Liserre, a mia moglie e a mio figlio disabile di due anni,

all’aeroporto di Bergamo - Orio Al Serio, sul volo Ryanair delle ore 19,00 diretto a Lamezia Terme. Mi ero recato a Brescia, con mia moglie, in quanto, sia mio padre che mio figlio, dovevano essere sottoposti ad alcune visite specialistiche. Giunti all’aeroporto di Orio Al Serio, per rientrare a Lamezia, mio padre, ipovedente, affetto da gravissime patologie, soprattutto cardiache, avvertiva un malore; sicchè, si rendeva necessario chiedere assistenza all’aeroporto, quantomeno per trasportarlo all’imbarco con la sedia a rotelle. Il personale preposto a tale servizio, dimostrava grande cortesia e disponibilità, imbarcandoci nella corsia preferenziale riservata ai disabili mediante posizionamento su un carrello levatoio per consentire a mio padre, sulla sedia a rotelle, di accedere direttamente in aereo. Pertanto, buona norma di buon senso avrebbe imposto, a tale Compagnia, di dare priorità all’imbarco dei disabili, se non altro per ovvie ragioni di carattere logistico nella sistemazione dei posti. Invece, è stata data preferenza ai passeggeri che avevano interamente occupato l’aereo. Cosicché, mentre l’aereo veniva letteralmente preso d’assalto dai numerosi passeggeri, per circa mezz’ora, restavamo bloccati su quel carrello levatoio, all’aperto: mio padre sulla sedia a rotelle, io con i bagagli, tra il freddo e i rumori assordanti dei motori che terrorizzavano il mio bambino stretto tra le braccia di mia moglie. Quando, finalmente, dopo una lunga attesa, si apriva lo sportello, trovavamo, all’ingresso, delle improvvisate hostess che, con maniere poco garbate, ci rimproveravano di intralciare le operazioni di partenza dicendoci che dovevamo arrangiarci perché sull’aereo non c’era più posto, neanche per i bagagli a mano, in quanto i posti riservati ai disabili erano già stati occupati, arbitrariamente, da altri passeggeri. Pertanto, chiedevo di poter interloquire, direttamente, con il Comandante dell’aereo al quale, con comprensibile veemenza, senza tuttavia trasmodare nella contumelia, rappresentavo le mie legittime doglianze per tutto il disagio patito, soprattutto da due persone disabili, certamente per cause a noi non imputabili. Successivamente, in un clima di generale concitazione che si era creato all’interno dell’aereo e ingenerato, esclusivamente, dall’incapacità del Comandante di gestire una situazione caotica, probabilmente per aver imbarcato più persone del dovuto, notavo che nel giro di pochi minuti, l’aereo veniva letteralmente circondato, a terra, da numerose pattuglie della polizia di frontiera i cui lampeggianti risaltavano ancor più nel buio della notte, rievocando un momento storico dell’estradizione di un noto boss di “Cosa Nostra” al suo arrivo in aeroporto. Tra incredulità e sconcerto, apprendevo, da un gentile Commissario di Polizia, che l’oggetto dell’intervento ero proprio io e che dovevo essere identificato in quanto segnalato, dal Comandante dell’aereo, come persona molto pericolosa che non poteva affrontare il viaggio. Quindi, mi veniva ordinato di lasciare l’aereo mentre, circostanza ancor più assurda e cinica, mia moglie con nostro figlio disabile e mio padre sulla sedia a rotelle, ad avviso di quel Comandante, avrebbero potuto proseguire, da soli, il viaggio. A quel punto, dopo circa un’ ora e mezza di blocco dell’aereo, in una situazione che diventava sempre più ingestibile, tra vari malori di passeggeri, non avendo altra scelta in quanto non avrei potuto, giammai, abbandonare da soli i miei familiari in quelle condizioni, venivo costretto, dal Comandante, a lasciare, in piena notte, l’aereo con mia moglie, mio figlio in braccio e mio padre sulla sedia a rotelle, scortati, come i peggiori criminali, dalla Polizia di Frontiera, la quale, suo malgrado, si trovava assolutamente impossibilitata ad agire diversamente e che ha mostrato,nei nostri confronti, un encomiabile senso di umana comprensione e di grande professionalità. Purtroppo, come se tutto ciò non bastasse, mio padre veniva urgentemente trasportato, in ambulanza, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Seriate (BG) a causa di un attacco di angina pectoris determinato dalle forti emozioni vissute in quei momenti convulsi di singolare drammaticità. Infine, al danno si aggiungeva la beffa di essere stato annotato, da quel Comandante, come un pericoloso terrorista che non avrebbe potuto più volare su un aereo. Quindi, dopo una notte in ospedale ed un altro pernottamento, sono stato costretto a ritornare in Calabria, con la mia famiglia, noleggiando un autovettura. Cosa sarebbe successo, se non avessi avuto la possibilità di permettermi un taxi, un pernottamento in albergo per quattro persone, o il noleggio di un auto con i relativi oneri? La perdita di quel volo, ha soprattutto determinato problemi per gli altri tre miei figli che attendevano con ansia l’arrivo dei genitori giovedì sera. Per non parlare dei miei impegni professionali, di udienza e di studio, che ho dovuto annullare, d’urgenza e a tarda ora, per l’indomani, anche perché il rientro in auto ha comportato un viaggio di circa dodici ore con i consequenziali disagi arrecati a due disabili già gravati dai loro problemi. Per questi motivi solleverò un caso a livello internazionale, anche perché da ricerche effettuate, questa Ryanair sembra essere adusa a simili vessazioni, soprattutto a danno di disabili. Intraprenderò una battaglia giudiziaria, sociale e mediatica, ai massimi livelli, fosse l’ultima causa della mia vita, affinchè venga affermato, in maniera preponderante, un ineludibile principio di Giustizia, sotteso ad una comunità civile e democratica, per la tutela dei fondamentali diritti, costituzionalmente garantiti, soprattutto dei soggetti deboli ed indifesi.

Avvocato Francesco Liserre

Fonte: www.strill.it
 
ora bisogna sentire l'altra campana.e sopratutto i toni dello scrivente nella situazione.se ha usato toni pacati e civili,mi spiace ma Ryanair non è nuova a questi "abusi".però ripeto,bisogna sentire anche l'altra campana.
 
Ultima modifica:
La prossima volta voli Alitalia su Lin e si noleggi un auto x Brescia...si risparmiera' un sacco di problemi
 
Normalmente non ho mai avuto problemi con Ryan, ma se ti hanno trattato così, hai tutto il mio sostegno morale, per quello che vale. Spero che ti risarciscano perché così non ci si comporta proprio, che schifo!
 
Molte cose sembrano molto romanzate. Soprattutto il passo "probabilmente per aver imbarcato più persone del dovuto"....
 
gentile avv. Francesco Liserre ,
vorrei sapere se avete chiesto assistenza dal primo momento ovvero se suo padre e suo figlio risultavano sin dall'inizio come passeggeri che necessitavano assistenza ed in piu' se puo' essere cosi' gentile da dirmi se per il viaggio d'andata avete scelto ryanair ed in che modo siete stati trattati .
grazie

giudas55
 
gentile avv. Francesco Liserre ,
vorrei sapere se avete chiesto assistenza dal primo momento ovvero se suo padre e suo figlio risultavano sin dall'inizio come passeggeri che necessitavano assistenza ed in piu' se puo' essere cosi' gentile da dirmi se per il viaggio d'andata avete scelto ryanair ed in che modo siete stati trattati .
grazie

giudas55



Il fatto che abbiano chiesto assistenza prima o dopo che cosa cambia? se una assistenza di tipo WCHS o WCHC (come immagino fosse il padre del signore) viene segnalata direttamente in aeroporto, ha gli stessi diritti e lo stesso trattamento di altre assistenze preventivamente prenotate.

Diverso invece è il caso in cui a bordo dell'areomobile ci fossero già altre assistenze e quella del signore era in aggiunta al numero massimo di assistenze ammissibili a bordo: in quel caso il passeggero resta, suo malgrado, a terra.

Ad ogni modo se le assistenti di volo si fossero comportate in maniera davvero così poco professionale, sarebbe meglio se iniziassero a considerare di cambiare mestiere.
 
Ho forti dubbi sull'accaduto. Se un comandante arriva a chiamare la polizia, siamo in una situazione molto forte. E' risaputo che la cosa comporta una perdita di tempo incredibile, ed il tempo per gli amici di Ryan è il fattore più importante. Ci vogliono trenta secondi per spostare quattro pax dai loro posti per assegnarli ai passeggeri con ridotta mobilità. Non capisco dove fosse il problema (ponendo anche che l'Avv. non avesse avvertito per tempo, se vedi che insiste, lo fai contento, così chiudiamo e ce ne andiamo).
Non lo so, anche la storia dei bagagli... che dire... in AZ, ma anche da altre parti si fa il possibile per sistemare, non è che se non ci stai tu e la tua valigia, allora chiamo la polizia e ti caccio...

Caro Avvocato, fermo restando la mia comprensione, la prossima volta le consiglio di prendere una compagnia più seria, con Assistenti di volo professionali, e Comandanti dai nervi più saldi.
 
non entro nel merito della questione altrimenti si riscatena il putiferio come al solito,la procedura vuole che quando ci sia un'assistenza ci viene detto dal rampista,una,due,tre,quattro,più di quattro non possiamo averne!quando veniamo avvertiti blocchiamo subito una fila,in fondo all'aereo la fila 32!le assistenze vengono imbarcate da dietro, per prime o,se gli altri passeggeri hanno già iniziato l'imbarco,per ultime,dato che non possiamo imbarcare allo stesso tempo con le due porte di dietro aperte!
in 5 anni non ho avuto mai nessun problema con disabili,se capita che la rampa non ci avverta dell'assistenza e arriva per ultima con i posti già occupati chiediamo gentilmente ai passeggeri di spostarsi in quanto la persona che necessita di assistenza deve sedersi in quelle file...
 
Non credo che FR assuma scellerati, o che abbia piacere a farsi pubblicità negativa. Sono anche disposto a credere che il signore che si è visto rifiutato l'imbarco abbia alzato lievemente i toni (forse anch'io lo avei fatto). Il fatto è che lamentele del genere sono molto frequenti nel caso di FR che di altri, almeno a quanto appare qui sul forum. Allora od è un complotto.... ma non credo o c'è qualcosa che non va nel sistema. Non so bene come funzionino le cose, ma forse una spiegazione c'è. Quando fai un biglietto con una compagnia tradizionale, in agenzia, il personale che te lo fa (esperto) magari mette una nota sul biglietto. Quando fai il check in tradizionale magari chi te lo fa nota le tue esigenze particolari e le segnala per tempo. Quando fai tutto da te su web (anche in buona fede) non sei in grado di compiere le operazioni del caso così finisce che ti presenti sotto bordo e trovi un equipaggio, giustamente, impreparato, che magari è sorpreso quanto te si creano tensioni ed il patatrack è fatto... Che il sistema innovativo di business di FR abbia qualche baco nell'affrontare casi particolari che invece sono ormai ben codificati nel sistema tradizionale?

Ciao
 
In casi come questo, finché non si sentono entrambe le campane, è bene non esprimere pareri sull'accaduto.
 
Immagino già il tono con cui l'avvocato si è rivolto al comandante...
Se è come penso io, bene ha fatto il comandante a farlo scendere :D
 
la lettera e' imbevuta di barrocchismo forense e di svariate valutazioni soggettive,

che FR (il suo personale) possa avere fatto una "minchiata" non e'da escludere, ma a "sentimento" sono sempre portato a dubitare di chi gonfia le proprie ragioni, con orpelli lessicali assolutamente inutili.

consapevole di avere espresso un pregiudizio. :)
 
un padre è un padre, anche evitando di evidenziare che sia un avvocato, come all'inizio della lettera, mi dispiace per l'accaduto, ma non si comincia cosi.
 
In casi come questo, finché non si sentono entrambe le campane, è bene non esprimere pareri sull'accaduto.

+1

Certo che è una bella situazione: due estremi (gli avvocati, che sappiamo bene come si comportano in aeroporto, e Ryanair, anch'essa con i suoi comportamenti sui generis), con in mezzo un tema delicato come i disabili

Però viaggiare in queste condizioni non ha senso. A questo punto, come già detto da altri, arrivi fino a Linate e viaggi tranquillamente con Alitalia senza rischi
 
Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione di Ryanair in merito al reclamo del passeggero F. Liserre in partenza da Orio al Serio per Lamezia Terme il 10 febbraio 2011:




Ryanair sottolinea che:

1. Per ragioni di sicurezza, le compagnie aeree possono trasportare un numero limitato di sedie a rotelle, e questa è la ragione per la quale questo tipo di assistenza deve essere confermata in anticipo al momento della prenotazione. Questi passeggeri non hanno richiesto l'assistenza fino all'arrivo in aeroporto. Tuttavia, anche la ritardata richiesta di assistenza è stata accolta.

2. Per ragioni di sicurezza, i passeggeri su sedia a rotelle possono salire a bordo solo dopo che il rifornimento carburante è completato, e questa è la ragione per la quale gli altri passeggeri sono saliti a bordo di questo volo per primi. Tuttavia, una fila completa di (3) posti era stata riservata per il passeggero in sedia a rotelle e due dei suoi accompagnatori.

3. Una volta a bordo, il Signor F.Liserre si è rifiutato di seguire le istruzioni per la sicurezza del nostro personale di cabina, o del comandante, è diventato molesto e offensivo nei confronti dell'equipaggio Ryanair ed è stato opportunamente allontanato per ragioni di sicurezza. Essendosi inizialmente rifiutato di sbarcare, il Sig.F.Liserre è stato la causa del ritardo nella partenza di questo volo di oltre un'ora.

Ryanair non accetterà nessun comportamento molesto o pericoloso da parte di qualsiasi passeggero a bordo dei propri aerei. La sicurezza dei passeggeri Ryanair, degli equipaggi e degli aeromobili saranno sempre la nostra priorità numero uno.
 
e aggiungerei :
4- decide il Cpt se imbarcare prima le assistenze o i passeggeri , ci sono varie ragioni una spiegata nella risposta.
5- non si entra in aereo sbaitando
6- essere avvocati non aiuta
7-essere avvocati maleducati che sbraitano aiuta ancora meno.

Old Crow