a TRN mancano tanti voli feeder verso le principali capitali europee che ci sono stati sottratti anni fa per via di Malpensa... è come se qualcuno avesse rubato la nostra minestra e messa nel piatto dei lombardi...
No vabbè Andrea, capisco la faziosità, ma qui mi pare che tu stia esagerando.
Non è andato nessuno da TAP, KLM, Swiss e via dicendo con una pistola dicendo "O lasci TRN per MXP o ti facciamo saltare il cervelletto". E' vero che la regolamentazione del sistema aeroportuale milanese impone che certi voli vengano fatti a MXP anziché a LIN...ma Caselle con questo non c'entra nulla!
E' comprensibile, anche se ovviamente a noi torinesi le fa giustamente girare, che alcuni vettori (in tempi di vacche mediamente magre) abbiano deciso di concentrare le loro attività su Malpensa, anziché operare sia su MXP che su TRN. Se si tratta di tirare la cinghia, meglio operare solamente con un 321 su MXP piuttosto che con un F100 su MXP
E un F70 su TRN (l'esempio è casuale).
Due fattori determinanti che hanno favorito/accompagnato questa scelta sono sicuramente l'assenza di palle da parte del gestore aeroportuale torinese, e la tremenda passività mostrata dal passeggero medio torinese (i-givo non t'incazzare, ho detto il passeggero medio

), che andrebbe in vacanza alle Maldive partendo da Brest con scalo a Dakar, se l'agente di viaggio gli dicesse che fa figo.
Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno e ribaltando i problemi in soluzioni, abbiamo:
- SAGAT che tira fuori gli attributi
- il torinese medio che si
dà un andi e la smette di bestemmiare tra sé e sé, facendo estremamente attenzione a non farsi sentire da nessuno di rilevante
Ecco, se queste due condizioni si realizzassero, sarebbe già un passo avanti. Non significherebbe automaticamente il ritorno di qualsiasi major su TRN, specie in tempo di crisi, ma è una condizione necessaria affinché i vettori smettano di considerare il pax torinese una pecora che ama la scomodità, e il gestore torinese un ente sostanzialmente trasparente, nel senso negativo del termine s'intende.
Ah, a proposito di minestra che finisce nel piatto dei lombardi: il presidente del Comitato Malpensa è un novarese purosangue. Persona soporifera per molti versi, ma non si può certo dire che sia lombardo. E' profondamente miope pensare che gli effetti benefici di Malpensa si fermino al Ticino: c'è almeno una persona in questo thread che paga le tasse in Piemonte pur lavorando in Lombardia grazie a MXP.
se questo "qualcuno" non avesse pensato a questo progetto Malpensa 2000 le cose come sarebbero andate?? Magari MXP avrebbe acquistato qualche intercontinentale in più e tutto si sarebbe risolto, i principali feeder europei sarebbero partiti da un LIN a pieno regime...
Ragionando così potrei dire che se abbattessimo le Alpi e la collina torinese, la catchment area di TRN raddoppierebbe, avremmo i pax e le destinazioni di Bologna e in FlyTorino potremmo dedicarci alla costruzione di aquiloni, ma non è così.
Il progetto di sviluppo su Malpensa è noto da decenni, sarebbe sciocco lamentarsi ora che i buoi sono scappati - o meglio, ora che hanno aperto un recinto più grosso e dove si mangia fieno migliore non troppo lontano dal nostro. L'obiettivo di TRN, a mio modo di vedere,
deve (e senza indugio) essere quello di collegarsi, nel breve-medio periodo, con tutte le destinazioni sostenibili
malgrado MXP. Chiaramente non sono 300, ma ne basterebbero 2-3 di quelle toste (intese come possibilità di prosecuzioni) per soddisfare le esigenze del territorio. Ometto volutamente il discorso incoming perché...è un altro discorso.
Si fosse puntato allo sviluppo degli altri 2 aeroporti con ben più lunga storia alle spalle già con un traffico ben impostato (TRN e LIN) il problema non si sarebbe posto. I milanesi avrebbero avuto il loro comodo aeroporto sotto casa esattamente come noi torinesi.
Fermo restando che la scelta di MXP è stata finanziata in gran parte a livello nazionale ed europeo:
- puntare su TRN? Figo, per carità, ma a beneficio di chi? Di noi torinesi, si, certo...ma gli altri?
- puntare su LIN? Comodo, ma come la mettiamo con le limitazioni strutturali dell'aeroporto e con l'impatto acustico non indifferente sulle zone circostanti? Ha senso sviluppare un aeroporto che non si può sviluppare?