Bombardamenti israeliani in Iran


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17 Novembre 2009
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Questa notte attacchi aerei israeliani sui siti nucleari iraniani e su Teheran.
Chiusi gli spazi aerei iraniani, irakeni e l’aeroporto di Tel Aviv.


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Il traffico aereo da e verso l'Asia si è spostato in gran parte su una rotta piu' a sud sorvolando Egitto e Arabia Saudia. Impressionante il numero di aerei concentrati su questa rotta.

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Domanda da profano: volo Europa - Asia (Giappone, Cina, Korea) e considerando lo spazio aereo russo chiuso a tutti tranne ai cinesi a quanto pare, adesso anche quest'altro inghippo... Le rotte vengono modificate in maniera davvero accentuata: di quanto si allungano, orientativamente, i tempi di volo? E di quanto aumentano i costi per questi voli?

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Domanda da profano: volo Europa - Asia (Giappone, Cina, Korea) e considerando lo spazio aereo russo chiuso a tutti tranne ai cinesi a quanto pare, adesso anche quest'altro inghippo... Le rotte vengono modificate in maniera davvero accentuata: di quanto si allungano, orientativamente, i tempi di volo? E di quanto aumentano i costi per questi voli?

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Non passano da quelle parti, ma fanno Romania/Mar Nero/Turchia/Caucaso/Kazakhstan/Cina. Voli per posti tipo India etc sono gia' allungati, almeno per alcune europee, di un'oretta rispetto alla situazione pre 7/10.
 
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Non passano da quelle parti, ma fanno Romania/Mar Nero/Turchia/Caucaso/Kazakhstan/Cina. Voli per posti tipo India etc sono gia' allungati, almeno per alcune europee, di un'oretta rispetto alla situazione pre 7/10.
Grazie @13900 !
Un'oretta di viaggio in più, pensavo peggio...

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Attacco all’Iran, le compagnie israeliane spostano gli aerei in Europa: alcuni sono a Fiumicino e Malpensa​

di Leonard Berberi

Oltre 60 velivoli, secondo l’analisi del «Corriere», si trovano tra Cipro, l’Italia e gli Stati Uniti. I vettori locali li hanno messi al riparo da eventuali risposte militari di Teheran

Poche ore dopo l’attacco d’Israele all’Iran le compagnie aeree dello Stato ebraico hanno lasciato all’estero i velivoli che erano già via e hanno messo in sicurezza quelli presenti a Tel Aviv e Haifa spostandoli altrove in Europa per proteggerli da un’eventuale risposta militare di Teheran. A Cipro, soprattutto, ma diversi jet sono stati parcheggiati tra la notte e la prima mattinata anche a Roma Fiumicino e Milano Malpensa. È quanto emerge dall’analisi del Corriere sui movimenti in alta quota.

Lo scalo di Tel Aviv chiuso​

Secondo i media israeliani l’aeroporto internazionale di Tel Aviv potrebbe restare chiuso per 3-4 giorni, una decisione con pochi precedenti. Il timore è quello di una reazione ancora più pesante da parte della Repubblica islamica e dei suoi alleati nella regione. E così i vettori locali — El Al con la sua sussidiaria Sundor, Arkia, Israir, Air Haifa — hanno spostato i propri velivoli, asset dal valore di decine di milioni di euro ciascuno, in scali più sicuri.
Esteri

Verso Larnaca e Pafos​

Stando ai dati forniti dai siti di tracciamento dei movimenti aerei su una flotta complessiva di circa 65 velivoli utilizzati direttamente dai vettori israeliani almeno 55 a metà giornata risultava posizionata altrove, includendo qui anche alcuni Boeing 787 di El Al decollati nella notte dagli Usa ma poi fatti rientrare o dirottati altrove. Di questi 24 si trovano tra Pafos e Larnaca, a Cipro, quattro a Fiumicino, due a Malpensa.

I Boeing lasciati in Asia​

Diversi i jet portati anche ad Atene, Bucarest, Budapest, Sofia, Madrid, Amsterdam. Air Haifa — per esempio — ha spostato in pochi minuti da Haifa a Larnaca tutti i suoi tre Atr 72-600. El Al, che ha oltre 50 aerei, ha preferito al momento lasciare anche lontani (a Bangkok e Phuket) alcuni dei suoi Boeing 787. In una nota Israir ha fatto sapere che il trasloco forzato dei suoi velivoli «fa parte di un piano di emergenza sviluppato negli ultimi giorni».

«Gli aerei hanno volato vuoti»​

El Al ha confermato lo spostamento dei propri jet «verso le destinazioni che serviamo», mentre Arkia non ha voluto fornire dettagli sullo stato dei propri aerei: secondo l’incrocio dei dati sul sito Flightradar24 si trovano parcheggiati a Larnaca e Pafos. Un portavoce dell’aeroporto «Ben Gurion» di Tel Aviv sottolinea che tutti questi velivoli «sono stati fatti volare senza passeggeri» verso gli scali di sosta provvisoria.

lberberi@corriere.it

 
Quanto può costare, mediamente, tenere parcheggiato un mezzo in un aeroporto delle dimensioni e tIpologia come FCO?
 
Quanto può costare, mediamente, tenere parcheggiato un mezzo in un aeroporto delle dimensioni e tIpologia come FCO?

Ai tempi in cui South African Airways volava a LHR, parcheggiavano un A340 nei TE stands di Westbase, proprietà BA, tra le 6 di mattina e le 6 di sera. Il costo annuale era sul milioncino.

Bisogna, però, farseli pagare...
 
Sono adesso a FCO, confermo un 737 un 787 e due 777 adesso parcheggiati a FCO
A FCO ci sono:
  • 4X-EHE, B737-900: LY376 decollato da Lisbona (LIS);
  • 4X-ECC, B777-200: LY28 decollato da Newark (EWR);​
  • 4X-ECD, B777-200: LY385 decollato da Tel Aviv (TLV);​
  • 4X-ERD, B787-8: LY10 decollato da John F. Kennedy (JFK).​

Da Aeroportilombardi si confermano la presenza a MXP di 2 B789 parcheggiati.


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A MXP ci sono:
  • 4X-EDD, B787-9: LY18 decollato da Miami (MIA);
  • 4X-EDL, B787-9: LY318 decollato da Londra (LHR).
 
Diversi jet israeliani sono stati portati anche a Budapest Bucarest Larnaca Atene Madrid Sofia Amsterdam