Pone l'attenzione su 3 punti fondamentali
1. Nell'agosto del 2014 l'azienda era in prefallimento, tanto che se non si fosse raggiunto accordo con EY sarebbe stato impossibile acquistare il carburante a settembre. Nel 2008 l'azienda era già fallita. Dopo 2 anni guardiamo avanti ma è impossibile in 2 anni modificare una situazione che si trascina da molti anni e con tanta competizione , con una cultura aziendale che privilegiava posizioni di comodo e mancanza di assunzione di responsabilità. Chi ha diretto l'azienda non ha tenuto conto del denaro pubblico che veniva maneggiato. Oggi AZ è privata (Unicredit , Intesa per la parte italiana) e Etihad con circa 600 milioni e portando esperienza, know-how e sinergie. Oggi l'azienda ha tutti gli elementi per guardare avanti con realistica speranza e soddisfazione.
Però dice LCDM dice che se 2 anni fa il governo era disposto a tutto per salvare AZ , adesso non è più così. Alitalia paga un prezzo molto alto perché viene chiesto di investire in nuove rotte (non automaticamente profittevoli) così come è stato fatto in questi 2 anni.
Illustra le rotte che noi tutti ben conosciamo (Seoul , Abu Dhabi, Santiago del Cile paese fondamentale per Enel, Città del Messico e Pechino dal 18.07)