Appello alla Stampa: come ovviare a tante imprecisioni negli articoli sull'Aviazione!


Lo metto qui, piu' che altro per cercare di evitare flames sulla compagnia:
http://italians.corriere.it/2014/12/15/air-france-altro-che-grandeur-pessimo-servizio/


Air France: altro che “grandeur”, pessimo servizio

Caro Beppe, quanto hai ragione quando dici che l’Italia non è l’inferno, e l’estero non è il paradiso! Ritorno del marito dal Texas per lavoro, volo Air France. Check in effettuato a Houston con destinazione finale Milano Linate, scalo a Charles de Gaulle, un’ora e mezza tra i due voli (entrambi AF). Il volo atterra in orario, ma la scaletta arriva venti minuti dopo lo spegnimento dei motori. Il primo autobus gli chiude letteralmente le porte davanti nemmeno stesse prendendo il 19 a Milano (dove invece i tramvieri riaprono eccome, se ti vedono arrivare trafelato) e il successivo li scarica in Siberia, per cui lui e gli altri malcapitati italiani si devono votare alla Madonna e Usain Bolt contemporaneamente mentre sfrecciano verso il bancone del check-in. Indovina? Il check chiude loro letteralmente l’imbarco davanti nel momento in cui toccano il bancone. “C’est fermé”, la frase secca. Dimenticavo: nessuno dei passeggeri GIÀ IN LISTA da 13 ore prima è stato chiamato all’altoparlante. Due voli AF, il primo in arrivo da una rotta transcontinentale, con 4 passeggeri mancanti all’imbarco TUTTI provenienti dallo stesso volo che non vengono nemmeno chiamati?? Morale, dopo più di dieci ore di volo deve restare un’intera giornata in aeroporto per gentile concessione dell’inefficienza di gente che non si è nemmeno disturbata a verificare dove fossero finite 4 persone, o se uno di loro non si fosse presentato perché, chissà, magari impegnato a mettere del tritolo nei bagni. Ah, il coniuge viaggia da vent’anni per lavoro ed è la prima volta che gli succede. Spero che almeno questa testimonianza serva a chi magari sceglie certe compagnie, a scapito di altre, per la loro (presunta) superiorità ed efficienza, ormai temo basata su un’immagine di “grandeur” che mostra le sue crepe esattamente come Pompei.
 
Segnalo che a Genova è stato organizzato un seminario per giornalisti nell'ambito delle iniziative di formazione continua. Obiettivo: fornire informazioni per evitare di leggere le tante boia te che quotidianamente si leggono in ambito aeronautico nella stampa generalista. Il primo appuntamento si è svolto giovedì scorso. All'evento hanno partecipato anche Enav ed Enac, oltre a società di gestione del Colombo e ordine dei giornalisti (il cui vicepresidente è pilota). Contiamo di ripere la cosa èD estenderla ad altre regioni. Saluti.
 
Segnalo che a Genova è stato organizzato un seminario per giornalisti nell'ambito delle iniziative di formazione continua. Obiettivo: fornire informazioni per evitare di leggere le tante boia te che quotidianamente si leggono in ambito aeronautico nella stampa generalista. Il primo appuntamento si è svolto giovedì scorso. All'evento hanno partecipato anche Enav ed Enac, oltre a società di gestione del Colombo e ordine dei giornalisti (il cui vicepresidente è pilota). Contiamo di ripere la cosa èD estenderla ad altre regioni. Saluti.

Mi sembra un'ottima iniziatva
 
Per ravvivare il thread, ecco la perla del Lunedi':

L'odissea del volo Roma-Genova dirottato a Malpensa. Polemica per i rimborsi. Il racconto del cronista a bordo

Genova - Raffiche di vento a pochi metri dall'arrivo, con le luci della città già in vista o forse un errore di calcolo tra le nuvole sopra Genova. Impossibile atterrare in sicurezza. Il volo delle 22.20 proveniente da Roma e previsto in arrivo poco dopo le 23 nello scalo genovese di Sestri Ponente è stato costretto a far rotta verso Milano.
I circa settanta passeggeri sono stati fatti scendere all'aeroporto di Malpensa. E qui è iniziata l'odissea, dalle 24.30 fino a tarda notte, tra mancanza di informazioni e una valigia persa.

«Ci avrebbero dovuti avvertire prima, ci saremmo organizzati e vi avremmo fornito il pullman», si sono giustificati i responsabili dello scalo. Un'informazione che però non è mancata ai tanti taxisti fuori dallo scalo, rimasti a Malpensa dopo aver letto su internet del volo dirottato.
«Con questa compagnia è sempre così, e altre volte siamo riusciti ad atterrare in condizioni molto peggiori - attacca Fabio Podestà, presente anche sul volo Vueling dirottato a Nizza nei mesi scorsi - Mancano gli operatori Vueling e nessuno ci ha detto nulla dei rimborsi, nel cuore della notte. Con Alitalia queste cose non succedono».

Il lungo viaggio e l’odissea dei sessanta passeggeri del volo Vueling VY6286 si conclude quando ormai è quasi giorno. Niente pullman o corriere ad hoc come promesso dalla compagnia aerea, per arrivare finalmente a Genova bisogna arrangiarsi con i taxi, anticipando i soldi che Vueling assicura di voler restituire. Cinque ore dopo l’orario previsto di atterraggio, le 23.50, quasi tutti i passeggeri fanno ritorno nelle loro case, solo alcuni scelgono di aspettare notizie sulla partenza del pullman da Malpensa. Non resta che togliere la sveglia, non serve più. La notte è ormai passata così, in bianco e senza alcuna informazione da parte della compagnia aerea.

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2015/03/02/ARzBW1gD-polemica_malpensa_dirottato.shtml
 
ma anche quì all'inizio i passeggeri sono 70... poi diventano 60. 10 sono stati persi insieme alla valigia?