Record di passeggeri in Sicilia ma l'hub unico degli aeroporti resta un tabùLo posto qui perché, anche se in abbonamento, dalle prime righe sembra insinuare che un "hub unico" i prezzi dei biglietti potrebbero scendere. Magari qualcuno mi può chiarire cosa significa hub unico, che dice esserci già in altre regioni, e quali sono i vantaggi.
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Record di passeggeri in Sicilia ma l'hub unico degli aeroporti resta un tabù
Secondo uno studio avere una sola rete di scali sarebbe vantaggioso ma l'idea di Schifani è creare un polo a ovest e uno a estpalermo.repubblica.it
di Francesco Patanè
Secondo uno studio avere una sola rete di scali sarebbe vantaggioso ma l'idea di Schifani è creare un polo a ovest e uno a est
28 DICEMBRE 2022 ALLE 17:36 2 MINUTI DI LETTURA
Dieci milioni di passeggeri a Catania e oltre sette a Palermo. Gli aeroporti siciliani continuano a crescere ma rischiano di rimanere ai margini del risiko degli scali italiani. Se ci fosse un solo hub aeroportuale, come l'Enac ha previsto nelle altre regioni italiane, la Sicilia sarebbe il terzo polo nazionale dopo Roma e Milano, con oltre 18,5 milioni di passeggeri e il caro voli sarebbe pesato meno nelle tasche dei siciliani, dando molto più potere contrattuale con le compagnie aeree. "Con un unico hub avremmo avuto una riduzione dei prezzi fra il 30 e il 40 per cento durante il caro voli" sottolinea Enrico Mormino, avvocato e consulente di tematiche aeroportuali, che ha pubblicato uno studio indipendente sulle "strategie di sviluppo per gli aeroporti siciliani nell'ambito dell'iter di revisione del piano nazionale degli aeroporti".
Invece le strategie dell'Enac, messe nero su bianco nella bozza del nuovo piano nazionale, prevedono due poli: Palermo-Trapani-Lampedusa e Comiso-Catania. Un assetto che riscuote i favori del presidente della Regione Renato Schifani. "L'aeroporto di Catania ha superato la pandemia, tornando ai livelli di crescita del 2019 - ha sottolineato Schifani - Il "Vincenzo Bellini" insieme con l'aeroporto di Comiso può essere a pieno titolo un hub del Mediterraneo, facendo da volare all'economia di tutta la Sicilia Orientale".
Ieri Catania ha raggiunto i dieci milioni di passeggeri nel 2022, la vigilia di Natale il "Falcone e Borsellino" ha superato il record di passeggeri dello scorso anno (7 milioni e 27 mila) con il più alto tasso di crescita fra gli scali siciliani. Numeri positivi purtroppo al ribasso per l'emergenza caro voli che negli ultimi mesi ha costretto migliaia di siciliani a spendere cifre esorbitanti per rientrare per le feste, limitando molto la progressione dei due aeroporti. "Ci stiamo battendo - ha confermato Schifani - Mi pare che i primi risultati si vedano. L'antitrust ha acceso i fari e già questo è un grande risultato. Era una situazione inaccettabile. Abbiamo segnalato questo fatto. Ci spiace che una società pubblica come Ita abbia potuto fare un cartello con un altro socio privato. Poi saranno le autorità preposte a fare questa valutazione. Noi continueremo naturalmente a batterci per eliminare questo scandalo e per fare in modo che altri vettori seguano per tratte Catania-Roma e Palermo-Roma".
L'amministratore delegato di Ita Fabio Lazzerini ha negato che le compagnie aere abbiano fatto cartello: "Non è stato fatto nessun cartello in assoluto. Per altro è stato presentato un esposto all'antitrust e alla Guardia di finanza. Stanno facendo i loro rilievi e vedremo quali saranno le risultanze. Siamo a disposizione delle autorità per trovare il mondo migliore per il giusto bilanciamento di connettività della Sicilia".
Schifani ha poi incontrato il presidente dell'Enac Pierluigi di Palma e l'amministratore delegato di Sac, Nico Torrisi sul futuro del sistema aeroportuale isolano. Alla riunione non c'era un rappresentante dello scalo palermitano. "Ci siamo soffermati - ha sottolineato Schifani - sull'esigenza di un forte rilancio dell'aeroporto di Comiso non solo sul fronte del traffico passeggeri, ma anche sulla possibile realizzazione di un'area cargo. Inoltre, abbiamo verificato positivamente l'avviato percorso per la privatizzazione dello scalo di Catania e riteniamo che possa essere il paradigma anche per la costruzione della rete Palermo-Trapani-Lampedusa".
Due poli per la Sicilia: a est Comiso-Catania, a ovest Palermo-Trapani-Lampedusa. Una soluzione in controtendenza rispetto alle altre regioni italiane dove si accorpano gli aeroporti creando un unico hub (Nordest, Emilia Romagna, Toscana). "Uniti si cresce molto di più e si ha un peso maggiore nei rapporti con le compagnie - dice Mormino - mentre due poli che si fanno concorrenza favoriscono gli interessi dei vettori e degli altri hub".