scrive I-DAVE
"... il miglioramento dell'offerta (nel piano Air France-Schisano ndr) non ci sarà, poiché gli accordi di c/s in essere e l'appartenenza alla stessa alleanza già oggi garantiscono, di fatto, l'accesso dei FF Alitalia (e non degli italiani, ai quali questo non frega una beata mazza) all'intero network AF-KLM. Se è per mero dato statistico dire che il gruppo Alitalia-AF-KLM ha ora x% in più destinazioni e x% in più ASK, tante grazie, ma non interessa. O meglio, conta per AZ-AF-KLM, ma non per i "consumatori" diretti. La cosa interessante per il momento è solo l'accessibilità dei singoli aeroporti/città, e il piano AF-KLM mortificano alcuni, migliorano altri, ma il saldo è sostanzialmente negativo per il semplice fatto che il numero di aeromobili in flotta è destinato a diminuire, anche al netto dei doppioni MXP-LIN, che sono briciole.
Migliori servizi (nel piano af-schisano? ndr). Ne dubito. Ne trarranno vantaggio i soci MM, finché, logicamente, il programma non verrà inglobato in Flying Blue e di questi si adotteranno le regole. Lo standard di servizio rimarrà presumibilmente lo stesso, le merci si sostituiscono, i fornitori pure, ma se le persone rimangono le stesse ci saranno ancora equipaggi ottimi e equipaggi assolutamente mediocri: la risultanza non si discosterà particolarmente da com'è già oggi. Forse migliorerà il catering (nel senso che si avranno le bottigliette d'acqua per tutti e non mezzo carico), i servizi aeroportuali rimarranno costanti, vedremo cosa succederà con i servizi di back-office vista il presunto smantellamento della Service. Magari non occorrerà imparare il francese...
Maggiore concorrenza sulle tratte nazionali (nel piano af-schisano ndr)?. Ancora, ne dubito. In Italia il sistema delle rotte interne è già piuttosto competitivo, non ai livelli inglese ma on-par con quello spagnolo, meglio di quello tedesco e infinitamente superiore a quello francese. Alitalia non ha al momento le macchine adatte per una estesa rete domestica, nel senso che se anche ritardassero il ritiro degli 80 e li spostassero da MXP a VCE, CTA e NAP, non avrebbero una macchina adeguata. Andrebbero in concorrenza con competitors con costi operativi inferiori, una struttura tariffaria più snella, alcuni già ben radicati nel territorio, e la costruenda rete A/V. I vantaggi competitivi di AZ-AF-KLM quali sarebbero? Il servizio FF?
Migliori collegamenti sulle tratte internazionali (nel piano af-schisano? ndr). ... Il miglioramento dei collegamenti internazionali si verifica quando si aggiungono destinazioni, non se ne tolgono. Per il sistema-Italia, l'ipotesi AZ-AF-KLM è un peggioramento rispetto all'attuale. Escono PVG, DEL, BOM, entra LAX: il saldo è negativo, di un bottino in generale già magro. Il saldo per FCO è chiaramente positivo, ma di poco: la maggior parte delle rotte AZ di ritorno è già coperto; aumenta solo la capacità e la possibilità di mangiare il pachino a bordo. Il saldo per Milano è ampiamente negativo... se invece... si riferisse al fatto che alla pagina "network" dell'Ulisse ci saranno tanti puntini sparsi per il globo, beh, complimenti: che gloria vedere il tricolore a Paris, e da lì, dopo un bonjour e un mercì, arrivare in giro per il mondo. Peccato che la cosa accada già quotidianamente: da questo punto di vista, quindi, la rete internazionale italiana non può migliorare, ma rimane costante nel tempo, visto che varia solo al variare dell'offerta negli altri hub europei... (se si dicesse che) ... ci saranno tanti bei voli intercontinentali operati da Air France nei buchi lasciati da AZ-AF-KL, complimenti, ancora: complimenti per essere così boccaloni... (a questo punto come si può sostenere) ..."miglioramente dell'offerta internazionale".
... se si è coscienti del fatto che Milano e Lombardia producono tanto per il paese e sono il motore del Made in Italy, come si può considerare un piano che mortifica la mobilità della regione una cosa positiva? Come mai l'analisi prescinde dalle ricadute economiche e sociali dell'abbandono di Malpensa? I paper accademici sono, nel 90% dei casi, pistolotti noiosissimi, ma hanno il pregio di essere esaustivi anche quando sono di parte. Gli articoli di giornale, invece (esclusi pochi e illuminati casi), sono buoni solo per il target a cui si rivolgono. In pratica, per pulirsi il culo dopo la defecazione... Per quello che li evito
... La mobilità non è più solo un accessorio... "esigenze di bottega... ma un valore tout court della globalizzazione stessa. Togliere mobilità (e, come ho detto, il piano AZ-AF-KLM lo fa a livello nazionale e in particolare lombardo) vuol dire limitare questo paese già di per sé frustrato e tarpato. Accettare un piano che limiti questo valore vuol dire accettare un peggioramento della condizione generale del paese, indipendentemente che l'hub (?) sia basato a Milano o a Roma. Aggiungere nero su bianco che Milano sia il motore di questo Made in Italy e accettare un piano che mortifica Milano mi pare un deciso controsenso, una boutade intellettuale, una cosa che vada al di là del campanilismo (alla rovescia) che ci viene propinato. E lo stesso vale quando fellow forumers citano l'inutilità di Roma come promotrice dello stesso Made in Italy solo perché meta turistica, si badi bene.
scrive Flyice
Ecco perché dal 1° aprile AZ andrà ancora peggio di quanto non vada ora:
1. Aumenta la capacità sul nazionale, su tratte dove non serve e dove il LF fa pena (50/55%). DI sicuro non miglioreranno gli yield e quindi l'effetto sarà non positivo.
2. I feed inutili tolti da MXP riappaiono nel centro Italia, altrettanto inutili, come i voli da FCO per BLQ, FLR, PSA, AOI e NAP, in buona parte.
3. Mettere al prato gli ATR72 è una mossa suicida e in controtendenza con il resto del mondo, pure la "dorata" Luxair si è affrettata a comprare nuovi tutrboprop.
3. Voli internazionali verso l'Europa e quasi tutti gli intercontinentali saranno più lunghi e quindi più costosi a parità di revenues, quindi ci sarà un calo indiretto degli yield (che sono revenues diviso kilometri).
4. MXP rappresenta un aeroporto dove la concorrenza ha minori possibilità di affacciarsi perché la presenza di AZ è forte e grazie ai bilaterali non accessibile da tutti. FCO è molto più soggetto alla concorrenza.
5. MXP è ora il primo aeroporto d'Italia per pax internazionali, dove naturalmente lo yield è più alto che sui nazionali; è solo un indicatore del fatto che il mercato sia interessante.
6. Spostandosi a FCO non si risolvono alcuni problmemi dell'hub AZ: i transiti da "morti di fame" America (sia nord che sud)-India o America-Giappone. Questi limiti dell'hub AZ andrebbero risolti in altro modo: revenue management.
7. FCO ha una capacità residua che sarà sfruttata all'osso da AZ ma gli investimenti latitano da anni; il terminal è vecchio è sovraffollato, BHS ed altre strutture insuffucienti. In caso di nebbia o tempo avverso (basta un po' di tramontana) già ora i ritardi sono forti: il tutto non potrà che peggiorare. Il "prodotto" AZ sarà così scadente che sarà difficile venderlo.
8. Se lo dimanticano quasi tutti ma il cargo non origina dal centro Italia ma dal nord. Gli aerei sono rimpiti da pax sopra e da merce sotto; l'hub a FCO per il cargo semplicemente non funzionerà anche perché se si facessero i transiti che servono la cargocity è di molto insufficiente, ma avere merce che fa scalo vuol dire allungarne i tempi di viaggio e quindi peggiorarne al reddività.
Ora parlo da genovese e quindi da pax di AZ che ha usato sia MXP che FCO: alcuni genovesi dicono che per loro non cambia niente; come tempi di volo in parte è vero ora fare transito via MXP o via FCO richiede circa lo stesso tempo perché le ondate di MXP sono fatte male (lo scrivo da anni), ma cosa succederà quando ritardi, mancate coincidenze e perdite di bagagli saranno all'ordine del giorno (visto anche che gli aerei saranno meno e "gireranno" di più) ?
Quanto dovrà essere più economico un volo AZ perché qualcuno lo voglia prendere invece che preferigli MUC o (al limite) CDG ?
Portare i pax dal nord-ovest a FCO con MD80 mezzi vuoti continuerà anche dopo il 1/4 ed i pax "rubati" a MXP sarano davvero pochi e non sufficienti a far migliorare i conti.
Da Milano quanti saranno disposti a volare LIN-FCO-resto d'Europa o del mondo (magari nord-America) ? Di sicuro nessun businessman che ha tempi di viaggio tirati, forse qualche turista squattrinato o qualcuno che si spende le miglia, perché a parte qualche appassionato di MD80, un giro del genere non si può considerare molto interessante.
Il piano Schisano-Prato-AF sembra l'Eldorado, ma gratta-gratta si scopre che AZ è peggio che in mutande.
Ora è il momento di rilanciare AZ grazie ad un compratore che sia interessato, non è invece opportuno affossarla definitivamente come pensa di fare AF
scrive marcogiov
In Italia non avremo mai un hub come FRA, CDG o LHR (scusa, LHR secondo Spinetta non e' un hub). Non a Roma e nemmeno a Milano. L' Italia puo' avere degli apt con numerosi voli intercontinentali accoppiati a dei voli di corto/medio raggio, che possono fare da feed.
L' ingrediente principale e' un numero sufficiente di pax e/o una discreta componente di traffico business, che in una misura o nell' altra ci sono sia a Roma che a Milano, se com.e parametro prendiamo Zurigo.
Quello che e' sempre mancato e' una compagnia aerea efficiente, negli ultimi tempi e' necessario anche un partner forte, ma non egoista. AF non corrisponde a questo ritratto
chiedo ai forumisti: queste argomentazioni sono campanilismi, "ortodossia malpensara", "milanese" fede fedistica da pasdaran, oppure hanno contenuti?
"... il miglioramento dell'offerta (nel piano Air France-Schisano ndr) non ci sarà, poiché gli accordi di c/s in essere e l'appartenenza alla stessa alleanza già oggi garantiscono, di fatto, l'accesso dei FF Alitalia (e non degli italiani, ai quali questo non frega una beata mazza) all'intero network AF-KLM. Se è per mero dato statistico dire che il gruppo Alitalia-AF-KLM ha ora x% in più destinazioni e x% in più ASK, tante grazie, ma non interessa. O meglio, conta per AZ-AF-KLM, ma non per i "consumatori" diretti. La cosa interessante per il momento è solo l'accessibilità dei singoli aeroporti/città, e il piano AF-KLM mortificano alcuni, migliorano altri, ma il saldo è sostanzialmente negativo per il semplice fatto che il numero di aeromobili in flotta è destinato a diminuire, anche al netto dei doppioni MXP-LIN, che sono briciole.
Migliori servizi (nel piano af-schisano? ndr). Ne dubito. Ne trarranno vantaggio i soci MM, finché, logicamente, il programma non verrà inglobato in Flying Blue e di questi si adotteranno le regole. Lo standard di servizio rimarrà presumibilmente lo stesso, le merci si sostituiscono, i fornitori pure, ma se le persone rimangono le stesse ci saranno ancora equipaggi ottimi e equipaggi assolutamente mediocri: la risultanza non si discosterà particolarmente da com'è già oggi. Forse migliorerà il catering (nel senso che si avranno le bottigliette d'acqua per tutti e non mezzo carico), i servizi aeroportuali rimarranno costanti, vedremo cosa succederà con i servizi di back-office vista il presunto smantellamento della Service. Magari non occorrerà imparare il francese...
Maggiore concorrenza sulle tratte nazionali (nel piano af-schisano ndr)?. Ancora, ne dubito. In Italia il sistema delle rotte interne è già piuttosto competitivo, non ai livelli inglese ma on-par con quello spagnolo, meglio di quello tedesco e infinitamente superiore a quello francese. Alitalia non ha al momento le macchine adatte per una estesa rete domestica, nel senso che se anche ritardassero il ritiro degli 80 e li spostassero da MXP a VCE, CTA e NAP, non avrebbero una macchina adeguata. Andrebbero in concorrenza con competitors con costi operativi inferiori, una struttura tariffaria più snella, alcuni già ben radicati nel territorio, e la costruenda rete A/V. I vantaggi competitivi di AZ-AF-KLM quali sarebbero? Il servizio FF?
Migliori collegamenti sulle tratte internazionali (nel piano af-schisano? ndr). ... Il miglioramento dei collegamenti internazionali si verifica quando si aggiungono destinazioni, non se ne tolgono. Per il sistema-Italia, l'ipotesi AZ-AF-KLM è un peggioramento rispetto all'attuale. Escono PVG, DEL, BOM, entra LAX: il saldo è negativo, di un bottino in generale già magro. Il saldo per FCO è chiaramente positivo, ma di poco: la maggior parte delle rotte AZ di ritorno è già coperto; aumenta solo la capacità e la possibilità di mangiare il pachino a bordo. Il saldo per Milano è ampiamente negativo... se invece... si riferisse al fatto che alla pagina "network" dell'Ulisse ci saranno tanti puntini sparsi per il globo, beh, complimenti: che gloria vedere il tricolore a Paris, e da lì, dopo un bonjour e un mercì, arrivare in giro per il mondo. Peccato che la cosa accada già quotidianamente: da questo punto di vista, quindi, la rete internazionale italiana non può migliorare, ma rimane costante nel tempo, visto che varia solo al variare dell'offerta negli altri hub europei... (se si dicesse che) ... ci saranno tanti bei voli intercontinentali operati da Air France nei buchi lasciati da AZ-AF-KL, complimenti, ancora: complimenti per essere così boccaloni... (a questo punto come si può sostenere) ..."miglioramente dell'offerta internazionale".
... se si è coscienti del fatto che Milano e Lombardia producono tanto per il paese e sono il motore del Made in Italy, come si può considerare un piano che mortifica la mobilità della regione una cosa positiva? Come mai l'analisi prescinde dalle ricadute economiche e sociali dell'abbandono di Malpensa? I paper accademici sono, nel 90% dei casi, pistolotti noiosissimi, ma hanno il pregio di essere esaustivi anche quando sono di parte. Gli articoli di giornale, invece (esclusi pochi e illuminati casi), sono buoni solo per il target a cui si rivolgono. In pratica, per pulirsi il culo dopo la defecazione... Per quello che li evito
... La mobilità non è più solo un accessorio... "esigenze di bottega... ma un valore tout court della globalizzazione stessa. Togliere mobilità (e, come ho detto, il piano AZ-AF-KLM lo fa a livello nazionale e in particolare lombardo) vuol dire limitare questo paese già di per sé frustrato e tarpato. Accettare un piano che limiti questo valore vuol dire accettare un peggioramento della condizione generale del paese, indipendentemente che l'hub (?) sia basato a Milano o a Roma. Aggiungere nero su bianco che Milano sia il motore di questo Made in Italy e accettare un piano che mortifica Milano mi pare un deciso controsenso, una boutade intellettuale, una cosa che vada al di là del campanilismo (alla rovescia) che ci viene propinato. E lo stesso vale quando fellow forumers citano l'inutilità di Roma come promotrice dello stesso Made in Italy solo perché meta turistica, si badi bene.
scrive Flyice
Ecco perché dal 1° aprile AZ andrà ancora peggio di quanto non vada ora:
1. Aumenta la capacità sul nazionale, su tratte dove non serve e dove il LF fa pena (50/55%). DI sicuro non miglioreranno gli yield e quindi l'effetto sarà non positivo.
2. I feed inutili tolti da MXP riappaiono nel centro Italia, altrettanto inutili, come i voli da FCO per BLQ, FLR, PSA, AOI e NAP, in buona parte.
3. Mettere al prato gli ATR72 è una mossa suicida e in controtendenza con il resto del mondo, pure la "dorata" Luxair si è affrettata a comprare nuovi tutrboprop.
3. Voli internazionali verso l'Europa e quasi tutti gli intercontinentali saranno più lunghi e quindi più costosi a parità di revenues, quindi ci sarà un calo indiretto degli yield (che sono revenues diviso kilometri).
4. MXP rappresenta un aeroporto dove la concorrenza ha minori possibilità di affacciarsi perché la presenza di AZ è forte e grazie ai bilaterali non accessibile da tutti. FCO è molto più soggetto alla concorrenza.
5. MXP è ora il primo aeroporto d'Italia per pax internazionali, dove naturalmente lo yield è più alto che sui nazionali; è solo un indicatore del fatto che il mercato sia interessante.
6. Spostandosi a FCO non si risolvono alcuni problmemi dell'hub AZ: i transiti da "morti di fame" America (sia nord che sud)-India o America-Giappone. Questi limiti dell'hub AZ andrebbero risolti in altro modo: revenue management.
7. FCO ha una capacità residua che sarà sfruttata all'osso da AZ ma gli investimenti latitano da anni; il terminal è vecchio è sovraffollato, BHS ed altre strutture insuffucienti. In caso di nebbia o tempo avverso (basta un po' di tramontana) già ora i ritardi sono forti: il tutto non potrà che peggiorare. Il "prodotto" AZ sarà così scadente che sarà difficile venderlo.
8. Se lo dimanticano quasi tutti ma il cargo non origina dal centro Italia ma dal nord. Gli aerei sono rimpiti da pax sopra e da merce sotto; l'hub a FCO per il cargo semplicemente non funzionerà anche perché se si facessero i transiti che servono la cargocity è di molto insufficiente, ma avere merce che fa scalo vuol dire allungarne i tempi di viaggio e quindi peggiorarne al reddività.
Ora parlo da genovese e quindi da pax di AZ che ha usato sia MXP che FCO: alcuni genovesi dicono che per loro non cambia niente; come tempi di volo in parte è vero ora fare transito via MXP o via FCO richiede circa lo stesso tempo perché le ondate di MXP sono fatte male (lo scrivo da anni), ma cosa succederà quando ritardi, mancate coincidenze e perdite di bagagli saranno all'ordine del giorno (visto anche che gli aerei saranno meno e "gireranno" di più) ?
Quanto dovrà essere più economico un volo AZ perché qualcuno lo voglia prendere invece che preferigli MUC o (al limite) CDG ?
Portare i pax dal nord-ovest a FCO con MD80 mezzi vuoti continuerà anche dopo il 1/4 ed i pax "rubati" a MXP sarano davvero pochi e non sufficienti a far migliorare i conti.
Da Milano quanti saranno disposti a volare LIN-FCO-resto d'Europa o del mondo (magari nord-America) ? Di sicuro nessun businessman che ha tempi di viaggio tirati, forse qualche turista squattrinato o qualcuno che si spende le miglia, perché a parte qualche appassionato di MD80, un giro del genere non si può considerare molto interessante.
Il piano Schisano-Prato-AF sembra l'Eldorado, ma gratta-gratta si scopre che AZ è peggio che in mutande.
Ora è il momento di rilanciare AZ grazie ad un compratore che sia interessato, non è invece opportuno affossarla definitivamente come pensa di fare AF
scrive marcogiov
In Italia non avremo mai un hub come FRA, CDG o LHR (scusa, LHR secondo Spinetta non e' un hub). Non a Roma e nemmeno a Milano. L' Italia puo' avere degli apt con numerosi voli intercontinentali accoppiati a dei voli di corto/medio raggio, che possono fare da feed.
L' ingrediente principale e' un numero sufficiente di pax e/o una discreta componente di traffico business, che in una misura o nell' altra ci sono sia a Roma che a Milano, se com.e parametro prendiamo Zurigo.
Quello che e' sempre mancato e' una compagnia aerea efficiente, negli ultimi tempi e' necessario anche un partner forte, ma non egoista. AF non corrisponde a questo ritratto
chiedo ai forumisti: queste argomentazioni sono campanilismi, "ortodossia malpensara", "milanese" fede fedistica da pasdaran, oppure hanno contenuti?