Andiamo in battaglia per la 3a pista a MXP


No, servono tutt' e tre.

La teza pista (nuova 35L) dovrebbe essere abbastanza separata dalle attuali da permettere operazioni indipendenti sia con la 35R che con la "35C" (attuale 35L). Tre piste in parallelo, la nuova dovrebbe essere quella che cambia uso nelle fasi "hub in" e hub out", in modo da averne 2 per i decolli e 1 per gli atterraggi e viceversa a seconda della fase, sempre che resti un hub a Malpensa...

Non credo che oseranno proporre di costruirla più lunga di 2400 metri, quindi i decolli widebodies saranno sempre da quelle che ci sono già. In realtà è una sciocchezza, perché il tracciato della nuova pista è parallelo, ma più a sud, quindi usandola per i decolli permette di "prendere più quota" prima di sorvolare i Comuni a nord dello scalo (i decolli sono al 99% verso nord, molto urbanizzato). Siccome a staccare a fondo pista sono gli heavies, va bene che non sono tanti, ma una nuova terza pista di 4000 metri toglierebbe gli aerei più rumorosi dalle teste degli abitanti, di 2400 metri diminuirebbe solo il numero dei decolli sulla zona urbanizzata, ma lasciando i più rumorosi.
 
Citazione:Messaggio inserito da 747-400 BA

Una domanda!
Invece di costruire la terza pista a MXP, si prendesse Cameri (che è poco più a sud) trasformandolo in aeroporto misto in modo da trasferire tutti i voli cargo che operano attualmente a MXP lì? In modo tale che a Malpensa si potrà comunque aumentare i numeri di voli passeggeri al giorno e utilizzare le aree cargo ad esempio come parcheggi e Cameri rimarrà sempre aeroporto per operazioni militari, in più verrà utilizzato come centro cargo, da poter anche sviluppare ed espandere il commercio con l' estero. Non sarebbe meglio?? :)[?]
No, per fare un hub o comunque un aeroporto intercontinentale ci vuole la possibilità di fare tante interconnessioni in breve tempo. Altrimenti non ce la fai. Una terza pista c' è già, a Linate e non serve allo scopo, anzi.

A parte che da Cameri l' AMI non andrà via prima della fine del secolo
 
Grazie Marcogiov, ora ho capito. Ricordavo infatti un progetto relativo alla terza pista che la vedeva allungarsi verso sud ma "dietro" la Cargo City. Anche l'idea di farci partire gli aerei più rumorosi non è male, però i tempi di rullaggio non sarebbero troppo lunghi?


Comunque è vero, decollando per Miami guardavo giù e vedevo case dopo case... Fosse per me ci prenderei subito casa! Chi ha il pane non ha i denti :D
 
Citazione:

Le due piste di Francoforte sono ancora piu' vicine di quelle di Malpensa quindi volendo L'ENAC puo' abilitare all'occorrenza il Full Parallel.


la solita storia che tiri fuori ogni volta :-)

A Francoforte non fanno certamente avvicinamenti paralleli indipendenti su due piste che sono praticamente attaccate! Tanto è vero che si sono inventati la cosa della doppia soglia (HALS/DTOP) proprio per ridurre le miglia di separazione prescritte per turbolenza di scia tra un Heavy stabilizzato sulla pista più a Nord e un Medium che segue sulla pista Sud nel caso questo utilizzi la soglia più "avanzata" (e il relativo sentiero di discesa + alto).
Le due piste, ai fini della separazione, sono come una sola pista a quella distanza.

Le operazioni indipendenti le faranno con la terza costruenda pista:

http://www.airport-technology.com/projects/frankfurt/
 
La cosa strana è che fino a ieri Malpensa era un cancro per i comuni limitrofi. Adesso che si è paventata la possibilità di spostare Alitalia a Fiumicino con conseguente riduzione del traffico, i comuni limitrofi sono seriamente preoccupati per il futuro di migliaia di lavoratori e delle aziende direttamente e indirettamente coinvolte nell' aeroporto.
 
Citazione:Messaggio inserito da I-ENRY

La cosa strana è che fino a ieri Malpensa era un cancro per i comuni limitrofi. Adesso che si è paventata la possibilità di spostare Alitalia a Fiumicino con conseguente riduzione del traffico, i comuni limitrofi sono seriamente preoccupati per il futuro di migliaia di lavoratori e delle aziende direttamente e indirettamente coinvolte nell' aeroporto.

verissimo[:304][:304]
 
Un piano da 1,2 mln di euro ma le priorità sono altre - di Redazione -


Dario Balotta*

Il progetto prevede una terza pista parallela lunga 2.400 metri da collegare con 1.200 metri di bretella a ovest dell'attuale pista 35L e comporta l'utilizzo di 330 ettari di terreno in pieno Parco del Ticino e un nuovo esodo degli abitanti di Tornavento danneggiati dal rumore. Non sono definiti gli enormi costi della terza pista. È certo però che la sua realizzazione comporta l'abbattimento della nuova torre di controllo, costata 15 milioni di euro. Lo studio, durato due anni, costato 1,2 milioni di euro così come è formulato non supererebbe la valutazione d'impatto ambientale. Altre però sono le priorità per Malpensa per aumentarne la capacità, l'efficienza e minimizzare l'impatto ambientale: il completamento del terzo satellite da dedicare ad Alitalia; la definizione di nuove procedure del controllo del volo; la sistemazione del nastro bagagli causa della débâcle estiva dei disguidi dei bagagli; l'adozione di nuovi modelli organizzativi e il superamento della grave carenza di lavoratori; il collegamento rapido dal terminal 1 al 2. Tutti interventi realizzabili in un quadro di risorse pubbliche scarse.
*segretario regionale della Filt-Cisl

DA "IL GIORNALE".
Io piu che la torre abbatterei certi personaggi i quali ,vista la posizione che occupano,dovrebbero collegare la bocca al cervello prima di parlare.
Mi riferisco ovviamente alla questione terza pista.
 
Opera tre volte necessaria per lo sviluppo del complesso - di Redazione -


Massimo Corsaro

Perché la terza pista di Malpensa? Non per costoso e inutile capriccio di gigantismo foriero di definitivo danno ambientale, come qualcuno strumentalmente sostiene, ma per necessità, e non una sola. Uno: per la funzionalità e la capacità dello scalo. Le due piste della Malpensa di oggi sono come le convergenze parallele di antica memoria mai abbastanza superata; un compromesso, con le limitazioni di tutti i compromessi, una doppia capacità solo apparente, perché gli aerei si accodano in partenza come le auto lungo la A4, o girano in tondo sopra l'aeroporto consumando e inquinando inutilmente. Due: per la sicurezza a terra e in aria, perché una terza pista migliorerebbe le potenzialità di manutenzione servendo meglio i piazzali, distribuirebbe meglio gli aerei nei loro movimenti e li terrebbe meno tempo in attesa, in aria o in terra. Tre: per aumentare l'attrattività dello scalo al fenomeno crescente dei voli low cost. Per queste ragioni la terza pista deve rappresentare la linea, fisica e metaforica, di sviluppo dell'intero complesso di Malpensa.
*assessore all'Industria Regione Lombardia

Sempre da "IL GIORNALE"
 
Ballotta è davvero speciale:
1) è contro il disimpegno di AZ dal nord
2) è contro la revisione del bersani bis
3) è contro la terza pista
4) è contro l'impatto ambientale di malpensa
5) è contro licenziamenti nello scalo...
Ah la coerenza, merce rara di questi giorni...
 
Citazione:Messaggio inserito da kernel

Ballotta è davvero speciale:
1) è contro il disimpegno di AZ dal nord
2) è contro la revisione del bersani bis
3) è contro la terza pista
4) è contro l'impatto ambientale di malpensa
5) è contro licenziamenti nello scalo...
Ah la coerenza, merce rara di questi giorni...

...davvero,l'ambiguità di certa gente non ha confini!!!
Cosa vuole,l'aeroporto che non inquini e che non abbia nessun impatto con l'ambiente e poi reclama un'Alitalia forte su MXP.
Vebbè,lasciamo perdere!!!
 
Citazione:Messaggio inserito da I-TIGI

A parte la doppia soglia da anni ed anni mi sono goduto la vista (non solo dal T2 ma anche all'interno dell'aereo) di atterraggi paralleli tra narrow body a partire dai tempi dei B727 Pan Am...;)

io personalmente non ho mai visto atterraggi paralleli simultanei su FRA, ma sempre legegrmente sfalsati.
 
Citazione:Messaggio inserito da I-FORD

Chissà perchè a MXP si usano così poco le separazioni Visual.
A SFO, con piste separate da soli 152mt. gli avvicinamenti paralleli (visual) sono la pratica quotidiana.

Io credo che ci sia una sorta di timore al cambiamento per la classica paura Italica che se dovesse andare male qualcosa poi si è colpiti dallo scaricabarile.