per ora la privatizzazione può attendere
Un nulla di fatto per la privatizzazione di Aerdorica. Una sola busta, una sola offerta per entrare a far parte del gruppo che gestisce l’aeroporto “Raffaello Sanzio” di Falconara: gli unici a essersi fatti avanti, per volare marchigiano con un appetibile 40%, sono quelli dell’Italy Airlines spa. Rispediti al mittente. Ieri mattina la commissione, che si è riunita per valutare i requisiti della domanda di partecipazione alla gara per l’alienazione delle quote di Aerdorica, ha ritenuto l’offerta non ammissibile. Esclusa e via. Gli atti e i verbali della commissione saranno trasmessi al Consiglio di amministrazione per la ratifica: appuntamento il 6 luglio.
La privatizzazione può attendere o per dirla con le parole dell’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Viventi, “non abbiamo più l’acqua alla gola: i conti hanno raggiunto il giusto equilibrio, non si perdono più quattro milioni di euro l’anno”. Il che, tuttavia, non suona come un addio al socio privato: “Questo no grazie - spiega Viventi - significa solo che l’unica proposta arrivata non è adeguata alle nostre caratteristiche e potenzialità. Continueremo a cercare”. La rotta non cambia e non è escluso che l’affare si risolva con una trattativa privata.
Il confronto
È sul dare e avere che qualcosa non dev’esser tornato. Aerdorica mette sul piatto la concessione Enac; i passeggeri che volano volentieri e sempre più numerosi; un bilancio che non fa una piega. Le coordinate di uno scalo appetibile. Sul fronte dell’offerta c’è una società per azioni, fondata il 24 ottobre 2002 a Pescara: Italy Airlines, con una flotta di dieci aerei, un fatturato di circa 51 milioni (nel 2006) e lo slogan “Un mondo di coincidenze”, punta molto sui collegamenti con Milano. Elementi che non hanno convinto la commissione ad hoc.
Le cifre
La calma è la virtù dei forti e la forza di Aerdorica è nei numeri. Che volano alto. L’ultima tirata di somma, a maggio, racconta di ottimi livelli di crescita. I passeggeri sono stati 44.394, con un incremento del 17,7% sullo stesso mese del 2009. A crescere sono stati soprattutto i passeggeri internazionali (+39,7%); non sono da meno quelli nazionali (+11,2%). In aumento (+19,7%) anche i movimenti totali: 1.338. I numeri di Assaeroporti non tradiscono la scia: +14,6% di traffico passeggeri rispetto al 2009, 3006 movimenti da gennaio a marzo 2010 con un +10,4% rispetto agli stessi mesi dell’anno passato. Un via vai che tradotto sono utili per 66 mila euro e ricavi per 10.260.000 euro contro i 9.897.000 del 2008. Decollo deciso.
corriere adriatico.