Aeroporto: voli anche per Torino, Roma e Trento. Tante le possibilità dello scalo di Preturo per gli spostamenti di militari, imprenditori e rappresentanti del mondo accademico
L’AQUILA - Trento e L’Aquila sempre più vicine. Quelli che verranno sono giorni decisivi per le sorti del piccolo scalo aquilano, diventato operativo in tempi record, grazie all’intervento della Protezione civile, che si appresta a diventare, nelle intenzioni di Michele Costantino, amministratore delegato della compagnia area del Trentino “Air Vallée”, un gioiello di famiglia per le potenzialità che può offrire. La società vuole dotare lo scalo aquilano di un bimotore con 35 posti (con le stesse caratteristiche di quelle di un Md80) per spostamenti non solo verso Milano ma anche per Torino, Roma e due località del meridione oltre che di voli verso aeroporti stranieri. «L’obiettivo di questi giorni - ha detto Costantino - sarà l’ottenimento d parte di Enac di tutte le certificazioni per poter avviare i collegamenti; questo non sarà un problema». «Poi è chiaro - ha proseguito l’amministratore delegato della compagnia aerea - che le istituzioni e la Protezione civile dovranno fare la loro parte perché si tratta di un servizio che ha un costo. Il loro intervento potrebbe servire ad abbattere il costo del biglietto che potrebbe passare dai 100 euro circa fino ai 40 euro, 30, 10 euro». Tante le possibilità che lo scalo potrebbe offrire: si parte dagli spostamenti di appartenenti alle Forze dell’ordine, alla Protezione civile, agli imprenditori impegnati nelle operazioni di ricostruzione, ai rappresentanti del mondo accademico e degli stabilimenti più importanti del comprensorio. Tra le iniziative che verranno analizzate c’è anche quella di suddividere in quota parte i posti a sedere agli enti come Regione, Provincia e Comune per essere poi gestiti direttamente in base alle necessità. Per il consigliere Giampaolo Arduini, delegato allo sviluppo dell’aeroporto dei Parchi «la presenza di Air Vallée all’Aquila rappresenta un passo importante per la rinascita e una presenza utile anche ai fini del riconoscimento della zona franca». «L’aeroclub - ha concluso Arduini - è una parte importante dell’aeroporto, ma non deve essere un elemento di intralcio all’operazione di sviluppo che si sta portando avanti».
il messaggero