Alitalia, si tenta di chiudere entro le 16


Stato
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Vai tranquillo (capisco :D !!! Io ho mollato la scuola per aprire un'azienda mia a 18 anni) :) ! Concordo con te sui valori, sicuramente quì siamo indietro anni luce. Tuttavia a piccoli passi ci si stà arrivando, o perlomeno sarà il futuro !


Io ho mollato la scuola a 20 anni per lavorare all'estero poi sono tornato qui ma il mio principio è sempre stato di crescere sia professionalmente che come tenore di vita. A 43 anni ho ripreso a studiare perchè la cultura arricchisce molto più dei soldi ;)
 
Questi sono alla frutta ....

22:28 Cgil e sindacati autonomi riuniti per elaborare controproposta
Filt Cgil, Sdl, Anpac, Up, Anpav e Avia si sono riunite in serata per elaborare una controproposta all'offerta di Cai. Le sei sigle che rappresentano le tre categorie di lavoratori (piloti, assistenti di volo e personale di terra) sono impegnate nella ricerca di una risposta condivisa, in particolare sul contratto, da presentare entro le 15,50 a Cai.

Repubblica.it

In origine era così:


19: 21 Spinetta: proposta sindacati non accettabile
"Questa proposta non è accettabile perché non rientra nel mio mandato" ha detto il numero uno di Air France-Klm Jean Cyril Spinetta secondo quanto riferito da chi partecipa all'incontro. Spinetta ha aggiunto di essere "contrario a livello personale". Quindi, "finisce qui", ha concluso alzandosi dal tavolo e andando via assieme al suo staff.


Domani rischia di essere così:


15:51 Colaninno: proposta sindacati non accettabile
"Questa proposta non è accettabile perché non rientra nel mio mandato" ha detto il numero uno di CAI Roberto Colaninno secondo quanto riferito da chi partecipa all'incontro. Colaninno ha aggiunto di essere "contrario a livello personale". Quindi, "finisce qui", ha concluso alzandosi dal tavolo e andando via assieme al suo staff.
 
alberto alitalia è lo specchio dell'italiano medio e della mediocre italia: un paese di cacasotto! molti dipendenti alitalia (ovvio, ridiciamolo a scanso di permalosismi: non tutti) sintetizzano al meglio il nostro paese e i suoi difetti. un paese dove molti crescono con la protezione dei genitori fino a 30 e più anni. i genitori risolvono tutti problemi, i genitori concedono ai figli tutto senza meriti e senza punizioni in caso di errori, c'è gente che a 30 anni scopre che il mondo è pieno di pescecani e che di amici veri ce ne sono assai pochi, scoprono, troppo tardi, che nel mondo "le cose" non sono dovute ma vanno conquistate, che forse la vita è piena più di doveri che di diritti e che di lacrime bisogna versarne tante senza farsi prendere dallo sconforto. la famiglia chioccia. in alitalia è stata la stessa cosa: lo stato chioccia. ha risolto e ha protetto tutti i dipendenti senza mai inchiodarli alle loro responsabilità, senza mai punirli in caso di errori, concedendo loro tutto senza avere contropartite di merito (per le concessioni)... il risultato si vede! oggi!
L'Italia non è solo un paese di cagasotto, è un paese di ignoranti e di polemici cronici. Ignoranti perchè ignorano e non vogliono imparare (anche dai libri) la cultura aziendale, per cui esiste solo il padrone (per i privati), lo Stato da spennare (per i pubblici) ed il "povero" dipendente. Poi esistono gli ignoranti che credono di fare gli imprenditori, che sono una razza diffusa (milioni di partite IVA) e pericolosa. Infine ci sono i polemici cronici (il 98% della popolazione attiva), quelli che sono sempre a lamentarsi del lavoro (troppo) e dei guadagni (pochi), ma non si applicano mai nè per fare carriera (perchè partono dal presupposto che la fanno solo i raccomandati) nè per trovare un lavoro migliore. Sono quelli insomma che entrano in un'azienda e credono di essersi sposati con il loro posto di lavoro e che non lo cambierebbero nemmeno se li pagassero molto di più per farlo, a costo di perderlo loro ed i loro colleghi. Vi ricorda qualcosa?
 
Anche in IG le colleghe hanno la franchigia, ma non è che questo crei danni alla compagnia. E poi ti giuro meglio a casa in quei giorni che sopportarle a bordo :D. Il ciclo mestruale non dura un giorno, forse il signor Livadiotti appartenente alla casta prezzolata dei giornalisti non lo sa...

Eppure c'è qualcosa che non capisco: perché se una donna fa il medico, l'insegnante o il poliziotto "in quei giorni" si prende un moment e va a lavorare, e se invece lavora a bordo di un aeroplano no?
che poi le donne siano insopportabili "in quei giorni" è un altro caso :cool:
 
per aver citato , pur stropicciandone il nome , Schopenhauer meriti una risposta .

però non ci siamo , sorry ma non ci siamo ,c'è l'eccesso di velocità e l'eccesso di luoghi comuni .
Tu pensi che in una azienda efficente e che produce utili , a caso la piaggio o una benetton , un Berti o chi per lui può provocare danni profondi ?
Negativo sia Colannino che parecchi dei suoi soci sanno benissimo come trattare i dipendenti .

Leggendo questo forum invece sembra che tutte le colpe ,anche l'attacco alle torri gemelle ,siano dei sindacati .

Torno a dire negativo tutto ciò !

le torri gemelle? lasciamo perdere i complotti mondiali e restiamo nel nostro orticello di casa. mi chiedi: può, in un'azienda che produce utili, uno come berti provocare danni? risposta, certo che si! può distruggerli! guardando la realtà noterai che le aziende che producono utili non hanno in casa "corporazioni berti"; citami il nome di una sola azienda che produce soldi e che sia "co-gestita" da sindacati/corporazione e proprietà (attenzione: non i sindacati che stabiliscono obiettivi e vigilano se il management rispetta i patti, magari sedendo anche nei cda, ma un'azienda dove il sindacato indica-giuda-controlla parti strategiche/operative dell'azienda stessa). ne conosci una? certo che colaninno e soci sanno trattare i dipendenti e proprio per questo vogliono che berti e soci siano dipendenti e non una corporazione che minaccia dalla sera alla mattina! non generalizziamo: in questa particolare discussione nessuno sta sostenendo che i sindacati in senso lato siano responsabili del disastro ma si sta attaccando un particolare modo di fare sindacato, quello più corporativo. resta sospesa la mia domanda (che non ha avuto risposta): affideresti parte del tuo patrimonio, non quello delle banche o di terzi, a gente come berti?

positivo tutto ciò!
 
da una mezz'oretta sono ottimista...

primo perchè in casa berti (anpac) si sta preparando la notte dei lunghi coltelli... se non firma qualcuno si dimetterà dagli incarichi e lasceranno pure l'anpac...

secondo perchè conosco solari (cgil) e so che è persona per bene, intelligente, onesta e RESPONSANBILE. finalmente ho avuto conferma di quello che temevo e cioè che ha difficoltà, lui, in casa... lo tirano appresso al pd e si deve coprire a sinistra con lo sdl... se lo conosco comunque sia alla fine la spunterà lui e firmerà! buon lavoro questa notte!
 
Unione Piloti: "Piano permette a low cost di spolpare mercato"
"C'erano due cose che non comprendevo, ed oggi sono più chiare", dice del piano di salvataggio di Alitalia il presidente dell'Unione Piloti, Massimo Notaro, dopo l'incontro di oggi a Palazzo Chigi. Sul fronte del piano industriale, dice, è ora chiaro che lascia spazio per "55 aeroplani di RyanAir, EasyJet, o di qualsiasi altra lowcost pronta a venire qui a spolpare il nostro mercato". E' "un piano piccolo, che ci lascia molti dubbi", ha aggiunto.

intanto che loro discutono, gli "altri" hanno già parcheggiato gli aerei....e si apprestano a caricare pax...
 
Qualche giorno fa il Berti ha detto che "... era meglio l'offerta AF...", mi sa che dalle 15:51 dirà "...era meglio l'offerta CAI..." :D
 
Buomgiorno,
l'accordo lo faranno , e' una bella commedia che MOLTI come anche Berti Devono recitare.
Alla fine cederanno, e' questione di ore.
La stampa fa solo casino.....come al solito in aviazione......
 
In America lo Stato, per evitare il fallimento di aziende gestite in modo
sconsiderato dai privati, si stà accollando debiti enormi.
In Italia lo Stato, dopo aver creato problemi enormi all'azienda Alitalia,
cerca di farsi salvare da un gruppo di privati... Chiaramente a spese dei
dipendenti...

Non e' una mia considerazione, ma mi ha fatto riflettere
 
Qualche giorno fa il Berti ha detto che "... era meglio l'offerta AF...", mi sa che dalle 15:51 dirà "...era meglio l'offerta CAI..." :D

Che questa sia una truffa ai danni dei piccoli azionisti, dei creditori e dei contribuenti non ci sono dubbi. Ma i sindacati per il mantenimento della loro fetta di potere, e per ragioni politiche (ricordiamoci che Bonanni e Angeletti sono proni a destra, ANPAC e UP sono agganciati a AN) hanno preferito dire no a AF, andando anche contro i desideri della base. Ecco perchè nonostante io ritenga il sindacato necessario ai fini delle tutele dei lavoratori, lo contesto perchè fa tutto, meno che gli ointeressi di chi dovrebbero rappresentare.
 
In America lo Stato, per evitare il fallimento di aziende gestite in modo
sconsiderato dai privati, si stà accollando debiti enormi.
In Italia lo Stato, dopo aver creato problemi enormi all'azienda Alitalia,
cerca di farsi salvare da un gruppo di privati... Chiaramente a spese dei
dipendenti...

Non e' una mia considerazione, ma mi ha fatto riflettere

Ottanta, a mio parere non è proprio così. ricorda la storia di new e bad company (la prim a ai privati, la seconda allo stato), quindi pagano i dipendenti e i contribuenti i danni, i privati non salvano proprio nulla, si prendono una compagnia per quattro soldi. Credo che quando la magistratura metterà mano alle carte, verrà fuori uno scandalo di quelli ai quali siamo abituati da decenni (salvo che le leggi non vengano cambiate).
 
Ottanta, a mio parere non è proprio così. ricorda la storia di new e bad company (la prim a ai privati, la seconda allo stato), quindi pagano i dipendenti e i contribuenti i danni, i privati non salvano proprio nulla, si prendono una compagnia per quattro soldi. Credo che quando la magistratura metterà mano alle carte, verrà fuori uno scandalo di quelli ai quali siamo abituati da decenni (salvo che le leggi non vengano cambiate).

cifra per altro non molto distante da quella pagata da LH per l'acquisto di LX già funzionante e meno incognita di AZ.

Ricordo che tutti gli aerei sono ipotecati.. e cai si assume l'onere anche delle ipoteche probabilmente per un valore ancora superiore a quello dell'acquisto.
 
Pamico, AZ è fallita e nessuno è così pirla da accollarsi anche i debiti.
Se tu sei così smart presenta un'offerta per l'intera AZ, debiti compresi.
Mi sa che parli per partito preso...
 
Non sono ottimista come Concorde, sebbene lui così introdotto...anche se la CGIL dovesse firmare, le altre cinque sigle non lo faranno perchè, specialmente nel sindacato, gli apparati, la cosiddetta base, comandano e i dirigenti eseguono...permanentemente sottoschiaffo....roba da frustrati perpetui...

Intanto guardatevi le conferenze stampa di ieri a palazzo chigi dopo la riunione:

http://www.governo.it/Notizie/Palazzo Chigi/dettaglio.asp?d=40297
 
Ultima modifica:
secondo perchè conosco solari (cgil) e so che è persona per bene, intelligente, onesta e RESPONSANBILE. finalmente ho avuto conferma di quello che temevo e cioè che ha difficoltà, lui, in casa... lo tirano appresso al pd e si deve coprire a sinistra con lo sdl... se lo conosco comunque sia alla fine la spunterà lui e firmerà! buon lavoro questa notte!

Grandissimo Concorde è da tempo che lo affermo, e son contento che Solari è una mosca rara all'0interno di CGIL. SPeriamo che il buonsenso di Solari faccia ragionare anche Epifani e il PD
 
Il retroscena da Repubblica di oggi:


Berlusconi teme il blocco dei voli, "Dobbiamo trovare un piano B"
di ROBERTO MANIA

ROMA - "Cosa facciamo se ci ritroviamo con 20 mila persone per strada? Cosa facciamo se si va al tracollo? Abbiamo un piano di riserva?". Poco prima della riunione sulla Nuova Alitalia con Roberto Colaninno e i sindacati, il premier Silvio Berlusconi ha riunito a Palazzo Chigi i suoi più stretti collaboratori. Ha fatto il punto sul negoziato, ha chiesto delucidazioni, ma soprattutto non ha nascosto la sua forte preoccupazione per uno scenario che decisamente non tende al bello.

Perché senza la firma della Cgil di Guglielmo Epifani la Compagnia aerea italiana (la Cai) potrebbe ritirare la sua offerta. Ma la Cgil non firmerà se non ci sarà il consenso anche delle associazioni dei piloti e degli assistenti di volo, insomma del personale viaggiante. E allora sarà il caos, con il blocco del trasporto aereo. Un effetto domino dagli esiti, anche sociali, imprevedibili. Domani alle 16 lo showdown con in contemporanea l'assemblea a Milano della cordata tricolore e la scadenza del termine entro cui i sindacati (ma non la Cisl, la Uil e l'Ugl che hanno già detto sì) dovranno comunicare la loro decisione.

Nella maggioranza si fronteggiano almeno due linee: da una parte chi pensa che si debba salvaguardare la pace sociale (tra questi probabilmente pure il premier) e impedire che il fallimento del negoziato si ripercuota anche sul governo; dall'altra chi pensa - come diceva ieri sera un ministro della destra - "di cavalcare il fallimento e scatenare addosso alla Cgil e ai piloti la responsabilità". Detto in altro modo, ma sempre dallo stesso ministro: "Affrontare un'utile e tonica fase thatcheriana".

La mattinata di oggi sarà decisiva. Nell'esasperato tatticismo di Epifani - che sempre oggi rimanderà al mittente la proposta della Confindustria per la riforma dei contratti - c'è il timore che la Nuova Alitalia non possa avere alcun futuro senza la collaborazione del personale viaggiante, cioè di quel 40 per cento che non è sostanzialmente rappresentato dalle quattro confederazioni. Da qui la formula sindacale che ha usato ieri: "Allargare il consenso su un piano vero di salvataggio".

Ma se non ci si riuscirà, il leader della Cgil ha già pronto il suo di piano di riserva. Che è poi una specie di astensione. Epifani ha già preparato una lettera che invierà a Colaninno, nella quale conferma l'adesione al piano industriale ma anche la sua impossibilità a firmare l'accordo per ragioni di merito (non può assumersi scelte per categorie che non rappresenta) e di metodo (il negoziato andava condotto in altro modo, coinvolgendo tutti).

Bisognerà però vedere come Colaninno e gli altri 17 azionisti di Cai interpreteranno, nel caso, la via di fuga escogitata da Epifani. In questi ultimi giorni il ragioniere di Mantova e il sindacalista di Corso d'Italia si sono sentiti più volte. Insieme, sotto la regìa di Gianni Letta, hanno concordato l'appuntamento di ieri pomeriggio a Palazzo Chigi con tutti i soggetti seduti intorno allo stesso tavolo, mettendo fine alla girandola di incontri separati in sedi diverse e tavoli distinti. Resta il fatto che Colaninno considera "decisiva" la firma della Cgil. Con l'accordo delle confederazioni l'offerta va avanti, ma con la defezione della Cgil il quadro è destinato a cambiare. Una defezione a metà è, appunto, da valutare.

Di certo Colaninno non farà concessioni in extremis ai piloti. La "discontinuità" nelle forme di governance dell'azienda della Magliana, con la rottura del consociativismo decennale tra manager e sindacati dei piloti, è uno dei capisaldi del progetto industriale preparato dall'advisor Corrado Passera e del tutto condiviso da Colaninno. Ieri, a Palazzo Chigi, se n'è avuta la conferma. Il presidente della Cai è stato netto e sorprendentemente duro contro il capo dell'Anpac, Fabio Berti. "Il modello di gestione delle associazioni professionali - gli ha detto - è spaventoso e non soddisfa il cliente". Tradotto: la pacchia è finita. D'ora in poi i piloti saranno trattati come tutti gli altri dipendenti del gruppo.

C'è anche un'altra "fuga" che qualcuno ipotizza. Quella della Cai. L'ultima rigidità di Colaninno e dell'amministratore delegato Rocco Sabelli, potrebbe essere dovuta agli scricchiolii che, stando ai rumors finanziari, starebbero emergendo tra i 18 investitori non senza, tra l'altro, evidenti conflitti di interesse. Insomma - è la tesi - provare a sfilarsi ma dando la colpa agli altri. Il dubbio serpeggiava ieri soprattutto tra i sindacalisti ribelli. Ma forse era più una speranza. Decisamente smentita, infatti, dagli uomini di Colaninno. "Non ci sono più margini - ripetevano - e deve essere chiaro che nessuno compra un'azienda per affidarne il potere ai piloti". Discontinuità oppure rottura.
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 18 set - Si e' svolta
questa notte una lunga riunione tra la Cgil e le cinque
sigle sindacali e professionali di Alitalia (Anpac, Up, Sdl,
Anpav e Avia) che sono ancora contrarie al piano Cai per la
Compagnia. La Cgil, come ha annunciato ieri, sta cercando di
spendersi in una mediazione che possa riavvicinare le cinque
sigle e Cai. Per questo si starebbe lavorando a una proposta
da presentare alla newco pronta a rilevare la Compagnia. La
Cgil e le altre cinque sigle hanno aggiornato la riunione
alla tarda mattinata in vista della scadenza delle 16,
quando e' attesa da parte di Governo e Cai una risposta
definitiva dei sindacati al piano per Alitalia.
Zam-Y-dm-

(RADIOCOR) 18-09-08 09:28:39 (0062) 3 NNNN

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Questi non capiscono l'italiano... devono dire Si o No entro le 15:50.
Pretendono pure di fare il piano industriale...
 
Stato
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