*** Alitalia/Report aggiornamento lettera pubblicata da AC ***


Re: Alitalia al centro di un'inchiesta di Report in onda il 2 dicembre

Ma questo è roba vecchia ed è finto ... ieri ci han chiuso una simpatica discussione, cominciata sull'età delle av americane e slittata sulla veridicità di quanto contenuto in questo video ... pensavo avessi qualcosa di più scottante !

Pensa, testimoni FR giurano che ora è tutto cambiato !

Ma pensa te!!!
 
Re: Alitalia al centro di un'inchiesta di Report in onda il 2 dicembre

Non me la sono mica presa ...
Però non puoi sapere se e quanto la cosa mi possa riguardare : magari moglie, figlio o figlia lavorano in FR ... this is why ...
 
Re: Alitalia al centro di un'inchiesta di Report in onda il 2 dicembre

tu del contrario?
quindi partiamo dal presupposto che tutti commettano reati, che dobbiamo poi di volta in volta smentire?
in base a tale assunto, è quindi vero che tu sei un ladro?

Il confine è molto sottile ... spesso se vieni " giudicato " da un dirigente risulti colpevole, se vieni " giudicato " da un professionista del settore vieni assolto .
Le contingenze in questo settore sono tante e le motivazioni che possono spingerti a imbarcare una quantità di carburante superiore al tabellare altrettante .
Pressioni ne arrivano da ogni direzione, minacce magari non pubbliche !
Poco meno che ufficiali, ma molto più che riferite da radio cockpit o radio galley

gran giro di parole, sotto vuoto spinto. fanno, o non fanno minacce?
chi ti ha spiegato come funziona ha un tantinello di esperienza e conoscenza più di te del pilotaggio. puoi confutare ciò che dice?
 
Re: Alitalia al centro di un'inchiesta di Report in onda il 2 dicembre

Resta comunque il fatto che una Fuel Policy attenta viene attuata da sempre in compagnie come Ryanair , che da questo punto di vista ha una gestione oculata di tutto .
Un aereo con troppo carburante "in più" nella fase di salita è più pesante, quindi consuma di più di uno più leggero e , per quanto infinitesimale sia lo spreco se lo moltiplichiamo per tutti gli aerei della flotta alla fine dell'anno otteniamo numeri di tutto rispetto . Se poi ci aggiungiamo discorsi relativi all'inquinamento poi ...

Da volatile ritengo che i piloti debbano essere lasciati liberi di decidere senza pressioni, con le loro capacità discrezionali e gestionali intatte e solo di fronte a ingiustificate azioni ci debba essere un "interessamento-intervento" . Monitorare è diverso da tenere sotto schiaffo ! Ci vuole poco a bruciare 200 kg di kerosene con 2 o 3 sgassate a terra senza motivo apparente ... quindi ben vengano economie di scala .

C'è chi la fuel policy che citi l'ha sempre usata e chi l'ha implementata in tempi più o meno recenti spargendo il terrore tra coloro che erano abituati (penso e spero che siano una minoranza) ad arrotondare o convinti del fatto che, cito, l'unica volta in cui il carburante è troppo è quando si è in fiamme.

Le "sgassate" a cui fai riferimento, se un sistema di monitoraggio funziona come dovrebbe, vengono comunque rilevate, dato che verrebbero notati dei picchi che si discostano dalle medie e, probabilmente, se questi picchi sono associati allo stesso Comandante ci sarà occasione per dei chiarimenti. Gli stessi sistemi di monitoraggio possono rilevare, as esempio, come e quanto hai usato i reversers, quando hai spento un motore in rullaggio, in che modo hai effettuato una discesa, praticamente nulla resta confinato al cockpit. A differenza di parecchi anni fa, quando alcuni dati venivano estratti in caso di investigazioni o di controlli mirati, ora basta regolare alcuni parametri del Flight Data Monitoring, lavoro che anche uno studente può fare, e al termine dell'ispezione giornaliera c'è la fotografia di tutto ciò che è avvenuto durante ogni volo.

Credo che nessuno, ma forse non è citato nelle riviste aeronautiche mensili che ho avuto modo di leggere, sia così stupido da redarguire un pilota che ha imbarcato carburante per mezz'ora o anche più di autonomia quando a destinazione erano previsti temporali o vento al traverso prossimo ai limiti. Troverei invece lecito il chiarire le motivazioni dell'aver arrotondato alla tonnellata (o ai cinquecento chili) superiore trovandosi a destinazione, facciamo dopo 7 ore, con 4 minuti in più di autonomia visto che una parte di quello che ha preso in più se lo è bruciato a causa del peso più alto, consdierando che il consumo è maggiore per tutto il volo e non solo durante la salita. Se vogliamo mettiamo poi in conto anche il fattore emissioni. Nelle stesse riviste ho letto di gente abituata ad imbarcare extra perché "prevede" di avere un livello più basso, "prevede" traffico a destinazione, "prevede" temporali in rotta che non sono sulle carte meteo, diciamo un popolo di previsori che avrebbero un futuro assicurato nel campo dell'astrologia nel caso che la Compagnia fallisse.

A mio avviso è palese che chi è stato abituato a fare i propri comodi alla richiesta delle ragioni per cui non usa una policy che fa risparmiare ma butta inutilmente soldi senza trarre alcun guadagno "si senta minacciato" (probabilmente perché confonde una legittima "richiesta di informazioni" con "pressioni") e corra a chiamare la Gabanelli.
 
Re: Alitalia al centro di un'inchiesta di Report in onda il 2 dicembre

Tutto molto chiaro jtstream. Però dai A Londra anche con CAVOK qualche chiletto in più non ce lo metti?:D

Infatti è raccomandato, non dalle Compagnie, ma dai documenti ufficiali UK, di avere 20 minuti di holding fuel, e questo in genere è già previsto dal piano di volo, poi se vuoi aggiungere 20 minuti ai 20 che già hai è un'altra storia.
 
Re: Alitalia al centro di un'inchiesta di Report in onda il 2 dicembre

quindi partiamo dal presupposto che tutti commettano reati, che dobbiamo poi di volta in volta smentire?
in base a tale assunto, è quindi vero che tu sei un ladro?



gran giro di parole, sotto vuoto spinto. fanno, o non fanno minacce?
chi ti ha spiegato come funziona ha un tantinello di esperienza e conoscenza più di te del pilotaggio. puoi confutare ciò che dice?

Nel tuo mondo di bianco o nero, usa cinquanta sfumature di grigio ...
Ci sono compagnie e compagnie . In alcune si in altre no .
 
Re: Alitalia al centro di un'inchiesta di Report in onda il 2 dicembre

C'è chi la fuel policy che citi l'ha sempre usata e chi l'ha implementata in tempi più o meno recenti spargendo il terrore tra coloro che erano abituati (penso e spero che siano una minoranza) ad arrotondare o convinti del fatto che, cito, l'unica volta in cui il carburante è troppo è quando si è in fiamme.

Le "sgassate" a cui fai riferimento, se un sistema di monitoraggio funziona come dovrebbe, vengono comunque rilevate, dato che verrebbero notati dei picchi che si discostano dalle medie e, probabilmente, se questi picchi sono associati allo stesso Comandante ci sarà occasione per dei chiarimenti. Gli stessi sistemi di monitoraggio possono rilevare, as esempio, come e quanto hai usato i reversers, quando hai spento un motore in rullaggio, in che modo hai effettuato una discesa, praticamente nulla resta confinato al cockpit. A differenza di parecchi anni fa, quando alcuni dati venivano estratti in caso di investigazioni o di controlli mirati, ora basta regolare alcuni parametri del Flight Data Monitoring, lavoro che anche uno studente può fare, e al termine dell'ispezione giornaliera c'è la fotografia di tutto ciò che è avvenuto durante ogni volo.

Credo che nessuno, ma forse non è citato nelle riviste aeronautiche mensili che ho avuto modo di leggere, sia così stupido da redarguire un pilota che ha imbarcato carburante per mezz'ora o anche più di autonomia quando a destinazione erano previsti temporali o vento al traverso prossimo ai limiti. Troverei invece lecito il chiarire le motivazioni dell'aver arrotondato alla tonnellata (o ai cinquecento chili) superiore trovandosi a destinazione, facciamo dopo 7 ore, con 4 minuti in più di autonomia visto che una parte di quello che ha preso in più se lo è bruciato a causa del peso più alto, consdierando che il consumo è maggiore per tutto il volo e non solo durante la salita. Se vogliamo mettiamo poi in conto anche il fattore emissioni. Nelle stesse riviste ho letto di gente abituata ad imbarcare extra perché "prevede" di avere un livello più basso, "prevede" traffico a destinazione, "prevede" temporali in rotta che non sono sulle carte meteo, diciamo un popolo di previsori che avrebbero un futuro assicurato nel campo dell'astrologia nel caso che la Compagnia fallisse.

A mio avviso è palese che chi è stato abituato a fare i propri comodi alla richiesta delle ragioni per cui non usa una policy che fa risparmiare ma butta inutilmente soldi senza trarre alcun guadagno "si senta minacciato" (probabilmente perché confonde una legittima "richiesta di informazioni" con "pressioni") e corra a chiamare la Gabanelli.

INECCEPIBILE ! Grazie Jtstream
 
Re: Alitalia al centro di un'inchiesta di Report in onda il 2 dicembre

C'è chi la fuel policy che citi l'ha sempre usata e chi l'ha implementata in tempi più o meno recenti spargendo il terrore tra coloro che erano abituati (penso e spero che siano una minoranza) ad arrotondare o convinti del fatto che, cito, l'unica volta in cui il carburante è troppo è quando si è in fiamme.

Le "sgassate" a cui fai riferimento, se un sistema di monitoraggio funziona come dovrebbe, vengono comunque rilevate, dato che verrebbero notati dei picchi che si discostano dalle medie e, probabilmente, se questi picchi sono associati allo stesso Comandante ci sarà occasione per dei chiarimenti. Gli stessi sistemi di monitoraggio possono rilevare, as esempio, come e quanto hai usato i reversers, quando hai spento un motore in rullaggio, in che modo hai effettuato una discesa, praticamente nulla resta confinato al cockpit. A differenza di parecchi anni fa, quando alcuni dati venivano estratti in caso di investigazioni o di controlli mirati, ora basta regolare alcuni parametri del Flight Data Monitoring, lavoro che anche uno studente può fare, e al termine dell'ispezione giornaliera c'è la fotografia di tutto ciò che è avvenuto durante ogni volo.

Credo che nessuno, ma forse non è citato nelle riviste aeronautiche mensili che ho avuto modo di leggere, sia così stupido da redarguire un pilota che ha imbarcato carburante per mezz'ora o anche più di autonomia quando a destinazione erano previsti temporali o vento al traverso prossimo ai limiti. Troverei invece lecito il chiarire le motivazioni dell'aver arrotondato alla tonnellata (o ai cinquecento chili) superiore trovandosi a destinazione, facciamo dopo 7 ore, con 4 minuti in più di autonomia visto che una parte di quello che ha preso in più se lo è bruciato a causa del peso più alto, consdierando che il consumo è maggiore per tutto il volo e non solo durante la salita. Se vogliamo mettiamo poi in conto anche il fattore emissioni. Nelle stesse riviste ho letto di gente abituata ad imbarcare extra perché "prevede" di avere un livello più basso, "prevede" traffico a destinazione, "prevede" temporali in rotta che non sono sulle carte meteo, diciamo un popolo di previsori che avrebbero un futuro assicurato nel campo dell'astrologia nel caso che la Compagnia fallisse.

A mio avviso è palese che chi è stato abituato a fare i propri comodi alla richiesta delle ragioni per cui non usa una policy che fa risparmiare ma butta inutilmente soldi senza trarre alcun guadagno "si senta minacciato" (probabilmente perché confonde una legittima "richiesta di informazioni" con "pressioni") e corra a chiamare la Gabanelli.

Veramente un gran bell'intervento!
 
Re: Alitalia al centro di un'inchiesta di Report in onda il 2 dicembre

C'è chi la fuel policy che citi l'ha sempre usata e chi l'ha implementata in tempi più o meno recenti spargendo il terrore tra coloro che erano abituati (penso e spero che siano una minoranza) ad arrotondare o convinti del fatto che, cito, l'unica volta in cui il carburante è troppo è quando si è in fiamme.

Le "sgassate" a cui fai riferimento, se un sistema di monitoraggio funziona come dovrebbe, vengono comunque rilevate, dato che verrebbero notati dei picchi che si discostano dalle medie e, probabilmente, se questi picchi sono associati allo stesso Comandante ci sarà occasione per dei chiarimenti. Gli stessi sistemi di monitoraggio possono rilevare, as esempio, come e quanto hai usato i reversers, quando hai spento un motore in rullaggio, in che modo hai effettuato una discesa, praticamente nulla resta confinato al cockpit. A differenza di parecchi anni fa, quando alcuni dati venivano estratti in caso di investigazioni o di controlli mirati, ora basta regolare alcuni parametri del Flight Data Monitoring, lavoro che anche uno studente può fare, e al termine dell'ispezione giornaliera c'è la fotografia di tutto ciò che è avvenuto durante ogni volo.

Credo che nessuno, ma forse non è citato nelle riviste aeronautiche mensili che ho avuto modo di leggere, sia così stupido da redarguire un pilota che ha imbarcato carburante per mezz'ora o anche più di autonomia quando a destinazione erano previsti temporali o vento al traverso prossimo ai limiti. Troverei invece lecito il chiarire le motivazioni dell'aver arrotondato alla tonnellata (o ai cinquecento chili) superiore trovandosi a destinazione, facciamo dopo 7 ore, con 4 minuti in più di autonomia visto che una parte di quello che ha preso in più se lo è bruciato a causa del peso più alto, consdierando che il consumo è maggiore per tutto il volo e non solo durante la salita. Se vogliamo mettiamo poi in conto anche il fattore emissioni. Nelle stesse riviste ho letto di gente abituata ad imbarcare extra perché "prevede" di avere un livello più basso, "prevede" traffico a destinazione, "prevede" temporali in rotta che non sono sulle carte meteo, diciamo un popolo di previsori che avrebbero un futuro assicurato nel campo dell'astrologia nel caso che la Compagnia fallisse.

A mio avviso è palese che chi è stato abituato a fare i propri comodi alla richiesta delle ragioni per cui non usa una policy che fa risparmiare ma butta inutilmente soldi senza trarre alcun guadagno "si senta minacciato" (probabilmente perché confonde una legittima "richiesta di informazioni" con "pressioni") e corra a chiamare la Gabanelli.

Game, set, match.
 
Re: Alitalia al centro di un'inchiesta di Report in onda il 2 dicembre

La fortuna di avere professionisti come Jtstream sul forum è un asset assolutamente unico di AC. In due post ha polverizzato le prime due pagine di idiozie.

provocando anche conversioni lungo la strada:D

Infatti io ne approfitto con una domanda da profano ignorante.

Se mi appresto ad effettuare un viaggio in macchina solitamente non pianifico se non in maniera spannometrica il carburante.
Questo perchè, casi particolari a parte tipo su una Parigi-Dakar, prevedo che se mi troverò lungo il tragitto ad intaccare la riserva potrò sempre fermarmi e rifornire, o fare autostop e conoscere gente nuova, simpatica e disponibile.
Come mi preoccupo poco dei minimi, però, mi preoccupo poco anche dei massimi: se ho imbarcato meno carburante del necessario potrò fermarmi a rifornire, mentre se ne ho imbarcato di più del necessario mi ritroverò una rimanenza utile per il prossimo viaggio.

Quello che non capisco, quindi, è la differenza con l'aereo.
Nel caso dei minimi, ovviamente, il problema si pone perchè non mi posso fermare a rifornire.
Ma nel caso dei massimi il problema qual è?
Solo e solamente il fatto che per trasportare quel "di più" che non ho utilizzato ho sprecato inutilmente altro carburante, che nel caso di un aereo significa migliaia di euro?
[ovviamente mi riferisco ad un "di più" figlio di una poco accorta pianificazione, non ai vari minimi imposti dalle normative]
 
Re: Alitalia al centro di un'inchiesta di Report in onda il 2 dicembre

Aspettando una grande risposta di rantax o Jetstream di primo "acchitto" mi viene da pensare che la penetrazione nel fluido gassoso come l'aria genera un attrito diverso da un veicolo collegato con il terreno (resistenza al rotolamento degli pneumatici).
Nel secondo caso, il portare peso in più si tramuta in un consumo carburante maggiore ma quasi "trascurabile ed in impercettibile" se consideri che l'andatura di un auto è soggetta a continue variazioni dell'FF (fuel flow, immissione di carburante nei cilindri e quindi consumo quasi mai costante).
Cosa diversa fa un aereo, che già viaggia in un altro tipo di attrito e che invece tende a mantenere l'andatura costante per tutto il viaggio (senza frenate o accelerazioni continue). A questo punto non è più trascurabile il kg in più che bruci a differenza del tuo sporadico viaggio annuale in quanto il "peso" in più te lo porti costantemente dietro con conseguente aumento del consumo che poi va moltiplicato x volte l'anno.
Spero di non aver sparato troppe cavolate eh!
 
Re: Alitalia al centro di un'inchiesta di Report in onda il 2 dicembre

Aless,il discorso di base é molto semplice: anche nell' auto come nell' aereo a maggior peso corrisponde maggior consumo, quello che é diverso é l'uso del mezzo che ne fai e l'attenzione e l' incidenza del fattore "costo del carburante", quello che per te é trascurabile, per una compagnia aerea é un fattore ove risparmiare.
 
Re: Alitalia al centro di un'inchiesta di Report in onda il 2 dicembre

Infatti io ne approfitto con una domanda da profano ignorante.

Se mi appresto ad effettuare un viaggio in macchina solitamente non pianifico se non in maniera spannometrica il carburante.
Questo perchè, casi particolari a parte tipo su una Parigi-Dakar, prevedo che se mi troverò lungo il tragitto ad intaccare la riserva potrò sempre fermarmi e rifornire, o fare autostop e conoscere gente nuova, simpatica e disponibile.
Come mi preoccupo poco dei minimi, però, mi preoccupo poco anche dei massimi: se ho imbarcato meno carburante del necessario potrò fermarmi a rifornire, mentre se ne ho imbarcato di più del necessario mi ritroverò una rimanenza utile per il prossimo viaggio.

Quello che non capisco, quindi, è la differenza con l'aereo.
Nel caso dei minimi, ovviamente, il problema si pone perchè non mi posso fermare a rifornire.
Ma nel caso dei massimi il problema qual è?
Solo e solamente il fatto che per trasportare quel "di più" che non ho utilizzato ho sprecato inutilmente altro carburante, che nel caso di un aereo significa migliaia di euro?
[ovviamente mi riferisco ad un "di più" figlio di una poco accorta pianificazione, non ai vari minimi imposti dalle normative]
Sono due cose che non si possono paragonare perchè i rapporti tra massa totale, peso del solo carburante, carico pagante ecc. sono molto diversi. Io non sono un pilota o un esperto di aviazione, ma ad esempio un B777 ha un peso massimo al decollo che si avvicina alle 300t composto per circa la metà...dal pieno! In pratica un aereo col pieno brucia carburante per trasportare carburante e a vuoto pesa all'incirca come il jet a1 che può contenere. La tua auto (poniamo che pesi 1,5t)invece può contenere circa 50kg di benzina: ovvero 1/30 del peso di essa. Questi pochi dati fanno capire che le due situazioni non hanno niente in comune.
 
Re: Alitalia al centro di un'inchiesta di Report in onda il 2 dicembre

Infatti io ne approfitto con una domanda da profano ignorante.

Se mi appresto ad effettuare un viaggio in macchina solitamente non pianifico se non in maniera spannometrica il carburante.
Questo perchè, casi particolari a parte tipo su una Parigi-Dakar, prevedo che se mi troverò lungo il tragitto ad intaccare la riserva potrò sempre fermarmi e rifornire, o fare autostop e conoscere gente nuova, simpatica e disponibile.
Come mi preoccupo poco dei minimi, però, mi preoccupo poco anche dei massimi: se ho imbarcato meno carburante del necessario potrò fermarmi a rifornire, mentre se ne ho imbarcato di più del necessario mi ritroverò una rimanenza utile per il prossimo viaggio.

Quello che non capisco, quindi, è la differenza con l'aereo.
Nel caso dei minimi, ovviamente, il problema si pone perchè non mi posso fermare a rifornire.
Ma nel caso dei massimi il problema qual è?
Solo e solamente il fatto che per trasportare quel "di più" che non ho utilizzato ho sprecato inutilmente altro carburante, che nel caso di un aereo significa migliaia di euro?
[ovviamente mi riferisco ad un "di più" figlio di una poco accorta pianificazione, non ai vari minimi imposti dalle normative]

Lo hai sprecato perché essendo l'aereo più pesante il consumo è superiore.

Non è propriamente vero che in aereo non puoi fermarti a rifornire. Ciò che le Compagnie hanno sicuramente considerato nell'implementare una fuel policy di carburante minimo, quando possible, è che potrebbe esserci un aumento del numero di dirottamenti nel caso che per ragioni varie, ad esempio livelli di volo assegnati diversi da quelli ottimali, il volo si trovi nelle condizioni di arrivare a destinazione con una quantità di carburante inferiore a quella minima richiesta. Ciò fa parte dell'analisi dei rischi che vanno ben al di là delle competenze del pilota che continuerà a strapparsi i capelli ogni qualvolta atterra con una quantità di carburante prossima a quella minima per poter dirottare ma che comunque è legale.
I numeri non si possono discutere e nel caso che in un qualunque punto del volo non ci fossero le condizioni per continuare, viene considerato il dirottamento di cui la Compagnia pagherà le conseguenze, essendo l'artefice della policy del volare con il carburante minimo quando possibile. Ciò non significa che se in un volo della durata di 10 ore a 3 ore dal decollo i calcoli dicono che questo non arriverà a destinazione con il minimo legale il volo debba dirottare immediatamente, ma l'Operativo potrà suggerire dove farlo dirottare in funzione della convenienza (per la Compagnia) e di altri svariati fattori, così come potrebbe essere possibile che lo scalo avvenga molto prima di quanto uno pensi per gli stessi motivi di convenienza qualora sia stabilito senza ombra di dubbio che il volo non avrà carburante in quantità legale una volta prossimo alla destinazione pianificata. Al di sopra di tutto resta comunque la decisione dei piloti.
Nessuno crocifiggerà i piloti nel caso questi dirottino perché la quantità di carburante a bordo non è sufficiente per continuare il volo nella legalità, dato che la fuel policy è decisa da qualcuno (che non è il pilota) che si assume responsabilità e meriti, in base ai risultati ottenuti. D'altronde è questione di considerare quanto costa un numero X di potenziali dirottamenti nel corso dell'anno per effettuare rifornimenti e quanto invece costa portarsi ad ogni volo quella quantità che mette tutti nelle condizioni di non essere mai a corto di carburante, e nel caso di Compagnie medie/grandi, si parla di milioni di € ogni anno.
Poi è ovvio che è compito dei piloti nel caso che qualcosa non andasse come previsto, tipo restrizioni di quota, variazioni di rotta, ecc., trovare delle soluzioni per risparmiare carburante lungo la rotta (ad esempio quando possibile variare la velocità per ottenere la massima autonomia o negoziare dei tagli di rotta per compensare il consumo non previsto). Almeno questo i computers per adesso non lo fanno ed è anche uno dei motivi per cui non percepiscono lo stipendio.
 
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Re: Alitalia al centro di un'inchiesta di Report in onda il 2 dicembre

Signori, grazie mille a tutti.