Alitalia, via all'intesa bipartisan
Prestito da 100 milioni. Berlusconi: per Air France parlerò con Sarkozy
Un vertice tra Enrico Letta e Gianni Letta L'ipotesi di un decreto per varare il finanziamento da 100 milioni a favore della compagnia, ma a tassi di mercato
ROMA — Un decreto bipartisan per allungare la vita a Alitalia forse attraverso una linea di credito, probabilmente, da 100 milioni, a tassi di mercato che il Tesoro attiverebbe a favore della compagnia, a brevissimo termine. Sotto la lente dell'Ue. Il governo Prodi lo emanerebbe la prossima settimana. Il governo Berlusconi lo dovrebbe convertire entro i successivi 60 giorni.
È questo il patto uscito dall'incontro tra il sottosegretario Enrico Letta, insieme con il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli e il sottosegretario all'Economia, Massimo Tononi, e i consiglieri di Berlusconi, Gianni Letta e Bruno Ermolli. In una parola l'esecutivo uscente manterrebbe in vita Alitalia, escludendone il commissariamento, purché il governo entrante s'impegni a privatizzare al più presto. Il tempo così guadagnato servirebbe a trovare una soluzione. Francese.
Berlusconi starebbe seriamente provando a convincere Air France a tornare al tavolo, al punto da offrire la propria mediazione con l'Eliseo: «È un'ipotesi di cui si può discutere e di cui sarò lieto di discutere una volta che avrò l'incarico e che sarò a Palazzo Chigi anche con il presidente francese Nicolas Sarkozy» ha detto ieri. Ma l'ipotesi francese sarebbe fortemente osteggiata dal Carroccio. «Alitalia deve fare una sola cosa — ha detto ieri il leghista Roberto Maroni —: liberare gli slot a Malpensa». La condizione è tra le più indigeste per Air France-Klm: si tratta di mettere a disposizione i diritti di traffico che prima erano operati su Malpensa e che l'Enac (organismo che regola l'aviazione civile) ha trasferito a Fiumicino. Per i francesi significa concedere a un avversario, tipo Lufthansa, di farle concorrenza in Italia. Da Malpensa. Letta e Letta si vedranno la prossima settimana. In mancanza di aperture di Air France- Klm, si tornerà all'ipotesi del commissariamento, che in teoria aprirebbe le porte alla cordata italiana, al momento però molto debole. Mancherebbe infatti il completamento di un'alleanza internazionale: Lufthansa non sarebbe disposta a fare da socio di minoranza. Quanto alla russa Aeroflot, ieri ha detto di non essere interessata a un «rientro in gara». Ma di questo parleranno oggi in Sardegna Berlusconi e il presidente russo Vladimir Putin.
Antonella Baccaro
18 aprile 2008
Corriere della Sera
Prestito da 100 milioni. Berlusconi: per Air France parlerò con Sarkozy
Un vertice tra Enrico Letta e Gianni Letta L'ipotesi di un decreto per varare il finanziamento da 100 milioni a favore della compagnia, ma a tassi di mercato
ROMA — Un decreto bipartisan per allungare la vita a Alitalia forse attraverso una linea di credito, probabilmente, da 100 milioni, a tassi di mercato che il Tesoro attiverebbe a favore della compagnia, a brevissimo termine. Sotto la lente dell'Ue. Il governo Prodi lo emanerebbe la prossima settimana. Il governo Berlusconi lo dovrebbe convertire entro i successivi 60 giorni.
È questo il patto uscito dall'incontro tra il sottosegretario Enrico Letta, insieme con il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli e il sottosegretario all'Economia, Massimo Tononi, e i consiglieri di Berlusconi, Gianni Letta e Bruno Ermolli. In una parola l'esecutivo uscente manterrebbe in vita Alitalia, escludendone il commissariamento, purché il governo entrante s'impegni a privatizzare al più presto. Il tempo così guadagnato servirebbe a trovare una soluzione. Francese.
Berlusconi starebbe seriamente provando a convincere Air France a tornare al tavolo, al punto da offrire la propria mediazione con l'Eliseo: «È un'ipotesi di cui si può discutere e di cui sarò lieto di discutere una volta che avrò l'incarico e che sarò a Palazzo Chigi anche con il presidente francese Nicolas Sarkozy» ha detto ieri. Ma l'ipotesi francese sarebbe fortemente osteggiata dal Carroccio. «Alitalia deve fare una sola cosa — ha detto ieri il leghista Roberto Maroni —: liberare gli slot a Malpensa». La condizione è tra le più indigeste per Air France-Klm: si tratta di mettere a disposizione i diritti di traffico che prima erano operati su Malpensa e che l'Enac (organismo che regola l'aviazione civile) ha trasferito a Fiumicino. Per i francesi significa concedere a un avversario, tipo Lufthansa, di farle concorrenza in Italia. Da Malpensa. Letta e Letta si vedranno la prossima settimana. In mancanza di aperture di Air France- Klm, si tornerà all'ipotesi del commissariamento, che in teoria aprirebbe le porte alla cordata italiana, al momento però molto debole. Mancherebbe infatti il completamento di un'alleanza internazionale: Lufthansa non sarebbe disposta a fare da socio di minoranza. Quanto alla russa Aeroflot, ieri ha detto di non essere interessata a un «rientro in gara». Ma di questo parleranno oggi in Sardegna Berlusconi e il presidente russo Vladimir Putin.
Antonella Baccaro
18 aprile 2008
Corriere della Sera