Alitalia, la trattativa minuto per minuto


Stato
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Citazione:Messaggio inserito da Nicola_LIMF


Evidentemente cambia opinione con una certa facilità. Io purtroppo - e lo dico senza polemica alcuna nei confronti di chi vede con favore questa sua uscita - ci vedo davvero poco da ridere...
No guarda, è qualcuno qui che aveva detto così...io non gliel'ho mai sentito dire a Berlusconi "Ok va bene AF"
 
Prato non ha mai potuto vedere l'offerta AP ...perche Padoa -Schioppa lo portava alle riunioni con gli occhi bendati[}:)][}:)]

ROMA - L’offerta di Air France-Klm allo stato attuale è «prendere o lasciare», ma al contrario di quelle di possibili cordate, è «industrialmente solida». Lo ha affermato ai sindacati il presidente di Alitalia Maurizio Prato durante l’incontro in corso alla Magliana. «Effettivamente - ha detto Prato - la trattativa con Air France-Klm è, ad ora, "prendere o lasciare" ma la loro offerta è industrialmente solida al contrario di quella di possibili cordate appoggiate dalle banche che poi farebbero gravare il dedito sull’azienda. Dove sono - ha aggiunto Prato - le offerte di queste cordate strillate sulla stampa ma mai pervenute in azienda?».
 
Veramente lo scorso 4 Marzo nel salotto di Vespa aveva affermato proprio quello. Parlando anche di eventuale contributo dello stato in perfetta logica statalista e dirigista.
 
20/3/2008 (7:13) - RETROSCENA - INTERVENTO D'EMERGENZA CONDIVISO
E il governo pensa
al fallimento pilotato
Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa
+ Spinetta: "Pronti a rilanciare Alitalia"
+ Il Cavaliere sogna la cordata italiana UGO MAGRI
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Alitalia, scontri tra polizia e manifestanti

L’accordo bipartisan convince anche Marcegaglia
AUGUSTO MINZOLINI
ROMA
L’aria intorno al Palazzo si sta facendo pesante. Sulla trattativa Alitalia si stanno addensando le nubi di una tempesta che potrebbe caratterizzare l’ultima fase della campagna elettorale. Sparano sul governo da destra e da sinistra e cominciano a circolare i primi veleni. «Alle condizioni di Air France - osserva Giampiero Cantoni, consigliere di Silvio Berlusconi sull’argomento - l’Alitalia può essere acquistata da una cordata di imprenditori italiani. Il problema della compagnia è il personale. Con un taglio di 7 mila posti di lavoro l’affare lo possiamo fare anche io e lei. Quello di Prodi è un regalo. Lui è un esperto in materia. Basta ricordare la trattativa per la Sme con De Benedetti». Sull’altro versante, quello della sinistra massimalista, il capogruppo dei Verdi, Angelo Bonelli, dà voce a una diceria che circola in quegli ambienti. «Ci sono - confida - tante banche Usa tra i creditori di Alitalia e la ricaduta per Tommaso Padoa Schioppa potrebbe essere la presidenza dell’Fmi».

Insomma, l’armamentario da usare contro i due fautori della vendita ad Air France è già pronto: la Sme, i rapporti con la Goldman Sachs e con il mondo delle banche d’affari per il Professore; le strette relazioni con la finanza internazionale per Tps. Sono argomenti che vengono solo ventilati, gettati là. Racchiusi in un aggettivo «opaco» con cui molti giudicano la trattativa: da Silvio Berlusconi, a Fausto Bertinotti al mecenate del Pd di Veltroni, Carlo De Benedetti. «È stata un’asta opaca e senza trasparenza - spiega il Cavaliere - addirittura per alcuni aspetti contro la legge. Ad esempio i dati sulla situazione di Alitalia sono stati forniti ad Air France ma non ad Air One. Lo stesso vale per le condizioni: quelle fatte ad Air One erano inaccettabili, quelle ad Air France più favorevoli. Di fatto, una svendita. Come con la Sme. Prodi ha messo un suo intimo dell’Iri a seguire la vicenda come aveva fatto in altre situazioni. A questo punto la trattativa con Air France è finita, visto che in Francia sono abituati a pensare che il governo è una cosa seria, non come da noi. E non si metterebbero mai contro il prossimo governo. La strada è quella di una cordata italiana, capeggiata da Air One, a cui potrebbero partecipare diversi imprenditori. Tutti con la stessa quota. Potrebbero essere interessati anche i miei figli».

Se gli stracci ancora non volano poco ci manca. Ieri in Consiglio dei ministri lo scontro è stato duro. La sinistra è andata all’attacco. Il ministro degli affari sociali, Paolo Ferrero, ha accusato il governo «di aver svenduto la compagnia di bandiera infischiandosene del posto di lavoro di migliaia di lavoratori». Quello dei Trasporti, Alessandro Bianchi, sia pure in modo più garbato ha ricordato a Tps le parole di un mese fa: «La proposta di Air France doveva essere di gran lunga la migliore. Ma a quanto pare lei si è sbagliato. E a queste condizioni non capisco perché l’Italia deve rinunciare ad una compagnia di bandiera». Nella riunione c’erano ancora gli echi dei dubbi espressi dal vicepremier Francesco Rutelli nel consiglio dei ministri precedente sempre in difesa dell’italianità. Con Prodi e Tps si sono schierati i vari Amato, Bersani, Parisi, ma più con il silenzio che a parole. Mentre D’Alema sponsor politico della cordata sconfitta, quella di Air One, si è dileguato dalla riunione ancor prima che la questione fosse discussa.

Del resto non è che il Consiglio dei ministri dovesse prendere una decisione. Quello che doveva fare il governo l’ha già fatto con il parere del Tesoro a favore dell’accordo con Air France. Solo che più passano i giorni e più la questione sta diventando rovente. Forse proprio per questo Prodi ha colto l’occasione per difendersi. «La proposta di Air France - ha spiegato - è seria. I nostri interlocutori hanno analizzato i tentativi precedenti di salvataggio a cominciare da quello di Cimoli che, parole di Berlusconi del 2006, doveva riportare in un anno la compagnia in utile. Tutti sanno com’è andata a finire. L’Air France è stata l’unica offerta valida: un’intesa tra Alitalia e Air One sarebbe stata la somma di due debolezze. Ora abbiamo di fronte o la vendita o il fallimento. Ma in questo caso, lo dico alla sinistra e al sindacato, chi dovesse intervenire dopo avrebbe la possibilità di avere la mano ancora più pesante sull’occupazione. Purtroppo in questa storia i partiti stanno facendo la loro campagna elettorale sulla pelle di un’azienda». Poi, per dare una risposta ai veleni che circolano il Professore ha spiegato: «Se oggi o domani gli imprenditori italiani di cui si parla facessero un’opa su Alitalia - il costo delle azioni è anche favorevole - e ci presentassero un loro piano industriale noi saremmo apertissimi. Con Air-France non c’è una trattativa blindata».

Fin qui in consiglio dei ministri. Poi con il presidente di Air-France- Klm, Jean Ciryl Spinetta. Il primo problema lo ha posto proprio quest’ultimo: «La situazione è già difficile, se poi devo fare i conti con il prossimo premier che mi fa la faccia feroce tutti i giorni diventa insostenibile. Debbo rifletterci su». Una riflessione a cui il Professore ha aggiunto un corollario: «Proprio per questo deve migliorare l’offerta innanzitutto sul piano occupazionale verso il sindacato. Eppoi perché anche noi messi alle strette potremmo essere costretti al commissariamento».

Siamo, quindi, alla tradizionale pausa di riflessione. Una pausa che però potrebbe azzerare tutta la trattativa e mettere parola fine all’accordo con Air France: Berlusconi, infatti, continua a caldeggiare una cordata italiana. Ieri sera ha inserito nel novero anche Air One. E sulla bocca del coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi, come su quelle del «vice» di Veltroni, Franceschini, e del braccio destro di Rutelli, Gentiloni, è tornata l’ipotesi di una «soluzione bipartisan». Lo strumento potrebbe essere quello del commissariamento ricorrendo alla legge Marzano-Prodi, la stessa usata per salvare la Parmalat: i libri di Alitalia non sarebbero portati in tribunale ma si tenterebbe un piano di rilancio ristrutturando rigorosamente l’azienda. Per farlo ci sarebbe, però, bisogno di nuovi capitali. Appunto, della cordata italiana di cui parla il Cavaliere.
 
Citazione:Messaggio inserito da bareise

Berlusconi rilancia AirOne
"Nella cordata anche i miei figli"

[:0][:0]Spinetta dovrebbe ritirarsi ( non avrebbe appoggio nuovo governo )
Vi sembra possibile???

che pessima figura per l'Italia
ci mancava questo
provate a pensare come ci vedono dall'estero .

il candidato premier , dopo aver fatto finta di niente per gli 2 anni non partecipando alla gara un mese prima delle elezioni viene fuori che compra lui AZ .

Poteva comprarla subito visto che perdendo circa 350mln di euro all'anno avrebbe fatto risprmiare almeno 700mln .

Però non dimentichiamo che Cimoli il campione che ha ridotto così AZ lo ho incaricato lui e il suo partito .E tra l'altro anche quelli prima di Cimolone erano figli suoi e della lega .
Il pastrocchio di MXP LIN è stato intrepretato nella sapiente maniera che sappiamo dal fido Formigoni e dal sindaco di Milano .
Difatto negli ultimi dieci anni ha avuto tutti suoi uomini nelle stanze dei bottoni .
I risultati sono questi .

E adesso un mese prima delle elezioni viene a dire che compra lui AZ .

Altro che spazzatura .
L'ennesima figuraccia per l'Italia
 
Citazione:Messaggio inserito da I-VALE

Veramente lo scorso 4 Marzo nel salotto di Vespa aveva affermato proprio quello. Parlando anche di eventuale contributo dello stato in perfetta logica statalista e dirigista.

Non ho particolare interessi a difendere chicchessia, ma c'è da dire che il piano di Air France è uscito allo scoperto solo ora, facendo cambiare opinione a più di qualcuno
 
Citazione:Messaggio inserito da I-VALE

Veramente lo scorso 4 Marzo nel salotto di Vespa aveva affermato proprio quello. Parlando anche di eventuale contributo dello stato in perfetta logica statalista e dirigista.
Non mi sembra abbia mai detto che AF andasse bene punto, ma sempre con 100 se se se...
 
Citazione:Messaggio inserito da carloz


Non ho particolare interessi a difendere chicchessia, ma c'è da dire che il piano di Air France è uscito allo scoperto solo ora, facendo cambiare opinione a più di qualcuno

quoto, del resto anche io in linea di preincipio sarei stato favorevole a un piano le cui uniche informazioni disponibili sembravano una buona soluzione, peccato che sono poi state del tutto disattese.
 
e10:47 Confermato per il 25 l'incontro tra Spinetta e i sindacati
"La posizione di Air France non è cristallizzata: sì alla disponibilità a trattare e ben venga l'incontro con Spinetta del prossimo 25 marzo". E' quanto ha affermato il segretario generale della Uil Trasporti Giuseppe Caronia mentre è in corso l'incontro tra Alitalia e sindacati.



10:34 Prato: "Se offerta Air France viene rifiutata subito libri in tribunale"
Se l'offerta di Air France dovesse essere rifiutata, Alitalia porterebbe subito i libri in tribunale. Lo avrebbe chiarito il presidente dell'azienda Maurizio Prato nel corso dell'incontro con i sindacati.


questo è il ricatto del CDA Alitalia!!!!!!!!!![:305][:305][:305]
 
Citazione:Messaggio inserito da Luca Cordero

Citazione:Messaggio inserito da bareise

Berlusconi rilancia AirOne
"Nella cordata anche i miei figli"

[:0][:0]Spinetta dovrebbe ritirarsi ( non avrebbe appoggio nuovo governo )
Vi sembra possibile???


che pessima figura per l'Italia
ci mancava questo
provate a pensare come ci vedono dall'estero .

il candidato premier , dopo aver fatto finta di niente per gli 2 anni non partecipando alla gara un mese prima delle elezioni viene fuori che compra lui AZ .

Poteva comprarla subito visto che perdendo circa 350mln di euro all'anno avrebbe fatto risprmiare almeno 700mln .

Però non dimentichiamo che Cimoli il campione che ha ridotto così AZ lo ho incaricato lui e il suo partito .E tra l'altro anche quelli prima di Cimolone erano figli suoi e della lega .
Il pastrocchio di MXP LIN è stato intrepretato nella sapiente maniera che sappiamo dal fido Formigoni e dal sindaco di Milano .
Difatto negli ultimi dieci anni ha avuto tutti suoi uomini nelle stanze dei bottoni .
I risultati sono questi .

E adesso un mese prima delle elezioni viene a dire che compra lui AZ .

Altro che spazzatura .
L'ennesima figuraccia per l'Italia

La figuraccia l'abbiamo già fatta con questo governo "COESO" come diceva qualcuno che oggi non ha le forze neppure di contrattare!
Povera Alitalia che fine ingloriosa!!!!
 
L'ipotesi paventata dal ministro Padoa-Schioppa, in caso di fallimento della trattativa
Il paracadute potrebbe essere la legge Marzano, applicata con successo al caso Parmalat
Dismissioni, licenziamenti e prestiti
il prezzo del commissariamento
di ETTORE LIVINI
<B>Dismissioni, licenziamenti e prestiti<br>il prezzo del commissariamento</B>

MILANO - Nessuno lo ammette esplicitamente. Tutti fanno i debiti scongiuri. Ma l'ombra lunga di Sabena e Swissair - le uniche grandi compagnie europee che hanno portato i libri in tribunale - inizia ad allungarsi anche sul futuro di Alitalia. Se falliranno i negoziati con Air France, infatti, il Governo avrà poche scelte. O salterà fuori in tempi stretti un'altra offerta concreta o la Magliana - che vola bruciando un milione al giorno - esaurirà i pochi milioni (280 a gennaio) rimasti in cassa e finirà sotto l'ombrello dell'amministrazione straordinaria.

Il paracadute normativo dovrebbe essere quello della Legge Marzano, già applicata con successo per Parmalat. L'iter - che congela i crediti del gruppo - prevede la nomina di un Commissario chiamato a decidere che fare del gruppo. Con davanti due opzioni: liquidarlo a pezzi (come Cirio) o tentare una sua ristrutturazione (come Collecchio). Parmalat e Alitalia però non sono la stessa cosa. È vero che entrambe operano in settori dove interrompere il servizio (la raccolta del latte o il trasporto aereo nazionale) è socialmente quasi impossibile.

La differenza invece è il loro stato di salute industriale. L'ex impero di Tanzi, isolato dai suoi debiti, era in grado di stare in piedi da solo autofinanziandosi. Alitalia no. Più vola, più perde.

Cosa può fare allora (sperando non debba mai verificarsi questa ipotesi) un commissario per Alitalia? La strada è strettissima. Il primo compito è rimettere in piedi un'azienda in grado di camminare sulle sue gambe. Come? Tagliando rotte e personale, evitando il salasso del doppio hub, separando le attività buone da quelle in perdita. In teoria può cercare capitali sul mercato.

La stessa Parmalat ha ricevuto in pieno crac un prestito ponte dalle banche. Così come si possono cercare investitori (persino Air France potrebbe rientrare dalla finestra) disposti a sottoscrivere aumenti di capitale o affittare rami d'azienda. Lo Stato, in teoria, può solo stare a guardare o intervenire - come concede la Ue - con operazioni a condizioni di mercato. Ma nessuno sarebbe disposto a scommettere un euro su una compagnia uguale per forma e assetto a quella che si è già divorata 4,3 miliardi di denaro pubblico.

Le lezioni Swissair e Sabena però lasciano un filo di speranza. Entrambe le compagnie hanno sospeso per qualche giorno i voli. Poi grazie ad aiuti pubblici - l'Alitalia però dovrebbe giustificarli alla Ue - hanno ripreso il servizio in versione "light". Da Swissair è stata scorporata Crossair che ha ereditato i due terzi dei voli del vettore in crisi. Ubs e Credit Suisse hanno rilevato questo ramo d'azienda ripulito dai debiti, l'hanno ribattezzato Swiss e dopo tre anni l'hanno venduta alla Lufthansa. Un percorso lungo il quale sono stati persi 9mila posti di lavoro. Dalla costola di Sabena, oberata di due miliardi di debiti, è nata invece Dat, anche questa più snella (gli organici sono stati ridotti da 12mila a 2mila persone) girata subito a investitori privati che le hanno dato un nuovo nome - Brussells Airlines - per poi girarla tre anni dopo a Virgin Airlines.
(20 marzo 2008)
 
A questo punto e dopo la sparata elettorale del Cavaliere (ma perchè non ci ha pensato qualche mese fa o addirittura durante il suo Governo? Gli mancava la liquidità forse :(????), ho il timore che l'unica ancora di salvezza per Alitalia si stia definitivamente spezzando.
Stamani ad un dibattito televisivo su LA7, un noto esponente politico diceva che l'accordo con AF andrebbe bene se AZ fosse messa alla pari, dimenticandosi però che Alitalia è in crisi nera e senza un soldo.
Per sciocchi conti politici ed interessi di quartiere e di campanile, non solo si sta affossando qualcosa che potrebbe essere ancora recuperabile, ma si sta mandando a casa una marea di persone, altro che 2.100 esuberi!
Purtroppo questo è il ritratto di un Paese che si atteggia da grande, ma grande non lo è più:(:(:(:(
 
Citazione:Messaggio inserito da carloz

Non ho particolare interessi a difendere chicchessia, ma c'è da dire che il piano di Air France è uscito allo scoperto solo ora, facendo cambiare opinione a più di qualcuno


è vero che sia uscito solo ora.
non è vero che non fosse a conoscenza del board di AZ, Prato in primis; ed era a conoscenza dell'azionista di AZ, il Ministero del Tesoro e (visti i rapporti tra Prato e Prodi) sicuramente del Premier.
 
Citazione:Messaggio inserito da billy13

Vai a dirlo ai risparmiatori che tramite le banche hanno acquistato fondi Parmalat. Alle banche non è successo nulla nonostante la loro responsabilità, mentre chi ha lavorato per 40 anni ha visto andare in fumo i soldi per la sua vecchiaia.
Le banche hanno le loro responsabilità, ma se te lasci i soldi sul tuo cc è diverso che se li investi
 
In effetti è vero. C'è da dire che quando aveva affermato di essere favorevole il piano non era conosciuto nei dettagli. Diciamo che il cambiamento di posizione di Berlusconi in questo caso ci può stare.

Quello che mi sembra assurdo che a un meno da un mese dal voto si svegli che vuole comprare AZ.
Tre mesi fa dov'era? Durante i suoi cinque anni di governo dov'era?
Ennesima figura da ridicoli per il nonstro paese.
 
Citazione:Messaggio inserito da bareise

e10:47 Confermato per il 25 l'incontro tra Spinetta e i sindacati
"La posizione di Air France non è cristallizzata: sì alla disponibilità a trattare e ben venga l'incontro con Spinetta del prossimo 25 marzo". E' quanto ha affermato il segretario generale della Uil Trasporti Giuseppe Caronia mentre è in corso l'incontro tra Alitalia e sindacati.



10:34 Prato: "Se offerta Air France viene rifiutata subito libri in tribunale"
Se l'offerta di Air France dovesse essere rifiutata, Alitalia porterebbe subito i libri in tribunale. Lo avrebbe chiarito il presidente dell'azienda Maurizio Prato nel corso dell'incontro con i sindacati.


questo è il ricatto del CDA Alitalia!!!!!!!!!![:305][:305][:305]

Che bello vedere queste affermazioni da parte del vertice:
-Si è fatto di tutto per mandare i potenziali candidati, con aste-beffa (mettendo paletti che nemmeno per vendere Emirates metterebbero), fingendo di considerare proposte-burla (giusto per perdere tempo) e snobbando eventuali proposte, se non serie quantomeno concrete.
Tutto per arrivare sul filo di lana e dire: si, lo sappiamo che questi ci mettono a 90°, ma l'alternativa è la marcia funebre.
Chissà si è dovuti arrivare agli sgoccioli con i tempi in una trattativa esclusiva, solo per poter dire: "ragazzi, ormai è tardi". Scommetto che era da tempo che questi signori si sognavano di pronunciare queste parole.
 
Citazione:10:34 Prato: "Se offerta Air France viene rifiutata subito libri in tribunale"
Se l'offerta di Air France dovesse essere rifiutata, Alitalia porterebbe subito i libri in tribunale. Lo avrebbe chiarito il presidente dell'azienda Maurizio Prato nel corso dell'incontro con i sindacati.

Mi chiedo, ma se porta oggi i libri in tribunale allora ha nascosto al mercato la vera situazione finanziaria? Io qui vedo un grave dolo...
 
Citazione:Messaggio inserito da Frequent Flyer

Citazione:Messaggio inserito da carloz

Non ho particolare interessi a difendere chicchessia, ma c'è da dire che il piano di Air France è uscito allo scoperto solo ora, facendo cambiare opinione a più di qualcuno


è vero che sia uscito solo ora.
non è vero che non fosse a conoscenza del board di AZ, Prato in primis; ed era a conoscenza dell'azionista di AZ, il Ministero del Tesoro e (visti i rapporti tra Prato e Prodi) sicuramente del Premier.

Infatti, il mio discorso non era certo riferito a Prato & Co. che non mi pare proprio si stiano ricredendo, anzi... diciamo che si è aspettato a far trapelare il piano fino a quando si fosse ritenuto di essere giunti ad un "punto di non ritorno"
 
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