[xx(][xx(]La stampa internazionale su Alitalia: per Air France margini di negoziato inesistenti
Per il WSJ compagnie aeree attese da un periodo neroChiavi alitaliaIl caso Alitalia, definita la perenne "ammalata" dal ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, guadagna spazio sulle pagine della stampa internazionale, soprattutto francese e spagnola.
Per Cinco Dias "il titolo dell'ex compagnia aerea nazionale sembra essere salito su una montagna russa, mentre l' offerta franco-olandese inizia a vacillare". Si evidenziano quindi le cattive performance delle azioni dell'Alitalia a Piazza Affari imputandole al mancato accordo tra Air France e i sindacati italiani, scontro che, si aggiunge, rischia di far saltare tutta la trattativa.
Le Monde sottolinea invece che il "patron di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta, ha avvisato i sindacati dell'Alitalia che i margini di negoziazione sono inesistenti". Secondo il quotidiano francese l'ad della compagnia franco-olandese è pronto a fare marcia indietro sei i rappresentanti dei lavoratori dovessero continuare a fare opposizione: "Le nove sigle sindacali che devono dare il via libera all'offerta di Spinetta, hanno rifiutato di accettare le sue condizioni in materia di licenziamenti, giudicandoli eccessivi: saranno soppressi 2.100 posti di lavoro su 10.000. La cifra non piace ai leader dei lavoratori, ma il dirigente di Air France-Klm si è mostrato disponibile, affermando di comprendere perfettamente di dover lasciare loro del tempo per poter apprezzare l' insieme del piano. Ma i licenziamenti annunciati suscitano la collera anche della destra al potere in Lombardia".
Più allargata l'analisi, preoccupata, del Wall Street Journal, che nel dare notizia delle tribolazioni di Alitalia dedica spazio ben maggiore alle pessime previsioni per i prossimi mesi per gli affari delle compagnie aeree. Il boom del prezzo del petrolio rappresenta per tutti i maggiori vettori un aumento di costi considerevole, al quale si aggiungono i segnali ormai chiari di recessione dell'economia amaricana. Tutto spinge insomma nella direzione di voli più cari in un periodo di contrazione della spesa, tanto che "Merrill Lynch ora prevede che i maggiori otto vettori USA insieme quest'anno accuseranno perdite per 1 miliardo e mezzo di dollari, rispetto a previsioni di profitti da 1 miliardo e 700 milioni".