Da buon torinese, io rivedo in questi comportamenti la politica fagocitante che negli anni 70 ha reso la FIAT un colosso. Anche l'avvocato soleva assorbire tutto ciò che gravitava attorno al mondo dell'auto; decine di piccoli, medi e grandi marchi sull'orlo del fallimento sono stati assorbiti (con operazioni talvolta più politiche che economiche), per tentare di creare un monopolio a livello locale, ed infine riuscendoci. E intanto si prendeva dal governo soldi e incentivi per risanarle. Mai stata in attivo la FIAT, ma sempre sulla cresta dell'onda. Forse l'intento degli emiri è questo. Una piccola compagnia in Europa non conta nulla, ma 5, 10 o chissà quante creano un colosso. E intanto si mungono i governi locali, che temono di dover fronteggiare la disoccupazione dovuta ad eventuali fallimenti, in modi più o meno diretti (vedi l'operazione A340 del Governo). A questo ritmo, tra dieci anni EY potrebbe controllare una ventina di compagnie aeree nel vecchio continente, e l'affare assumerebbe proporzioni ben diverse.
Io me la immagino così, anche perché altre spiegazioni non le vedo. E dire che questa operazione ha già molto più senso di altre passate, tipo Air Serbia che aveva una manciata di 737 buoni solo per Mohave, o peggio ancora Darwin, che pareva più una compagnia di Aerotaxi. Air Malta almeno ha una discreta flotta, un discreto network ed un'ottima collocazione geografica. Eppure, se si guarda il complessivo odierno, in Europa ci siamo già ciucciati 5 compagnie aeree. Tra qualche anno, di questo passo, si supera Star Alliance...