Citazione:Messaggio inserito da DusCgn
Non è possibile fare un paragone tra AZ e UA pur trattandosi della medesima rotta. Il traffico point to point Milano-Washington può essere che sia sempre dello stesso ordine di grandezza, la differenza la fa il traffico in connessione. IAD è hub UA dal quale ti puoi connettere verso 1000 destinazioni nel continente americano, quindi il fatto che il volo fosse destinato a IAD è poco significativo, la maggior parte del traffico che volava MXP-IAD con UA proseguiva comunque oltre.
Lo stesso discorso non può essere fatto per AZ in quanto IAD è un 'semplice' scalo e raccoglie solo il traffico da/per l'area di Washington. Evidentemente il volo di AZ non viene preso troppo in considerazione da chi parte da IAD per proseguire oltre MXP.
Quoto
Washington non è una gran destinazione business, la popolazione non è tanto elevata e non c' è traccia di immigrazione storica italiana. I turisti italiani non ci vanno (e sbagliano, ci sono dei musei splendidi e la città è molto godibile).
Non c' è alcuna possibilità di prosecuzione con SkyTeam, la presenza di due aeroporti, anzi tre, rende tutto più complicato, la distanza da EWR è bassa, se ben ricordo sono tre ore in bus, meno in treno.
Da Miami, che ha ben altro appeal turistico, si prosegue per gran parte dell' America Latina, da Chicago per il MidWest, da Boston c' è qualche coincidenza Delta e la città è importante nel business, oltre ad avere una bella colonia di italoamericani, come Toronto.
A Washington arriva sì Ethiopian, ma perché ci sono tantissimi Etiopici. Per gli Italiani è irrilevante, troppo nell' ombra di NY, troppo burocratica, troppo roccaforte di Star Alliance.
E nessuno ha ricordato la goccia che per me ha fatto traboccare il vaso, cioè l' apertura del Filadelfia-Malpensa da parte di US. Sono circa 200 km tra Filadelfia e Washington.
Io preferisco la chiusura di una rotta non indispensabile piuttosto che la rinuncia ai voli quotidiani. Se i 767 vengono rinnovati decentemente e non solo in Magnifica, ben venga. I 767 AZ sono da terzo mondo.