*** Alitalia chiede l'amministrazione straordinaria ***

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Un mondo andato, per il trasporto aereo come per qualsiasi altra cosa.
Era meglio o era peggio? Per i piloti certamente meglio, per chi doveva viaggiare meno.
Anche la navigazione commerciale era un'altra cosa e non è certo comparabile a quella della crocieristica di oggi (e soprattutto ai suoi operatori), e ricordo bene lo sfarzo della Michelangelo e Raffaello. Che era tuttavia insostenibile, e come tale è tramontato.
Con la fine di questo mondo dorato abbiamo iniziato a viaggiare di più, a conoscere il mondo con i nostri occhi, a scoprire che i comunisti non mangiano i bambini e che non ci sono i mostri marini dopo Gibilterra. Siamo quindi diventati più cosmopoliti e meno provinciali, facendo crescere molto il nostro mondo.
Era meglio o peggio? Al netto della malinconia del non vedere più un 747-100 in volo, per quanto mi riguarda non ho dubbi nel guardare con maggiore interesse ed entusiasmo al futuro.

Accorgendoci anche di come, mentre noi Occidentali ce la spassavamo in quel bel mondo dorato, nel resto del pianeta c'era qualcosa come 1 miliardo di persone in più di oggi che viveva in condizioni di povertà assoluta, roba che noi nemmeno sappiamo cosa sia.
 
Accorgendoci anche di come, mentre noi Occidentali ce la spassavamo in quel bel mondo dorato, nel resto del pianeta c'era qualcosa come 1 miliardo di persone in più di oggi che viveva in condizioni di povertà assoluta, roba che noi nemmeno sappiamo cosa sia.

sagge parole MarioF, anche se a molta gente farebbe bene anche oggi prendere un aereo e andare a vedere come si vive in certe parti del pianeta...forse capirebbero di quanto siamo fortunati in OCCIDENTE nonostante tutto...
 
sagge parole MarioF, anche se a molta gente farebbe bene anche oggi prendere un aereo e andare a vedere come si vive in certe parti del pianeta...forse capirebbero di quanto siamo fortunati in OCCIDENTE nonostante tutto...
Sia chiaro, non voglio farne un discorso pietista.
La mia intenzione era solo ricordare come il mondo tanto celebrato nel post di 30west si basava su una allucinante disuguaglianza tra Occidente e resto del pianeta.
 
Ricordo male o una delle ricette di Cempella per tornare all'utile fu Alitalia Team...

Così su due piedi da Wikipedia:

Negli anni novanta, Alitalia trasporta quasi 28 milioni di passeggeri annui, ma le tensioni sindacali e l'eccessivo piano di investimenti producono risultati di bilancio assai deludenti. Nel 1996 l'amministratore delegato Domenico Cempella assume il timone dell'azienda e riesce a chiudere i successivi bilanci in utile, passando dai 1.217 miliardi di perdite del 1996 ai 438 miliardi di utile del 1997. Dopo 11 anni, nel 1998 ridistribuisce il dividendo ai soci, grazie a 408 miliardi di utili.
Questi risultati sono stati prodotti grazie a:
riduzione dei costi;creazione di Alitalia Team S.p.A., per la gestione di voli a medio/lungo raggio a basso costo. Grazie alla concertazione con i sindacati, la società ha potuto riassumere parte del personale di volo e di terra usando nuovi schemi contrattuali, regole e prassi operative e, in sede operativa, strumenti innovativi per l' organizzazione delle risorse, l' impiego degli aerei e degli equipaggi. Anche grazie a questo intervento, il costo del lavoro viene abbattuto di 7 punti percentuali (da 27% al 20%): in questo modo, si è riusciti ad assorbire l'aumento del prezzo del petrolio e la concorrenza dovuta da nuovi vettori, nonchè a far passare le ore di sciopero da quota 60.000 ore del periodo marzo 1995-marzo 1996 ad un valore pari allo zero nel 1997.

Sembra molto attuale questo piano...

Sicuramente grande professionista, il Cempella, ma forse al punto attuale neanche lui , ringiovanito, potrebbe più fare molto per AZ.
Per aumentare i ricavi bisognerebbe rischiare molti milioni..... E non credo esistano imprenditori disposti a farlo.
 
Sono diversi giorni ormai che il volo su Kiev sembra operare su KBP anziché IEV, almeno a quanto segnala Flightradar24.
 
Posso chiedere una cosa gentilmente?

Se alla fine del bando del governo nessuna offerta sarà ritenuta congrua o nessuno si dovesse presentare, che succederebbe?

Libri in tribunale o cosa?

Grazie per le vs risposte.
 
Cara Alitalia, cosa ci aspettiamo ora. Consigli non richiesti per il tuo futuro
Proviamo a esprimere ragionevoli desideri, noi passeggeri. Consapevoli della situazione, ma esigenti

di Beniamino Pagliaro

Cara Alitalia, ti scrivo perché tutto sommato penso sia giusto. Non per parlare del «futuro di Alitalia» (tre parole che messe in file ci annoiano già). Non per le analisi, che abbiamo già fatto, non per le comparazioni e le valutazioni politiche, sacrosante. Non per i lavoratori, ma per noi, i passeggeri. Oggi proviamo solo a esprimere ragionevoli desideri. Consapevoli della situazione, ma esigenti: consigli non richiesti.

Il servizio
Una compagnia aerea riesce a distinguersi con prezzo e servizio. Senza un buon prezzo (un prezzo che stia sul mercato) non arriveremo mai a provare il servizio. Ma se paghiamo, non vogliamo essere dati per scontati. Il servizio di bordo Alitalia è generalmente buono ma si può migliorare molto, se la principale classifica della categoria mette Alitalia al gradino numero 58. Etihad, l’azionista uscente di Alitalia, è al numero 6.
Oggi un viaggiatore si attende un’esperienza semplice e pretende per esempio un’unica app dove conoscere in tempo reale il gate di partenza, ritardi e comunicazioni in modo trasparente. A bordo si attende la rete wifi (staccare per un’ora è una pacchia, certo, ma se devi mandare una email importante avere la possibilità di farlo non è male). Vorrebbe poter caricare il telefono durante il viaggio. Forse vorrebbe ricevere un caro vecchio giornale (una selezione dei quotidiani italiani e anglofoni, almeno) al mattino. Un call center che risponda in tempi brevi è costoso. Ma spendere per migliorare il servizio è un vero investimento per distinguersi, è la percezione di qualità che porterà il cliente a scegliere (in quota parte) una compagnia rispetto all’altra.
Non è facile, perché la competizione è selvaggia e tu, Alitalia, hai giocato ad armi spuntate per un bel po’. Per farla semplice (per una volta la risposta più semplice è anche quella giusta): colpa di politica e sindacati. Ma torniamo a noi. Non è facile distinguersi perché oggi il viaggio non è più un’esperienza unica, molte persone viaggiano quasi ogni settimana. C’erano una volta i frequent flyers: è possibile che una compagnia (in questo caso Alitalia) non ci faccia sentire un numero? I tempi del viaggio sono tutto: è troppo chiedere di non volare per 45 minuti e poi passarne 25 tra attesa dell’autobus e viaggio via autobus dalla pista al terminal? Cara Alitalia, sappiamo che non dipende tutto da te, ma lasciaci almeno esprimere dei desideri.

Le alleanze
Le alleanze sono un altro tasto dolente. Il codesharing nasce per far collaborare diverse compagnie ma un po’ alla volta l’elenco di SkyTeam non ha offerto grandi vantaggi e anzi ha bloccato Alitalia dal volare su destinazioni redditizie. I giorni nell’alleanza SkyTeam sembrano contati, comunque, perché molti dei pretendenti non ne fanno parte. Il passeggero non si sbaglia di molto, se pensa che finora l’alleanza non gli abbia portato grandi vantaggi.
Ragionare sui soli voli interni è riduttivo ed è parte del problema. Ma parliamo di una fetta rilevante del mercato di Alitalia. Il più grande concorrente non è così soltanto l’arrivo delle low cost ma la silenziosa reconquista dei treni, Frecciarossa e Italo, preferiti da molti almeno da Torino a Salerno. Uno dei principi più controintuitivi dell’epoca digitale suggerisce ciò che fino a ieri sembrava assurdo: l’alleanza con la concorrenza. Cara Alitalia, e cari treni veloci, dobbiamo andare da Torino a Roma, trovate il modo di farci pagare il meno possibile e di poter cambiare tra treno e aereo e viceversa nel modo più semplice.

Le miglia
I programmi di raccolta punti sono uno strano fenomeno della modernità. Non li troviamo attraenti ma continuiamo a raccogliere, che non si sa mai. Troppo spesso però con le nostre miglia abbiamo la sensazione di fare raccolto davvero magro. Arrivare alla quota minima per sperare di intravedere un volo premio o un reale beneficio (con i soli voli) sembra spesso un miraggio. Siamo ben contenti di essere presi in giro, almeno quando si tratta di raccolte punti, ma prendeteci in giro meglio.

I famosi bagagli
Dobbiamo poi parlare dei bagagli. L’evoluzione del mercato low cost ha creato delle assurdità, per cui proviamo tutti a portare in cabina il trolley. Ma tutti non ci possono stare: gli aerei non sono stati disegnati per portare tutti i bagagli in cabina. Il risultato è che spenderemo minuti preziosi a lottare per lo spazio, qualcuno dovrà lasciare a terra e imbarcare le valigie. Probabilmente il volo partirà in ritardo. Questa non è una noia che riguarda solo la nostra Alitalia, per carità, ma cara Alitalia, se vuoi essere diversa, troverai il modo di convincerci a imbarcare il bagaglio? Ci insegnerai a fare meglio la valigia?

La questione dell’Italia
Ultima, ma non per importanza, la questione dell’Italia. Il nodo dell’italianità della compagine societaria è un non problema e solo la politica finge di non averlo capito. Pensare che però il concetto di Alitalia non abbia indissolubilmente a che fare con l’Italia, con noi, con quello che siamo anche se non ci piace ammetterlo, è assurdo.
Lufthansa non è più dello stato tedesco dal 1994 ma è un ambasciatore del brand Germania: vediamo Lufthansa e pensiamo alla precisione tedesca. Vediamo Air France e pensiamo a Parigi. Vediamo una Ferrari, una pizza, vediamo un bel mobile o una sfilata e pensiamo all’Italia. Quando la livrea Alitalia compare in un aeroporto del mondo penseremo e penseranno all’Italia. Se non comparirà più, è un problema anche nostro.
La ragion di Stato e il significato del soft power non sono in ogni caso motivi sufficienti a tenere Alitalia vicina allo Stato. Non funzionerebbe, è dimostrato. Il governo ha fatto quello che avrebbero fatto tutti i governi seri con una grande azienda in difficoltà. Poi la venderà, speriamo. E allora, cari azionisti futuri di Alitalia, che parliate tedesco, inglese, cinese o arabo, chiederemo conto a voi. Non saremo più azionisti, certo, ma siamo i clienti, la cosa più importante che avrete.

http://www.lastampa.it/2017/05/17/economia/cara-alitalia-cosa-ci-aspettiamo-ora-consigli-non-richiesti-per-il-tuo-futuro-ixZ7lAnIGaBFXPcHeWpQ5O/pagina.html
 
Vero, l'avevo preso qualche volta il volo da BHX ma non dava il massimo proprio per gli orari assurdi. Avevano due rotazioni al giorno se non sbaglio.

Se la memoria non m'inganna, c'era una sola rotazione (MAN, l'altra destinazione in Gran Bretagna al di fuori di Londra, aveva 2 voli giornalieri invece). La BHX operava con E70 anche se all'inizio fu annunciata con 319.

G
 
Se la memoria non m'inganna, c'era una sola rotazione (MAN, l'altra destinazione in Gran Bretagna al di fuori di Londra, aveva 2 voli giornalieri invece). La BHX operava con E70 anche se all'inizio fu annunciata con 319.

G

Magari ricordo male. Comunque la rete AZ nel Regno Unito ha sempre fatto pena. Era solo molto competitiva su LHR da MIL e FCO prima che pian piano vendessero gli slot...
 
A contrario di LH la compagnia AF-KL tiene uno spiraglio aperto in un investimento in AZ sebbene molto piccolo:

AIR FRANCE-KLM: "NESSUN INTERESSE PER ALITALIA"


“Nessun interesse in un nuovo impegno in Alitalia”. Lo ha spiegato*Jean-Marc Janaillac, presidente e ceo di Air France-Klm, precisando che il fallimento del piano di fusione avvenuto in passato, dopo la rottura con i sindacati, non incoraggiano nuovi investimenti diretti. “Non credo - ha detto Janaillac - che le passate esperienze siano d'incoraggiamento a ripetere l'esperienza di una presenza diretta dell'alleanza franco-olandese in Italia, specie alla luce del fatto che Alitalia ha perso ampie quote di mercato in patria, in Europa e sulle rotte di lungo raggio”.
“Possiamo intercettare il mercato italiano attraverso i nostri hub Charles de Gaulle e Schiphol", ha concluso Janaillac, aggiungendo che “valuteremo il lavoro dei commissari nei prossimi sei mesi e orienteremo di conseguenza la nostra posizione".

Fonte: http://guidaviaggi.it/notizie/185223/air-france--klm--nessun-interesse-per-alitalia-
 
Comunque la rete AZ nel Regno Unito ha sempre fatto pena. Era solo molto competitiva su LHR da MIL e FCO prima che pian piano vendessero gli slot...

Vero. A MAN c'era il night-stop ma il primo volo del mattino partiva alle 9:45... Rotta operata con M80 e 319 per poi finire con E70.

G
 
Forse sfugge che in questo momento nemmeno esiste uno standard al 100%. Le suddette mancanze non sono soppressioni. Sono "criticità" (ndr), ovvero possono essere imbarcate come no. Succhi, salviette etc non sono stati eliminati. Sono previsti ma non imbarcati perché non presenti in magazzino. Da apt periferici dove le scorte ci sono ancora vengono imbarcati. E offerti.

Confermo tutto. Si fa quel che si può. Perché offrire alle sei del mattino solo acqua o coca è imbarazzante. Allora qualcuno offre solo quelle, altri se hanno la possibilità di offrire bevande calde (perché magari partono da un apt dove hanno caricato lo zucchero) lo fanno. Non per anarchia, ma per cortesia verso i clienti.
 
A contrario di LH la compagnia AF-KL tiene uno spiraglio aperto in un investimento in AZ sebbene molto piccolo:

AIR FRANCE-KLM: "NESSUN INTERESSE PER ALITALIA"


“Nessun interesse in un nuovo impegno in Alitalia”. Lo ha spiegato*Jean-Marc Janaillac, presidente e ceo di Air France-Klm, precisando che il fallimento del piano di fusione avvenuto in passato, dopo la rottura con i sindacati, non incoraggiano nuovi investimenti diretti. “Non credo - ha detto Janaillac - che le passate esperienze siano d'incoraggiamento a ripetere l'esperienza di una presenza diretta dell'alleanza franco-olandese in Italia, specie alla luce del fatto che Alitalia ha perso ampie quote di mercato in patria, in Europa e sulle rotte di lungo raggio”.
“Possiamo intercettare il mercato italiano attraverso i nostri hub Charles de Gaulle e Schiphol", ha concluso Janaillac, aggiungendo che “valuteremo il lavoro dei commissari nei prossimi sei mesi e orienteremo di conseguenza la nostra posizione".

Fonte: http://guidaviaggi.it/notizie/185223/air-france--klm--nessun-interesse-per-alitalia-

Questo NO di Air France ha tutta l'aria di convertirsi in SI', beninteso a condizioni ben diverse da quelle passate. Io continuo a pensare che la JV atlantica renda impraticabile ogni opzione diversa dai francesi.
 
Quant'era durato tale volo? A quel punto per arrivare prima a MIL si faceva prima partendo la mattina presto con uno scalo. Che vergogna!

Piano con le dichiarazioni tipo "vergogna". L'hub di mxp era molto ben organizzato, grazie anche al fatto che non c'era nessuna difficoltà con gli slot. Se quel volo partiva a quell'ora c'è stato sicuramente un ottimo motivo.
 
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