Alitalia: cambia tutto?


Stato
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Intervista a Patuanelli

Dagli esuberi dell’Ilva al caso Alitalia, che tempi vi siete dati per trovare una soluzione? La sensazione è che si è nuovamente tornati all’anno zero.
«Alitalia perde circa 2 milioni al giorno. Vorrei sapere cosa si può fare di più rispetto a quanto stiamo facendo. Il 2 dicembre dopo il no di Atlantia, che ha fatto naufragare il consorzio, avevo di fronte due strade: la liquidazione della compagnia o avviare una nuova procedura. Ho scelto la seconda e coltivo la speranza che si possa arrivare ad una soluzione».
Ma le condizioni ci sono?
«Abbiamo indicato nell’avvocato Leogrande, che non conoscevo prima, il commissario unico. A lui è stato dato ampio mandato, non una cambiale in bianco però, per trovare una soluzione. Dovrà rendere più attraente la compagnia, ci sono margini non amplissimi su cui operare, ma qualche cambiamento serio si può ancora fare. Non c’è interesse per la compagnia così come è ora».
Quali margini ci sono ancora? Farete lo spacchettamento?
«Che non è lo spezzatino. Sì, si può immaginare una holding Alitalia con una diversa articolazione che mantenga l’integrità aziendale. No invece alla costituzione di società diverse da cedere separatamente, sarebbe inaccettabile».
E i tagli di spesa?
«Anche qui c’è spazio. Il tutto sotto la vigilanza e l’approvazione del ministero. Penso a esempio al leasing, che si può toccare ancora: ci sono delle scadenze da ridefinire».
E gli esuberi? Lufthansa sembra interessata solo alla parte volo.
«Sì, per ora propone solo una partnership commerciale. Vedremo. La parte volo è molto appetita. I tedeschi sono anche interessati ad un eventuale accompagnamento nel cambio di alleanze. La stand alone è insostenibile».
I problemi dell’handling sono però evidenti...
«Spetta al commissario fare delle proposte».
Le Fs torneranno in gioco, magari insieme ad Atlantia?
«Non bisogna bruciare quanto fatto fino ad ora. Ma Atlantia non c’è più. Capitolo chiuso».
Nemmeno attraverso Adr?
«Vedremo cosa ne pensa il commissario. Vedo bene invece il coinvolgimento delle Ferrovie con il progetto dell’integrazione modale che resta un valore. L’ad Battisti ha fatto un grande lavoro e gli va riconosciuto».
Metterà in concorrenza Air France-Delta e Lufthansa?
«Li metteremo in concorrenza. Non faremo regali a nessuno. I tedeschi proponevano una flotta di 86-91 aerei, Delta con Fs qualcosina di più. Ma non bisogna agire solo sul perimetro aziendale, serve anche una riforma del trasporto aereo. Penso per esempio alle low cost, agli aiuti che ricevono e che in molte situazioni danneggiano proprio Alitalia. Questo non è più tollerabile».
Scure quindi sulle Low cost?
«Serve un intervento legislativo, non possiamo regalare alle low cost il trasporto aereo del Paese».
Ma che fine hanno fatto i 400 milioni promessi per la continuità della compagnia? Non se ne è più parlato...
«Proprio ieri sera ho firmato i bonifici, problema risolto».
Basteranno per arrivare alla formazione della nuova cordata?
«Insieme ad altri risparmi di spesa, come il posticipo del pagamento degli interessi al Tesoro per 145 milioni, avremo tempo fino all’autunno. Ma è chiaro che l’obiettivo è chiudere entro metà anno, con la scadenza del mandato al commissario. Altrimenti si chiude. Non ci saranno altri fondi. Per Alitalia questo è davvero l’ultimo intervento dello Stato».
Non temete la mannaia della Ue sul fronte aiuti di Stato?
«No. Cambieremo il brand Alitalia e realizzeremo una diversa struttura societaria. Sono questi gli elementi di discontinuità che ci vengono richiesti».

Il Messaggero
 
Che non lo sai? Le low-cost prendono le sovvenzioni, non come Alitalia..
 
Chiunque scriva è pregato di non scoprire l'acqua calda.
Che per volare da alcuni aeroporti le low cost prendano soldi dalle società aeroportuali, è noto da decenni.
Ryanair stette lontano da Verona per alcuni anni poiché il Catullo aveva posto fine alle sovvenzioni.
Sovvenzioni che egli aeroporti minori (e non solo, vedi Bergamo) recuperano mediante l'aumento della resa degli esercizi commerciali rimodulata dal maggior numero di possibili acquirenti.

Che questo sia la principale causa dei problemi Alitalia penso che nessuno possa pensarlo.
 
Chiunque scriva è pregato di non scoprire l'acqua calda.
Che per volare da alcuni aeroporti le low cost prendano soldi dalle società aeroportuali, è noto da decenni.
Ryanair stette lontano da Verona per alcuni anni poiché il Catullo aveva posto fine alle sovvenzioni.
Sovvenzioni che egli aeroporti minori (e non solo, vedi Bergamo) recuperano mediante l'aumento della resa degli esercizi commerciali rimodulata dal maggior numero di possibili acquirenti.

Che questo sia la principale causa dei problemi Alitalia penso che nessuno possa pensarlo.
Certo che ricevere più di un miliardo di euro di sovvenzione dallo stato in un anno e avere il coraggio di lamentarsi per le sovvenzioni degli aeroporti alle low-cost ci vuole un bel coraggio...
 
@RogerWilco ma che dici, quello è un PRESTITO!!! verrà regolarmente restituito nel duemilacredici.. Al massimo nel duemilamai..
 
Intervista a Patuanelli

Ma che fine hanno fatto i 400 milioni promessi per la continuità della compagnia? Non se ne è più parlato...
«Proprio ieri sera ho firmato i bonifici, problema risolto».
Basteranno per arrivare alla formazione della nuova cordata?
«Insieme ad altri risparmi di spesa, come il posticipo del pagamento degli interessi al Tesoro per 145 milioni, avremo tempo fino all’autunno. Ma è chiaro che l’obiettivo è chiudere entro metà anno, con la scadenza del mandato al commissario. Altrimenti si chiude. Non ci saranno altri fondi. Per Alitalia questo è davvero l’ultimo intervento dello Stato».

Credo nessuno prima avesse usato espressioni di questo genere, che fanno bene alle orecchie di tutti.

Speriamo sarà davvero così (non che chiuda per forza, ma che sia l’ultima iniezione di denaro pubblico).
 
Firmato accordo per cigs. Il 7 gennaio audizione tra gli altri di rappresentanti di Lufthansa in Parlamento.

Alitalia, accordo su cigs. Ridotta a 1.020 persone

Raggiunto l'accordo per la proroga della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori di Alitalia. Lo riferiscono fonti sindacali al termine di un incontro al ministero del Lavoro. L'intesa prevede di estendere la cigs per tre mesi, fino a marzo, per 1.020 persone: 70 comandanti, 310 assistenti di volo e 640 addetti di terra. Si tratta di 55 dipendenti in meno rispetto ai 1.075 di settembre scorso.

Alitalia, il 7 gennaio audizioni con il commissario e il ministro dei Trasporti De Micheli

L'esame del decreto con il prestito ponte per Alitalia riprenderà martedì 7 gennaio in commissione Trasporti della Camera con le audizioni ​dei rappresentanti di Lufthansa, del commissario straordinario Giuseppe Leogrande, e del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. Entro le 19 dello stessa giornata è fissato il termine per la presentazione degli emendamenti da parte dei gruppi. Il decreto è atteso nell'Aula di Montecitorio Camera il 13 gennaio per la discussione generale, che andrà avanti il giorno successivo, come stabilito dalla conferenza dei capigruppo.

Affari Italiani
 
Del genere chissene se Az perde 2 milioni al giorno. Mo ce sta er panettone e capodanno da festeggià. Ne riparlamo dopo la befana che tanto ancora qualcosa in cassa ce sta.

Inviato dal mio 704HW utilizzando Tapatalk
 
Del genere chissene se Az perde 2 milioni al giorno. Mo ce sta er panettone e capodanno da festeggià. Ne riparlamo dopo la befana che tanto ancora qualcosa in cassa ce sta.

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Era finita pure la cassa, sono dovuti procedere con un'anticipazione di tesoreria per ragioni di urgenza al fine di evitare che Alitalia interrompesse le attività per mancanza di liquidità.....

https://www.ilsole24ore.com/art/ali...o-prestito-lufthansa-camera-7-gennaio-ACWPNH8

Alitalia, il governo versa i 400 milioni del nuovo prestito. Lufthansa alla Camera il 7 gennaio.
I ministri dell'Economia Roberto Gualtieri e dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli hanno firmato il decreto ministeriale che eroga il finanziamento con urgenza, in attuazione del decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri il 2 dicembre che prevede il nuovo aiuto pubblico

Il governo inietta il nuovo prestito statale di 400 milioni di euro nelle casse di Alitalia. I ministri dell'Economia Roberto Gualtieri e dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli hanno firmato il decreto ministeriale che eroga il finanziamento con urgenza, in attuazione del decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri il 2 dicembre che prevede il nuovo aiuto pubblico. Il versamento avviene con un'anticipazione di tesoreria per ragioni di urgenza, per evitare che Alitalia debba interrompere l'attività per mancanza di liquidità.
L'istanza del commissario
Nel testo del decreto si legge che il nuovo commissario unico, Giuseppe Leogrande, ha presentato l'istanza per richiedere il pagamento dei soldi il 13 dicembre, cioè un solo giorno dopo la firma del decreto del ministro dello Sviluppo che lo ha nominato. Una fretta giustificata dall'urgenza.
Cassa esaurita
Alitalia ha esaurito la cassa. Anzi la cassa sarebbe negativa se non ci fossero gli anticipi per i biglietti già venduti per voli futuri, che sono un debito verso i clienti. Una voce su cui la gestione commissariale finora non ha fatto piena trasparenza. Si stima che gli anticipi in cassa siano tra i 200 e i 300 milioni. I 900 milioni di finanziamento pubblico già erogati durante il governo Gentiloni sono stati spesi, evaporati a causa delle perdite, eccetto i 103 milioni di deposito in garanzia presso la Iata.
Quest'anno Alitalia perderà circa 600 milioni, secondo stime.
Dal commissariamento versati aiuti per 1,45 miliardi
Considerando il precedente finanziamento e gli interessi maturati fino al 31 maggio scorso, pari a 145 milioni (dal primo giugno non sono più dovuti), con gli ulteriori 400 milioni i soldi pubblici versati nelle casse di Alitalia da quando è stata commissariata ammontanto a circa 1,45 miliardi. Sul nuovo prestito è previsto un tasso d'interesse di quasi il 10% annuo.
Conto corrente a banca Intesa Sanpaolo
Il finanziamento viene versato su un conto corrente bancario aperto da Alitalia presso Intesa Sanpaolo. Il testo del decreto interministeriale, che ha la data del 21 dicembre, è stato inviato ieri dagli uffici Mise all'ufficio controllo atti della Corte dei Conti e alla Ragioneria generale dello Stato “per il seguito di competenza”.
Leogrande: “Rischio di interruzione dell'attività” di Alitalia
Nelle premesse del decreto si legge che “al fine di scongiurare il rischio di interruzione dell'attività operativa” di Alitalia “è stata richiesta, nei tempi il più possibile contenuti, la concessione del finanziamento e la sua integrale erogazione”.
Cigs per 1.020 addetti
Ieri al ministero del Lavoro è stata raggiunta l'intesa tra la compagnia e i sindacati per la proroga della cassa integrazione straordinaria per i dipendentidi Alitalia. La cigs che scade il prossimo 31 dicembre verrà quindi estesa fino al 23 marzo 2020, a rotazione con possibilità di arrivare a zero ore, per un totale 1.020 persone, di cui 70 comandanti, 310 assistenti di volo e 640 addetti di terra. Il numero è di poco inferiore a quello dei dipendenti interessati dalla procedura in corso, che scade a fine anno (1.075).
Piloti e assistenti di volo non firmano
L'accordo è stato firmato dai confederali e Ugl Trasporti. Non hanno firmato i si ndacati professionali dei piloti (Anpac) e assistenti di volo (Anpav), che hanno espresso riserve sul contenuto dell'accordo. Anapc e Anpav giudicano eccessivo il numero dei lavoratori sospesi e rilevano che ci potrebbero essere irregolarità nelle “modalità di erogazione e fruizione” delle giornate di cigs ai naviganti (piloti e assistenti di volo).
I confederali
“Abbiamo firmato un accordo di cassa integrazione valido fino al 23 marzo 2020 riducendo i numeri deilavoratori in cassa a 1.020, dando stabilità al lavoro in Alitalia per i prossimi mesi, e permettendo il recupero di lavoratori attualmente fuori dal ciclo produttivo, ora siamo in attesa di incontrare il commissario Leogrande per capire come intende valorizzare l'azienda e portare a compimento il processo di nascita della nuova compagnia che per noi deve essere nel senso della crescita e dello sviluppo”, ha affermato il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito. “L'accordo di oggi rappresenta semplicemente la proroga della cigs per crisi grandi imprese già vigente dal maggio 2017 e non ha alcuna attinenza al futuro piano industriale di Alitalia, per il quale invece il confronto con il governo e con il nuovo commissario deve ancora essere avviato”, è il commento del segretario nazionale della Uiltrasporti, Ivan Viglietti.
Il 7 gennaio alla Camera audizione di Lufthansa
La commissione Trasporti della Camera, che esamina il decreto legge salva-Alitalia che assegna i 400 milioni, ha fissato l'audizione di Lufthansa alla ripresa dei lavori, il 7 gennaio alle ore 13.45. Lufthansa si è proposta con insistenza al nuovo governo Pd-M5S per rilevare Alitalia, ma chiede che prima venga fatta una pesante ristrutturazione, fino a 5-6.000 esuberi. Subito dopo Lufthansa ci sarà l'audizione del nuovo commissario Leogrande.
 
Come butta male...

Gualtieri: "La presenza dello Stato in economia non deve essere un tabù. Serve anche a far funzionare meglio il mercato"

23 DICEMBRE 2019

Dal caso Ilva all'Alitalia, passando per la Popolare di Bari, ecco la linea di via XX Settembre: "Serve il concorso di politiche pubbliche e di attori privati"

DI FRANCESCO MANACORDA E ROBERTO PETRINI

ROMA «La logica di mercato e l’intervento dello Stato possono coesistere perfettamente, proprio perché esistono i fallimenti di mercato nei quali lo Stato non solo può, ma deve intervenire». Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha ottenuto ieri l’ultimo voto di fiducia alla Camera sulla sua legge di Bilancio. Ora guarda alla “fase due” dell’esecutivo, si aspetta un governo di legislatura e soprattutto, dopo i numerosi int...

https://rep.repubblica.it/pwa/inter...48891/?ref=RHPPLF-BH-I244174653-C8-P1-S1.8-T1
 
Come butta male...
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[FONT=&]Gualtieri: "La presenza dello Stato in economia non deve essere un tabù. Serve anche a far funzionare meglio il mercato"

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[FONT=&]Dal caso Ilva all'Alitalia, passando per la Popolare di Bari, ecco la linea di via XX Settembre: "Serve il concorso di politiche pubbliche e di attori privati"
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[FONT=&]DI FRANCESCO MANACORDA E ROBERTO PETRINI

[/FONT][/FONT][FONT=&][FONT=&]ROMA «La logica di mercato e l’intervento dello Stato possono coesistere perfettamente, proprio perché esistono i fallimenti di mercato nei quali lo Stato non solo può, ma deve intervenire». Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha ottenuto ieri l’ultimo voto di fiducia alla Camera sulla sua legge di Bilancio. Ora guarda alla “fase due” dell’esecutivo, si aspetta un governo di legislatura e soprattutto, dopo i numerosi int...
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[/FONT]https://rep.repubblica.it/pwa/inter...48891/?ref=RHPPLF-BH-I244174653-C8-P1-S1.8-T1

Fare finta di ignorare il significato di “fallimento del mercato” (perché Gualtieri non è un ignorante) per giustificare porcate inenarrabili.
Alitalia è la dimostrazione lampante che il mercato funziona, e anche bene.
 
Fare finta di ignorare il significato di “fallimento del mercato” (perché Gualtieri non è un ignorante) per giustificare porcate inenarrabili.
Alitalia è la dimostrazione lampante che il mercato funziona, e anche bene.

Come quello bancario, dove gli istituti finanziari che hanno arricchito i CDA che hanno comprato il pattume finanziario e dilapidato vere e proprie fortune invece di chiudere sono stati salvati con un intervento pubblico costato una cifra 3 volte superiore a quella di Alitalia….

Pero' strano: nessuno dice che i dipendenti MPS o Popolare di Vicenza o di Bari siano dei paraculi o dei parassiti e non mi riferisco ovviamente a questo forum.
 
Come quello bancario, dove gli istituti finanziari che hanno arricchito i CDA che hanno comprato il pattume finanziario e dilapidato vere e proprie fortune invece di chiudere sono stati salvati con un intervento pubblico costato una cifra 3 volte superiore a quella di Alitalia….

Pero' strano: nessuno dice che i dipendenti MPS o Popolare di Vicenza o di Bari siano dei paraculi o dei parassiti e non mi riferisco ovviamente a questo forum.

Ciò che penso degli uffici fidi e dei settoristi di quelle banche è da codice penale.
 
Io non credo nel "non spacchettamento". Penso viceversa che stiano andando avanti con Swissport per la cessione ( iniziata dai 3 Commissari ) dell'Handling che fra le altre cose si è saputo ricercare altri Clienti oltre AZ e non fa un cattivo servizio , guadagnandoci.
Senza Handling AZ dimagrisce di 3000 dipendenti ma perde forse un pò di più. Non capisco poi come in un anno di discussioni totalmente inutili non sia stato possibile offrire qualche ricollocazione ai dipendenti AZ fra le varie necessità del Gruppo FS a Roma o in Italia ( 1400 assunzioni mi pare di aver letto ) : molti saranno lavori specialistici ma 150/200 unità in lavori " di ufficio " credo con un pò di buona volonta' Le avrebbero potute ricollocare, avendo fra le varie cose lo stesso Sindacato. Invece vanno dritti ed a tutta velocità verso un burrone.
Buon Natale a tutti Forumisti
 
Io non credo nel "non spacchettamento". Penso viceversa che stiano andando avanti con Swissport per la cessione ( iniziata dai 3 Commissari ) dell'Handling che fra le altre cose si è saputo ricercare altri Clienti oltre AZ e non fa un cattivo servizio , guadagnandoci.
Senza Handling AZ dimagrisce di 3000 dipendenti ma perde forse un pò di più. Non capisco poi come in un anno di discussioni totalmente inutili non sia stato possibile offrire qualche ricollocazione ai dipendenti AZ fra le varie necessità del Gruppo FS a Roma o in Italia ( 1400 assunzioni mi pare di aver letto ) : molti saranno lavori specialistici ma 150/200 unità in lavori " di ufficio " credo con un pò di buona volonta' Le avrebbero potute ricollocare, avendo fra le varie cose lo stesso Sindacato. Invece vanno dritti ed a tutta velocità verso un burrone.
Buon Natale a tutti Forumisti
Io non credo che il punto principale sia quello di spacchettare o di non spacchettare le componenti base.
Se non si affrontano i problemi strutturali sia l'insieme che i pacchetti saranno indigesti. A meno di non comporre ad hoc porzioni virtuose e porzioni velenose. Non credo che le criticità sparirebbero con la semplice divisione.

La mancata volontà, che noti, nel non aver fatto nulla per ridurre i dipendenti in questi anni depone in questo senso.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.