Alitalia: 28/01 cda straordinario, probabile ricapitalizzazione?


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Il mio commento si limita a un "bah", anche perché di solito Il Giornale non è esattamente il mio modello di giornalismo. Di certo l'ipotesi di un finanziamento soci è più facilmente percorribile rispetto all'aumento di capitale. Ma se veramente la cassa è a zero e sono a rischio gli stipendi di febbraio (cmq è la prima volta che lo leggo), la situazione sarebbe quasi disperata. Avendo una serie di prenotazioni non refundable per i prossimi mesi fino a ottobre, forse mi conviene buttarmi dalla finestra!!! :/
 
Il mio commento si limita a un "bah", anche perché di solito Il Giornale non è esattamente il mio modello di giornalismo. Di certo l'ipotesi di un finanziamento soci è più facilmente percorribile rispetto all'aumento di capitale. Ma se veramente la cassa è a zero e sono a rischio gli stipendi di febbraio (cmq è la prima volta che lo leggo), la situazione sarebbe quasi disperata. Avendo una serie di prenotazioni non refundable per i prossimi mesi fino a ottobre, forse mi conviene buttarmi dalla finestra!!! :/
Cassa zero mi sembra piuttosto improbabile, visto che a settembre (ultimo dato ufficiale) era oltre 300 mio. Per quanto il 4° trim sia il più pesante per la cassa, se davvero il risultato economico è stato "il migliore di sempre", non dovrebbe aver drenato molta liquidità.
 
sarà divertente se al finanziamento parteciperanno tutti i soci in quota proporzionale all'equity oppure solo alcuni.. in quest'ultimo caso chi si chiama fuori potrebbe fare free-riding con i soldi altrui.
Sarà anche l'unica soluzione possibile, ma se un fossi un socio il finanziamento lo vedrei come arma a doppio taglio.
 
sarà divertente se al finanziamento parteciperanno tutti i soci in quota proporzionale all'equity oppure solo alcuni.. in quest'ultimo caso chi si chiama fuori potrebbe fare free-riding con i soldi altrui.
Sarà anche l'unica soluzione possibile, ma se un fossi un socio il finanziamento lo vedrei come arma a doppio taglio.
Free riding mica tanto, se ricordo bene i prestiti soci devono essere onerosi per non essere considerati alla stregua di aumenti di capitale (con tutte le conseguenze del caso).
 
Dalla soddisfazione dei risultati preconsuntivo 2012, a cassa a zero e stipendi a rischio?
Mi sembra di leggere articoli e dichiarazioni tipiche di meridiana.
 
la mia impressione (che è anche un augurio) è che in ogni caso, qualsiasi cosa succeda, non dovrebbe essere una roba dall'oggi al domani, ma richiederà diversi mesi. E soprattutto non si muoverà nulla prima delle elezioni, questa è una certezza.
 
Alitalia, fonte: lunedì Cda su prestito ponte 200 mln a carico soci

martedì 29 gennaio 2013 10:33 (Reuters) - Il consiglio di amministrazione di Alitalia [CAITLA.UL] si riunirà nuovamente lunedì prossimo, dopo l'incontro fiume di ieri, per esaminare un finanziamento-ponte da 200 milioni di euro a carico dei soci che sostenga la compagnia in crisi di liquidità.

E' quanto riferisce oggi una fonte dell'aerolinea, dopo la lunga riunione del cda ieri - oltre sette ore -, la prima dopo la scadenza, il 12 gennaio scorso, del lock up per gli azionisti.

"I principali azionisti si sono mostrati concordi al prstito-ponte, si respira un clima positivo in vista della riunione di lunedì", commenta la fonte.

Il cda di ieri ha vagliato ed escluso sia l'ipotesi di emettere obbligazioni a 12-18 mesi, eventualmente convertibili, sia la possibilità di un aumento di capitale da 400 milioni in due tempi, 200 milioni subito e successivamente altri 200, per dare ossigeno alla compagnia, aggiunge la fonte.

Non si è parlato della vendita di quote, mentre ci si attende che nei prossimi giorni, ricorda la fonte, i vertici Alitalia affidino un mandato esplorativo ufficiale alla banca Rothschild per individuare un compratore.

Il cda di ieri ha anche esaminato i conti della compagnia, senza ancora approvarli. Dopo aver preso atto del preconsuntivo 2012, ha considerato l'andamento del primo trimestre del nuovo esercizio che risulta "in linea con le previsioni di budget", spiega la fonte, e confermato l'obiettivo di un pareggio di bilancio per il 2013.

Per il 2012, la compagnia dovrebbe chiudere con perdite per circa 180 milioni. "Il terzo trimestre ha chiuso con 173 milioni di rosso e il quarto dovrebbe essere in miglioramento, con perdite intorno ai 10 milioni, confermando l'inversione di tendenza rispetto al primo semestre dell'anno", afferma la fonte

L'approvazione del bilancio 2012 sarà all'ordine del giorno di un ulteriore cda fissato per la fine di febbraio.

(Valentina Consiglio) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/businessNews/idITMIE90S01I20130129
 
Se davvero nel 2013 fanno brek even e dal 2014 utile, i soci potrebbero anche "sacrificarsi" un altro pochino.
 
ps: leggo sul Sole che Ernst e Young avrebbe valutato lo scorporo MM circa 180 milioni.
 
[h=1]Alitalia, probabile cda il 4 febbraio
per il finanziamento da 200 milioni[/h] [h=3]Sul tavolo la linea di credito da parte dei principali soci italian, che potrebbe salire a 350-400 milioni per favorire il rilancio dell'ex compagnia di bandiera. L'obiettivo, dopo lo spin-off delle Mille Miglia, è evitare la ricapitalizzazione e arrivare indenni al matrimonio con Air France[/h] Lo leggo dopo
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Andrea Ragnetti, ad di Alitalia
MILANO - Sarebbe stato convocato per lunedì 4 febbraio un nuovo consiglio di amministrazione di Alitalia per approvare un finanziamento da parte dei maggiori soci della compagnia (tra i principali spiccano i Riva, Intesa Sanpaolo, Toto, Colaninno, FonSai, ma anche Gavio, Marcegaglia, Pirelli e Acqua Marcia tra gli altri). Dovrebbe arrivare quindi a breve lo sblocco del prestito da 200 milioni che dovrebbe servire alla compagnia a superare i primi mesi dell'anno e ad evitare la ricapitalizzazione.

Secondo quanto ricostruito da Repubblica (stamane in edicola), già nel cda di ieri - il primo dell'ex compagnia di bandiera da quando è scaduto il lock-up, cioè il vincolo sulla vendita di azioni - si è affrontato il tema di mettere a disposizione della società una linea di credito da 200 milioni, concessa dai soci con le spalle più larghe, per andare avanti fino al matrimonio con Air France, primo socio della compagnia italiana al 25%. I maggiori soci sarebbero tutti d'accordo, resterà da vedere nel prossimo board quale sarà l'appoggio allo strumento. Secondo alcune indicazioni l'operazione potrebbe anche allargarsi e prevedere un'iniezione di 350-400 milioni e trasformarsi quindi da una stampella per sopravvivere a un nuovo tentativo di rilancio. La nuova liquidità, comunque, insieme allo spin-off delle Mille Miglia (da 250 milioni) dovrebbe procrastinare il più possibile la ricapitalizzazione, che avrebbe un effetto diluitivo per i soci italiani e permetterebbe ad Air France di salire con un esborso minimo.

Ieri, intanto, sono stati anche analizzati i conti della compagnia, che mostrerebbero un quarto trimestre 2012 migliore rispetto ai periodi precedenti. Per l'amministratore delegato Andrea Ragnetti, il 2013 dovrebbe portare al pareggio amministrativo.
 
Alitalia, fonte: lunedì Cda su prestito ponte 200 mln a carico soci




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ROMA (Reuters) - Il consiglio di amministrazione di Alitalia [CAITLA.UL] si riunirà nuovamente lunedì prossimo, dopo l'incontro fiume di ieri, per esaminare un finanziamento-ponte da 200 milioni di euro a carico dei soci che sostenga la compagnia in crisi di liquidità.
E' quanto riferisce oggi una fonte dell'aerolinea, dopo la lunga riunione del cda ieri - oltre sette ore -, la prima dopo la scadenza, il 12 gennaio scorso, del lock up per gli azionisti.
"I principali azionisti si sono mostrati concordi al prstito-ponte, si respira un clima positivo in vista della riunione di lunedì", commenta la fonte.
Il cda di ieri ha vagliato ed escluso sia l'ipotesi di emettere obbligazioni a 12-18 mesi, eventualmente convertibili, sia la possibilità di un aumento di capitale da 400 milioni in due tempi, 200 milioni subito e successivamente altri 200, per dare ossigeno alla compagnia, aggiunge la fonte.
Non si è parlato della vendita di quote, mentre ci si attende che nei prossimi giorni, ricorda la fonte, i vertici Alitalia affidino un mandato esplorativo ufficiale alla banca Rothschild per individuare un compratore.
Il cda di ieri ha anche esaminato i conti della compagnia, senza ancora approvarli. Dopo aver preso atto del preconsuntivo 2012, ha considerato l'andamento del primo trimestre del nuovo esercizio che risulta "in linea con le previsioni di budget", spiega la fonte, e confermato l'obiettivo di un pareggio di bilancio per il 2013.
Per il 2012, la compagnia dovrebbe chiudere con perdite per circa 180 milioni. "Il terzo trimestre ha chiuso con 173 milioni di rosso e il quarto dovrebbe essere in miglioramento, con perdite intorno ai 10 milioni, confermando l'inversione di tendenza rispetto al primo semestre dell'anno", afferma la fonte
L'approvazione del bilancio 2012 sarà all'ordine del giorno di un ulteriore cda fissato per la fine di febbraio.
(Valentina Consiglio) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
 
[h=1]Per salvare Alitalia dai soci arriva un prestito di 200 milioni[/h] [h=3]Il finanziamento sarà deliberato dal cda la prossima settimana, secondo le indiscrezioni riportate da diversi quotidiani[/h]
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Milano, 29 gen. (TMNews) - Un finanziamento-ponte di 200 milioni di euro a carico dei soci Alitalia al posto della strada della ricapitalizzazione. E' questa la soluzione per superare la crisi di liquidità della compagnia aerea che sarebbe stata esaminata ieri dal cda, come riportano oggi alcuni quotidiani. La linea di credito dovrebbe essere deliberata da un nuovo cda già convocato per la prossima settimana. Il prestito potrebbe anche allargarsi a 350-400 milioni.

Nel corso della riunione non si sarebbe parlato di vendita delle quote, dopo che è scaduto da circa due settimane il vincolo di lock-up.
 
29/01/2013 - 10:50 Guidaviaggi
Air France: 'Non ci sono risorse finanziarie per la questione Alitalia'
Il gruppo al momento ha altre priorità, visto che è impegnato a realizzare il piano Transform 2015


Air France, nella persona del suo presidente Alexandre de Junac, ha ribadito ancora una volta la sua posizione nei confronti di Alitalia. "Tre settimane fa - ha dichiarato ieri de Junac, scrive Il Sole-24 Ore - ho spiegato che non abbiamo le risorse finanziarie per affrontare la questione Alitalia. E purtroppo in queste tre settimane la nostra situazione non è cambiata. Confermo quindi che la compagnia non ha le necessarie risorse finanziarie". Pertanto, non ci sono nemmeno negoziati in corso con i soci italiani, scrive Il Sole. Il gruppo, dal canto suo al momento ha altre priorità, visto che è impegnato a realizzare il piano Transform 2015.
 
29/01/2013 - 10:50 Guidaviaggi
Air France: 'Non ci sono risorse finanziarie per la questione Alitalia'
Il gruppo al momento ha altre priorità, visto che è impegnato a realizzare il piano Transform 2015


Air France, nella persona del suo presidente Alexandre de Junac, ha ribadito ancora una volta la sua posizione nei confronti di Alitalia. "Tre settimane fa - ha dichiarato ieri de Junac, scrive Il Sole-24 Ore - ho spiegato che non abbiamo le risorse finanziarie per affrontare la questione Alitalia. E purtroppo in queste tre settimane la nostra situazione non è cambiata. Confermo quindi che la compagnia non ha le necessarie risorse finanziarie". Pertanto, non ci sono nemmeno negoziati in corso con i soci italiani, scrive Il Sole. Il gruppo, dal canto suo al momento ha altre priorità, visto che è impegnato a realizzare il piano Transform 2015.
Insomma fino al 2015 non se ne parla (nonostante quelli che la davano già per venduta).
Adesso AZ deve dimostrare di saper stare in piedi con i suoi mezzi (e con quelli dei soci italiani, a quanto pare); la sfida del pareggio operativo per il 2013 non è da poco, se ci riescono tanto di cappello.
 
Insomma fino al 2015 non se ne parla (nonostante quelli che la davano già per venduta).
Adesso AZ deve dimostrare di saper stare in piedi con i suoi mezzi (e con quelli dei soci italiani, a quanto pare); la sfida del pareggio operativo per il 2013 non è da poco, se ci riescono tanto di cappello.

non mi fiderei troppo delle dichiarazioni.... io non credo che Az avrà la capacità di rimanere sola fino al 2015. Ovviamente my 2 cents.
 
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