Alitalia: 28/01 cda straordinario, probabile ricapitalizzazione?


Stato
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@ bombatutto ricordo invece che senza AP ora CAI avrebbe ancora gli stessi aerei vecchi di prima, ad esclusione forse degli E-jet che sono gli unici ordini CAI. Tutti gli A32F e A330 nuovi sono stati ordinati da APF che a seguito della fusione sono state girate ad AZ.
ricordo invece che senza AZ, Airone, con immenso piacere di Intesa che aveva fatto la fideiussone, con i 320 ci giocava a BlueMax. .
 
ricordo invece che senza AZ, Airone, con immenso piacere di Intesa che aveva fatto la fideiussone, con i 320 ci giocava a BlueMax. .

Come sempre bisogna buttarla sul chi stava da che parte e chi ce l'aveva più duro eh?
Si parlava di aerei e possibilità di investimento su rotte e passi fatti in qualità. La mia era una pura constatazione in tal senso

....quando s'inizierà a ragionare e guardare tutti nella stessa direzione sarà sempre troppo tardi. Non mi stancherò mai di pensarlo.
 
Come sempre bisogna buttarla sul chi stava da che parte e chi ce l'aveva più duro eh?
Non ho capito che vuoi dire.
Si parlava di aerei e possibilità di investimento su rotte e passi fatti in qualità. La mia era una pura constatazione in tal senso
Hai detto tu che senza Airone AZ non avrebbe rinnovato la flotta. Puo' essere, ma senza AZ sicuramente APF avrebbe avuto qualche difficolta a piazzare i 320 ordinati.
....quando s'inizierà a ragionare e guardare tutti nella stessa direzione sarà sempre troppo tardi. Non mi stancherò mai di pensarlo.
Non ho capito che vuoi dire.
 
Lasciamo perdere ciò che è successo nel 2008.....ora siamo nel 2013 e succederà il bis !
P:S forse questa volta i ruoli si invertiranno......
 
Chi vuole capire, capisce...:)
Ma questo CDA.....quanto dura ?
Saranno in pausa per la cena ?
 
ANSA/
ALITALIA: CDA CONFERMA PAREGGIO 2013,FACCIA FACCIA SOCI
VERSO MANDATO ROTHSCHILD, AIR FRANCE RIMODELLA OFFERTA REGIONALE
28 Gennaio , 20 : 52 (ANSA) - ROMA, 28 GEN - Riassetto azionario, prospettive industriali e andamento dei conti. Il primo consiglio di amministrazione dopo la scadenza del lock up, e dopo la decisione del Consiglio di Stato sulla fine del monopolio sulla Roma-Milano, è stato l'occasione per i vertici di
Alitalia e i principali soci per fare il punto punto sulle principali questioni che riguardano il futuro della compagnia, con la conferma di un primo trimestre in linea con le previsioni, che permette all'ad Andrea Ragnetti di guardare all'obiettivo di pareggio operativo a fine anno. Nel corso di una riunione fiume, durata all'incirca sette ore ma che si sarebbe svolta in un clima tranquillo e sereno, il cda, a quanto si apprende da fonti qualificate, ha preso atto con soddisfazione dei risultati del preconsuntivo 2012 che evidenziano, come previsto, un quarto trimestre in miglioramento rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, confermando l'inversione di tendenza rispetto ai primi sei mesi dell'anno già evidenziata nel terzo trimestre. E' stato inoltre esaminato l'andamento del primo trimestre 2013 che, nonostante la situazione gravemente recessiva del Paese e del settore, conferma le previsioni di budget. Già a metà dicembre Ragnetti aveva assicurato che, nonostante il 2013 si prospettasse "molto difficile", gli obiettivi di raggiungere un margine operativo positivo restano inalterati e aveva indicato il target di utile operativo nel 2013 e utile netto nel 2014. Al di là dei conti, la riunione è anche stata l'occasione per mettere faccia a faccia i maggiori azionisti - una prima occasione più ristretta era stato il comitato esecutivo della scorsa settimana - (in cda siedono tra gli altri Salvatore Mancuso di di Equinox, 3,8%; Roberto Colaninno che con Immsi ha il 7,1%; Gaetano Micchiché di Intesa SanPaolo, 8,9%; Angelo Massimo Riva, 10,6%; e Jean-Cyril Spinetta di Air France che ha il 25%), dopo la scadenza del lock up del 13 gennaio: da allora (e fino al 28 ottobre) i soci italiani sono infatti liberi di vendere le proprie quote, previo ok del cda. A quanto si apprende, tuttavia, non si sarebbero fatte ipotesi di riassetto azionario, né si sarebbe parlato del mandato a Rothschild sulle "operazioni internazionali" da parte dei principali azionisti, anche se il mandato sarebbe comunque in corso di perfezionamento. Mentre per vedere un'offerta concreta da parte del maggior azionista, Air France, pare si debba aspettare ancora un po' di tempo. La compagnia francese è intanto alle prese con il piano di ristrutturazione (lanciato nel 2012 per risparmiare 2 miliardi entro il 2015) e proprio oggi ha lanciato una nuova offensiva contro la concorrenza delle compagnie low cost: Air France ha infatti raggruppato le proprie tre compagnie regionali dando vita ad un nuovo vettore, Hop!, che da marzo opererà 530 voli quotidiani verso 136 destinazioni in Francia e in Europa a partire da 55 euro (solo andata). L'attività regionale di Air France perde 160 milioni di euro l'anno, ovvero un terzo delle perdite registrate dalla compagnia sul corto e medio raggio. Dentro
Alitalia cresce intanto la preoccupazione dei sindacati per Carpatair, la compagnia regionale romena che opera in code-sharing su alcune rotte minori, e che è stata oggetto di ripetuti allarmi per la sicurezza in seguito a diversi incidenti: da febbraio la compagnia effettuerà anche i voli da e per Bologna. (ANSA).
PV
 
Ultima modifica da un moderatore:
Come al solito, tanto fumo e poco arrosto esce da questi cda... ma di cosa hanno parlato per sette ore??
 
Beh ...se confermano loro, allora siamo a posto !
Anche io confermo che nel 2013 guadagnerò un mucchio di soldi vincendo il superenalotto. Lo dico io, credetemi!
Se la cantano e se la suonano da soli.....
 
Ma dopo aver parlato un'ora dei fatto qui elencati cos'hanno fatto le restanti sei? Hanno giocato a Risiko?

Pero' il Risiko e' un gran bel gioco. 6 ore ci stanno. E soprattutto puo' dare tante idee sull prossime destinazioni da aprire per AZ: io voglio conquistare la Kamchatka! :) o meglio aspettiamoci una apertura su Lima, visto che Alitalia controlla gia' gli altri tre mercati sudamericani nel gioco (i risikisti coglieranno al volo a cosa mi riferisco). :D

Scherzi a parte, sarebbe interessante sapere se vi fossero altre notizie sui contenuti del CDA. 7 ore sono tante, ma forse l'atteggiamento di AR che chiede massima riservatezza non fara' trasparire altri commenti "ufficiosi" per un po'. In ogni caso, secondo me qualcosa bolle in pentola, altrimenti non si spiega un CDA straordinario per giunta con durata fiume. Si prevedono comunicati ufficiali della compagnia?
 
Alitalia: riunione cda, soddisfazione preconsuntivo 2012

21:53 28 GEN 2013

(AGI) - Roma, 28 gen. - Una riunione fiume di oltre sette ore: tanto e' durato il cda di Alitalia, il primo dopo la scandenza del lock up, che ha prerso tra l'altro atto con soddisfazione dei risultati del preconsuntivo 2012. Nonostante la crisi, indicazioni positive arrivano dall'andamento del quarto trimestre che prosegue l'inversione di tendenza rispetto al primo semestre gia' delineata tra giugno e settembre. La compagnia conferma anche le previsioni di bilancio per il primo trimestre 2013.
L'approvazione del bilancio sara' all'ordine del giorno del prossimo cda in programma per il 25 febbraio. Per il momento non sarebbero emerse indicazioni su un eventuale riassetto azionario. Nei giorni scorsi sono pero' circolate voci secondo cui i principali soci italiani avrebbero affidato a Rotschild il mandato per valutare eventuali opzioni. (AGI) .
 
Si sono confrontati per sette ore - dalle 10 alle 17 - i consiglieri dell'Alitalia. La prima riunione dell'anno è stata più che turbolenta, «di fuoco», come l'ha definita uno di loro. La situazione è critica, la cassa è pressoché azzerata tanto da mettere a rischio - com'è trapelato da autorevoli fonti - il pagamento degli stipendi di febbraio.
Da tempo si parla di una progressiva erosione del capitale e della necessità di iniettarne di nuovo, ma ora i tempi si sono fatti stretti. Ieri, stando alle informazioni raccolte dal Giornale, i consiglieri hanno assunto una decisione di massima per un prestito dei soci alla società, quantificato nell'ordine del 150-200 milioni. Il consiglio è stato riconvocato per il 4 febbraio proprio per verificare la concreta disponibilità degli azionisti a mettere mano al portafoglio e, di conseguenza, per deliberare la cifra esatta del finanziamento e la sua ripartizione.
Perché un prestito e non un aumento di capitale? Innanzitutto per l'urgenza: il finanziamento è immediato, l'aumento ha bisogno di maggiori formalità, a cominciare da una delibera assembleare e quindi di tempi più lunghi. Inoltre, l'aumento è tipico capitale di rischio, che può andare perduto, il prestito è una posta che deve essere restituita; in altre parole, è più protetto. Un prestito, inoltre, anche se effettuato da una minoranza di azionisti, non altera il loro peso nel capitale. Sullo sfondo, in una prospettiva da qui a fine anno, c'è la cessione ad Air France; ma tempi e modi sono ancora tutti da stabilire, e se prima del cambio di proprietà fosse necessario abbattere il capitale, un finanziamento dei soci non ne verrebbe toccato. Decisione più prudente, quindi. In questa settimana ci sarà dunque la verifica delle volontà e la conta di chi ci sta e chi non ci sta.
La necessità di un finanziamento ha confermato come la decisione di scorporare il Club Mille Miglia sia un'operazione puramente contabile; utile a valorizzare le voci patrimoniali del bilancio, ma incapace, da sola, di far fronte alle esigenze di fornitori e dipendenti (che sono tipicamente «cash»).
L'amministratore delegato della compagnia, Andrea Ragnetti, ha riferito ieri sull'andamento dell'attività. Il preconsuntivo 2012 mostrerebbe conti in rosso ma linea con le previsioni (più volte l'ad si era detto fiducioso di chiudere il miglior quarto trimestre della storia recente di Alitalia), e anche l'avvio del 2013 non starebbe riservando sorprese, compatibilmente con le condizioni complessivamente depresse dell'economia e del trasporto aereo. Per i numeri definitivi del 2012 bisognerà aspettare il 25 febbraio
 
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