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Metrò per l'aeroporto
Da Bari l'hub del Sud
BARI - Ancora 140 metri e poi i due tratti della galleria scavati sotto la strada che conduce all’aero - stazione di Bari-Palese, saranno un unico cunicolo. La sede del collegamento veloce dalla stazione ferroviara di piazza Moro, nel centro di Bari, fino allo scalo aeroportuale «Karol Woytila», è insomma pronta. Entro novembre (ovvero tra poco più di un mese), l’impresa che sta realizzando i lavori rimuoverà bulldozer ed escavatori e la viabilità (ora comunque garantita sia pure, in alcuni punti, sulla metà della carreggiata) tornerà alla normalità. Nel frattempo, sotto i piedi dei pugliesi continueranno a brulicare di lavori gli spazi dove troveranno posto i binari di uno dei pochi collegamenti metropolitani verso scali aeroportuali (oltre a quelli di Roma e Milano, ovviamente) d’Italia.
E a dicembre 2010, se le operazioni continueranno a procedere con questa celerità, il collegamento (15 minuti dal centro di Bari all’aeroporto) sarà definitivamente operat ivo. Osservatori privilegiati sul cantiere del treno metropolitani per la stazione aeroportuale, dirigenti e funzionari delle principali aziende di trasporto d’Italia, in questi giorni a Bari per una delle riunioni operative dell’Astra, organizzazione che le rappresenta.
La delegazione, guidata dall’ingegner Massimo Nitti, direttore di esercizio della Ferrotramviaria-Ferrovie del Nord barese, ha potuto osservare da vicino l’avanzamento del cantiere che dal 19 giugno, data dell’aavvio, ha proceduto a ritmi «interessanti» fino a veder completato oggi almeno il 70% del complesso delle opere di scavo. Se si considera che 7 dei 7,7 chilometri del collegamento si snodano tuti in galleria o trincea (a cielo aperto, ma comunque sotto il livello stradale), questo significa che l’infrastrutturazione della linea è ormai completa.
metrò per lA breve, ovviamente, occorrerà mettere mano alla posa dei binari, all’elettrificazione e all’allestimento delle due stazioni previste: una su viale Europa, l’altra proprio all’aerostazione dove l’approdo ai banchi partenza delel diverse compagnie aeree sarà garantito da un passaggio protetto, anch’esso protetto, in parte servito da tapis roulant. L’opera, che alla fine dovrebeb costare circa 75 milioni (60 per le operazioni di scavo e per gli espropri, il resto per gli allestimenti) di euro, costituisce uno di quegli interventi che, per usare un parolone, gli addetti ai lavori definiscono strategici. Grazie alla rete già esistente e gestita proprio da Ferrotramviaria, con il treno metropolitano sarà possibile arrivare direttamente all’aerostazione di Bari da tutti gli scali della provincia Bat.
Quindi, come ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti, Mario Loizzo, scatterà la grande scommessa dell’interoperabilità, ovvero della reale connessione tra reti gestite da gestori diversi. Nel caso specifico, il tronco ferroviario Barletta-Foggia (rete Rfi), innestandosi su quello Ferrotramviaria (Barletta- Bari), consentirà ad un’ampia fascia di popolazione (compresa l’area del Molisano che gravita sulla Daunia), di arrivare in maniera veloce e comoda all’aeroporto di Bari. In questa maniera, lo scalo barese consoliderà la sua crescita come vero e proprio hub del Mezzogiorno. Con la prospettiva, come ha auspicato l’amministrazione di Aeroporti di Puglia, Domenico Di Paola, di arrivare ad un biglietto integrato: si viaggia in aereo e con un solo biglietto si usano anche i servizi ferroviari del Paese di destinazione.
In bocca al lupo a Bari...