AF-KLM lancia nuovo piano di ristrutturazione: Perform 2020


Pare che le negoziazioni con i piloti siano fallite.
Prossima tappa i licenziamenti: 300 piloti, 700 aa/vv e 2000 personali di terra.
Si ventila anche la chiusura sul lungo raggio di Seul, Hanoi e Santiago del Cile.
 
Questo perchè probabilmente il 50% di rotte in attivo genera utili superiori alle perdite del restante network LR. Pensa se si riducessero o chiudessero quelle rotte in perdita di quando potrebbe crescere l'utile complessivo. Inoltre AF come tutte le major europee ha il problema del network di breve/medio raggio anche questo molto probabilmente in perdita sotto l'assedio delle low cost.

Magari le rotte in perdita fanno da feeder a quelle che "funzionano". Non è proprio così semplice chiudere una rotta. Per questo penso che AF voglia concentrarsi sulla riduzione dei costi anche offrendo un prodotto diverso pur di mantenere quote di mercato e presenza su alcune destinazioni.

Cesare dopo anni e quasi 30.000 messaggi dovrebbe esserti chiaro che in un sistema hub&spoke esiste il c.d. effetto network.

Infatti, non e' cosi semplice, e richiede grande perizia nell'aggiustare le cose: tagli le rotte che perdono e lasci solo quelle in attivo (oggi) e ti rendi conto dopo che domani quelle che prima rendevano ora rendono meno (o magari alcune iniziano a perdere...)
 
Pare che le negoziazioni con i piloti siano fallite.
Prossima tappa i licenziamenti: 300 piloti, 700 aa/vv e 2000 personali di terra.
Si ventila anche la chiusura sul lungo raggio di Seul, Hanoi e Santiago del Cile.

Seul e Santiago del Cile. Interessante, considerato che sono rotte appena aperte (Seul) o che dovrebbero arrivare presto (Santiago) nel network AZ. Chissa' che le chiusure dei cugini riportino piu' traffico sui voli AZ su queste rotte (ma poi, se AFKL perde, riuscira' AZ a guadagnare su queste rotte? In genere, il bacino di utenza di AFKL e' ben piu' ampio di quello di AZ).
 
Air France perde, Klm fa soldi a palate
Destini divergenti per le due compagnie unite in un singolo gruppo ma rimaste distinte: la componente olandese accumula 400 milioni di utili all’anno

Air France, in questi giorni si parla dei guai di Air France e si cita solo questa compagnia. Ma Air France non si era fusa con Klm? E la crisi della compagnia francese coinvolge sì o no la sorella olandese? Secondo dubbio: tagliando le rotte intercontinentali, Air France reagisce alla crisi nella stessa maniera perdente che ha portato al fallimento della vecchia Alitalia (la nuova infatti sta facendo tutto il contrario, cioè punta a espandersi nel mondo)?

Giriamo le domande agli analisti del settore. Antonio Bordoni, docente di trasporto aereo alla Luiss, segnala che «la struttura di Af-Klm è “un gruppo, due aviolinee” del tutto autonome. E lo si vede dai bilanci. Il gruppo nel 2014 dichiara congiuntamente una perdita di 198 milioni di euro, mentre la Klm da sola mostra un profitto di 340 milioni». Due storie diversissime. Come mai? Gregory Alegi, docente alla Luiss Business School (e nel comitato di direzione di Air Press), vede due differenze: «La Klm opera in un Paese piccolo, l’Olanda, senza voli interni e con una rete tutta di voli a medio e lungo raggio, che rendono mediamente di più. Questo non è vero per Air France. Inoltre la Klm ha la struttura di una vera azienda privata, mentre Air France è rimasta una compagnia di Stato, ha una struttura rigida, e in questo ricorda un po’ la vecchia Alitalia».

Per caso ricorda la vecchia Alitalia anche nella maniera sbagliata di affrontare la crisi, cioè con il taglio delle rotte intercontinentali, che sono le più remunerative? Non necessariamente. Bordoni: «Se Air France faceva (poniamo) cento collegamenti a lungo raggio e adesso ne taglia dieci, continua a essere un signor vettore intercontinentale. Mentre se Alitalia ne aveva venticinque e ne tagliava dieci, distruggeva la sua rete». Alegi: «Bisogna vedere a quali rotte rinuncerà Air France. Ha molti collegamenti con le ex colonie africane che pur essendo a lungo raggio rendono poco. Servono alla “grandeur”, non ai bilanci aziendali. Se taglierà alcune di queste rotte l’operazione avrà un senso economico. Se invece conserverà queste per ragioni politiche e di prestigio e toglierà aerei da rotte aeree remunerative, l’operazione sarà un disastro».

Alegi aggiunge una considerazione sulla fusione, abortita, fra Air France e Alitalia: «Per molto tempo se ne è parlato come di un’occasione perduta. Ma visto quello che succede adesso, c’è da chiedersi dove avrebbe tagliato i posti di lavoro Air France di fronte alla crisi, in Italia o in Francia?». Per fortuna l’accordo non si è fatto e ora Alitalia ri-decolla con Etihad.

http://www.lastampa.it/2015/10/07/e...i-a-palate-1NDgJG24Fsk88n9rJ6QiIN/pagina.html
 
Conviene ancora agli olandesi restare insieme ai francesi che portano solo perdite e affossano il loro utile, secondo voi sarebbe ipotizzabile un clamoroso divorzio tra AF e KLM?
 
Conviene ancora agli olandesi restare insieme ai francesi che portano solo perdite e affossano il loro utile, secondo voi sarebbe ipotizzabile un clamoroso divorzio tra AF e KLM?
Non c'è modo di fare un "clamoroso divorzio" per il semplice fatto che non esiste più una KLM autonoma, ma è solo una divisione del gruppo. Sarebbe come ipotizzare il "clamoroso divorzio" di Alfa Romeo da FCA.
Detto questo, un breve commento sull'articolo della Stampa.
Spero che i citati professori sappiano compiere anche analisi più approfondite, e si limitino a ritenere i lettori del giornale in questione dei subnormali a cui è inutile trasmettere informazioni e ragionamenti più approfonditi. Perché le risposte riportate sono di una pochezza intellettuale disarmante, probabilmente uno studente liceale appassionato della materia saprebbe fare di meglio.
 
Non c'è modo di fare un "clamoroso divorzio" per il semplice fatto che non esiste più una KLM autonoma, ma è solo una divisione del gruppo. Sarebbe come ipotizzare il "clamoroso divorzio" di Alfa Romeo da FCA.

Volendo c'è la possibiltà di scorporare e rendere autonomo il ramo d'azienda di KLM, se c'è la volontà la forma si trova. Ovviamente i francesi immagino sarebbero contrari, senza gli utili apportati da KLM, il bilancio una AF autonoma sarebbe ancora piu' disastroso.
 
Volendo c'è la possibiltà di scorporare e rendere autonomo il ramo d'azienda di KLM, se c'è la volontà la forma si trova. Ovviamente i francesi immagino sarebbero contrari, senza gli utili apportati da KLM, il bilancio una AF autonoma sarebbe ancora piu' disastroso.
L'unica ipotesi praticabile è quella di una situazione molto pesante (sostanzialmente fallimentare) in cui il gruppo scorpora e quota la divisione KLM per fare cassa e sopravvivere un altro po'.
 
Non c'è modo di fare un "clamoroso divorzio" per il semplice fatto che non esiste più una KLM autonoma, ma è solo una divisione del gruppo. Sarebbe come ipotizzare il "clamoroso divorzio" di Alfa Romeo da FCA.
Detto questo, un breve commento sull'articolo della Stampa.
Spero che i citati professori sappiano compiere anche analisi più approfondite, e si limitino a ritenere i lettori del giornale in questione dei subnormali a cui è inutile trasmettere informazioni e ragionamenti più approfonditi. Perché le risposte riportate sono di una pochezza intellettuale disarmante, probabilmente uno studente liceale appassionato della materia saprebbe fare di meglio.

Mio stesso pensiero.
A "...una signora compagnia" mi sono cadute le braccia.
 
Volendo c'è la possibiltà di scorporare e rendere autonomo il ramo d'azienda di KLM, se c'è la volontà la forma si trova. Ovviamente i francesi immagino sarebbero contrari, senza gli utili apportati da KLM, il bilancio una AF autonoma sarebbe ancora piu' disastroso.

L'unica ipotesi praticabile è quella di una situazione molto pesante (sostanzialmente fallimentare) in cui il gruppo scorpora e quota la divisione KLM per fare cassa e sopravvivere un altro po'.

"L'unica ipotesi praticabile" probabilmente richiede una spiegazione.

Nel diritto commerciale di ogni giurisdizione europea esiste la possibilita' di scorporare un ramo d'azienda e venderlo separatemente dal resto. Questo processo non richiede eventi catastrofici e puo' essere innescato in qualsiasi momento le condizioni e i dettagli possono variare da stato a stato ma il concetto esiste. Non sto dicendo che sia probabile o saggio, sto solo dicendo che non c'e' bisogno di una situazione fallimentare e il "divorzio" AF/KL e' tecnicamente possibile. Complicato ma possibile. Personalmente lo ritengo improbabile ma questo e' un discorso completamente diverso.
 
"L'unica ipotesi praticabile" probabilmente richiede una spiegazione.

Nel diritto commerciale di ogni giurisdizione europea esiste la possibilita' di scorporare un ramo d'azienda e venderlo separatemente dal resto. Questo processo non richiede eventi catastrofici e puo' essere innescato in qualsiasi momento le condizioni e i dettagli possono variare da stato a stato ma il concetto esiste. Non sto dicendo che sia probabile o saggio, sto solo dicendo che non c'e' bisogno di una situazione fallimentare e il "divorzio" AF/KL e' tecnicamente possibile. Complicato ma possibile. Personalmente lo ritengo improbabile ma questo e' un discorso completamente diverso.
Scusa, hai ragione, il mio era un "ragionamento" di politica aziendale e non giuridico. Dal punto di vista legale nulla vieta, come giustamente sottolinei, lo scorporo di un ramo d'azienda, che fra l'altro ha conservato in pieno la propria autonomia funzionale ed è quindi già dotato sostanzialmente di tutte le strutture necessarie a una vita autonoma (da questo punto di vista il paragone con Alfa Romeo è un po' tirato, infatti nel gruppo FCA l'integrazione è sicuramente maggiore). Ma dal punto di vista politico lo scorporo di KLM è al momento un'ipotesi irrealistica, anche perché significherebbe la fine del sogno di grandeur che ha portato alla nascita del gruppo.
 
Non ho sottomano il bilancio ma che KLM sia un gioiellino come protratto da La Stampa nutro dei grossi dubbi. Se non sbaglio erano uscite cifre al riguardo mesi fa, coincise con la chiusura/riduzione di varie rotte sia di medio che di lungo.
 
Non ho sottomano il bilancio ma che KLM sia un gioiellino come protratto da La Stampa nutro dei grossi dubbi. Se non sbaglio erano uscite cifre al riguardo mesi fa, coincise con la chiusura/riduzione di varie rotte sia di medio che di lungo.

Fra l'altro l'abilita' di distinguere i profitti/perdite di AF e KL mi fa pensare che siano gestite come due compagnie autonome con unica holding, un po' come IAG e BA/IB/VY e ora anche EI, piuttosto che come una societa' unica.
 
KLM non è una divisione di AF, ma una controllata della capogruppo. Una divisione si ha per i "rami d'azienda" che non hanno personalità giuridica (e quindi non sono entità giuridiche).
KLM è "semplicemente" una società controllata da AFKLM (che controlla AF-KLM-TRansavia ecc ecc)

Se volesse AF-KLM potrebbe vendere KLM di fronte ad una offerta (a meno che non ci siano patti parasociali diversi con gli olandesi).

Il punto è: perchè dovrebbero privarsi del loro "gioiello"?
Ok intascano i soldi, tutto e subito, e poi che fanno?
Farebbero solo peggio.
 
KLM non è una divisione di AF, ma una controllata della capogruppo. Una divisione si ha per i "rami d'azienda" che non hanno personalità giuridica (e quindi non sono entità giuridiche).
KLM è "semplicemente" una società controllata da AFKLM (che controlla AF-KLM-TRansavia ecc ecc)

Se volesse AF-KLM potrebbe vendere KLM di fronte ad una offerta (a meno che non ci siano patti parasociali diversi con gli olandesi).

Il punto è: perchè dovrebbero privarsi del loro "gioiello"?
Ok intascano i soldi, tutto e subito, e poi che fanno?
Farebbero solo peggio.

Su questo siamo completamente d'accordo. Io rispondevo solo alla possibilita' teorica
 
KLM non è una divisione di AF, ma una controllata della capogruppo. Una divisione si ha per i "rami d'azienda" che non hanno personalità giuridica (e quindi non sono entità giuridiche).
KLM è "semplicemente" una società controllata da AFKLM (che controlla AF-KLM-TRansavia ecc ecc)

Se volesse AF-KLM potrebbe vendere KLM di fronte ad una offerta (a meno che non ci siano patti parasociali diversi con gli olandesi).

Il punto è: perchè dovrebbero privarsi del loro "gioiello"?
Ok intascano i soldi, tutto e subito, e poi che fanno?
Farebbero solo peggio.

Una considerazione, non potrebbe essere invece che sia la parte Olandese a spinfgere per essere venduta? il che significa essere resa nuovamente indipendente e fuori dall'ombrello della holding AFKLM. Scusate epr la brutalita' dei termini ma non sono nel mio campo... :)
In sostanza non una vera e propria cessione quanto piu' uno sganciamento da parte della "sezione" olandese.
 
Quello che ipotizzi tu stefan (spingere ad essere venduto) è possibile solo se "dietro" ci fossero dei patti parasociali, che prevedano una cosa del genere. Ma è da escludere poichè, se ben ricordo) la struttura della società è questa: AFKLM è la capogruppo (controllata dagli azionisti e quotata sul mercato). A sua volta AFKLM controlla al 100% AF, KLM, Transavia, Ecc ecc.
Salvo patti parasociali che non conosco, il management di KLM è nominato dalla capogruppo che a sua volta è scelto dagli azionisti principali (e relativi patti). Quindi in sostanza francesi.

L' unica cosa che gli olandesi potrebbero fare è una qualche blanda moral suasion, insieme ad una consistente offerta, al fine di rilevare la KLM. Ma figurati se i francesi, che hanno il controllo del gruppo, sarebbero cosi fessi da cedere.

Vendi oggi klm, incassi "X" miliardi di euro, e poi ogni anno ti ritrovi con perdite ancora più grandi perche non ammortizzate e con meno economie di scala.
In più sapendo che in cassa ci sono i soldi di una ingente vendita che farebbero i sindacati che gia oggi sono restii a ristrutturazioni?
 
Non dimentichiamoci che di fatto, al netto delle belle parole pronunciate allora, KLM venne venduta ad AF perché, dopo aver versato quanto dovuto ad AZ per la rottura dell'alleanza, si trovava in una posizione molto critica (ad essere buoni).
 
Non dimentichiamoci che di fatto, al netto delle belle parole pronunciate allora, KLM venne venduta ad AF perché, dopo aver versato quanto dovuto ad AZ per la rottura dell'alleanza, si trovava in una posizione molto critica (ad essere buoni).

Esattamente, io abitando in Olanda mi ricordo benissimo che i quotidiani olandesi la riportavano come già quasi moribonda nei primi anni 2000, e dettero tutte le colpe all'accordo con Alitalia ed il terribile Aeroporto di Malpensa. Una mia ex vicina di casa che lavora in KLM come flight scheduler, mi ribadì più volte le debolezze, inefficienze ed i problemi meteo di Malpensa che, secondo lei, lo rendevano uno scalo inadeguato per KLM e per farci un HUB. KLM ha comunque affrontato diversi periodi di crisi, ed arrivò sull'orlo del fallimento in più occasioni tra il 1985 ed il 1991, ma fu più volte ricapitalizzata e sostenuta dal governo olandese e dalla Regina dei Paesi Bassi.

Vale la pena inoltre ricordare che, in Olanda, molte persone rimangono convinte che nell'accordo tra Air France e KLM del 2004 sia stata quest'ultima ad acquisire AF e non il contrario.