Aeroporto di Cuneo: rilasciata la concessione.


Cuneo, nessuna offerta per l’aeroporto Levaldigi

Aeroporto Levaldigi. Non sono arrivate offerte vincolanti per l’acquisizione del pacchetto di maggioranza di Geac, la società che gestisce l’aeroporto di Levaldigi, a Cuneo. «La Geac ha ricevuto – spiega in una nota la società – la formale conferma dell’interesse a sviluppare ipotesi di partecipazione sulla base di diverse condizioni ed obiettivi del piano industriale».

http://www.nuovasocieta.it/piemonte-2/cuneo-nessuna-offerta-per-laeroporto-levaldigi/
 
Cuneo, nessuna offerta per l’aeroporto Levaldigi

Aeroporto Levaldigi. Non sono arrivate offerte vincolanti per l’acquisizione del pacchetto di maggioranza di Geac, la società che gestisce l’aeroporto di Levaldigi, a Cuneo. «La Geac ha ricevuto – spiega in una nota la società – la formale conferma dell’interesse a sviluppare ipotesi di partecipazione sulla base di diverse condizioni ed obiettivi del piano industriale».

http://www.nuovasocieta.it/piemonte-2/cuneo-nessuna-offerta-per-laeroporto-levaldigi/

Nemmeno da un misero cinese, un russo sul lastrico oppure da uno squattrinato arabo?
Ma in che mondo viviamo!
 
La questione non sta proprio così ed il titolo dell'articolo è fuorviante.

Chiamparino ha detto che preferisce dare soldi a SAGAT, che già gestisce TRN, per gestire anche CUF. TRN ha postato perlopiù utili negli ultimi venti anni, CUF mai (per 20 anni!) nè avrà modo di farlo perchè per raggiungere una dimensione sufficiente alla sopravvivenza dovrebbe avere come direttore commerciale l'arcangelo Gabriele.

A rendere le cose anche peggiori, CUF l'anno scorso ha detto a mari e monti che non appena avesse ricevuto la concessione, sarebbe diventata una macchina da soldi perchè c'era una fila di investitori stranieri. Naturalmente, hanno ottenuto la concessione subordinata all'autosufficienza economica, ed hanno fatto un bando di gestione che è andato del tutto deserto.

Anzi, il traffico a CUF quest'anno è il 25% in meno dell'anno scorso (essendo tutti voli incentivati e LC, i margini di profitto sono risicati). Dunque se SAGAT non compra CUF, CUF chiude all'aviazione commerciale (cosa peraltro anche logica per un aeroporto senza voli, bacino di traffico ed infrastrutture).

A questo punto, va da sé che per i politici è meglio riportare CUF (area Lega - centrodestra) sotto TRN (area centrosinistra) e continuare con l'andazzo corrente, anzi facendo finanziare da TRN le perdite perenni di CUF, visto che l'acquisto di CUF da parte di SAGAT non servirebbe ad altro.

La cosa finirà solo il giorno che mettono un collegamento via terra decente da Torino a MXP e tutti gli aeroporti piemontesi chiudono: triste, ma se si sprecano soldi per mantenere in vita artificialmente strutture a CUF invece di costruire laddove ci sarebbe domanda a TRN, non può finire altrimenti.
 
Aggiornamento da La Stampa: http://www.lastampa.it/2014/09/09/c...e-accelera-1pFCqwnAxhJ8zYMV5eHfAP/pagina.html

Riassunto: l'assessore regionale del Piemonte ai trasporti, eletto dalle parti di CUF, sostiene che CUF deve diventare la seconda pista di TRN. L'assessore regionale alle partecipate descrive CUF in stato pre-fallimentare: capitale sociale e riserve sono state azzerate e c’è una situazione patrimoniale netta negativa di circa 47 mila euro.
 
Seconda pista di Torino.. Ma se tra un po' chiude anche TRN.. Ma perché non chiudono Levaldigi, perché mai l'hanno aperto?!?
 
Levaldigi: presentati i voli estivi e le offerte di Ryanair per l'estate 2015

Il direttore dello scalo Alpi del Mare, Gian Pietro Pepino fa un bilancio di un anno complesso, tuttavia positivo per lo sviluppo dello scalo

La compagnia irlandese Ryanair, impero dei voli low cost su tutto il mondo, ha confermato per 2015 le tratte nazionali per Sardegna e Sicilia con partenza dall'Aereoporto delle Alpi del Mare. Anche quest'anno quindi Levaldigi offrirà voli per Alghero, Cagliari e Trapani, mete estive tra le più apprezzate sul suolo nazionale da tutti i cuneesi.
Lo ha confermato quest'oggi Giuseppe Belladone, Sales & Marketing Executive di Ryanair per l'Italia.

Un'occasione anche per fare un bilancio sull'attività aeroportuale e sul suo futuro, in attesa anche della prossima riunione dei soci, a metà febbraio.

Ne parliamo con Gian Pietro Pepino, direttore della Geac. "L’anno 2014 si è rivelato un anno complesso - spiega il direttore - ma tuttavia positivo per quanto riguarda lo sviluppo del traffico sull’Aeroporto di Cuneo. Positivi sono infatti i risultati per aver mantenuto il network di destinazioni servite pressoché invariato rispetto all’anno precedente".

Come ha inciso sullo sviluppo e attività dello scalo, la situazione del mercato nazionale?

"Un’analisi approfondita deve tenere conto del contesto di mercato in cui ci siamo mossi e che in qualche modo hanno influito su nostro scalo. La fine 2013 e il 2014 hanno registrato il fallimento di diversi vettori operanti sul mercato nazionale, alcuni di questi anche sul nostro aeroporto; la situazione critica e confusa di Alitalia ha permesso a vettori low cost di focalizzare la loro capacità sulle rotte lasciate scoperte, creando un vero tsunami e cambiando in alcuni casi drasticamente la strategia adottata fino a questo momento dai vettori stessi. Gli aeroporti minori ne hanno inevitabilmente fatto le spese anche per l’effetto della politica commerciale molto più aggressiva adottata dagli scali medi e grandi che insistono sulla nostra stessa catchment-area costretti a recuperare il traffico perduto".

Analizziamo i punti positivi dell'anno appena trascorso

"Ce ne sono molti, per esempio l'arrivo del nuovo vettore Jetairfly, l'incremento delle frequenze su rotte già operate, le nuove destinazioni di Mostar e Marrakech. E poi l'aumento del traffico business aviation, il riconoscimento a livello internazionale del lavoro svolto (l’Aeroporto Cuneo è stato finalista al prestigioso Marketing Aviation Awards di Chicago), il miglioramento dell’accessibilità allo scalo attraverso pool di società di trasporto privato che si sono organizzate autonomamente, dal momento che è cresciuto il lavoro indotto".

Direttore, qualche progetto per il futuro

"Stiamo lavorando a 360° per ampliare i collegamenti e abbiamo in corso trattative con primari players del settore, anche perché grazie al recente riconoscimento Unesco delle Langhe l’attenzione sulla provincia di Cuneo e di conseguenza sullo scalo sembra essere cresciuta".

http://www.targatocn.it/2015/01/22/...ryanair-per-lestate-2015-guarda-il-video.html
 
Domanda apparentemente polemica, ma in realta' genuina (io vivo a Londra). Ma qual'e' il raggio d'azione dell'Expo? Lo sento nominare da tutte le parti, manca poco anche a Lampedusa parlano dell'effetto trainante dell'Expo.

Risposta altrettanto onesta: raggio d'azione modesto, in questo contesto l'Expo è stato tirato fuori come "la qualunque". Tieni presente che CUF ha perso il 25% dei passeggeri in un anno, che i famosi milionari stranieri pronti a catapultarsi sulle infrastrutture non appena ci sarebbe stata la concessione si sono squagliati come la poca neve di quest'inverno ad un pallido sole, e che gli ultimi evocati hanno il braccino corto per 30mila euro.

Se ciò non bastasse, l'unico aeroporto piemontese ad avere soldi dell'Expo, a quanto ricordo, è quello di Casale Monferrato che riceve 1.1 milioni per asfaltare la pista.

Direi che puoi farti un'idea.
 
Risposta altrettanto onesta: raggio d'azione modesto, in questo contesto l'Expo è stato tirato fuori come "la qualunque". Tieni presente che CUF ha perso il 25% dei passeggeri in un anno, che i famosi milionari stranieri pronti a catapultarsi sulle infrastrutture non appena ci sarebbe stata la concessione si sono squagliati come la poca neve di quest'inverno ad un pallido sole, e che gli ultimi evocati hanno il braccino corto per 30mila euro.

Se ciò non bastasse, l'unico aeroporto piemontese ad avere soldi dell'Expo, a quanto ricordo, è quello di Casale Monferrato che riceve 1.1 milioni per asfaltare la pista.

Direi che puoi farti un'idea.

Non sapevo Casale avesse un aeroporto