Aerei di Stato


Premesso che la malafede di chi scrive questi articoli è palese (i VC-650 sono infatti dual-use, così come lo sono sempre stati loro predecessori) qui secondo me c'è stata un po' di ingenuità.

Come molti di voi avranno notato, da qualche mese quando volano i 319CJ del 31 stormo, su FR24 i dati appaiono spesso mascherati, in particolare non si vede più IAM9001, 9002 ecc.. quanto piuttosto un bel n/a.
Questo mascheramento si fa chiedendo ad ICAO di inserire (pagando a caro prezzo) un dato aeromobile in una sorta di lista che maschera parte dei dati trasmessi tramite ADS-B.

Il processo di mascheramento è quindi gestito a livello di specifico aeromobile.

I VC-650 sono arrivati a cavallo dell'estate e probabilmente il processo per mascherarne i dati è ancora in corso o non è ancora partito, ergo se oggi il PdC vola con il 319CJ vediamo un bel n/a su FR24, se domani viaggia col Gulfstream, vedremo invece il consueto IAM9002.

Se avessero aspettato di portare anche i quattro VC-650 nella apposita lista, tutta questa (pretestuosa) polemica non avrebbe avuto modo di nascere.
 
Ovviamente il mondo dei giornalisti è piccolo e bisognerà pure campare in qualche modo.


Tecnologia militare e sistemi d’emergenza: com’è il Gulfstream, il nuovo aereo di Stato (usato anche da Meloni)​

di Leonard Berberi
L’Italia ne ha acquistati quattro per 76 milioni di euro (a jet). Possono volare senza sosta fino al Sudamerica e vengono usati per le alte cariche e il trasporto sanitario

Molti voli sanitari, diversi viaggi con a bordo membri del governo per le missioni diplomatiche. L’ultimo, in ordine di tempo, il 13 ottobre la rotta Roma Ciampino-Sharm el-Sheikh-Roma Ciampino con a bordo la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni per l’incontro della pace. Da alcuni mesi sono in servizio per le autorità italiane quattro Gulfstream G650ER nuovi di zecca e in grado di coprire distanze intercontinentali senza dover fare scalo di rifornimento. Un quinto potrebbe aggiungersi nei prossimi anni.

I voli di Stato​

I quattro G650ER si alternano, a seconda della missione. Nella maggior parte dei casi — stando ai dati forniti dalle piattaforme specializzate — vengono utilizzati per trasportare persone in pericolo di vita, consegnare organi o portare il prima possibile équipe mediche. In circa il 10-15% dei viaggi trasportano le cariche dello Stato. Quando a bordo c’è il presidente della Repubblica, per esempio, il numero del volo è IAM9001. Quando il jet — qualsiasi velivolo, a dire il vero — ha a bordo il presidente del Consiglio allora il volo ha come numero IAM9002. Che diventa IAM9003 per il presidente del Senato e IAM9004 per quello della Camera.

La scelta del modello​

I Gulfstream — preferiti dai miliardari per muoversi velocemente nel mondo — vengono scelti da Roma nel 2023, con il governo Meloni. Ma l’analisi dei velivoli nuovi che devono sostituire la flotta di Stato (ormai vecchia) viene avviata durante i due esecutivi precedenti, stando a quanto apprende il Corriere. Nella nota integrativa alla «Relazione preliminare e determinazione a contrarre», di durata decennale (2023-2026) si legge che il costo per i jet è di 305.914.124,55 euro, pagati in quattro annualità: 90 milioni nel 2023, 90 milioni nel 2024, 122,9 milioni nel 2025 e 3 milioni nel 2026.

La manutenzione​

In un altro documento si legge che i servizi di manutenzione per la flotta di aeromobili ammontano a 65,5 milioni per gli anni 2025-2026-2027. Ufficialmente nella «denominazione» si legge che i velivoli sono adibiti al «Trasporto sanitario d’urgenza» e i Gulfstream hanno «configurazione aeroambulanza», ma più avanti si nota anche l’altra funzione, quella più sensibile e politica: a bordo sono stati installati «apparati di navigazione militare» e predisposte «modifiche con apparati di comunicazione sicure e autoprotezione».

Le consegne​

L’11 aprile 2025, secondo la piattaforma specializzata ch-aviation, i primi due Gulfstream comprati dall’Aeronautica Militare, sono stati consegnati al 31° Stormo di Ciampino che effettua le missioni di trasporto a lungo raggio di personalità e le missioni sanitarie d’urgenza. Gli altri due G650ER sono atterrati nella Capitale il 1° agosto. Sostituiscono così i Falcon 50 («con più di trent’anni di servizio») e 900 («alla soglia dei vent’anni»). Flotta, mette nero su bianco la relazione preliminare del ministero della Difesa, «obsoleta», senza la possibilità di «estendere la vita operativa» (per i Falcon 50) e «con costi onerosi per il mantenimento in efficienza» (per i Falcon 900).

Le caratteristiche​

Realizzati a Savannah, Georgia, dove si trova il quartier generale di Gulfstream, i G650ER — scrivono al dicastero — volano veloci («crociera 0.90 Mach», 1.111 chilometri orari), vanno lontano («oltre 13 mila chilometri») trasportando fino a 19 passeggeri, consentono il «massimo controllo dell’ambiente cabina per garantire la più alta probabilità di sopravvivenza dei pazienti» e hanno motori «sostenibili, altamente efficienti e a basso impatto ambientale».

Le consegne​

Il costo? Dipende dagli optional a bordo, ma la forbice oscilla tra i 65 e gli 85 milioni di dollari. Dal 2009 a oggi sono stati consegnati 592 esemplari, secondo i calcoli di ch-aviation, considerando tutte le sue varianti (G650, G650ER): 582 risultano «in servizio» — cioè stanno volando regolarmente —, gli altri sono fermi per manutenzione o altre ragioni.

a bordo sono stati installati «apparati di navigazione militare» e predisposte «modifiche con apparati di comunicazione sicure e autoprotezione».

Ecco questa cosa non mi risulta, anzi mi risulta che gli aerei consegnati finora siano identici alle omologhe versioni civili.
Più realisticamente qualche modifica potrebbe essere prevista in futuro.
 
A me sorge una domanda (senz'altro ingenua). Cosa pretendono i giornalisti e i fomentatori di quest'ultima polemica (pretestuosa, come dice Seaking), che il Presidente del Consiglio viaggi Easyjet? A parte le considerazioni di orario, esistono considerazioni di sicurezza che renderebbero alquanto rischioso l'uso di un volo di linea (a prescindere dalla compagnia).
 
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A me sorge una domanda (senz'altro ingenua). Cosa pretendono i giornalisti e i fomentatori di quest'ultima polemica (pretestuosa, come dice Seaking), che il Presidente del Consiglio viaggi Easyjet? A parte le considerazioni di orario, esistono considerazioni di sicurezza che renderebbero alquanto rischioso l'uso di un volo di linea (a prescindere dalla compagnia).
La polemica che gli affamati giornalisti vogliono innescare credo sia quella legata al fatto di utilizzare aeromobili destinati a trasporti sanitari per trasporto autorità.

Nulla che invece non sia ampiamente previsto, e non da oggi.

Da quando il mestiere del giornalista è diventato un qualcosa di pagato a cottimo, aspettiamoci questo e altro.
 
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