Torno a ripetere come giá accennato nel mio post #665. É corretto che la sicurezza e la sua prevedibilitá/statistica media non la si puó lasciare alla bravura del singolo pilota. Sarebbe il controsenso della filosofia della aviation safety degli ultimi 50 anni. Ma altrettanto vero é che interpretare l´addestramento dei piloti finalizzato unicamente a "rispettare" le procedure di emrgenze é fuorviante. Durante l´addestramento uno dei punti cardine per i piloti é sviluppare le capacitá di comprensione ed applicazione delle procedure, il che é molto piú importante della "semplice" applicazione automatica/robotica di ció che é scritto. Questo non significa l´autorizzare i piloti a creare procedure e soluzioni soggettive, ma significa saper comprendere il significato delle indicazioni all´interno del Flightdeck, individuare la procedura di emergenza prevista ed applicarla in maniera consapevole e ponderata. E nei rari momenti in cui queste procedure non sono applicabili perché create senza aver previsto una "X" possibilitá remota ma pur sempre possibile, i piloti devono saper deviare dalla procedura per garantire la safety. "Deviare" dalla procedura non significa improvvisamente "free game, do whatever you want", ma il gestire una determinata situazione facendo affidamento a tutta la propria conoscenza e professionalitá per poter risolvere il problema. E anche da queste situazioni i costruttori e l´industria aeronautica tutta puó migliorare il proprio livello di safety alzandolo continuamente. Uno dei motti che condivido di piú del mondo dell´addestramento é: "non vogliamo fornire ai piloti soluzioni preconfezionate per i problemi in un mondo reale non prevedibile, ma fornire loro gli strumenti e le opzioni su cui poter basare le proprie decisioni". Solo i piloti siedono in quel momento preciso, in quella situazione precisa e non ripetibile (come é la nostra realtá), a bordo. E devono poter avere l´addestramento necessario per poter individuare e seguire le procedure previste e, in rari casi, saper utilizzare/seguire altre opzioni che potrebbero deviare dalle stesse.
Quindi si sono d´accordo, la safety del volo non puó essere affidata unicamente ai piloti "superuomini" a bordo se no, come dici correttamente tu, ogni atterraggio sarebbe unicamente dettato dalla fortuna. Ma questi non sono unicamente esecutori di procedure, ma parte integrante del circolo continuo di safety del mondo aeronautico che passa dai costruttori, all´addestramento, alle compagnie aeree, alle autoritá aeronautiche e ai piloti stessi. E sono tutti parti attive all´interno delle procedure, con peró una determinante indipendenza nel prendere decisioni nel momento in cui le situazioni non sono state previste. Di esempi ne sono stati fatti diversi, inutile ripeterli.