Il problema in Italia è che anche l'ultimo dei pirla possa sempre e comunque poter dire la sua, ogniqualvolta a discapito dell'interesse comune e a favore di posizioni di rendita acquisite, il tutto sempre su tematiche di cui ovviamente il nostro sciur pirletti ne sa meno di zero.
Però, e non si sa bene il perché, lo si ascolta tutti.
Tutti nessuno escluso.
Politici locali, politici nazionali, sindacati, giornalai, persino i tassinari, mamme antismog e anche variopinti movimenti e comitati di ogni schieramento e colore.
Formano un blocco del no senza se e senza ma. No alla limitazione/chiusura di Linate, no alla comodità, si al cityerport, parolone difficile per le loro menti limitate, di cui si riempiono la bocca ignorandone il significato.
Gli unici che dovrebbero avere competenza in materia, ovvero i vertici di sea, invece di informare ed istruire il pueblo ignorante sui vantaggi di un Linate chiuso o fortemente limitato, preferiscono fare gli struzzi e sviare l'argomento, ripetendo ad noiam la favola delle CENTOTTANTA destinazioni servite da Malpensa, quindi tutto bene!
A botte di 900,000 euro all'anno, ne sarei capace pure io.
La mia più sincera condivisione e stima!