13/11: C.d.A. Meridiana ad Olbia


Stato
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Meridiana: centocinquanta a casa
Licenziamenti, nove aerei a terra e stipendi ridotti contro la crisi

OLBIA. Per evitare di fallire, Meridiana annuncia 150 licenziamenti. La decisione é stata presa ieri dal cda della compagnia aerea di Olbia, ma non avrà effetto immediato. L'azienda e i sindacati hanno ancora 45 giorni di tempo per trovare un'intesa. Meridiana é pronta soluzioni alternative agli esuberi, come il ricorso alla solidarietà («lavorare tutti, guadagnare meno»), ma solo in cambio, successivamente, di un taglio degli stipendi del 30 per cento. E' una sfida ai sindacati, che contestano, però, la strategia seguita
dall'amministratore delegato Gianni Rossi. «Vuol far fallire Meridiana per favorire Eurofly, che cresce grazie ai soldi della prima» denunciano i piloti e gli assistenti di volo. E intanto, per i sardi residenti fuori dall'isola, scompaiono le agevolazioni della continuità territoriale.... (La Nuova Sardegna)
Più tardi vi posto l'articolo completo.
 
Riprendo dal sito web de L'Unione Sarda:

Meridiana apre la crisi
Mobilità a 150 dipendenti

E' crisi a Meridiana. Il consiglio di amministrazione, che si è riunito ieri a Olbia, ha deciso di decretare lo stato di mobilità per 150 dipendenti. Inoltre, dal prossimo anno saranno messi a terra nove aerei. I sindacati scendono sul piede di guerra

Meridiana apre la crisi Ormai è ufficiale, Meridiana apre la crisi e avvia le procedure necessarie per mettere in mobilità 150 persone. Un provvedimento forte, quello deciso ieri dal consiglio di amministrazione della società, che ha preso atto della difficoltà di raggiungere un accordo con i sindacati e deciso per la linea dura. Sono già partite le lettere per avviare la procedura di mobilità, mentre nei prossimi mesi saranno messi a terra nove aerei, cinque a a Olbia, due a Firenze e due a Verona. E il bilancio delle persone che perderanno il posto di lavoro potrebbe essere ben più alto, visto che sono circa cinquanta gli addetti che ruotano intorno a ogni mezzo.
 
Come avevo preannunciato, il comunicato non parla di nessuna chiusura per FLR, ma semplicemente, e ovviamente, della cancellazione delle rotte non profittevoli (e non solo su FLR, ma ovviamente da tutti gli aeroporti italiani).
Vorrei capire perchè certe persone debbano creare falsi allarmismi senza avere alcuna base su cui parlare.

Speriamo che incrementino AMS, visto che il code share con KL sta dando i suoi frutti. In certi periodi si renderebbe necessario un 3 daily. Sicuramente sono da migliorare le integrazioni dei sistemi informatici tra KLM e IG, cosi' da evitare di dover fare il transfer ogni volta ad AMS per i voli in prosecuzione.

In questi ultimi mesi in cui ci ho volato ho visto LF sempre molto interessanti.
 
Dico solo una cosa: non ha alcun senso, a parer mio, tirare in ballo le low cost. Impossibile per IG, come per qualsivoglia altra compagnia tradizionale, reggere il confronto a parità di condizioni con questi mostri (in senso negativo) dell'aviazione civile.

Ciao.

Mostri negativi dell'aviazione? E perché scusa?

E' un modello diverso di gestione, più aggressivo e redditizio ma coerente con i tempi moderni.

Semmai, a mio modesto avviso, negativo é il tentativo delle compagnie tradizionali di cercare di competere con queste...
Usciranno sempre con le ossa rotte...

Comunuqe c'é spazio per entrambi i modelli di business (low cost e tradizionale) ed anche forse per il low fare...
Quindi che ognuno batta la propria strada.
 
Questo vale in Italia, se metti le "vere low cost" FR e EZY contro i traballanti vettori nazionali.

All'estero BA, IB e LH hanno retto egregiamente lo scontro con le low cost interne!

Insomma:
- BA ha tolto tutte le rotte interne che non fanno capo ad LHR o LGW (anche se su LGW iniziano ad esserci dei tagli). Ha venduto la BA Connect a Flybe.
- IB controlla Clickair che é in corso di fusione con Vueling. La nuova Vueling sarà per maggioranza controllata da IB. Non scordiamoci che la nuova Vueling avrà base a BCN ed Iberia si concentra su MAD. In Spagna inizia a farsi sentire l'effetto AVE.
- LH ha una forte concorrenza dalla DB e poi in Germania il mercato dei voli a basso costo non é mai veramente partito a livello di voli interni, però Air Berlin é grossa.
 
di Guido Piga OLBIA. Fallite le trattative con i sindacati, Meridiana annuncia 150 licenziamenti per non fallire. La compagnia metterà a terra 9 aerei (5 a Olbia, 2 a Firenze e 2 a Verona), cancellerà le rotte meno redditizie (quelle delle continuità territoriale non si toccano), ma la drastica decisione, presa ieri all’unanimità dal cda, non avrà effetto immediato: ci sono 45 giorni per riavviare il dialogo e trovare una soluzione alternativa. L’azienda punta ai contratti di solidarietà («lavorare tutti, guadagnare meno»), vincolando però questa opzione a una successivo taglio degli stipendi. E’ una sfida aperta ai sindacati: o si fa così o si chiude. Non è la prima volta che Meridiana annuncia i licenziamenti. Ma le differenze rispetto al passato, l’ultima volta era stata nel 2005, sono sostanziali. Stavolta, la decisione l’ha presa il cda, senza un preventivo accordo con i sindacati. In più, la procedura di mobilità (così come recita la legge 223), non servirà per accompagnare alla pensione i lavoratori più anziani. Verranno licenziati - in larga parte piloti e assistenti di volo - quelli con meno anni di servizio. E prima di questi verranno mandati a casa molti stagionali. Centinaia di lavoratori, soprattutto di Olbia, sono dunque a rischio. «Se qualcuno pensava che la crisi non fosse vera, ora ha la prova che si era sbagliato» ha detto Claudio Miorelli, citando il discorso di Obama appena eletto presidente, ad alcuni interlocutori istituzionali. Lo spettro dei licenziamenti è la prima conseguenza dello stato di crisi dichiarato dal consiglio d’amministrazione. Il cda ha proceduto dopo che il consigliere Miorelli ha spiegato all’organo esecutivo che le trattative con i sindacati per rifare i contratti, e ridurre il costo del lavoro, non avevano portato a un’intesa. Prima Cgil, Cisl e Uil, infine le associazioni dei piloti, hanno detto no alla proposta di taglio degli stipendi del 30 per cento. Preso atto del fallimento dei negoziati, il cda, all’unanimità (salvo l’astensione di Fabrizio Corradini, rappresentante dei dipendenti-azionisti), ha avviato la richiesta per la mobilità di 150 dipendenti. L’amministratore delegato Gianni Rossi ha chiarito che, nel difficile contesto del trasporto aereo, Meridiana non è in grado, con i suoi alti costi, di reggere la concorrenza delle low cost e, più ancora, di Cai. E dunque, deve alleggerirsi, pena rischiare il fallimento. La compagnia - che a ottobre ha restituito un Md82 alla società di leasing da cui li affitta, riducendo la flotta da 18 a 17 aerei - ipotizza di mettere a terra altri nove velivoli: cinque a Olbia, e due a testa nelle altre basi, Verona e Firenze. Non saranno più coperte le rotte meno redditizie. Non saranno toccate quella della continuità territoriale, che, secondo la compagnia, rappresentano il 40 per cento del proprio fatturato. Una cura dimagrante pesantissima che, in serata, ha fatto scattare l’allarme tra i dipendenti. I sindacati, che attendono la comunicazione ufficiale dell’ad sull’esito del cda, hanno temuto che la decisione sui nove aerei fosse immediata. «Assicuriamo che non è così, perché non potrebbe essere altrimenti: abbiamo avviato la procedura, i tagli alle rotte avverrano se non sarà trovata una soluzione alternativa» spiega Loredana De Filippo, responsabile delle pubbliche comunicazioni di Meridiana. Per trovare quell’intesa sfuggita in quattro mesi di trattative, la legge dà ad azienda e sindacati 45 giorni di tempo. È la “zona Cesarini” evocata da Miorelli in tutti gli incontri. C’è un’ultima chance che l’azienda vincola, però, a una condizione durissima. Meridiana ha accelerato sulla mobilità un po’ per dare un segnale forte ai dipendenti, un po’ perché doveva correre per avere la possibilità, nel caso si arrivi a un’intesa, di attingere ai fondi degli ammortizzatori sociali (i soldi sono pochi, e molti di questi potrebbe prenderseli Alitalia). L’ipotesi è di ottenere dai sindacati il sì, in alternativa ai licenziamenti, ai contratti di solidarietà («lavorare tutti, guadagnare meno»). Come era successo in passato. Ma Meridiana farebbe questo passo solo in cambio, poi, della revisione dei contratti, con la sforbiciata del 30 per cento sui costi. Come dire: prendere o lasciare...(La Nuova Sardegna)
 
Quali potrebbero essere le rotte cancellate da questi scali?

150 persone.....9 aerei??? Altro terrorismo mediatico


Se le 150 sono tutte volanti e dato, per certo, che:

un aereo M80/A319 ha pro-capite 10 piloti (5 turni da 2) e 20 a/v (5 turni, da 4), otteniamo che per ogni macchina ci sono 30 "volanti".

150 / 30 = 5 macchine

E ripeto, se e soltanto se, gli esuberi son tutti in aria e nessuno a terra.
 
SE vengono messi a terra 2 aerei a firenze questo significa che verranno cancellate anche rotte reditizie tipo madrid e cancellare un volo giornaliero su londra
 
150 persone.....9 aerei??? Altro terrorismo mediatico


Se le 150 sono tutte volanti e dato, per certo, che:

un aereo M80/A319 ha pro-capite 10 piloti (5 turni da 2) e 20 a/v (5 turni, da 4), otteniamo che per ogni macchina ci sono 30 "volanti".

150 / 30 = 5 macchine

E ripeto, se e soltanto se, gli esuberi son tutti in aria e nessuno a terra.

E' una mossa di "trattativa" coi sindacati; un po' in stile CAI no? o fate come vi diciamo o finite a casa...
 
Mostri negativi dell'aviazione? E perché scusa?

E' un modello diverso di gestione, più aggressivo e redditizio ma coerente con i tempi moderni.

Semmai, a mio modesto avviso, negativo é il tentativo delle compagnie tradizionali di cercare di competere con queste...
Usciranno sempre con le ossa rotte...

Comunuqe c'é spazio per entrambi i modelli di business (low cost e tradizionale) ed anche forse per il low fare...
Quindi che ognuno batta la propria strada.
Ciao Victor,

Mah...sul redditizio non sarei così sicuro. Come stanno i conti di SkyEurope ed Air Berlin, solo per citarne un paio, neppure minuscole e certo dalle buone potenzialità? Quali sono le prospettive (reali, non quelle sponsorizzate) di sviluppo di Ryan? Per quanto tempo potrà tirare allo spasmo il suo modus operandi? E poi, un business curioso quello che si fa forte dei contributi da enti/società locali dati spesso per tenere in vita taluni apt.

Sul fatto che sia un modello più attuale e rispondente ai tempi odierni, non so. Secondo me è un modello fortemente esposto a rischi specie in periodi di crisi economica. Noto che dall'inizio della crisi, diciamo da questa estate, non sono per ora le compagnie tradizionali ad aver chiuso i battenti, ma charter (Futura, XL, Lte) e low cost (Sterling, Zoom).

Certamente c'è spazio per entrambi i modelli, ma personalmente preferirei non ce ne fosse uno solo, quello delle compagnie tradizionali, che basta e avanza. Anche perchè, a mio modestissimo parere, il mercato del trasposto aereo è sempre stato enormemente sopravvalutato, e la fragilià di una infinità di vettori lo dimostra piuttosto bene credo. Non si prende un aereo come si prende un autobus...;)

Ciao Lu.
 
150 persone.....9 aerei??? Altro terrorismo mediatico


Se le 150 sono tutte volanti e dato, per certo, che:

un aereo M80/A319 ha pro-capite 10 piloti (5 turni da 2) e 20 a/v (5 turni, da 4), otteniamo che per ogni macchina ci sono 30 "volanti".

150 / 30 = 5 macchine

E ripeto, se e soltanto se, gli esuberi son tutti in aria e nessuno a terra.

L'articolo specifica infatti che , se verranno effettivamente messi a terra 9 aerei, gli esuberi saranno molti di più
 
150 persone.....9 aerei??? Altro terrorismo mediatico

Se le 150 sono tutte volanti e dato, per certo, che:

un aereo M80/A319 ha pro-capite 10 piloti (5 turni da 2) e 20 a/v (5 turni, da 4), otteniamo che per ogni macchina ci sono 30 "volanti".

150 / 30 = 5 macchine

E ripeto, se e soltanto se, gli esuberi son tutti in aria e nessuno a terra.

Ottimo Chiello, la matematica non è un opinione.....il motivo è presto evidenziato sul quote di seguito:

E' una mossa di "trattativa" coi sindacati; un po' in stile CAI no? o fate come vi diciamo o finite a casa...

...45 giorni e si farà avanti qualche "istituzione".....

Ciò non toglie che sono sempre alquanto discutibili le scelte commerciali fatte in questi anni partendo con l'ultima grande minch...ta GJ, passando per ADF.....e stando a guardare da un posto privileggiato l'evoluzione del mercato....tutto a proprio svantaggio....no, scusate, mi corrego, un vantaggio c'è stato, nelle tasche del proprietario riempite fino all'orlo...


P.S...che fortuna per il team di AC avere un ragazzo come "Chielloduebis" complimenti veramente....mi auguro, se già non lo sei, che farai parte degli addetti ai lavori....in Italia se ne sente sempre più il bisogno.....
 
Ciao Victor,
Mah...sul redditizio non sarei così sicuro. Come stanno i conti di SkyEurope ed Air Berlin, solo per citarne un paio, neppure minuscole e certo dalle buone potenzialità? Quali sono le prospettive (reali, non quelle sponsorizzate) di sviluppo di Ryan? Per quanto tempo potrà tirare allo spasmo il suo modus operandi? E poi, un business curioso quello che si fa forte dei contributi da enti/società locali dati spesso per tenere in vita taluni apt.
Sul fatto che sia un modello più attuale e rispondente ai tempi odierni, non so. Secondo me è un modello fortemente esposto a rischi specie in periodi di crisi economica. Noto che dall'inizio della crisi, diciamo da questa estate, non sono per ora le compagnie tradizionali ad aver chiuso i battenti, ma charter (Futura, XL, Lte) e low cost (Sterling, Zoom).

Ciao Lu.,

come ben sai, anche nel low cost, ci sono iniziative che partono con il piede sbagliato, oppure non vengono gestite in maniera corretta.
I conti di alcuni vettori del settore, come tu giustamente riferivi, mostrano chiaramente ciò.
Se poi aggiungi che nel low cost, il ricavo per pax è striminzito e si punta sui grandi numeri, se inizi a sbagliare il network, le casse sociali si svuotano con una facilità disarmante.
Che dire di FR: non lo so, io non la riesco più a seguirla, mi sembra che più che verso la costruzione di un network ordinato e solido, la carovana si sposti di base in base seguendo il profumo dei dindi ... Comunuque, fino a quando i numeri saranno dalla sua dovremo darle ragione.
Tieni poi conto che la crisi finanziaria ha travolto alcune compagnie anche per motivi slegati dal settore o per scelte, come quelle sui futures sul greggio, che hanno cerato problemi perfino alla regina Southwest.

Certamente c'è spazio per entrambi i modelli, ma personalmente preferirei non ce ne fosse uno solo, quello delle compagnie tradizionali, che basta e avanza. Anche perchè, a mio modestissimo parere, il mercato del trasposto aereo è sempre stato enormemente sopravvalutato, e la fragilià di una infinità di vettori lo dimostra piuttosto bene credo.

Hai ragione, il mercato è decisamente sopravvalutato, però sarà lo stesso a decretare la morte dei modelli di business sbagliati e ad oggi la direzione dei vettori, tranne in alcuni mercati, è rivolta alle guerra sui prezzi che ovviamente spinge il settore verso un low fare pronto a trasformarsi in low cost, ove possibile.

Non si prende un aereo come si prende un autobus...;)
… ma come un airbus … :D
Ormai ci stiamo andando molto vicino però… .
 
Spe la SFIRS e' staccata dalla regione, pure se lavora con i soldi della regione e' una societa' privata....

Abeno per favore dai.. non farmi ridere.
E' come dire che l'Alitalia é/era una S.p.A.

La SFIRS è un braccio esecutivo del volere politico di Cagliari, con a capo un docente universitario che è tutto tranne che apolitico.

Tra l'altro, giusto per farlo capire agli amici "d'oltremare" ...un ex presidente della SFIRS si chiamava BEPPE PISANU.
 
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