Enac: abolito il controllo documenti per i voli Schengen


Face boarding, stop in Italia all’imbarco in aereo con il riconoscimento del volto: il Garante della Privacy blocca il servizio​


https://www.corriere.it/economia/tr...io-385e2435-a0bc-4793-9c81-0a1d16159xlk.shtml

Poi vai in Cina e conoscono anche il numero di telefono della tua amante...

Un'altra dimostrazione di come in Italia la tecnologia venga puntualmente frenata da un cocktail micidiale di burocrazia, cavilli ed un concetto di privacy che piu' che tutelare il cittadino finisce per penalizzarlo. Il paese delle fotocopie, dei fax e dei timbri, dove lo stesso garante poi permette la consegna di dati sensibili a destra e manca (e.g. sistemi di telecamere, PEC ridicole, le password sritte sui post it negli uffici pubblici).

E comunque, è SEMPRE lo stesso copione. Invece di governare l'innovazione e renderla sicura, si preferisce bloccarla.

:mad::mad::mad:
 

Face boarding, stop in Italia all’imbarco in aereo con il riconoscimento del volto: il Garante della Privacy blocca il servizio​


https://www.corriere.it/economia/tr...io-385e2435-a0bc-4793-9c81-0a1d16159xlk.shtml
mah, non so. da una parte bloccano un controllo innovativo utilizzato da 25000 persone all'anno. dall'altra parlano di ottenere l'accesso a tutte le chat di tutti i cittadini europei.

non so se considerare sta classe politicante ridicola, ipocrita o semplicemente cluieless.
 
Poi vai in Cina e conoscono anche il numero di telefono della tua amante...

Un'altra dimostrazione di come in Italia la tecnologia venga puntualmente frenata da un cocktail micidiale di burocrazia, cavilli ed un concetto di privacy che piu' che tutelare il cittadino finisce per penalizzarlo. Il paese delle fotocopie, dei fax e dei timbri, dove lo stesso garante poi permette la consegna di dati sensibili a destra e manca (e.g. sistemi di telecamere, PEC ridicole, le password sritte sui post it negli uffici pubblici).

E comunque, è SEMPRE lo stesso copione. Invece di governare l'innovazione e renderla sicura, si preferisce bloccarla.

:mad::mad::mad:
quando ci vuole ci vuole.....ovvero

92 Minuti di Applausi....! ! ! !
 
Poi vai in Cina e conoscono anche il numero di telefono della tua amante...

Un'altra dimostrazione di come in Italia la tecnologia venga puntualmente frenata da un cocktail micidiale di burocrazia, cavilli ed un concetto di privacy che piu' che tutelare il cittadino finisce per penalizzarlo. Il paese delle fotocopie, dei fax e dei timbri, dove lo stesso garante poi permette la consegna di dati sensibili a destra e manca (e.g. sistemi di telecamere, PEC ridicole, le password sritte sui post it negli uffici pubblici).

E comunque, è SEMPRE lo stesso copione. Invece di governare l'innovazione e renderla sicura, si preferisce bloccarla.

:mad::mad::mad:

Perdonami, ma chi preferisce bloccare l'innovazione invece di renderla più sicura?

È ovviamente una domanda retorica; ma il punto vero è che esistono, e dobbiamo esserne ben felici, i limiti giurisdizionali.

Non è compito dell’Autorità Garante governare, né rendere più sicura una tecnologia. È suo compito, invece, bloccarla se ravvisa profili di illegittimità, anche se questo ci può sembrare solo l’ennesimo cavillo burocratico.

Non dobbiamo mai dimenticare che l’esercizio dei diritti, e quindi la libertà (esattamente quello che manca in Cina), passa attraverso le garanzie normative e finanche attraverso i formalismi giuridici.

È compito di altri, in questo caso le società di gestione aeroportuali di Roma e di Milano, lavorare sulla tecnologia perché sia migliore e più sicura, ma anche – a garanzia dei tuoi, dei miei e dei diritti di tutti – conforme alle normative.

Scusa il pippone.
 
Perdonami, ma chi preferisce bloccare l'innovazione invece di renderla più sicura?

È ovviamente una domanda retorica; ma il punto vero è che esistono, e dobbiamo esserne ben felici, i limiti giurisdizionali.

Non è compito dell’Autorità Garante governare, né rendere più sicura una tecnologia. È suo compito, invece, bloccarla se ravvisa profili di illegittimità, anche se questo ci può sembrare solo l’ennesimo cavillo burocratico.

Non dobbiamo mai dimenticare che l’esercizio dei diritti, e quindi la libertà (esattamente quello che manca in Cina), passa attraverso le garanzie normative e finanche attraverso i formalismi giuridici.

È compito di altri, in questo caso le società di gestione aeroportuali di Roma e di Milano, lavorare sulla tecnologia perché sia migliore e più sicura, ma anche – a garanzia dei tuoi, dei miei e dei diritti di tutti – conforme alle normative.

Scusa il pippone.

Capisco bene il punto, ed è chiaro che il Garante faccia il suo mestiere e se ravvisa profili di illegittimitä deve intervenire, ci mancherebbe.

Quello che però contesto è l’approccio tipicamente italiano. Cerco di spiegarmi, il Garante interpreta il suo ruolo quasi esclusivamente come blocco, senza costruire percorsi rapidi e chiari per portare la tecnologia a conformità. Ti faccio un paragone con la Svizzera. Qui il garante (edöb) lavora con chi sviluppa la tecnologia per definire standard e consentire l'uso delle stessi in sicurezza.La chiave di lettura è regolatoria e mai interdittiva.
Perfino in Brasile (e ci ho vissuto/lavorato per un poco) l'autorità (mi sembra nata meno di 10 anni fa) collabora con chi fa tecnologia per favorirne l’adozione. Qualche anno fa ho gestito un progetto di digitalizzazione delle cure oncologiche nei maggiori ospedali del paese. Raccoglievamo dati dei pazienti dalle cartelle cliniche e le collegavamo tramite un database ad una cura che poi veniva prodotta in tempo reale in Eu. Il database era su server in Europa. Senza entrare nello specifico del progetto puoi immaginare la quantità di dati sensibili che maneggiavamo. Ecco, l'autorità brasiliana, per quanto macchinosa, lenta e "brasiliana" è sempre stata orientata a monitorare, consigliare ed accompagnare alla conformità invece di bloccare in via preventiva.

Da noi, invece, la musica ripete sempre lo stesso ritornello: fermare e rinviare. Ripeto, capisco il tuo commento ma il risultato che vedo io è che i cittadini non sono più protetti, ma semplicemente più indietro.
 
Capisco bene il punto, ed è chiaro che il Garante faccia il suo mestiere e se ravvisa profili di illegittimitä deve intervenire, ci mancherebbe.

Quello che però contesto è l’approccio tipicamente italiano. Cerco di spiegarmi, il Garante interpreta il suo ruolo quasi esclusivamente come blocco, senza costruire percorsi rapidi e chiari per portare la tecnologia a conformità. Ti faccio un paragone con la Svizzera. Qui il garante (edöb) lavora con chi sviluppa la tecnologia per definire standard e consentire l'uso delle stessi in sicurezza.La chiave di lettura è regolatoria e mai interdittiva.
Perfino in Brasile (e ci ho vissuto/lavorato per un poco) l'autorità (mi sembra nata meno di 10 anni fa) collabora con chi fa tecnologia per favorirne l’adozione. Qualche anno fa ho gestito un progetto di digitalizzazione delle cure oncologiche nei maggiori ospedali del paese. Raccoglievamo dati dei pazienti dalle cartelle cliniche e le collegavamo tramite un database ad una cura che poi veniva prodotta in tempo reale in Eu. Il database era su server in Europa. Senza entrare nello specifico del progetto puoi immaginare la quantità di dati sensibili che maneggiavamo. Ecco, l'autorità brasiliana, per quanto macchinosa, lenta e "brasiliana" è sempre stata orientata a monitorare, consigliare ed accompagnare alla conformità invece di bloccare in via preventiva.

Da noi, invece, la musica ripete sempre lo stesso ritornello: fermare e rinviare. Ripeto, capisco il tuo commento ma il risultato che vedo io è che i cittadini non sono più protetti, ma semplicemente più indietro.

Su questo approccio, sulla necessità di cooperare, non posso che essere d'accordo.
L'unico problema, e non è un problema da poco, è che l'innovazione tecnologica sarà sempre più veloce dell'evoluzione normativa.
 
Non e' la prima volta che il garante dell privacy rompe gli z. a servizi importanti che ci sono in tutto il mondo civilizzato e si vanta di essere avanti per questo.

Per me e' solo in cerca di visibilita' e di baci sulla pantofola.

Fanno bene i cinesi di Deepseek che non lo c. neanche di striscio lasciandolo sbraitare. Non fa il suo mestiere, si esibisce e pretende l'inchino, e' cosa diversa. Poi battiamo ogni record di telefonate moleste di gente che ha avuto il nostro numero chissa' come e a quelli non dice niente, o alle telecom per aiutare a stanarli. Un ente inutile che esiste solo in funzione di quanto rompe le b. agli onesti e per obbligarli a dare ennemila consensi senza poter leggere a cosa... ma so che sul GDPR non e' solo il garante nostrano.
 
Ultima modifica:
Non so se è la stessa cosa, ma 3 anni fa nel Regno Unito per voli interni molti accedevano con il ricomoscimento del volto, a me non ha funzionato ho dovuto farlo manualmente ( forse il riconoscimento non è andato a buon fine perchè mi considerava brutto)
 
Non e' un tema di poco conto, poter semplificare le procedure di imbarco grazie alla tecnologia ha effetto importante sulla competitivita' del trasporto aereo.

E' del tutto ovvio che e' temporaneo, se in tutto il mondo le procedure si faranno in un certo modo e' impensabile che da noi sia vietato. Pero' anche quando ha voluto bloccare chatGPT e' stato per relativamente poco tempo e niente mi cava dalla testa e' stata solo una esibizione, non c'era molto di sostanza. O meglio i temi di privacy e coyright vs progresso e sicurezza sono importanti ma non sara' mai il solo garante italiano a risolverli. E comunque dovrebbe contribuire con pareri, contenutie sostanza non con interventi punitivi e propagandistici estemporanei o peggio rituali costosi e non ottimali permanenti.

Comunque da pax mi aspetto un giorno di poter salire in aereo come si sale in treno, senza controlli apparenti ma i controlli ci sono automatici e che non rompono. E che poi nessun PM usi quei dati per sbandierare e far trapelare ai giornali che un politico antipatico va a trovare l'amante anche se non e' reato. Ma il mio piu' fgrande sogno e' che la smettano con quei salamelecchi con i documenti per entrare in un hotel o affittacamere che ci sono solo da noi, o meglio non e' che le nazioni dove non ci sono sono i preda a orde di terrorismo e malavita organizzata. Se serve qualche telecamera intelligente e strisciare qualche carta con chip rfid... va bene! Il problema di uno stato di polizia e' che uso si fa poi di quei dati, ma i vantaggi prendiamoceli.
 
Ultima modifica:
Non so se è la stessa cosa, ma 3 anni fa nel Regno Unito per voli interni molti accedevano con il ricomoscimento del volto, a me non ha funzionato ho dovuto farlo manualmente ( forse il riconoscimento non è andato a buon fine perchè mi considerava brutto)
La cosa e' leggermente diversa. Non esiste controllo passaporti in uscita, come tu ben sai. A Gatwick, Il riconoscimento del volto serviva per impedire 'scambi di biglietti' e far salire su un volo internazionale qualcuno diretto a Glasgow.
 
Poi vai in Cina e conoscono anche il numero di telefono della tua amante...

Un'altra dimostrazione di come in Italia la tecnologia venga puntualmente frenata da un cocktail micidiale di burocrazia, cavilli ed un concetto di privacy che piu' che tutelare il cittadino finisce per penalizzarlo. Il paese delle fotocopie, dei fax e dei timbri, dove lo stesso garante poi permette la consegna di dati sensibili a destra e manca (e.g. sistemi di telecamere, PEC ridicole, le password sritte sui post it negli uffici pubblici).

E comunque, è SEMPRE lo stesso copione. Invece di governare l'innovazione e renderla sicura, si preferisce bloccarla.

:mad::mad::mad:
Opinione a puro titolo personale: dipendesse da me, bannerei in toto face recognition.

Da un punto di vista aeroportuale, e lo so perchè ho visto/assistito ai trials, l'impatto in materia di migliramento del throughput durante l'imbarco non è per niente visibile, e anzi non leva nessuno dei colli di bottiglia che causano ritardi. Anche quando il tempo di transazione è praticamente azzerato.

Da un punto di vista etico, l'esempio cinese è per l'appunto quello che dovrebbe farci desistere dall'avere questa tecnologia. In Cina, dove come sai face recognition è una tecnologia di massa, siamo arrivati alle multe che vengono direttamente prelevate dal tuo account WeChat e ai punteggi di buona/cattiva cittadinanza. Se pensiamo che non succederebbe da noi, beh, io la vedo diversamente.
 
  • Like
Reactions: Paolo_61
l'impatto in materia di migliramento del throughput durante l'imbarco non è per niente visibile
E-Boarding-pass + E-Facial recogn chiede probabilmente lo stesso tempo; ma l'occhio umano non e' certo quello del GF...che scansiona il QR o Bar-code della BP mentre la fa coincidere (o meno) con il titolare del documento abbinato. Mi sembra piu' un principio di automazione a garanzia (ed eliminazione di intervento umano/posti lavoro) che di miglioria temporale.
 
E-Boarding-pass + E-Facial recogn chiede probabilmente lo stesso tempo; ma l'occhio umano non e' certo quello del GF...che scansiona il QR o Bar-code della BP mentre la fa coincidere (o meno) con il titolare del documento abbinato. Mi sembra piu' un principio di automazione a garanzia (ed eliminazione di intervento umano/posti lavoro) che di miglioria temporale.

Mah, esistono già gli e-gates senza riconoscimento facciale... Tolte situazioni tipo le code galattiche alle uscite extra-Schengen di LIS non so dove andiamo a migliorare l'esperienza. Ma nel frattempo si perde ancor più privacy.
 
Opinione a puro titolo personale: dipendesse da me, bannerei in toto face recognition.

Da un punto di vista aeroportuale, e lo so perchè ho visto/assistito ai trials, l'impatto in materia di migliramento del throughput durante l'imbarco non è per niente visibile, e anzi non leva nessuno dei colli di bottiglia che causano ritardi. Anche quando il tempo di transazione è praticamente azzerato.

Da un punto di vista etico, l'esempio cinese è per l'appunto quello che dovrebbe farci desistere dall'avere questa tecnologia. In Cina, dove come sai face recognition è una tecnologia di massa, siamo arrivati alle multe che vengono direttamente prelevate dal tuo account WeChat e ai punteggi di buona/cattiva cittadinanza. Se pensiamo che non succederebbe da noi, beh, io la vedo diversamente.
personalmente la lascerei solo al controllo passaporti, dove è necessaria per garantire la sicurezza nazionale. Tra l'altro il riconoscimento facciale viene comunque effettuato verificando se la foto contenuta sul chip è già presente negli archivi di polizia relativi a soggetti ricercati o con precedenti. Per gli imbarchi attualmente non vedo alcun beneficio, soprattutto in virtù dell'eliminazione dell'obbligo di esibire un documento d'identità per salire a bordo dei voli Schengen.
 
Opinione a puro titolo personale: dipendesse da me, bannerei in toto face recognition.

Da un punto di vista aeroportuale, e lo so perchè ho visto/assistito ai trials, l'impatto in materia di migliramento del throughput durante l'imbarco non è per niente visibile, e anzi non leva nessuno dei colli di bottiglia che causano ritardi. Anche quando il tempo di transazione è praticamente azzerato.

Da un punto di vista etico, l'esempio cinese è per l'appunto quello che dovrebbe farci desistere dall'avere questa tecnologia. In Cina, dove come sai face recognition è una tecnologia di massa, siamo arrivati alle multe che vengono direttamente prelevate dal tuo account WeChat e ai punteggi di buona/cattiva cittadinanza. Se pensiamo che non succederebbe da noi, beh, io la vedo diversamente.

La tecnologia del face recognition è efficace e contribuisce concretamente alla sicurezza, per esempio per identificare persone a rischio o prevenire frodi documentali negli aeroporti. Non credo sia stata sviluppata per ridurre colli di bottiglia, anche se in alcuni contesti potrebbe risultare utile.

Quanto alla Cina, il contesto è completamente diverso: in Europa ci sono ancora abbastanza leggi/regole che impediscono qualsiasi uso massivo o invasivo, quindi qui non potrebbe mai svilupparsi nello stesso modo.
 
Mah, esistono già gli e-gates senza riconoscimento facciale... Tolte situazioni tipo le code galattiche alle uscite extra-Schengen di LIS non so dove andiamo a migliorare l'esperienza. Ma nel frattempo si perde ancor più privacy.
perche', la privacy te la viola il facial recogn? Non lo sa forse gia' mezzo mondo che tu quel giorno sei su quel volo?