Islanda, erutta vulcano: chiusura spazi aerei europei


il giorno 20 ho il volo da Bangkok a Malpensa via Dubai ! se effettivamente da lunedi' si riprende a volare , secondo voi riesco a partire da Dubai verso malpensa ???? oppure c'e' il rischio che riamngo a terra causa riprotezione voli precedenti ??????
 
Da Tgcom

La gran Bretagna ha prolungato fino alle 18 di oggi (le 20 in Italia) la chiusura del proprio spazio aereo alla maggior parte dei voli, a causa della nube di cenere sprigionata dal vulcano islandese. Intanto Klm e Lufthansa hanno effettuato test di volo senza passeggeri negli spazi aerei europei, portandoli a termine apparentemente senza danni per gli aerei: un risultato che prelude alla riapertura dei cieli del Vecchio continente
 
Io il 27... siamo tutti in partenza a quanto pare :D

Qualcuno vorrebbe tornare mercoledì..... il mio pensiero adesso è questo:
Se riaprono FRA lunedì, per mercoledì sera secondo voi i girimacchina dei WB LH saranno tornati nella norma? intendo, se le macchine sono ferme in vari aeroporti perchè non potevano rientrare in Germania, c'è la possibilità che alcune rotazioni possano saltare?

richiedo.... potrebbero farmi fare un'altro giro con altre xompagnie Star? magari su FCO? io la prendo volentieri na macchina da Roma a Venezia...
 
Ultima modifica:
Intanto l'Olanda ha fatto sapere che in giornata condurrà nuovi test di volo nel suo spazio aereo per controllare gli effetti sugli apparecchi delle ceneri vulcaniche. Lufthansa, nelle prove di ieri, aveva fatto volare dieci aerei da Monaco a Francoforte, a quote inferiori allo strato di ceneri ma con puntate fino a 8mila metri senza qui subire danni.
 
Intanto questo è diventato il terzo thread con più risposte della storia del forum :astonished: dopo
  1. A330 Air France sulla Rio-Parigi scomparso dai radar e
  2. News flotta Alitalia-CAI

io metterei questo thread al primo posto per il numero di risposte date in minor tempo..... giorni !!
 
Se ci fosse qualcuno che non sa come rientrare in nordeuropa, quoto questo suggerimento del forumista Coccodrillo su Milanotrasporti, che conosce bene le ferrovie Italiane e Svizzere:

coccodrillo ha detto:
Segnalo, dato che gli EC ex Cisalpino, praticamente gli unici treni internazionali rimasti, sono presi d'assalto, che è possibile usare le 5 coppie del Brennero gestite da DB-ÖBB-LeNord oppure raggiungere Chiasso o Lugano da Milano in regionale e da li continuare con gli IC ed IR svizzeri (treni che fino a 16 mesi fa raggiungevano Milano e che ora sarebbero una manna).

Fate girare il suggerimento ai vostri amici...

Ripeto: segnalate il più possibile i treni Chiasso-Basilea/Zurigo, partenza da Chiasso alle 4.46-5.46-6.11-6.41-7.11-8.47-10.33-12.33-14.33-16.33-18.33, alcuni di questi con cambio a Lugano o ad Arth Goldau.

..

Magari a qualcuno puo' essere utile sfruttare questa dritta o comunque attraversare in qualche modo il confine e da li proseguire con i treni (immagino che se si riesce ad arrivare a Lione o Monaco poi da li ci siano molti mezzi anche se non so in che condizioni di riempimento...).
 
stavo vedendo la situazione a ROma abbastanza tranquilla...
poche cancellazioni...
AL momento risultano sospesi
Roma NewYork American Airlines
Barcellona Roma della Vueling
ROma Toronto AZA
Roma Washington United
 
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Roma, 17 apr. - (Adnkronos) - "La nube tossica e' fatta di silicati e metalli che si insinuano nei motori degli aerei e li bloccano. E' per questo che finche' ci sono tracce di queste polveri nell'atmosfera gli aerei non possono volare. Il rischio e' terrificante". Lo dichiara all'ADNKRONOS il vulcanologo Enzo Boschi in merito alla nuvola di ceneri sprigionatasi dall'eruzione del vulcano vicino al ghiacciaio di Eyjafjallajoekull, in Islanda. "Possiamo solo aspettare che queste polveri, presenti nell'atmosfera, vengano giu' con la pioggia", dichiara in merito ad una possibile riapertura anticipata degli aeroporti del settentrione italiano, chiusi fino a lunedi'. "Gli aeroporti vengono chiusi in base alle quantita' di ceneri presenti nell'atmosfera. Sono le autorita' portuali a misurarle, evidentemente al momento il pericolo c'e' ancora". Boschi tranquillizza quindi gli italiani su possibili effetti nocivi derivanti dalla vicinanza alla nube. "Non e' affatto nociva per l'uomo, a meno che non si respirino le polveri stando, per esempio, ai piedi del vulcano interessato dall'eruzione".
 
La nube non si ferma. «Coprirà l'Italia»
Nell'atmosfera 200 mila tonnellate di cenere e lava Gli esperti: la nube si rafforza, avremo più piogge

MILANO —«Il vulcano islandese rimane un serio problema perché continua a eruttare con la stessa intensità alimentando la nube, rafforzandola». La preoccupante diagnosi è di Warner Marzocchi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia che da Parigi con i colleghi finlandesi, americani e australiani coordina l'osservazione vulcanologica mondiale. «Difficile fare previsioni sull'evoluzione del fenomeno — aggiunge — ma perché le cose cambino ci sono solo due possibilità: che l'eruzione si riduca o che le correnti aeree diffondano altrove ceneri e gas. Ma nulla del genere sta accadendo». Infatti le simulazioni condotte dal Centro fenomeni estremi (Cetemps) dell'Università de L'Aquila, in coordinamento con il Met Office britannico e il centro meteorologico tedesco Wetter, e fornite alla nostra Protezione civile, mostrano come le particelle silicee si stiano distribuendo sull'intera Europa ricoprendo entro mercoledì tutta l'Italia, Sicilia compresa. «Fino a questo momento — precisa il professor Guido Visconti, direttore del centro — sono state riversate nell'atmosfera duecentomila tonnellate di materiale da parte del vulcano islandese e la loro maggior parte si concentra a un'altezza, a seconda della geografia, fra tre e otto chilometri. Oggi sono arrivate sulla Penisola dopo aver attraversato nella notte le Alpi e l'attraversamento dovrebbe aiutare ad abbattere una parte delle ceneri. Il resto si disseminerà in modo diluito sulle varie regioni contribuendo ad intensificare le precipitazioni; cioè potranno aumentare le piogge e la caduta di neve perché le particelle funzionano da nuclei di condensazione. Conseguenze negative sul clima per ora non possono verificarsi perché la nube non è penetrata nella stratosfera innescando meccanismi chimico-fisici negativi. In particolare, l'anidride solforosa presente nella nube non è in quantità tali da generare effetti climatici su vasta scala».

IL LASER - Le valutazioni del centro aquilano sono effettuate utilizzando un radar ottico che lancia verso il cielo degli impulsi di luce laser fino a trenta volte al secondo. Dalla riflessione esce l'identikit delle particelle e i dati sono utilizzati per elaborare quei modelli che rivelano l'evoluzione e la distribuzione del fenomeno. Intanto, un'altra novità che ha sorpreso gli studiosi riguarda invece il vulcano. «L'esame delle ceneri raccolte nelle ultime ore — spiega Warner Marzocchi — ha mostrato che la lava è ricca di svariati gas e ciò contribuisce a provocare l'effetto esplosivo che prima si riteneva dovuto soltanto all'interazione con i ghiacci. Si tratta quindi di un tipo di magma particolare che cambia lo scenario chimico solitamente considerato». Le conseguenze per il traffico aereo restano quindi un punto di domanda molto critico. Solo da un paio di decenni si stanno approfondendo le ricerche riguardanti gli effetti delle nubi vulcaniche sui jet e ancora non si sono definiti precisi livelli di rischio in base alle intensità e alle caratteristiche delle particelle. Quindi, per evitare problemi e disastri come in qualche caso del passato stava per accadere, si adotta un principio di precauzione che suggerisce di non far volare gli aeroplani. Prezioso è giudicato il lavoro effettuato nelle ultime ore da un velivolo da ricerca ad elica «Dornier 228» del Natural Environment Research (Nerc) Council britannico. Dotato di particolari sensori sta navigando in prossimità della nube analizzandone caratteristiche e possibili effetti. «Che sono svariati e poco conosciuti — nota Guy Gratton, a capo della Facility for Airborne Atmospheric Measurement del Nerc —. Oltre alla fusione di parti interne e interruzione del funzionamento dei reattori bisogna tener conto che le polveri sono anche elettricamente cariche e causano tuoni e fulmini oltre al fenomeno noto come fuoco di Sant'Elmo per cui l'aereo si circonda di un alone luminescente. Parlando da ingegnere aeronautico, io non metterei oggi un aeroplano in quella nube».

ilcorriere.it
 
E' chiaro che a questo punto, oltre alla questione oggettiva del rischio c'è anche il fatto che nessuno vuole rimetterci la faccia e assumersi la responsabilità di una chiusura così grave. E' anche vero che sicuramente si è andati (giustamente a mio giudizio) nella direzione della prudenza più assoluta, anche perché sarebbe stato impraticabile il non associarsi a quanto fatto da tutti. Si è innescato sicuramente anche un meccanismo psicologico fra le autorità che ha portato a tutto questo.
Come uscirne? Ho come la sensazione, anzi direi che la mia è una congettura, che tutto resterà chiuso fino a sabato/domenica e nel corso della settimana parecchie compagnie faranno test che dimostreranno la persistenza di sufficienti margini di sicurezza per la riaprtura dei cieli.

Magari mi sbaglio e il rischio è davvero elevato, probabilmente è così, ma onestamente spero nella mia congettura perché ora iniziano ad essere a rischio parecchi posti di lavoro, e la cosa è devastante.

Comunque penso che prima di una settimana, mettiamo lunedi prossimo, non si sblocchi nulla.
 
E' chiaro che a questo punto, oltre alla questione oggettiva del rischio c'è anche il fatto che nessuno vuole rimetterci la faccia e assumersi la responsabilità di una chiusura così grave. E' anche vero che sicuramente si è andati (giustamente a mio giudizio) nella direzione della prudenza più assoluta, anche perché sarebbe stato impraticabile il non associarsi a quanto fatto da tutti. Si è innescato sicuramente anche un meccanismo psicologico fra le autorità che ha portato a tutto questo.
Come uscirne? Ho come la sensazione, anzi direi che la mia è una congettura, che tutto resterà chiuso fino a sabato/domenica e nel corso della settimana parecchie compagnie faranno test che dimostreranno la persistenza di sufficienti margini di sicurezza per la riaprtura dei cieli.

Magari mi sbaglio e il rischio è davvero elevato, probabilmente è così, ma onestamente spero nella mia congettura perché ora iniziano ad essere a rischio parecchi posti di lavoro, e la cosa è devastante.

Comunque penso che prima di una settimana, mettiamo lunedi prossimo, non si sblocchi nulla.

Difatti molte compagnie stanno iniziando test voli senza viaggiatori
Ripeto anche per me non prima di domenica o lunedi 26 Aprile