Disegno infame per affondare Alghero
E' facile parlare dalle proprie posizioni super-privilegiate e stanze dei bottoni dorate, ma quando il meschino progetto, di cancellare lo scalo algherese sarà completato, queste persone dovranno prendersi le loro responsabilità. Il tempo è scaduto
ALGHERO - Non è certo da visionari porre all'attenzione la messa in atto di un disegno per depotenziare l'aeroporto di Alghero e con esso tutto il territorio del Nord-Ovest dell'Isola. Apelli su appelli totalmente inutili. Ad Elmas crescono i collegamenti, al Costa Smeralda sono in arrivo 55milioni di euro. Su Alghero, la (provocatoria?) richiesta di Ryanair di ulteriori 5milioni di euro per garantire le tratte, già in essere, diventa un caso politico.
La Regione di "no ai ricatti". Accusa di posizione dominante la compagnia irlandese. Ma forse qualcuno si dimentica, o nemmeno ne è a conoscenza, che il vettore low-cost, grazie ai suoi voli, nazionali ed internazionali, a prezzi stracciati, ha garantito ad un intero territorio la sopravvivenza in un periodo di estrema crisi.
La Sardegna non ha più appeal. Questo, oramai, è assodato. Non c'è alcuna programmazione turistica e promozione adeguata. Le altre mete, mediterranee e non, oramai hanno superato alla grande il "marchio Sardegna" sia in termini di spesa che di ventaglio di possibili proposte: dall'intrattenimento spicciolo alla cultura più alta.
L'Isola è debole. In tutti i sensi. Trasporti precari, servizi fermi agli anni '60, regole e normative troppo restrittive e prezzi alle stelle. Qualcuno ha cavalcato per anni il sogno di esportare il modello Costa Smeralda anche in altre parti del territorio sardo. Pura follia. E solo, fuori tempo massimo, chi di dovere ha deciso di mettersi in carregiata ed inseguire, a gambe levate, il carico di visitatori trasportati da Ryanair.
Oggi, dopo 10 anni, la compagnia conti alla mano ha capito che la Sardegna, e il Nord-Ovest nello specifico, non è conveniente. Cagliari garantisce maggiori biglietti , alla luce del vasto bacino di residenti, ed Olbia più garanzie economiche. L'aeroporto di Alghero nè uno, nè l'altro. E intanto l'assessore regionale Lorettu e, ciò che lascia ancora più perplessi, il neo-direttore della Sogeaal, Mario Peralda, che dovrebbe difendere lo scalo catalano, vanno all'attacco. "La Ryanair -dice Perlada ha sempre più guadagnato che dato", ed inoltre, "Loro unilateralmente possono decidere di andare via. Nemmeno un matrimonio dura una vita, ma qui non ci sono certezze nemmeno per un anno».
La domanda nasce spontanea: Qual è l'alternativa? Cosa hanno fatto questi manager, politici e Sogeaal per avviare nuovi voli nazionali ed esteri, da Alghero, al posto di Ryanair? Quali collegamenti saranno attivati (subito!) per garantire al territorio un buon sostegno economico? Certo è facile parlare dalle proprie posizioni super-privilegiate e stanze dei bottoni dorate, ma quando l'infame disegno, di cancellare lo scalo algherese sarà completato, queste persone dovranno prendersi le loro responsabilità. E pagare per aver affondato un radicato modello turistico-economico, senza costruire una seria alternativa.
Autore: Stefano Idili
algheronotizie.it
CIAO
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