Thread Linate & Malpensa dal 2 gennaio


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Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Lasciando perdere l' eterna sciagura Balotta, colpisce nelle proposte di Baccelli la totale assenza di un obiettivo.
Sembra che l' esimio professore consideri il numero di passeggeri a Linate come un obiettivo per se, mente un economista dovrebbe innanzitutto porsi l' obiettivo di soddisfare la domanda di trasporto tenendo conto delle esternalità, che nel settore aereo sono enormi.

Chi ha voglia di parlare di aerei e ha una cattedra alla Bocconi dovrebbe almeno fare lo sforzo di capire che non è l' avere un hub la necessità del territorio, ma avere il miglior collegamento possibile con le aree del pianeta che, collegate meglio al territorio lombardo, possono promuoverne lo sviluppo.

Da Milano si vola a basso prezzo e a tutti gli orari verso gli aeroporti UE, ma il processo di globalizzazione impone di migliorare i collegamenti con il resto del globo, che non sono migliori di 15 anni fa.

L' obiettivo deve essere ora SOLO quello di sviluppare i voli intercontinentali diretti, hub o non hub e oggi come ieri è necessario cha Malpensa offra prosecuzioni sui vettori tradizionali, lavoro che oggi non riesce a compiere, a causa dell' eccessivo traffico a Linate. Cose elementari conosciute anche dai sassi e che dovrebbero essere note anche in via Sarfatti.

In sostanza: Baccelli ci fa o ci è?


Perché ogni giorno che passa devo vergognarmi di aver fatto la Bocconi?
Non sei l' unico.

Una nota di biasimo al Corriere, per aver definito "esperto" Baccelli.
 
Le famose eccellenze milanesi, ma non vogliamo fargli torto e ricordiamo anche Ugo Arrigo della Bicocca.
Purtroppo alla Statale, alla Cattolica e persino allo IULM manca l' esperto linatologo.


Come negli aeroporti, invece di tante Università così sarebbe meglio averne una sola, ma buona.
 
Mentre Linate perde, Orio al serio cresce. La crisi dovrebbe esserci per tutti.
«Questo è il punto. Oltre la crisi, oltre la concorrenza dell’alta velocità, c’è anche un altro fenomeno: Orio al Serio (ma anche Malpensa) stanno rubando traffico a Linate».
(quando è LIN che ruba pax a MXP)

questa risposta mi fa alquanto ridere


che pena!!!!!!:morto:
 
Secondo me quello chre in Bocconi se ne capisce di più di trasporto aereo è David Jarach...

CIAO
_goa

E' stato il mio professore, ho fatto la tesi con lui (mi associo al gruppetto di ex-Bocconiani del forum).

Confermo che e' un esperto di livello internazionale e molto molto competente in materia.
 
Nell' ambito della Mobility Conference 2010 l' 8 febbraio si terrà, nella sala Camerana dell' Assolombarda , via Pantano 9, Milano, l' incontro

MALPENSA DUE ANNI DOPO: IL SISTEMA AEROPORTUALE ITALIANO
E GLI OBIETTIVI PER LA COMPETITIVITÀ NEL CONTESTO INTERNAZIONALE

Il Piano nazionale degli aeroporti costituirà il quadro di riferimento per la costruzione del sistema aeroportuale del Paese e nella stessa direzione dovrebbero andare i piani di investimento previsti per gli aeroporti italiani. Quali sono i nodi che sono stati risolti e quelli che devono ancora essere
sciolti per l’efficienza e la competitività del sistema aeroportuale italiano nel contesto internazionale? In questo contesto, quale è il ruolo del sistema aeroportuale lombardo?

14.30 Saluti di apertura
Francesco Bettoni Presidente Unioncamere Lombardia
Luigi Lucchetti Presidente Piccola Impresa Assolombarda

14.45 Relazioni introduttive
“Il ruolo degli aeroporti lombardi: presentazione degli indicatori 1999-2009”
Roberto Zucchetti Coordinatore Area Economia e politica dei trasporti CERTeT, Università Bocconi

“Il piano industriale di SEA per lo sviluppo del sistema aeroportuale milanese”
Giuseppe Bonomi Presidente e CEO SEA-Aeroporti di Milano

15.30
Interventi
Heike Birlenbach Vice Presidente Divisione Milano Lufthansa
Giorgio Callegari Direttore Centrale Alleanze e Strategie Alitalia-Compagnia Aerea Italiana
Alessio Quaranta Direttore Generale ENAC
Mario Ratti Presidente S.A.C.B.O.
Francesco Rebaudo Amministratore Delegato Cargolux Italia

17.00
Intervento conclusivo
Raffaele Cattaneo Assessore Infrastrutture e Mobilità Regione Lombardia

Coordina
Lanfranco Senn Direttore CERTeT, Università Bocconi


Iscrizione gratuita a http://www.mobilityconference.it/info.htm
 
Ma non compare mai sulla stampa.
Purtroppo no, una volta pubblicava un articolo di analisi a settimana sulla pagina "voli e affari" del sabato di Italia Oggi, non so se lo faccia ancora.

La maggior parte delle pubblicazioni italiane (spesso Egea) sul trasporto aereo sono scritte da lui. Non sarà il massimo esperto mondiale ma secondo me è molto bravo, anni luce meglio di Baccelli.

LINK DAVID JARACH

CIAO
_goa
 
E' stato il mio professore, ho fatto la tesi con lui (mi associo al gruppetto di ex-Bocconiani del forum).

Confermo che e' un esperto di livello internazionale e molto molto competente in materia.

Anch'io ho fatto la tesi con Jarach.
All'epoca qualsiasi cosa attinente al trasporto aereo passava obbligatoriamente da lui in Bocconi.
Ne sa tanto, è molto preparato, anche se in alcune cose avevamo visioni diametralmente opposte.
(ad esempio per lui Gandalf era un business model da copiare, per me invece una truffa sin dal primo giorno...)
 
Tra Ponti-Politecnico e Baccelli-Bocconi è un bel duello...

Si parano il cxxo dietro illustri nomi quali "Politecnico di Milano" e "Bocconi", ma la verità è che sono "servi" di coloro che hanno interessi a mantenere LIN allo status quo e di conseguenza si permettono di usufruire di cotanti prestigiosi palcoscenici perché tanto hanno una buona quantità di classe politica a difenderli. Come al solito a remare contro gli interessi dei veri fruitori. Solita Italietta
 
Anch'io ho fatto la tesi con Jarach.
All'epoca qualsiasi cosa attinente al trasporto aereo passava obbligatoriamente da lui in Bocconi.
Ne sa tanto, è molto preparato, anche se in alcune cose avevamo visioni diametralmente opposte.
(ad esempio per lui Gandalf era un business model da copiare, per me invece una truffa sin dal primo giorno...)

Caro TW, credo che io e te abbiamo parecchie cose in comune!

Sono d'accordissimo, Jarach ha sempre avuto una visione abbastanza "conservatrice" del trasporto aereo (non per questo errata!) contrariamente a me. Ma ho imparato molto e glielo devo.
 
Partiamo dai sintomi.
«In due anni Linate ha perso 1,6 milioni di passeggeri. Oggi siamo di poco sotto gli otto milioni e 300 mila passeggeri l’anno».

«La crisi ha un peso importante. [...]

La concorrenza del treno sul Milano-Roma?
«Non sappiamo quanti siano i passeggeri rubati dal treno all’aereo. Partiamo da una situazione in cui su cento viaggiatori tra Milano e Roma, 30 vanno in treno e 70 in aereo. Secondo le nostre previsioni i due mezzi di trasporto andranno al fifty-fifty».

Si dimentica del peso Alitalia e della conseguenza della fusione Alitalia-AirOne, con molti slot della Milano-Roma lasciati in stand-by.

Mentre Linate perde, Orio al serio cresce. La crisi dovrebbe esserci per tutti.
«Questo è il punto. Oltre la crisi, oltre la concorrenza dell’alta velocità, c’è anche un altro fenomeno: Orio al Serio (ma anche Malpensa) stanno rubando traffico a Linate».

A parte il velo di tristezza che traspare dal sensibile professore, il fenomeno Orio al Serio ha nome e cognome: Ryanair. Adesso, spero che Baccelli sia almeno un minimo a conoscenza delle qualità del traffico Ryanair, come si genera e cosa comporta, di pax virtuale e markettate simili. A meno che il milione e otto di pax persi da Linate non sia andato tutto sulle Bergamo-Saragozza e Bergamo-Wroclaw...

«No, lì l’unico problema è il treno. Soffrono le altre destinazioni. Chi deve andare una tantum — chessò — a Cagliari, Palermo o Londra si accolla un trasferimento in un aeroporto più scomodo pur di pagare meno con i voli low cost di Easyjet (da Malpensa) o di Ryanair (da Orio)».

Ecco, appunto, che come si è visto da miliardi di pdf e presentazioni ppt in giro per il web e le conferenza, è per la maggior parte traffico aggiuntivo. Un travaso c'è stato, ma non così alto. A me i dati di riempimento delle major (Alitalia è un caso a parte, direi) mi sembrano costanti negli ultimi anni, anche perché, per fare fronte, hanno sbragato alla grande sullo yield delle Y. Si vede che Baccelli non paga i biglietti aerei di tasca propria.

Scusi, ma quanto costa a Sea la riduzione dei passeggeri su Linate?
«Le compagnie pagano gli aeroporti in base al numero di atterraggi e decolli sullo scalo. Ma anche in relazione a passeggeri e bagagli movimentati».

Mi risulta che SEA gestisca due aeroporti, quindi se il traffico passa da uno all'altro il gioco è a somma zero. Poi hanno deciso loro di cedere la quota in SACBO, una mossa geniale. Chissà come non ho mai letto nulla a proposito da parte del CERTeT.

Insomma, più gli aerei sono vuoti, più Sea e il comune di Milano ci perdono.
«Arrivati a questo punto si potrebbe cambiare qualcosa. Linate è vincolato da norme imposte ormai dieci anni fa. Penso al tetto dei 18 movimenti/ora e alle limitazioni sulle destinazioni, oggi una trentina. Altra caratteristica di Linate: la concorrenza tra compagnie è poca. Sul Milano-Roma, ma non solo».

Baccelli parla di concorrenza, ma vogliamo fare i liberalisti fino in fondo? Liberalizziamo il mercato aeroportuale lombardo: ogni apt in mano ad un gestore diverso, tutti e quattro a farsi concorrenza. (Chiaramente è una boutade, la mia: dei quattro, due vanno chiusi, gli altri due sono già in mano ad entità diverse :p).

E allora?
«Linate potrebbe diventare davvero lo scalo di chi viaggia in giornata riducendo a dieci le destinazioni e nello stesso tempo togliendo il coperchio dei 18 movimenti per ora. In questo modo nuove compagnie potrebbero entrare (oggi Alitalia ha il 66% del mercato) e ci sarebbe più concorrenza. Nello stesso tempo riducendo le destinazioni si limita il rischio che i milanesi tradiscano Malpensa per raggiungere le destinazioni intercontinentali da altri scali europei».

Un esperto di prim'ordine. Liberalizziamo gli slot sulle LHR, le FRA, le AMS, le MAD e le CDG. Nessuno ha detto a Baccelli che le destinazioni intercont da Linate non ci sono? Inoltre nessuno gli ha detto che è una proposta ottima per ammazzare definitivamente il core business di LHI? A meno che i transiti non li facciano tutti da KRK, BZO, MRS e VLC.

Amo Baccelli, non finisce mai di stupire.

Già, e con che criterio si sceglierebbero ste 10 destinazioni senza che la UE abbia da ridire?

Ssssh! L'esperto sta elucubrando una risposta.

Perché ogni giorno che passa devo vergognarmi di aver fatto la Bocconi?

Me ne vergogno anch'io senza aver fatto la Bocconi.

C'è però un piccolo problema. Se le 10 destinazioni eventualmente selezionate dovessero includere anche i maggiori hub europei, accadrebbe esattamente il contrario di quanto prospettato. E vuoi che, tra le 10 tratte più importanti, non ci siano Londra, Parigi, Francoforte, Amsterdam?

No, l'esperto sta pensando a qualche criterio barocco di selezione. Chessò, tutte le rotte che iniziano con la C (tanto poi Riggio non si formalizza se i francesi dicono che l'aeroporto di Parigi inizia per C: Charles de Gaulle), oppure le destinazioni che hanno i teatri d'opera più importanti (così freghiamo Francoforte!).

Lasciando perdere l' eterna sciagura Balotta,

Ah, Balotta, ogni tanto fa piacere tirarlo fuori.

colpisce nelle proposte di Baccelli la totale assenza di un obiettivo.
Sembra che l' esimio professore consideri il numero di passeggeri a Linate come un obiettivo per se, mente un economista dovrebbe innanzitutto porsi l' obiettivo di soddisfare la domanda di trasporto tenendo conto delle esternalità, che nel settore aereo sono enormi.

Soprattutto sembra che non sia chiaro quale domanda [di trasporto aereo] vada soddisfatta: a me sembra un pestare sempre sul tasto del domestico-europeo, quando il problema è un altro.

Chi ha voglia di parlare di aerei e ha una cattedra alla Bocconi dovrebbe almeno fare lo sforzo di capire che non è l' avere un hub la necessità del territorio, ma avere il miglior collegamento possibile con le aree del pianeta che, collegate meglio al territorio lombardo, possono promuoverne lo sviluppo.

Hai notato che l'acronimo CERTeT significa Centro di Economia Regionale dei Trasporti e del Turismo? Al CERTeT no.

Da Milano si vola a basso prezzo e a tutti gli orari verso gli aeroporti UE, ma il processo di globalizzazione impone di migliorare i collegamenti con il resto del globo, che non sono migliori di 15 anni fa.

L' obiettivo deve essere ora SOLO quello di sviluppare i voli intercontinentali diretti, hub o non hub e oggi come ieri è necessario cha Malpensa offra prosecuzioni sui vettori tradizionali, lavoro che oggi non riesce a compiere, a causa dell' eccessivo traffico a Linate. Cose elementari conosciute anche dai sassi e che dovrebbero essere note anche in via Sarfatti.

Limpido; quoto.

In sostanza: Baccelli ci fa o ci è?

Ci fa, di sicuro, perché altrimenti dubito che l'avrebbero assunto. Dipende da chi paga.

Una nota di biasimo al Corriere, per aver definito "esperto" Baccelli.

Vabbé, sul Corriere scrivono pure Arrigo e Ponti...

Più che altro è imbarazzante che ci sia un centro studi come il CERTET che pubblica certe baggianate.

Money makes the world go around.

Tra Ponti-Politecnico e Baccelli-Bocconi è un bel duello...

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Le famose eccellenze milanesi, ma non vogliamo fargli torto e ricordiamo anche Ugo Arrigo della Bicocca.

:D:D:D:D

Purtroppo alla Statale, alla Cattolica e persino allo IULM manca l' esperto linatologo.

In Statale pensano a cultura e scienza, non sanno neppure dove siano Linate e Malpensa. Allo IULM al massimo pensano al perché easyJet è arancione o come mai la Birlenbach rispondeva sempre con la stessa frase, un annetto fa. Della Cattolica me lo sono chiesto più volte, ma forse hanno capito che l'argomento è a rischio sputtanamento, prima o poi, e preferiscono volare basso.

Secondo me quello chre in Bocconi se ne capisce di più di trasporto aereo è David Jarach...

CIAO
_goa

Quoto, le pubblicazioni EGEA curate da Jarach sono quelle fatte meglio. Se tanto mi dà tanto...

Nell' ambito della Mobility Conference 2010 l' 8 febbraio si terrà, nella sala Camerana dell' Assolombarda , via Pantano 9, Milano, l' incontro

MALPENSA DUE ANNI DOPO: IL SISTEMA AEROPORTUALE ITALIANO
E GLI OBIETTIVI PER LA COMPETITIVITÀ NEL CONTESTO INTERNAZIONALE

Il Piano nazionale degli aeroporti costituirà il quadro di riferimento per la costruzione del sistema aeroportuale del Paese e nella stessa direzione dovrebbero andare i piani di investimento previsti per gli aeroporti italiani. Quali sono i nodi che sono stati risolti e quelli che devono ancora essere
sciolti per l’efficienza e la competitività del sistema aeroportuale italiano nel contesto internazionale? In questo contesto, quale è il ruolo del sistema aeroportuale lombardo?

14.30 Saluti di apertura
Francesco Bettoni Presidente Unioncamere Lombardia
Luigi Lucchetti Presidente Piccola Impresa Assolombarda

14.45 Relazioni introduttive
“Il ruolo degli aeroporti lombardi: presentazione degli indicatori 1999-2009”
Roberto Zucchetti Coordinatore Area Economia e politica dei trasporti CERTeT, Università Bocconi

“Il piano industriale di SEA per lo sviluppo del sistema aeroportuale milanese”
Giuseppe Bonomi Presidente e CEO SEA-Aeroporti di Milano

15.30
Interventi
Heike Birlenbach Vice Presidente Divisione Milano Lufthansa
Giorgio Callegari Direttore Centrale Alleanze e Strategie Alitalia-Compagnia Aerea Italiana
Alessio Quaranta Direttore Generale ENAC
Mario Ratti Presidente S.A.C.B.O.
Francesco Rebaudo Amministratore Delegato Cargolux Italia

17.00
Intervento conclusivo
Raffaele Cattaneo Assessore Infrastrutture e Mobilità Regione Lombardia

Coordina
Lanfranco Senn Direttore CERTeT, Università Bocconi


Iscrizione gratuita a http://www.mobilityconference.it/info.htm

Se è come l'anno scorso, sarà una noia mortale, con sbrodolamenti e leccate di culo reciproche. Non ho capito se modererà nuovamente Baccelli, nel caso solo per quello è da andarci e farsi quattro risate. Comunque credo di andare, nel caso munito di registratore digitale per immortalare le perle che sicuramente verranno emanate qua e là. Ci si potrebbe organizzare.

DaV
 
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