Thread Linate & Malpensa dal 2 gennaio


Stato
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per quanto riguarda il tunnel dovrebbe essere tutto in PF (il dovrebbe è d'obbligo) ed è una opera che serve alla citta tutta , se poi ti porterà da linate in 7 minuti al centro di Milano o in 11 minuti ai padiglioni dell'expo tanto meglio .
visto che oramai la scelta sembra stata fatta facciamo le cose fatte bene , che la moratti rompa gli indugi , tagli il castrante cordone ombelicale con MXP e pensi allo sviluppo strutturale di LIN .
La metro la ha portata , il tunnel partirà da li vicino , interriamo v.le Forlanini e non se ne parli più

Ognuno per la sua strada senza più meschini ricatti .
E ognuno che in maniera trasparente curi i propri interessi .
Sempre meglio che aspettare gli aiuti di un Formigoni che in 10 e passa anni l'unica cosa che ha fatto è prospettare scenari che poi non si sono mai avverrati , anzi sempre l'esatto contrario .
 
A proposito, ma la famosa(!) causa SEA da un-miliardo-e-duecentocinquanta-milioni contro Alitalia che fine ha fatto?

Andra' avanti vedrai.... Anche perchè la cosa divertente è che riguarda la vecchia Alitalia, quindi lo Stato... La vincerà sicuramente SEA, cosi' riceverà il classico finanziamento "non visibile" mascherato da causa e risistemano tutto cosi' (coi nostri soldi come al solito.....)
 
Per fortuna c'è ancora chi usa il cervello per farsi due calcoli...

Malpensa: e questa sarebbe crescita?
Caro Beppe,
qualche giorno fa ho letto con sorpresa le dichiarazioni dell'assessore ai Trasporti della regione Lombardia. Commentava positivamente la situazione a Malpensa. «E' l'unico aeroporto in Europa a crescere, mentre tutti gli altri perdono», asseriva. Chi ti scrive è un ex lavoratore alla Malpensa. Sono ormai in cassa integrazione dallo scorso giugno. E guardando ai dati ufficiali (non quelli della politica), ho scoperto tutt'altra situazione che vorrei condividere con te e con gli altri Italians.
Malpensa ha chiuso il 2007 (ultimo anno in cui Alitalia vi ha operato) con circa 24 milioni di passeggeri. Mentre il 2009 appena conclusosi ha visto transitare nel nostro scalo appena (sigh) 17,5 milioni di passeggeri. 6,5 milioni di passeggeri persi in appena due anni. E questa sarebbe crescita? Ma per fare l'assessore in regione non bisognerebbe conoscere almeno i fondamentali della matematica? Poi per carità, siamo in campagna elettorale e si sa, i numeri li danno un po’ tutti. Ma cosa ne sarà di noi lavoratori? Continuiamo a rimanere a casa mentre gli anni passano, e la possibilità di tornare a lavorare si allontana.
Ricordi Lufthansa Italia? Quella che avrebbe dovuto fare di Malpensa il proprio hub? Ebbene, dopo l'annuncio lo scorso anno dell'assunzione di 200 persone, a oggi di assunzioni non ce ne sono state. Si dice che sia colpa dei sindacati tedeschi, ma io ci credo poco. Le cose anche per i tedeschi non è che vadano bene. Tanto che dal prossimo 15 febbraio Lufthansa Italia chiuderà anche la tratta su Roma per «mancanza di passeggeri».

http://www.corriere.it/solferino/severgnini/10-01-20/08.spm
 
Ultima modifica:
vero si ma non del tutto

chiude FCO (26) ma apre PMO (7) OLB (2) WAW (12) ARN (7) raddoppia BUD e aggiunge un volo su NAP (12)....

le assunzioni sono sicuro che verranno riprese dopo che è stato ottenuto l'AOC e comunque altre assunzioni ci sono state e ci saranno per LHT.... bisogna ancora pazientare
 
Mi riferivo alla parte dei calcoli. Quella in cui Cattaneo da i numeri come al lotto :morto:

ah su quello senza ombra di dubbio....MXP ha perso come gli altri apt in UE (eccetto IST) nel 2009 un certo numero di passeggeri (per nulla esiguo)

solo nel periodo aprile-dicembre è cresciuto l'aeroporto
ma nel periodo gennaio-marzo ha perso circa il 29% e questo ha inciso un sacco sul risultato finale (fino a marzo 2008 AZ c'era ancora)

speriamo davvero in una crescita abbonante quest'anno perchè ci vuole....
 
Malpensa al netto
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Egregio Direttore,
vedo che si ripropone ancora la storiella di Malpensa che "cresce al netto di Alitalia".
Vorrei capire che senso ha questo discorso: nel 2008 a Malpensa transitava un certo numero di passeggeri e nel 2009 questo numero è diminuito di una rilevantissima percentuale.
Questo è l'unico dato reale e lo dimostra inequivocabilmente il numero di lavoratori che sono ancora (e lo saranno per lungo tempo) in cassa integrazione.
Malpensa non è e non è mai stato un Hub ed ha una capacità di attrazione limitata, così come dimostra l'abortito tentativo di Lufthansa di inserire un volo per Roma chiuso per mancanza di passeggeri.
Occorre serenamente prenderne atto e partire da questa realtà per cercare di limitare i danni della scelta di Bossi e Berlusconi con Alitalia: la nuova Alitalia doveva essere la panacea di tutti i mali di Malpensa e questi sono i risultati: abbiamo buttato dalla finestra tre miliardi di euro quando, con la proposta di Padoa-Schioppa, avremmo potuto incassare qualche cosa e, soprattutto, diventare partner di una grande gruppo internazionale.
Non una delle promesse pre-elettorali è stata rispettata.
Troppi vedono in Malpensa solo il business delle costruzioni: le farneticazioni del presidente Bonomi riguardo a un possibile sviluppo fino a 60 milioni di passeggeri servono solo a giustificare una terza pista inutile e devastante per il territorio.
Da anni si propone inutilmente, al contrario, una riflessione seria sul sistema aeroportuale lombardo in modo da poter programmare uno sviluppo equilibrato, ma la "politica del campanile" ha sempre prevalso sulla logica e sull'economia.
Fino a quando affideremo una parte del nostro destino a chi fonda la propria ideologia sul localismo, questi saranno i risultati.
Un cordiale saluto

http://www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/articolo.php?id_articolo=162033
 
Certo che è contenta, i suoi fidati le hanno appena fatto vedere che Malpensa "cresce". Nulla di meglio così almeno sarà legittimata nel sottolineare un maggiore impegno su Linate visto che il povero scalo che piace a tutti non cresce come gli altri "hub" europei.

Solo che LIN non ha nel passato, ne il presente ne tanto meno il fututo di diventare tale per ovvi motivi.
SAGGE PAROLE
 
Il signore dice una cosa ed esattamente il suo contrario, si lamenta del localismo ma è proprio a causa di questo che MXP non decolla, se si limitasse veramente Linate, ci sarebbe piu' traffico e piu' voli ergo la necessità della terza pista, altrimenti continuiamo con i localismi: Linate, Bergamo, Montichiari, VRN, TFS, CUF, dimenticavo Bresso, Venegono e Vergiate.
Cosi' non avremo necessità della terza Pista, poi dice che LHI toglie il MXP FCO verissimo, ma dimentica di segnalare le altre 4 nuove destinazioni.
A me questi fanfaroni che sputano sentenze fanno ridere.
mc 205
ps OT
a proposito di Verdi, li detesto con tutto il cuore, io pero' vado a raccogliere le immondizie nei boschi e segnalo se trovo qualche schifezza altamente inquinante alle varie AMSA inoltre faccio il volontario con mia moglie in un canile
 
«Senza un piano di rilancio, inutile far arrivare il metrò al Forlanini»
Linate perde un milione di passeggeri
L'aeroporto in crisi per la concorrenza di Freccia Rossa e low cost. Lufthansa: pronti a volare su Roma


MILANO - L’aeroporto di Linate, nel 2009, ha perso circa un milione di passeggeri. Un calo dovuto in gran parte alla crisi generale del trasporto aereo, che l’anno scorso in tutta Italia è calato del 2,3 per cento (a Fiumicino la riduzione è stata del 4, nonostante i voli spostati da Malpensa a Roma). Ma la crisi di Linate ha anche delle ragioni locali: la concorrenza dell’alta velocità ferroviaria e dei nuovi voli low cost da Orio al serio; il monopolio di Alitalia-Cai; i disservizi della compagnia di bandiera dell’inizio dello scorso anno. Tra quei passeggeri perduti da Linate, circa 600 mila riguardano la tratta Milano-Roma. Un quadro che pone Comune e Regione di fronte a delle scelte di programmazione per i prossimi anni: se infatti si prevede una spesa di 790 milioni di euro per portare la linea del metrò 4 fino a Linate, quale sarà il sostegno allo sviluppo del Forlanini?

Quasi il 70 per cento del traffico aereo su Linate è di Alitalia-Cai. La tratta per Roma è stata la più penalizzata (meno 30,5 per cento, anche per effetto della crisi che colpisce soprattutto il traffico d’affari). Ma, a testimonianza di un calo generalizzato, è diminuito (tra le altre destinazioni) anche il numero di passeggeri per Parigi (meno 13,9 per cento), Napoli (meno 10,9), Barcellona (meno 9,6). Il dato generale dell’aeroporto è un meno 10,9, anche se negli ultimi mesi dell’anno c’è stato un recupero. È invece cresciuto, in linea con tutti gli aeroporti che ospitano voli a basso costo, Orio al Serio: più 700 mila passeggeri, con Ryanair che ha portato i voli per Roma-Ciampino da 3 a 5 e potenziato i collegamenti verso le altre destinazioni nazionali. «Tra i punti critici — spiega Dario Balotta, esperto di trasporti di Legambiente — non ci sono soltanto la concorrenza dell’alta velocità e la sottrazione di traffico da parte di Orio. Ma si deve tener presente che a Linate non c’è un’alternativa ad Alitalia, che opera in monopolio con tariffe tra le più alte d’Europa».

Le potenzialità di Linate sarebbero molto più alte, ma esiste ancora un tetto di voli stabilito anni fa per spostare traffico su Malpensa quando venne creato l’hub. «Un limite che non ha più senso— riflette Balotta— e che bisognerebbe abbandonare, rispettando ovviamente le regole europee sull’impatto ambientale. E poi, considerando anche gli investimenti che farà il Comune per portare il metrò al Forlanini, sarebbe ora di cambiare alcune strategie. Piuttosto che la terza pista a Malpensa, in questa situazione sarebbe più importante potenziare i trasporti verso quell’aeroporto e spostare alcune risorse per rimodernare Linate». Il tetto dei voli dal Forlanini è un tema che riguarda anche la richiesta arrivata nei giorni scorsi da Lufthansa. La compagnia tedesca dal prossimo 16 febbraio non farà più i 3 voli giornalieri Milano-Roma da Malpensa (partiti lo scorso 26 marzo), ma chiede di poter entrare sulla stessa tratta da Linate. Dei 740 voli settimanali che aveva programmato dal Forlanini per la scorsa estate, Alitalia-Cai ne ha realmente fatti 664, ridotti poi ulteriormente a 644 per la stagione invernale.

www.corriere.it
 
Oliviero Baccelli della Bocconi
«Per il rilancio serve più concorrenza»
L'esperto: «Rimuovere i vincoli imposti 10 anni fa. Linate può diventare lo scalo di chi viaggia in giornata»

Oliviero Baccelli
Scusi, ma il malato non era Malpensa penalizzata dal trasloco di Alitalia? Invece adesso anche Linate ha la febbre. Malattia seria o influenza passeggera?
«Diciamo che lo scalo ha un male di stagione. Ma non è da escludere qualche complicazione», risponde Oliviero Baccelli, vicepresidente del Certet Bocconi.

Partiamo dai sintomi.
«In due anni Linate ha perso 1,6 milioni di passeggeri. Oggi siamo di poco sotto gli otto milioni e 300 mila passeggeri l’anno».

Tutta colpa della crisi?
«La crisi ha un peso importante. Tutti gli scali — europei e non solo — oggi tirano a campare».

La concorrenza del treno sul Milano-Roma?
«Non sappiamo quanti siano i passeggeri rubati dal treno all’aereo. Partiamo da una situazione in cui su cento viaggiatori tra Milano e Roma, 30 vanno in treno e 70 in aereo. Secondo le nostre previsioni i due mezzi di trasporto andranno al fifty-fifty».

Una bella grana per Linate.
«Primo: ci vorranno mesi prima che il sistema dell’alta velocità si assesti. Poi i passeggeri complessivi sulla tratta potrebbero aumentare».

Mentre Linate perde, Orio al serio cresce. La crisi dovrebbe esserci per tutti.
«Questo è il punto. Oltre la crisi, oltre la concorrenza dell’alta velocità, c’è anche un altro fenomeno: Orio al Serio (ma anche Malpensa) stanno rubando traffico a Linate».

Anche su Roma?
«No, lì l’unico problema è il treno. Soffrono le altre destinazioni. Chi deve andare una tantum — chessò — a Cagliari, Palermo o Londra si accolla un trasferimento in un aeroporto più scomodo pur di pagare meno con i voli low cost di Easyjet (da Malpensa) o di Ryanair (da Orio)».

Scusi, ma quanto costa a Sea la riduzione dei passeggeri su Linate?
«Le compagnie pagano gli aeroporti in base al numero di atterraggi e decolli sullo scalo. Ma anche in relazione a passeggeri e bagagli movimentati».

Insomma, più gli aerei sono vuoti, più Sea e il comune di Milano ci perdono.
«Arrivati a questo punto si potrebbe cambiare qualcosa. Linate è vincolato da norme imposte ormai dieci anni fa. Penso al tetto dei 18 movimenti/ora e alle limitazioni sulle destinazioni, oggi una trentina. Altra caratteristica di Linate: la concorrenza tra compagnie è poca. Sul Milano-Roma, ma non solo».

E allora?
«Linate potrebbe diventare davvero lo scalo di chi viaggia in giornata riducendo a dieci le destinazioni e nello stesso tempo togliendo il coperchio dei 18 movimenti per ora. In questo modo nuove compagnie potrebbero entrare (oggi Alitalia ha il 66% del mercato) e ci sarebbe più concorrenza. Nello stesso tempo riducendo le destinazioni si limita il rischio che i milanesi tradiscano Malpensa per raggiungere le destinazioni intercontinentali da altri scali europei».

Rita Querzé
25 gennaio 2010
 
E allora?
«Linate potrebbe diventare davvero lo scalo di chi viaggia in giornata riducendo a dieci le destinazioni e nello stesso tempo togliendo il coperchio dei 18 movimenti per ora. In questo modo nuove compagnie potrebbero entrare (oggi Alitalia ha il 66% del mercato) e ci sarebbe più concorrenza. Nello stesso tempo riducendo le destinazioni si limita il rischio che i milanesi tradiscano Malpensa per raggiungere le destinazioni intercontinentali da altri scali europei».

Rita Querzé
25 gennaio 2010

.....aumentare i movimenti l'ora per 10 destinazioni.......mi sembra una gran bella min***ta!...
 
«Linate potrebbe diventare davvero lo scalo di chi viaggia in giornata riducendo a dieci le destinazioni e nello stesso tempo togliendo il coperchio dei 18 movimenti per ora. In questo modo nuove compagnie potrebbero entrare (oggi Alitalia ha il 66% del mercato) e ci sarebbe più concorrenza. Nello stesso tempo riducendo le destinazioni si limita il rischio che i milanesi tradiscano Malpensa per raggiungere le destinazioni intercontinentali da altri scali europei».

C'è però un piccolo problema. Se le 10 destinazioni eventualmente selezionate dovessero includere anche i maggiori hub europei, accadrebbe esattamente il contrario di quanto prospettato. E vuoi che, tra le 10 tratte più importanti, non ci siano Londra, Parigi, Francoforte, Amsterdam?
 
Stato
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