Arrivi in picchiata, Pescara ha perso l’aereo. Lieve ripresa a luglio, ma dall’inizio dell’anno i passeggeri sono diminuiti del 16 per cento
Aumentano i voli ma calano i passeggeri. Lo si scopre analizzando i dati della Saga, la società che gestisce l’aeroporto d’Abruzzo, che ha presentato i risultati del primo semestre 2009. Ci sono stati 1.232 atterraggi e decolli fino a luglio di quest’ano, erano 1.105 l’anno passato: un aumento dell’11,4 per cento, le destinazioni sono passate dalle 18 del 2008 alle 24 di quest’anno con quattordici voli regolari e dieci stagionali, meno quello per Marrakesh soppresso per mancanza di prenotazioni, ma i passeggeri sono calati del 27 per cento rispetto all’anno scorso. Media che si attesta attorno al 20 per cento nei primi tre mesi, con un picco negativo del 43 a maggio. «Il calo generale negli aeroporti italiani, causa crisi, è dell’otto per cento - spiega Vittorio Di Carlo, presidente della Saga - da noi è stato del 16 ma ha influito anche il terremoto. C’è stata una ripresa a luglio». E, nonostante la crisi, si conta di archiviare il 2009 con 410mila passeggeri, poco meno di ottomila in più rispetto al 2008. Voli e destinazioni appetibili non mancano eppure l’aeroporto proprio non decolla. Le mete: Monaco, Berlino, Parigi, Londra, Francoforte, Barcellona, Kiev, ma soprattutto Bergamo, un collegamento talmente fortunato che Ryanair potrebbe raddoppiare i voli da settembre. Semplice il motivo, l’aeroporto lombardo è l’hub italiano di riferimento della compagnia irlandese dal quale è possibile raggiungere qualsiasi città europea. Altre compagnie, invece, viaggiano spesso con gli aerei vuoti ma a coprire i costi ci pensa la Regione con due paroline magiche: marketing territoriale. Con gli inglesi e tedeschi ha funzionato, peccato che non si vedano frotte di spagnoli, polacchi, albanesi, rumeni e olandesi in arrivo a Pescara. Il calo riguarda tutte le destinazioni. Qualche esempio: Londra meno 23 per cento, Toronto meno 37 per cento, Bruxelles meno 30 per cento, Milano Malpensa addirittura meno 87 per cento tanto che l’aereo è un Atr, quello con il motore ad eliche. Perso per sempre il volo per New York: l’accordo con l’Enit è scaduto e non verrà riproposto, nei periodi di picco volavano soltanto 50 persone tra la grande mela e l’Abruzzo. Però è stata ampliata l’area di sosta degli aeromobili, acquistato un bus per il trasporto dei passeggeri dagli aerei ai gate, nuovi trattori, insomma, potenziata la dotazione tecnica. Partiti anche i lavori per l’ampliamento dell’aeroporto mentre il progetto esecutivo per l’allungamento della pista si trova all’Enac che lo deve approvare. «I terreni per l’allungamento della pista sono quasi tutti a nostra disposizione - ha aggiunto Di Carlo - manca solo qualche appezzamento e fino ad oggi non c’è stato bisogno di espropri». Capitolo bilancio, la società di gestione movimenta sei milioni di euro e dovrebbe chiudere l’anno in sostanziale pareggio. «Per investire dovremmo avere almeno due milioni di transiti annui - sottolinea Di Carlo - ed il nostro business plan prevede i settecentomila passeggeri in transito nel 2013».
da 'il messaggero'