L'idea di KLM a mio avviso è giusta. Il pilota è una professionalità su cui la compagnia investe e non vuole perderlo. Ora, causa riduzione voli, la soluzione più facile è tagliare (leggi licenziare). Tuttavia la crisi non è eterna e AF/KLM è un vettore serio che ben sa che avrà nuovamente bisogno di loro e sebbene nel mercato per un vettore di questo calibro ce ne saranno sempre a decine di piloti in fila pronti per essere assuti, preferisce sobbarcarsi il costo di tenersi il proprio staff in eccesso, staff su cui ha investito, che magari è anni che lavora in compagnia, che ha ben assorbito i valori e la cultura aziendale.
L'idea di fargli fare altre mansioni solo per brevi periodi credo poi che nel lungo termine possa essere anche una mossa vincente. Certi problemi si colgono solo vivendoli e stare a contatto non solo con i propri clienti, ma anche con i propri colleghi di altri settori permette di comprendere meglio tutte le dinamiche aziendali e stringere anche rapporti personali con colleghi con i quali magari non si interagisce quasi mai, migliorando lo spirito di "team" dell'azienda.