Easyjet lascia 55 studenti romani a Parigi


reduci da una gita di due giorni nella capitale
francese, sarebbero dovuti rientrare ieri da Parigi a Roma con l’aereo delle 16.55 della Easy Jet,
ma sono rimasti bloccati all’aeroporto Charles de Gaulle per problemi posti dalla Compagnia per i
bagagli al check-in.ato, con la sua carta di credito, online i biglietti.

Il volo Easyjet partiva da ORY mentre oggi hanno riprenotato con Vueling che parte da CDG, si saranno resi conto che devono cambiare aeroporto? :D
 
E' quello che mi chiedevo. Io che ci ritornavo per la quinta volta, a docembre son stato 4gg e non mi sono bastati per quello che volevo vedere.

Noi in un giorno siamo saliti sulla tour eiffel, arc de triomphe, champs elysés, montmartre, ile de la cité, notre dame. Certo, essendo a 2h di treno era un'occasione imperdibile, anche a costo di vedere poco.
 
Quotatissimo.

Primavera 2008, il nipote di mio fratello Lecce-Lisbona in pullman. (questa è follia).

Mi sembra la scena del film "Il commissario Lo Gatto" con Lino Banfi (capolavoro della cinematrografia) in cui Maurizio Micheli racconta di un pellegrinaggio a Fatima.."ottanda ore di pullman" :-)

Citazione a parte, martedì sul volo FR per CIA delle 6.30 c'era una scolaresca, credo ultimi anni delle scuole superiori, e, sarà stato l'orario, ma sono stati tranquillissimi e si muovevano perfettamente a loro agio. All'apertura del gate ho sentito una ragazza dire ad un compagno: "prendiamo i posti 1b e 1c che sono comodi".

Alla loro età io al più sapevo che sul rapido per Roma c'era il bar.

Vi racconto un aneddoto divertente, un po' ot ma sempre a proposito di gite scolastiche in aereo.

Ho un'amica che insegna in una scuola media di un piccolissimo paese sulla laguna veneta.
La maggior parte dei suoi studenti non erano mai andati più lontano di Venezia.
Organizzano una gita a Londra e optano per FR da Treviso.
Erano i tempi delle notizie sui casi di meningite.
Uno dei suoi alunni le dice: "professoressa, a Treviso c'è la meningite, sarà pericoloso?"
Lei risponde: "no, stai tranquillo. Poi noi andiamo solo in aereoporto".
Lui, giustamente, replica "si, ma ho sentito alla televisione che si prende per via aerea".
Geniale :-)
 
Dal momento che non si è saputo il motivo credo che la colpa sia tutta degli studenti/professori...
sbagliato aeroporto (CDG invece di ORY)? Facile. In tal caso bene ha fatto U2 a partire, e bontà sua se ha aspettato invano ben 40 minuti gli studenti.

...altrimenti state certi che avrebbero portato in fretta e furia i motivi ai media.
Evidentemente la colpa era tutta loro!

Direi che a questo punto è il caso di cambiare titolo al 3d... perchè al momento fuorviante.
 
Dal momento che non si è saputo il motivo credo che la colpa sia tutta degli studenti/professori...
sbagliato aeroporto (CDG invece di ORY)? Facile.

Direi che a questo punto è il caso di cambiare titolo al 3d... perchè al momento fuorviante.

E perchè mai ? Da dove deduci che la scolaresca abbia sbagliato aeroporto?
Hai il link alla notizia?

Stando alle notizie per ora si è trattato di un negato imbarco da parte di easyJet.
 
E perchè mai ?

Perchè visto che ciò che è successo e le eventuali colpe non sono chiare... io userei, al momento, un titolo più "neutral". Tipo "55 studenti romani bloccati a Parigi".
Se la colpa fosse stata palesemente di U2 stai tranquillo che avrebbero fatto l'impossibile per far sapere all'opinione pubblica la motivazione ;) perchè chiunque farebbe così. A questo punto invece resta almeno il dubbio.
 
Ultima modifica:
...ma vogliamo parlare di questa "moda" dei viaggi scolastici con le low cost?!?
Anche settimana scorsa a BGY ho incrociato una scolaresca in partenza con FR... ma quali sono le garanzie su un gruppo scolastico (magari di minorenni) che decidono di "rischiare" con questo tipo di voli!? Fossi un Preside non so se accetterei tale scelta...


Le scuole privilegiano le soluzioni meno dispendiose per gli studenti (e famiglie) per evitare disparità dovute a motivi economici.
Non tutte le famiglie hanno redditi tali da potersi permettere di mandare in gita i propri figli per molti giorni e con mezzi di trasporto costosi.
Per evitare che qualche ragazzo/a rinunci alla gita quale momento di socializzazione e di crescita (alcuni ragazzi non sono mai andati da nessuna parte prima della gita scolastica) si fanno scelte come questa: 2 giorni a Parigi e volo low cost.
 
UN PRECEDENTE C ERA GIA ...ma tanto e sempre colpa degli stranieri.

Troppo caos,bimbi cacciati da aereo
Amburgo,dopo ore scolaresca riparte

Finalmente sono partiti per Manchester i bambini di una scolaresca romana decollati da Roma alla volta della città inglese. I ragazzini, infatti, sono stati obbligati a scendere ad Amburgo, dove il volo aveva fatto scalo dal comandante. Motivo della decisione sarebbe la confusione che hanno creato a bordo che, secondo il pilota, avrebbe messo fuori sicurezza il volo.

Poi finalmente la partenza, con scalo a Monaco e le garanzie della professoressa: "Ho dovuto garantire alla polizia - ha spiegato una delle insegnanti, Maria Francesca Monaco - che sarebbero stati buoni. Siamo dovuti passare per Monaco perché è l'unico volo che hanno trovato e noi abbiamo accettato tutto pur di concludere questa vicenda". Una vicenda che però, annuncia uno dei genitori, Mario De Santis, non finirà qui. "Non appena avremo la sicurezza che hanno effettivamente lasciato la Germania - ha spiegato - presenteremo subito una denuncia contro la Lufthansa. Hanno detto che avevano le cinture slacciate e i telefonini accesi e non era assolutamente vero. Li hanno sbarcati dall'aereo come fossero delinquenti. Hanno dovuto fare la colletta per pagare l'albergo. E' veramente una situazione pazzesca che si è risolta solo grazie all'intervento del console De Luca". Sulla vicenda il sindaco di Roma Walter Veltroni ha avuto "un cordiale colloquio con l'Ambasciatore della Repubblica federale di Germania Michael Gerdts", che, ha assicurato al sindaco "di aver intrapreso tutti i passi necessari per favorire una rapida e positiva conclusione dell'incidente".

L'assessore alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Roma Maria Coscia si è detta "sconcertata per l'atteggiamento che la compagnia aerea Lufthansa ha continuato ad avere nei confronti dei ragazzi dell'istituto romano Massimiliano Massimo". "A prescindere da come sia effettivamente andata la vicenda, visto che le testimonianze del persole di bordo e dei professori non concordano, trovo incredibile ha aggiunto l'assessore - che una compagnia prestigiosa come la Lufthansa non abbia ritenuto necessario, come gesto comunque pacificatorio, occuparsi dei ragazzi una volta bloccati ad Amburgo e che abbia invece preferito mantenere un atteggiamento cosi' punitivo nei confronti di chi e' poco piu' che bambino. Spero che con il loro arrivo, questo pomeriggio, a Manchester i ragazzi si lascino alle spalle questa spiacevole vicenda e che possano proseguire il loro soggiorno all'estero serenamente".

I ragazzini, tutti della scuola Massimiliano Massimo, nel quartiere Eur di Roma, sono stati all'aeroporto di Amburgo alcune ore mentre i professori venivano interrogati dalla polizia dello scalo che conducono le indagini sul caso. Successivamente è stato individuato un albergo dove i bambini hanno trascorso la notte. I loro bagagli, intanto, avrebbero già raggiunto Manchester.

Forte l'apprensione e lo stupore dei genitori dei piccoli. "Siamo rimasti allibiti e continuiamo ad esserlo - ha detto l'ex presidente del XII Municipio, Paolo Pollak, al corrente della vicenda e amico di alcuni dei genitori - E' inammissibile che quaranta bambini vengano lasciati in una situazione come questa, che non saprei come definire. Qualunque cosa avessero fatto - ha concluso - questo non è sicuramente il metodo adatto sicuramente" .

Pensavamo a uno scherzo". Cosi' si è espresso il professor Marco Amabile, al suo ventiduesimo viaggio annuale con ragazzini, tutti senza alcun incidente, anche in caso di studenti molto vivaci. Amabile è uno dei due professori che accompagnano la scolaresca romana. "Nel primo volo Lufthansa quello da Roma ad Amburgo è andato tutto bene - racconta l' insegnante - abbiamo anche fatto un applauso al pilota perché, per recuperare un quarto d'ora di ritardo ha fatto una discesa veloce, l'aereo ha ballato un po' ma lui è stato molto bravo". I problemi sono cominciati invece quando il gruppo è salito a bordo di un altro aereo Lufthansa, per raggiungere da Amburgo la città inglese di Manchester, lo scalo più vicino a Lancaster dove i ragazzi dovrebbero cominciare una scuola d'inglese.

Un gruppo che, come sottolinea l'insegnante, "ha i voti in condotta più alti". Il secondo velivolo era più piccolo, un aereo da 80 posti circa di cui la metà occupati dal gruppo e altri trenta da inglesi diretti a casa. "Mentre salivamo - ha raccontato Amabile - la hostess già ha detto ai ragazzini che dovevano stare buoni, poi ha chiamato la mia collega a fare un annuncio al microfono perché‚ non facessero confusione e infine, invece di decollare, l'aereo è tornato indietro e il comandante ha detto alla polizia di farci scendere. Credevo fosse uno scherzo".

La compagnia di bandiera tedesca avrebbe contestato al gruppo italiano lancio di cuscini, cinture di sicurezza non allacciate e uso dei telefoni cellulari. "I cuscini non c'erano - sostiene l' insegnante - e le cinture di sicurezza ritengo che fossero tutte allacciate, stiamo parlando di ragazzi che per la maggior parte si allontanano per la prima volta dalle mamme e fanno il loro primo volo, sono impauriti. Siamo perplessi - continua Amabile - non c'è stato alcun alterco". "Non e' vero che avevamo i telefonini accesi - dice una delle bambine, Susanna - e non è vero che ci lanciavamo i cuscini, perché‚ non c'erano, e non è nemmeno vero che avevamo le cinture slacciate. Io e altri ragazzi - ha aggiunto - stavamo in coda, parlavamo e giocavamo con la play station quando è venuta la hostess e ha detto che dovevamo stare zitti. Noi eravamo tranquilli ma l'aereo è tornato indietro e ci hanno fatto scendere". Il gruppo sta adesso cercando il primo volo disponibile per Manchester; sembra che la Lufthansa si rifiuti pero' di trasportarli.


http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo317002.shtml